LE PRIVATIZZAZIONI IN ITALIA. Il caso Enel

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Corso di Scienza delle Finanze A.A Prof. Mario Cassetti
Advertisements

Il ruolo della comunicazione nella Responsabilità Sociale d’Impresa
Analisi di bilancio - Indici -
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Crotone 5 Maggio 2003 Giornata dellEconomia 5 Maggio 2003 Giornata dellEconomia DIFFERENZIALI.
Giampaolo Galli Chief Economist Confindustria. PARMA 2001 AZIONI PER LA COMPETITIVITA I. RISORSE UMANE E WELFARE Sistema formativo Società dellinformazione.
La crisi Irlandese Relazione eseguita da: Valeria De Santis
Prof. Bertolami Salvatore
Azioni Strutturali Politica regionale Rafforzare la concentrazione Obiettivi7 3 Iniziative comunitarie13 4 % della popolazione.
2008 – 2011 UNA CRISI CHE CAMBIA CONTINUAMENTE VOLTO Quali sfide per le nostre imprese e per le nostre banche Gianluca Spina Dipartimento di Ingegneria.
Società di gestione del risparmio (SGR)
DPEF Roma 5 luglio QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE.
Vantaggi ed opportunità per l’Ente
A cura di : Marco Sala Samuele Pirovano
Strumento societario e pubbliche amministrazioni. Ripresa di concetti Il problema delluso dello strumento societario da parte delle p.a. si è posto storicamente.
LO STATO NEL SISTEMA ECONOMICO
1. 2 Elaborazione Centro Studi Unioncamere al società dipendenti mil fatturato dove sono.
Soggetto economico e corporate governance
Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 1 LE SCELTE FINANZIARIE DIMPRESA E I MERCATI DI RIFERIMENTO Lezione 1.
Corso di Economia e Gestione delle Imprese IIUniversità Carlo Cattaneo - LIUCLezione 4 1 I SOGGETTI DEL MERCATO FINANZIARIO. (seconda parte)
GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE
1 Università Carlo Cattaneo - LIUC Facoltà di Economia Laurea specialistica A/A Analisi Finanziaria degli enti pubblici: Il Bilancio, metodo.
Credibilità Competitività Sviluppo Linee guida per il Dpef
IL RUOLO DELLO STATO. Debito pubblico della PA (In percentuale del PIL) Fonte: Istituti nazionali (1998) Pressione fiscale (In percentuale del PIL) Fonte:
Pagamenti eseguiti nel 1992 (elaborazione 1997) per settore e per Stato membro beneficiario (milioni di Ecu)
Definizione La globalizzazione è un fenomeno per il quale il mercato e la produzione di differenti paesi diventano sempre più interdipendenti attraverso.
Finanza Internazionale e Crescita dei Paesi in via di sviluppo
Federico Barilli Associazione Italiana per lInformation Technology Innovazione e nuove tecnologie per la crescita delle PMI Confindustria Cuneo Cuneo,
RELAZIONI FRA TIPI DI FABBISOGNO E TIPI DI FINANZIAMENTO
Il primo anno di attività del Fondo unico Letizia Ravoni, Direttore generale Servizio progetti, studi e statistiche Una novità: il Fondo unico per le Aree.
Realizzazione dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo Lezione n. 3 I SEMESTRE A.A
IRES settembre 2004 Distribuzione del reddito e produttività Il calo della produttività, il declino dellItalia, la questione retributiva.
UN QUADRO DELLA FINANZA PUBBLICA IN ITALIA
Economia delle Aziende Pubbliche Anno accademico
OBIETTIVO STRATEGIA PREVALENTE STRUMENTI PRINCIPALI ATTORI PRINCIPALI Politiche settoriali basate sullincentivazione alle imprese Varie forme di incentivazione.
PRIVATIZZAZIONE Trasferimento della proprietà delle imprese dallo Stato (State-owned-Entreprise – SOEs) ai privati.
CSR Manager network – RSI e piano strategico
Gestione Operativa Conseguimento delle finalità tipiche, ordinarie dellorganizzazione Reddito operativo = indicatore economico globale dellattività dellorganizzazione.
Scienze Economiche Si occupano delle attività di produzione e consumo dei beni atti a soddisfare i bisogni delle persone.
2° lezione 2 ottobre 2008 Anno Accademico 2008/2009 COMUNICAZIONE PUBBLICA Struttura e organizzazione di un Ente Locale.
15° lezione 23 ottobre 2009 Anno Accademico 2009/2010 Struttura e organizzazione di un Ente Locale.
T. Padoa-Schioppa, Presentazione DPEF, Palazzo Chigi, 28 giugno Documento di Programmazione Economico-Finanziaria per gli anni Presentazione.
1 Sim di Consulenza Analisi dei bilanci e struttura interna Massimo Scolari Segretario Generale ASCOSIM Luglio 2010.
Centro Congressi Ville Ponti, 12/05/2006 Il quadro strutturale delleconomia della provincia di Varese.
di Francesco Forte, Domenico Guardabascio e Loana Jack
PARTE PRIMA Pil a prezzi costanti. Confronto principali paesi. Anni (1992=100) Fonte: Ns. elaborazioni su dati FMI.
Le condizioni di accesso ai servizi abitativi nei tempi della crisi
D.L. 35/2013 “SBLOCCA DEBITI” STATO DI ATTUAZIONE Aggiornamento del 4 settembre 2013.
1 Lezione 8 Esternalità e beni pubblici ultimo aggiornamento 9 aprile 2010.
1/14 Venezia, 14 maggio 2014 Rilanciare lo sviluppo “oltre il Pil”: criticità e possibili soluzioni Gian Angelo Bellati Segretario Generale Unioncamere.
LE SCELTE INDUSTRIALI PER LE SOCIETÀ PARTECIPATE TRA AGGREGAZIONI, CESSIONI, QUOTAZIONE Convegno nazionale ASSTRA di Siena.
1 Controversie e conflitti le regole concorrenza stato programmazione monopolio mercato liberismo.
Le privatizzazioni delle imprese pubbliche
Modelli di direzione Processi decisionali Scelte di valore.
I processi di finanziamento
ECONOMIA E GESTIONE DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
Universita’ Degli Studi Di Milano Bicocca Corso Di Politica Economica A Milano, 15 Aprile 2002 Roberta Crippa Michela Parravicini Marco Giulio Valsecchi.
L’esperienza dei Patti territoriali Corso di Politica regionale e dello sviluppo Anno Accademico di Cristina Brasili Dipartimento di Scienze Statistiche.
L’esperienza dei Patti territoriali e dei Programmi Territoriali Integrati Corso di Politiche economiche regionali Anno Accademico di Cristina Brasili.
Dr. Mario Ghiraldelli - CARDINE BANCA S.p.A. - Presidente ASSIOM 1 Corso di “Economia degli intermediari finanziari” - Ciclo di conferenze didattiche L’AREA.
Leva finanziaria e leva operativa Braccio – Fulcro – Lavoro compiuto
1 Il regolamento di organizzazione A cura del dott. Arturo Bianco.
L ’ imposta regionale sulle attività produttive Teramo dicembre 2015.
1 “Infrastrutture ed internazionalizzazione del sistema agricolo italiano” Gian Luca Bagnara Lecce, 30 marzo 2007 CIA – conferenza.
ISTITUTO PROFESSIONALE SASSETTI-PERUZZI Sede coordinata di Scandicci A
Politiche per l’innovazione e digitalizzazione del paese Nicoletta CORROCHER CRIOS, Dipartimento di Management & Tecnologia Università Bocconi Milano PROGRAMMA.
Piero Giarda Is there a defined system of fiscal federalism in the new Italian Constitution?
L’assetto gestionale del settore in Toscana e la nuova normativa sui rifiuti urbani e i servizi pubblici locali Andrea Sbandati – Direttore Cispel Toscana.
Rapporto 2011 Osservatorio sui bilanci delle società di capitali in Toscana Cristina Marullo Ufficio Studi Unioncamere Toscana.
La riforma dei servizi pubblici locali e l’impatto sulle aziende L’art. 35 della Legge Finanziaria 2002 Andrea Sbandati - Direttore Cispel Toscana.
Applicazione 5 La valutazione degli equilibri fondamentali della gestione aziendale mediante l’analisi di bilancio per indici.
Transcript della presentazione:

LE PRIVATIZZAZIONI IN ITALIA. Il caso Enel TESI DI LAUREA IN POLITICA ECONOMICA LE PRIVATIZZAZIONI IN ITALIA. Il caso Enel Relatore: Chiar.ma Prof. Donatella Porrini Laureando: Santoro Ciro Francesco

Privatizzazione: trasformazione degli enti pubblici economici in società per azioni e successiva vendita delle azioni ai privati .

Obiettivi: stimolare la concorrenza migliorare l’allocazione delle risorse e, di conseguenza, aumentare l’efficienza delle imprese e del sistema economico. ridurre il coinvolgimento politico del governo nelle decisioni strategiche e gestionali delle imprese e i condizionamenti politici verso il management.

Obiettivi: accrescere le entrate statali e migliorare la situazione finanziaria del debito pubblico; diffondere l’azionariato presso il pubblico dei singoli risparmiatori e sviluppare il mercato dei capitali; ridistribuire il reddito e la ricchezza;

Forme di privatizzazione: La privatizzazione sostanziale: vero e proprio trasferimento della proprietà dall’azienda pubblica al settore privato. Limitando il ruolo dello Stato a semplice regolatore delle prestazioni offerte dall’operatore privato.

Privatizzazione formale: Metodo che consente alle imprese di operare secondo le regole del diritto privato pur avendo come principale azionista lo Stato, in modo da poter sfruttare la migliore flessibilità funzionale dell’assetto privato.

Le privatizzazioni in Italia I motivi: Diffidenza nei confronti dello Stato per i diffusi fenomeni di corruzione (Tangentopoli); Risanamento della finanza pubblica; Spinta della normativa comunitaria verso procedure di liberalizzazione dei mercati;

Effetti sul bilancio dello Stato: Dimensione dei ricavi: 96 Miliardi di euro Incidenza sul PIL: 12 % circa al netto dell’indebitamento trasferito (1,3 %). Risorse pari a circa 1,4 % del PIL per anno. FONTE: Bankitalia, Relazione annuale del 2005.

FONTE: Relazione al Parlamento sulle privatizzazioni, Ministero dell’ Economia e delle Finanze, Dicembre 2005.

“era una scelta subita sotto l’urgere del dissesto della finanza pubblica e percepita dagli italiani più come una dolorosa necessità che come opportunità di miglioramento economico” (Galli, 1998)

Effetti sull’ efficienza delle imprese: sensibile rialzo degli indici di produttività e di redditività valore aggiunto per addetto: + 49 % intensità di capitale per addetto: + 35 % margine operativo sul fatturato: + 5 % vendite sui mercati esteri: + 5% immobilizzazioni tecniche: + 26 % riduzione dei dipendenti: - 2 % Fonte: Ufficio Studi Mediobanca. (Dati cumulativi di 1828 società italiane) e R&S

Effetti sul mercato azionario Capitalizzazione di borsa tra il 1992 e il 2001: + 307 % Capitalizzazione pari al 72 % del PIL Incidenza sul Mib 30 era pari al 52 % al giugno 2001 (32,5 % nel dicembre 1992). Sviluppo dell’azionariato popolare: 20 milioni di richiedenti. Espansione e diversificazione del risparmio finanziario delle famiglie: azioni e fondi comuni pari al 45,6 % nel 1999 (contro 18,4 % nel 1995) FONTE: Rapporto IRS sul mercato azionario 2002

Il caso Enel Trasformata in S.p.A. e quotata in Borsa nel 1999. Società con 2,5 milioni di azionisti individuali Centinaia di investitori istituzionali Capitalizzazione di borsa: 41 Mld di euro FONTE: Enel

Il caso Enel FONTE: Enel

Public Company con una base di investitori globale 75% degli investitori istituzionali non italiani.

Partecipazioni dirette del MEF Fonte: MEF

OCSE: Regulatory Reform in Italy Uscita dello Stato dalle principali imprese ancora sotto il controllo pubblico. Rinuncia ai poteri speciali attribuiti al Ministero del tesoro (Golden share). Programmi di privatizzazione a livello locale. Impiego del project financing e di forme di Public-Private Partnership. Completamento di un quadro regolamentare certo.

Conclusioni Sono venute meno le barriere ideologiche, sociali e strutturali. E’ venuta meno la forte spinta esterna Rimane la pressione indiretta del processo di apertura dei nostri mercati che spinge a ricercare maggiore efficienza e competitività. Esigenza di uno Stato meno ingerente e regole semplici e trasparenti.