CPE nella misura dell’esposizione

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Transcript della presentazione:

CPE nella misura dell’esposizione in generale né Kc né sono facilmente misurabili per la misura diretta di X occorrerebbe raccogliere la carica totale (di un solo segno) prodotta entro e fuori v da tutti gli elettroni secondari liberati in v (esclusa quella da perdite radiative) in condizioni di CPE: 1. v sufficientemente piccolo da non permettere al suo interno l’assorbimento di perdite radiative 2. per ogni elettrone che entra con T Un altro elettrone esce con T carica totale che sarebbe prodotta in v se tutti gli elettroni liberati in v rimanessero ivi confinati carica totale prodotta in v equivale a raccogliere la carica totale entro v

Condizione di CPE non verificata in un Relazione tra dose assorbita ed esposizione CPE Condizione di CPE non verificata in un campo di radiazioni indirettamente ionizzanti inomogeneità della composizione atomica inomogeneità della densità campo di radiazione indirett. Ionizzante non uniforme presenza di un campo elettrico o magnetico non omogeneo

prossimità ad una superficie di discontinuità nel mezzo prossimità di una sorgente la fluenza non è uniforme in V ci sono più particelle a sinistra: entrano cioè in V più particelle di quelle che escono prossimità ad una superficie di discontinuità nel mezzo D fortemente perturbata (D << Kc) in vicinanza della superficie (a distanza maggiore D = Kc)

CPE dimostrazione il volume V, con raggio d pari al max range degli elettroni secondari, deve contenere un mezzo omogeneo uniformemente irradiato (per avere condizione di TCPE) un elettrone che fosse partito da b se V’ fosse stato riempito di mezzosolido ora (nel mezzo gassoso) dovrebbe partire da c, con ac=1000 ab. Per esempio se ab =1 mm, allora ac=1 m nelle condizioni usuali il fascio non sarebbe sufficientemente largo da irraggiare omogeneamente (o completamente) il fascio CPE anche se V’’ fosse uniformemente irraggiato, un elettrone scatterato in c anche con angolo piccolo potrebbe non raggiungere V. Il buildup della dose è effetto della combinazione tra l’inomogeneità del mezzo e fattori geometrici relativi alla dimensione del fascio e allo scattering dell’elettrone.

Per convenzione si assume X non Radiazione ad alta energia all’aumentare dell’energia la capacità di penetrazione cresce meno velocemente per le radiazioni indirettamente ionizzanti che per i secondari carichi CPE l’effetto sui neutroni è più piccolo in corrispondenza delle stesse energie Per convenzione si assume X non misurabile per hn > 3 MeV

Equilibrio Transiente delle Particelle Cariche (TPCE) X può, almeno in principio, essere misurata entro una regione nella quale D Kc con D > Kc hn<3 MeV e materiali di basso Z) Kr trascurabile (<1 % per K attenuato esponenzialmente si tende alla condizione di CPE buildup bilanciato dalla decrescita esponenziale dei primari penetrazione massima di un elettrone prodotto sulla superficie D || K radiative NON assorbite nel fantoccio) Kr significativa (e perdite TPCE raggiunta

Kr trascurabile per applicare questa relazione è necessario m’ ln D ln Kc penetrazione media dei secondari per applicare questa relazione è necessario conoscere ed il coefficiente di attenuazione efficace m’. m’ = pendenza comune delle curve D, K e Kc = distanza tra le profondità di due punti in cui D = Kc