Elementi di morfologia nominale

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Elementi di morfologia nominale

La morfologia La morfologia (dal greco morfhv, forma) p la parte della grammatica che studia la formazione delle parole che appartengono alle diverse categorie: nome, aggettivo, pronome, verbo, ecc. Esisteranno perciò tante “morfologie” quante sono le categorie.

La morfologia nominale Le parole greche presentano una struttura generalmente tripartita, secondo lo schema: radice + suffisso (opzionale) + desinenza

La radice La radice è il significante fondamentale della parola. Parole che presentano la stessa radice sono in genere “imparentate” quanto a significato e formano una “famiglia di parole” Es.: fivl-oς (amico) fil-iva (amicizia, affetto) fil-evw (io provo affetto) fivl-hsiς (affezione)

Il suffisso Il suffisso è un ampliamento del significato già fornito dalla radice Alcuni suffissi, ad esempio, indicano nomi di agente, cioè nomi che indicano la persona che compie l'azione a cui fa riferimento il concetto espresso dalla radice. Es.: nauv-thς (il marinaio) L'insieme di suffisso e radice forma il tema, ossia la parte stabile della parola

La desinenza La desinenza è la componente variabile, posta alla fine della parola, che serve a determinarne la funzione logica, a distinguerne il genere, numero, caso per le parti declinabili; il numero e la persona, per le voci verbali

Numeri Nella declinazione greca, si distinguono tre numeri 1. Singolare 2. Duale 3.Plurale Singolare e plurale corrispondono ai numeri dell'Italiano. Il duale serve a designare due persone o cose, che in natura si trovano accoppiate (ad es. gli occhi, le mani) o che lo scrittore considera tali.

Generi Il greco conosce tre generi: MASCHILE (nomi di uomini, popoli, fiumi, venti, mesi, ecc.) FEMMINILE (nomi di donne, alberi, paesi, isole, città, ecc.) NEUTRO (nomi di frutti, diminutivi, alcuni animali, ecc.)

I casi: a cosa servono Il greco, per individuare la funzione logica della parola all'interno della frase, utilizza il sistema della declinazione in casi. In greco esistono tre declinazioni dei nomi: prima, seconda, terza. Ciascun caso esprime (spesso in unione con preposizioni) una o più funzioni logiche della parola all'interno della frase. Rispetto al latino, il greco non possiede il caso ablativo: le sue funzioni sono assolte dal dativo o dall'accusativo e genitivo con preposizione.

I 5 casi Nominativo (caso del soggetto) Genitivo (caso del complemento di specificazione) Dativo (caso del complemento di termine) Accusativo (caso del compl. oggetto) Vocativo (caso del compl. vocativo)

Alcune osservazioni al sistema dei casi I casi nominativo, accusativo, vocativo sono detti casi diretti, in quanto non richiedono, di norma, l'uso di preposizioni I casi genitivo e dativo sono detti casi indiretti I casi sono, ad ogni modo, da considerarsi polivalenti rispetto alle loro funzioni principali. Ad esempio il dativo, oltre al complemento di termine, può esprimere anche quello di mezzo e di modo; il possesso, la misura, la relazione.