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Transcript della presentazione:

Decrescita e salute Jean-Louis Aillon, MD, Vice Presidente nazionale MDF, Responsabile Gruppo tematico “Decrescita e salute” Roma,

Gruppo tematico “Decrescita e salute” Gruppo tematico nazionale del Movimento per la Decrescita Felice. Nasce nel 2011 Eterogeneo: medici, psicologi, infermieri, operatori sanitari, cittadini). Attualmente stiamo lavorando maggiormente nell’ambito della Medicina, cercando di fare rete e dialogare con tutti quei soggetti che sentiamo vicini al nostro approccio e vorremmo organizzare a breve un convegno nazionale dedicato al tema “Decrescita e Salute”.

“La decrescita è il capovolgimento dell’assunto che la crescita illimitata sia il fine delle attività economiche e produttive” Maurizio Pallante A-CRESCITA: abbandonare la fede e la religione della crescita, del progresso e dello sviluppo. Non è il contrario della crescita: sostituzione del segno + con il - Implica l’introduzione di parametri qualitativi nella valutazione del lavoro umano e dei suoi prodotti. Cos’é la decrescita

uomini Crescita pil- produttività Bisogni dell'economia Econom ia Piena realizzazione degli esseri umani Bisogni degli uomini Fondamenti Fine ultimo Decrescita Sistema della crescita quantitàqualità limite

pazien ti Crescita pil Interessi di stake-holders Sistema sanitario Piena salute dei pazienti Bisogni dei pazienti Fondamenti Fine ultimo Pressioni economiche Decrescita Sistema della crescita quantitàqualità limite

Il progresso illimitato e la limitatezza delle risorse “La concezione moderna di progresso illimitato ha portato inoltre ad una idea di medicina che non pone limiti alle possibilità di miglioramento della “salute”: qualunque sia il risultato che si ottiene, esso non sarà mai sufficiente a soddisfare le aspettative. Quest’attitudine conduce inevitabilmente allo scontro tra questo tipo di “esigenze”, che è illimitata, con i limiti delle risorse a disposizione per soddisfarla. Incompatibilità logica tra aspirazioni infinite e risorse finite, tra l’astrazione delle speranze e la concretezza della realtà fattuale. Attualmente, nel mondo non vi è alcun sistema sanitario che sia sostenibile a lungo termine e, se un sistema non è sostenibile, non potrà mai essere equo ed efficiente. È necessario riconsiderare l’idea di progresso infinito e di innovazione e tecnologica incontrollata. Questo comporta la ridefinizione di salute e malattia, nonché quella di cure e terapia.” Pier Paolo Dal Monte, Prometeo al mercato, ovvero la medicina ai tempi della crisi, ACOI News, 2013.

Agire su 4 pilastri 1. Nuovo modello di salute, cura, sanità 2. Promozione salute / Prevenzione (Carta di Ottawa, 1986) 3. Il coinvolgimento dei cittadini (comunità) nelle scelte politiche per la salute, nella prevenzione e promozione della salute (Dichiarazione Alma Ata, 1978) 4. La riorganizzazione dei servizi: - Efficienza/appropriatezza: “meno e meglio” - Decentralizzazione ( + medicina sul territorio)

disoccupazione acqua e igiene servizi sanitari abitazione ambiente di lavoro istruzione alimentazione Potere, leggi, proprietà, genere, accesso al credito, trasporti … reddito e classe sociale 2) Determinanti della salute M. Marmot (2005), Social Determinants of health inequalities. Lancet 365: Commission on the Social Determinants of Health. Closing the gap in a generation: health equity through action on the social determinants of health. 2008

2) Olismo metodologico Salute come completo benessere fisico- psichico e sociale Agire sulle cause a 360 gradi: Determinanti socio-economiche: equità Determinanti ambientali: aria, acqua, terra Stili di vita (det. culturali): es. alimentazione, att. fisica, etc. Più ministeri: ambiente, agricoltura, economia, cultura, istruzione, etc. Transdisciplinarietà: medici, sociologi, antropologi, economisti, filosofi, cittadini

Cambiamento degli stili di vita (investire risorse!) 2)Promozione salute e prevenzione primaria La responsabilità per la promozione della salute nei servizi sanitari è condivisa tra i singoli, i gruppi della comunità, gli operatori sanitari, le istituzioni che garantiscono il servizio sanitario e i governi. Essi devono lavorare insieme per un sistema di assistenza sanitaria che contribuisca alla ricerca della salute. Il ruolo del settore sanitario deve andare sempre più nella direzione della promozione della salute, al di là della sua responsabilità di garantire servizi clinici e curativi. I servizi sanitari hanno bisogno di adottare un mandato più ampio che sia sensibile e rispettoso dei bisogni culturali. Questo mandato dovrebbe sostenere i bisogni degli individui e delle comunità per una vita più sana e stabilire connessioni tra il settore sanitario e le più ampie componenti sociali, politiche, economiche e dell’ambiente fisico. Il riorientamento dei servizi sanitari richiede anche una maggior attenzione alla ricerca sanitaria come pure ai cambiamenti nell'insegnamento e nella formazione professionale. Tutto ciò deve portare a una modifica dell’atteggiamento e dell’organizzazione dei servizi sanitari, che devono ricalibrare la loro attenzione sui bisogni complessivi dell’individuo visto nella sua interezza. Carta di Ottawa, 1986 De- medicalizzazione della società

3) Coinvolgimento cittadinanza e associazioni nelle scelte politiche per la salute, nella prevenzione e promozione della salute “L'assistenza sanitaria primaria: riflette e si sviluppa dalle condizioni economiche e dalle caratteristiche socioculturali e politiche di un paese e delle sue comunità; essa si fonda sull'applicazione dei risultati significativi ottenuti dalla ricerca sociale, biomedica e nei servizi sanitari e sull'esperienza maturata in sanità pubblica; affronta i principali problemi di salute nella comunità, fornendo i necessari servizi di promozione, prevenzione, cura e riabilitazione; comprende almeno: l'educazione sui principali problemi di salute e sui metodi per prevenirli e controllarli; la promozione di un sistema di approvvigionamento alimentare e di una corretta alimentazione; un'adeguata disponibilità di acqua sicura e il miglioramento delle condizioni igieniche fondamentali; l'assistenza sanitaria materna e infantile, compresa la pianificazione familiare; l'immunizzazione contro le principali malattie infettive; la prevenzione e il controllo delle malattie endemiche locali; un appropriato trattamento delle malattie e delle lesioni più comuni; la fornitura dei farmaci essenziali; coinvolge, oltre al settore sanitario, tutti gli altri settori e aspetti dello sviluppo nazionale e della comunità che sono collegati, in particolare l'agricoltura, la zootecnica, la produzione alimentare, l'industria, l'istruzione, l'edilizia, i lavori pubblici, le comunicazioni e altri settori; inoltre necessita del coordinamento delle attività tra tutti questi settori ; richiede e promuove al massimo l'autonomia dell'individuo e della comunità e la partecipazione alla progettazione, organizzazione, funzionamento e controllo dell'assistenza sanitaria primaria stessa, usando appieno le risorse locali, nazionali e le altre disponibili; per questo fine sviluppa, attraverso un'adeguata educazione, la capacità delle comunità a partecipare;” Dichiarazione di Alma Ata, 1978

3)Le associazioni Una rete virtuosa fra SSN, associazioni e cittadini Decrescita e salute Slow medicine Medici per l’ambiente (isde) People Health Movement Centro studi e Ricerche in Salute Internazionale e Interculturale (Bologna) Medicina democratica Slow food Medicine alternative e complementari (+ ruolo in promozione salute). Associazioni di pazienti Cittadinanza attiva, Tribunale del Malato,

Efficienza/appropriatezza: “meno e meglio” “The research reviewed shows that poor quality is common and costly. There is evidence of the high financial and human cost of poor quality in the harm caused by healthcare” “The evidence shows that some solutions for poor quality are effective” “Research could provide more and better information to help providers decide which solutions to implement, their costs, and to guide effective implementation. There is enough evidence to show which changes to focus on, how to make the changes and the support needed. The cost of inaction and of not using this knowledge is likely to be high, both financially and with regard to human suffering.” 4)La riorganizzazione dei servizi:

"Consumismo farmaceutico" e appropriatezza prescrittiva Farmaci inutili es. antibiotici, antiinfiammatori etc.. Gli antibiotici sono utilizzati nelle forme virali in una percentuale che oscilla tra 40 e 80%. Mazzaglia, Caputi, Rossi, Bettoncelli, Ventriglia 2003 Analisi inutili “Markers tumorali” (es. PSA) Screening inefficaci: non modificano il decorso / anticipano solo la diagnosi.

Creazione di nuove malattie Es. Sindrome dell’intestino irritabile, Deficit di attenzione con iperattività Medicalizzazione di normali eventi della vita: gravidanza, vecchiaia, menopausa, calvizie etc.. Allargamento dei confini dei valori anormali es. i valori pressori e i valori di colesterolo BMJ 2002 Disease mongering - influenza delle case farmaceutiche

- Rafforzamento della medicina di famiglia e dei servizi territoriali - medicina di comunità, multidisciplinare Es. Inghilterra: lo psicoterapeuta di base? 4)La riorganizzazione dei servizi: 221 MILIONI di euro (entro il 2010) per psicoterapeuti x cura e prevenzione per depressione e disturbi d'ansia. Conseguenze sociali della depressione sono altissime. Costi diretti: 16 miliardi di euro, 1.5% del PIL (Layard, 2006). Risparmio 9 miliardi Professor Lord Richard Layard, direttore del Centre for Economic Performance della London School of Economics and Political Science (LSE).

Un esempio di un progetto di sensibilizzazione delle classica medica e della cittadinanza che agisce nell’ottica della Decrescita (sia a livello della pratica medica clinica, sia nell’otica della promozione della salute e della prevenzione primaria. Descrizione del progetto: Proponiamo 10 principi (basati sul documento precedente) a cui ogni buon medico ”decrescente” dovrebbe ispirarsi. A chi sottoscrive l’impegno a rispettare almeno 9 di questi criteri forniremo una vetrofania (da apporre alla porta dello studio) e una spilla con iscritto “medico per la decrescita”. Ogni medico sarà inoltre inserito in una lista online di ”Medici per la Decrescita” che sarà pubblicata sul sito nazionale di MDF. Tutti i soggetti coinvolti in questo progetto ne beneficeranno: i pazienti avranno un utile strumento per scegliere con maggiore consapevolezza i medici a cui si rivolgono, mentre il medico avrà un vantaggio per quanto riguarda la sua immagine, contribuendo inoltre a diffondere il pensiero della decrescita felice fra medici e pazienti. Progetto medici per la decrescita

1. Concordo sul fatto che l’odierno sistema economico, basato su una continua crescita del PIL, sia insostenibile da un punto di vista ambientale, economico, sociale e psicologico. Credo che la decrescita sia la migliore via di uscita all’inevitabile crisi epocale a cui altrimenti andremo incontro. 2.Privilegio la prevenzione delle malattie e la promozione di un reale benessere psico-fisico e sociale incoraggiando le persone ad assumere stili di vita “decrescenti”. 3. Cerco di utilizzare i farmaci in maniera appropriata e solo quando sono necessari (es. no abuso di antibiotici, antiinfiammatori, antidepressivi etc..), privilegiando quando possibile i cambiamenti dello stile di vita nell’ottica della decrescita (es attività fisica nel diabete tipo 2 o in ipercolesterolemia). 4. Mi impegno a non medicalizzare eccessivamente alcuni normali eventi della vita (es. gravidanza, vecchiaia, menopausa, calvizie, disturbi psicologici reattivi etc.) e a non trattare farmacologicamente, laddove non necessario, alcune malattie create ad hoc sotto la pressione delle multinazionali farmaceutiche (es DeficitADHD). 5.Faccio il possibile per non eseguire esami inutili che portano solo al rischio di aumentare i falsi positivi (es. esami del sangue di check-up, esami strumentali inappropriati e screening inefficaci). I 10 criteri del medico per la decrescita

6.Privilegio un approccio olistico al paziente, visto nella sua interezza e nella sua complessità ed in continua relazione con il mondo circostante da un punto di vista biologico, psicologico, socio-relazionale, culturale e spirituale. 7. Ritengo fondamentale prendersi cura del paziente rispetto al curare la malattia, discutendo insieme al paziente un progetto terapeutico che non ha come unico obiettivo la quantità di vita, ma che pone l’accento anche sulla qualità di vita. 8.Privilegio quando possibile il lavoro in equipe, confrontandomi, cooperando attivamente e in maniera paritaria con le varie figure professionali coinvolte nella cura del paziente, puntando così ad una crescita continua sia delle proprie conoscenze che delle relazioni interpersonali. 9. Mi impegno a seguire e a mettere in pratica l’articolo 5 del codice di deontologia medica, riguardante l ʼ educazione alla salute e i rapporti con l’ambiente, seguendo le linee guida fornite dal pensiero della decrescita. “Il medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini. A tal fine il medico è tenuto a promuovere una cultura civile tesa all’utilizzo appropriato delle risorse naturali, anche allo scopo di garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile. Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione, di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva 1.” Criterio opzionale 10 (diritto alla spilla e alla vetrofania color oro):. Non accetto nessun tipo di regalo dagli informatori farmaceutici al fine di tutelare la mia indipendenza nei confronti delle multinazionali del farmaco. Aderisco all’iniziativa “No grazie, pago io” ( I 10 criteri del medico per la decrescita

GRAZIE DELL’ATTENZIONE La Decrescita Felice Maurizio Pallante Edizioni per la decrescita Breve trattato sulla decrescita serena Serge Latouche Bollati Boringhieri Meno e meglio Maurizio Pallente Bruno Mondadori La scommessa della decrescita Serge Latouche Feltrinelli

Breve Bibliografia di riferimento Pallante, Maurizio, La decrescita felice, Editori Riuniti, Roma 2005; nuova edizione accresciuta, Edizioni per la decrescita felice, Roma Pallante, Maurizio, Meno e meglio, Bruno Mondadori, Milano Serge Latouche, La scommessa della decrescita, Serie bianca Feltri- nelli, Milano 2007 Latouche, Serge, Breve trattato sulla decrescita serena, Bollati Boringhieri, Torino Illich, Ivan, Id.,, Nemesi medica, Boroli, Milano Illich, Ivan, La convivialità, Mondadori, Milano 1978 Marco Bobbio, Il malato immaginato, I rischi di una medicina senza limiti, Einaudi, 2010 Jacques Ellul, La tecnica. Rischio del secolo, Giuffré, Milano, 1969 Luigi Zoia, Storia dell'arroganza. Psicologia e limiti dello sviluppo, Moretti e Vitali, 2003.