CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo Lezione n. 4 I SEMESTRE A.A. 2005-2006 2002 - Facoltà di Scienze Politiche
I modelli macroeconomici 4.1 I modelli macroeconomici La contabilità nazionale descrive le relazioni economiche I modelli macroeconomici spiegano il funzionamento dell’economia Il problema centrale della macroeconomia e dei modelli macroeconomici è la determinazione del livello di produzione nel mercato dei beni L’analisi macroeconomica si fonda su due principali modelli Il modello neoclassico Il modello reddito – spesa di impostazione keynesiana
Il modello neoclassico 4.2 Il modello neoclassico Le ipotesi del modello Accettazione della legge di Say: ogni offerta crea la propria domanda La produzione aggregata (offerta) dipende dall’impiego dei fattori produttivi
I mercati dei fattori Nel mercato del lavoro ( di tipo concorrenziale) l’equilibrio si determina eguagliando la domanda di lavoro (Ld= f(W/p)) all’offerta di lavoro (Lo = f(W/p) In equilibrio si determinano il livello del salario reale e il livello dell’occupazione di pieno impiego Nel mercato dei capitali (del credito) di tipo concorrenziale l’equilibrio si determina egualiando l’offerta di credito (il risparmio delle famiglie) alla domanda di credito (l’investimento delle imprese) In equilibrio si determinano il tasso di interesse e il livello del credito tale per cui I = S
Le conclusioni del modello Il mercato del lavoro assicura la piena occupazione cui corrisponde la produzione di pieno impiego (il PIL potenziale) La produzione (offerta aggregata) genera un reddito equivalente Le famiglie destinano l’intero reddito al consumo (domanda) e al risparmio Il risparmio delle famiglie è reso uguale alla domanda di investimento delle imprese nel mercato del credito dalle fluttuazioni del tasso di interesse La domanda è necessariamente uguale alla produzione (Say) Il reddito prodotto, uguale al reddito di pieno impiego viene interamente assorbito dalla domanda aggregata
4.3 Il modello reddito - spesa Secondo l’impostazione keynesiana • Il livello di produzione varia di anno in anno (fluttuazioni o cicli economici) • L’analisi di breve periodo studia le determinanti del livello di produzione • L’analisi di medio periodo studia le determinanti dei cicli economici Il modello reddito - spesa spiega il livello del reddito e le sue fluttuazioni in relazione all’andamento della domanda o spesa aggregata - L’analisi keynesiana - La confutazione della legge di Say Secondo l’impostazione keynesiana LA DOMANDA DETERMINA LA PRODUZIONE E L’OCCUPAZIONE
La Domanda Aggregata in Italia 4.4 La Domanda Aggregata in Italia
4.5 Interazione tra produzione, reddito e domanda Variazione della domanda di beni Variazione della produzione Variazione del reddito Variazione della domanda di beni
4.6 Domanda di beni (Z) = Consumo (C) + Investimenti (I) + La domanda dei beni Domanda di beni (Z) = Consumo (C) + Investimenti (I) + Spesa pubblica (G) + Esportazioni (X) - Importazioni (IM)
4.7 Z = C + I + G Le ipotesi del modello 1. Le imprese producono uno stesso bene che può essere usato come bene di consumo, bene di investimento e come spesa pubblica 2. Le imprese forniscono qualsiasi quantità di tale bene ad un dato prezzo, P. Questa ipotesi è valida solo nel breve periodo (Il modello presuppone prezzi fissi). 3. L’economia è chiusa: non avvengono scambi con il resto del mondo. Esportazioni e importazioni sono uguali a zero. Z = C + I + G
La funzione del consumo 4.8 La funzione del consumo Il reddito disponibile (Yd ) è il fattore principale da cui dipendono le decisioni di consumo. La relazione tra il consumo ed il reddito disponibile può essere espressa come: C=c(Yd) È possibile assumere che la forma funzionale della relazione tra il consumo ed il reddito permanente sia lineare: C=c0+c1Yd
4.9 I parametri della funzione del consumo Data la funzione del consumo C=c0+c1Yd il parametro c0 rappresenta il livello di consumo quando il reddito disponibile è zero. Il parametro c1 è la propensione marginale al consumo. 0<c1<1 c1 > 0. Un aumento del reddito disponibile genera un aumento del consumo c1 < 1. Un aumento del reddito disponibile genera un aumento meno che proporzionale del consumo. I consumatori consumano solo una parte dell’aumento del loro reddito disponibile.
4.10 Propensione media e marginale al consumo La propensione al consumo evidenzia la relazione fra consumo e reddito Propensione media al consumo = rapporto fra consumi totali e reddito disponibile Propensione marginale al consumo = rapporto fra la variazione al consumo e la variazione del reddito continua
4.10.1 La propensione marginale al consumo è decrescente ed inferiore alla propensione media Analiticamente la propensione marginale al consumo rappresenta l’inclinazione dalla funzione del consumo La propensione marginale al risparmio: 1 – c1 = s1 s1 = propensione marginale al risparmio
4.11 La funzione del consumo Rappresentazione grafica (1) C C=c0+c1Yd c0 Reddito disponibile, Yd
4.11.1 La funzione del consumo Rappresentazione grafica (2) Reddito disponibile, Yd Y C Consumo, C C Y 1 2 = propensione marginale al consumo (inclinazione della retta)
La funzione del risparmio 4.12 La funzione del risparmio Poiché S = Yd – C La funzione del risparmio si ricava direttamente dalla funzione del consumo S = -c0 + (1- c1) Yd S -c 1- c 1 Y d 1 – c1 = s1 = propensione marginale al risparmio inclinazione della funzione del risparmio