Lezione 20 Rapporto welfare e famiglia: modelli interpretativi.

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Lezione 20 Rapporto welfare e famiglia: modelli interpretativi.

Sistema di welfare e prospettiva di genere Verso metà anni 70, con lemergere del movimento femminista, nasce una riflessione sul welfare da parte delle donne che, nella fase iniziale, sviluppa 2 temi di riflessione: 1) al lavoro femminile occorre dare unimmagine più completa ed articolata la liberazione femminile non riguarda solo laccesso al lavoro ma anche la difficile conciliazione del lavoro retribuito e quello familiare (non più solo domestico) la doppia presenza descrive la collocazione della donna nella società a capitalismo maturo (elementi di dipendenza e sfruttamento); 2) ruolo della famiglia nella società a capitalismo avanzato si amplifica attività di intermediazione e di servizio; in Italia in particolare la famiglia (le donne) svolgono ruolo di tutela dei soggetti deboli e nella produzione dei servizi alla persona; cè una reciproca interdipendenza tra famiglia, mercato e stato che mostra non solo che la divisone del lavoro e lorganizzazione dei tempi delle famiglie sono dettate dal mercato ma anche che la famiglia ha una sua funzionalità rispetto al mercato e al welfare; cade così limpostazione funzionalista orientata a mostrare una famiglia in posizione passiva rispetto ad uno stato che le porta via funzioni. Lattenzione per la condizione femminile rimane centrale anche se tali studi allargano nel tempo la prospettiva producendo modelli interpretativi del sistema di welfare originali e cruciali.

Lattenzione per il mondo della vita quotidiana Con gli anni 80 la situazione cambia le riforme sociali si esauriscono, la spesa sociale si arresta e predomina la crisii women studiessi concentrano sullanalisi del mondo della vita quotidiana, sui comportamenti strategici degli individui e delle famiglie per fronteggiare i problemi. La Balbo propone il concetto di patchwork il welfare state si è realizzato attraverso lo sviluppo di servizi non solo di tipo pubblico ma prestazioni plurali come il lavoro familiare, il volontariato, i gruppi self-hel etc.. La crisi fiscale del welfare state ha poi rafforzato tale aspetto rendendo il sistema sempre più complesso con logiche e modelli diversificati; un concetto che si avvicina a quello di welfare mix. Anche il lavoro di servizio delle donne assume il carattere di patchwork richiede una continua mediazione tra la logica amministrativa e quella della soddisfazione dei bisogni dare ordine e senso allorganizzazione della vita quotidiana valutando i bisogni di ognuno. La nozione di patchwork propone unimmagine attiva di cittadino e stimola lattenzione verso i processi di organizzazione familiare nella gestione dei compiti di cura e di situazioni difficili. Si rinuncia alla ricostruzione di scenari macro di sviluppo del welfare e alla comprensione dei meccanismi istituzionali di risposta ai bisogni sociali per concentrarsi sul micro, sulle strategie familiari per fronteggiare le difficoltà per es. indagare luso dei servizi socio-sanitari da parte della popolazione per verificare chi usa quali servizi.

Regolazione pubblica delle politiche sociali e familiari Gli anni 90 nelle in Italia e come in altri paesi europei aumentano i rischi sociali a seguito di profonde trasformazioni demografiche e cambiamenti occupazionali. La nuova domanda sociale (è cresciuta unarea di povertà ed esclusione sociale) si rivolge ad un sistema di welfare colpito da tagli e riduzioni. Si sviluppano ricerche sul tema della povertà che, in un contesto socio-economico in cui la famiglia fa da ammortizzatore sociale, segnalano nuovi soggetti inediti (giovani senza lavoro, drp-out…). Un contributo importante viene dal settore delle politiche familiari si svela la natura implicita delle politiche familiari (come di quelle contro la povertà) in quanto solo indirettamente e residualmente interessano le famiglie e le loro funzioni di tipo assistenziale. Le ricerche sulla povertà dimostrano da un lato la tenuta delle reti familiari anche in un contesto di crisi sociale come quello degli anni 90, dallaltro, il fatto che la povertà è spesso conseguenza di unassenza di tessuto familiare. Nelle società a welfare maturo la famiglia opera come agenzia di riproduzione e controllo sociale e quindi diviene oggetto di regolazione pubblica specificità del caso italiano: sovraccarico di funzioni socio- economiche alla famiglia (soprattutto alle donne); tale welfare implicito è non solo lesito di ritardo storici e retaggi culturali ma anche una costruzione politica.