Avvio dell’adozione della scheda di rilevazione degli atti autolesivi e dei tentativi di suicidio nella Provincia di Trento e in Italia Barbara D’Avanzo Unità di Epidemiologia e Psichiatria Sociale Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” Trento, 9 settembre 2009
Scarsità di conoscenze e di informazioni, nessuna rilevazione sistematica affidabile Tentativo di suicidio/autolesionismo primo predittore del rischio di suicidio Sottostima del rischio conferito dai gesti autolesivi, soprattutto se ripetuti Esistenza di informazioni non utilizzabili (consulenza psichiatrica).
Obiettivi di conoscenza, programmazione, monitoraggio 1. Monitoraggio degli andamenti nella popolazione, in un’ottica epidemiologica e di sanità pubblica nell’individuo, in un’ottica clinica 2. Incrementare l’attenzione al problema, contrastare la sottovalutazione in Pronto Soccorso e non solo 3. Confrontare i tassi nel tempo e tra aree 4. Stimare il carico e il costo per i servizi coinvolti 5. Condurre ricerche e audit locali 6. Valutare l’impatto di strategie preventive.
Migliorare la qualità dell'offerta del SSN nelle patologie psichiatriche attraverso tecnologie che misurano l'appropriatezza clinica, economica ed organizzativa (Centro Studi in Psichiatria ASL TO2, P.A. Bolzano) Sottoprogetto Elaborazione e sviluppo di iniziative preventive di riconosciuta efficacia per individuare e ridurre il rischio di suicidio e di depressione post partum (ASP del Lazio, Istituto Mario Negri, Unità Operativa Psicologia 2 APSS Trento) che prevede
database selezionato e commentato della letteratura scientifica più significativa ai fini degli obiettivi del progetto (http://www.asplazio.it/forum/sisp_forum) linee-guida per il riconoscimento e la rilevazione del comportamento suicidario che coniughino le evidenze con le esigenze e le risorse dei servizi di Pronto Soccorso e di salute mentale creazione di uno strumento per la rilevazione e il monitoraggio degli eventi (Scheda TS).
Lazio: in 23 Pronto Soccorso (60% della popolazione regionale, pari a 3.350.000 persone), dal 1 marzo al 31 luglio 546 segnalazioni 228 Schede compilate (ca. 10% intenzionalità nulla o bassa) Dati 2008 ministero di Grazia e Giustizia per tutto il Lazio 160
AO San Carlo di Milano: 80.000 accessi all’anno scheda informatizzata ma non inserita nel sistema informativo di Pronto Soccorso, non ancora soddisfacenti adesione e organizzazione esclusi i casi di autolesionismo lieve da “agitazione psicomotoria” luglio-agosto 2009, 6 Schede TS su 9 casi per cui richiesta consulenza
Ulss 5 Ovest Vicentino: 3 Pronto Soccorso, solo cartacea Cinisello Balsamo: all’esame del Comitato Etico degli Istituti Clinici di Perfezionamento Portogruaro Ulss 10 Veneto Orientale: fase di organizzazione Como: ….. fase di organizzazione, difficoltà nel coinvolgimento degli operatori (Dipartimento molto ampio, …) Alto Tevere (Città di Castello e Gubbio) …….
Trento 108 85 19 Rovereto 88 83 5 Borgo Valsugana 34 27 1 Cles 12 Arco Consulenze richieste Consulenze eseguite Schede compilate Trento 108 85 19 Rovereto 88 83 5 Borgo Valsugana 34 27 1 Cles 12 Arco 49 38 2 totale 291 238 28
Aspetti critici: organizzativi di riconoscimento e definizione legati a singole informazioni richieste nella scheda di privacy e medico-legali di cultura (minimizzazione e negazione) Provvedimenti necessari all’interno della rete: riesame dell’esperienza fin qui condotta “istruzioni per l’uso” e definizioni degli eventi sulla base dell’esperienza accumulata sensibilizzazione
Condizioni generali necessarie: chiarezza delle definizioni completezza della copertura, carattere obbligatorio della rilevazione informatizzazione cultura, epidemiologica e suicidologica, degli operatori estensione a tutti i setting e accessibilità dello strumento
Prevenzione della depressione e del suicidio: programma di intervento integrato con il coinvolgimento dei medici di Medicina Generale (Centro Studi in Psichiatria ASL TO2, finanziamento CCM) in aree del Piemonte ad alta incidenza (ASL di Biella, Ivrea, Mondovì, Pinerolo, Omegna): attenzione al riconoscimento dei fattori di rischio, monitoraggio, rilevazione in MG in aree ad alta incidenza, coinvolgimento dei MMG nella produzione di linee-guida e strumenti per il riconoscimento del rischio
Monitoraggio dei casi di suicidio e autolesionismo da parte dei Pronto Soccorso (anche attraverso la Scheda TS) Coinvolgimento di persone con esperienza diretta, familiari e altri care-giver, della popolazione nella pianificazione e nell’attuazione di strategie di prevenzione
Numerosi gli studi e le iniziative di prevenzione di piccole dimensioni e breve durata, rare le azioni sistematiche e durature. Assenza di coordinamento perdita di valore E’ utile creare un coordinamento dei centri che si occupano di prevenzione del suicidio nella e con la comunità?
GRAZIE!