ALLEANZE EDUCATIVE PER UNA PASTORALE INTEGRATA

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Nel contesto della realtà attuale. Iª Parte La carità in rapporto a quale contesto e a quali bisogni? IIª Parte L’animazione pastorale, stile progettuale.
Transcript della presentazione:

ALLEANZE EDUCATIVE PER UNA PASTORALE INTEGRATA Prof. Concetta Sirna

*CONTESTI GLOBALIZZATI Mobilità transnazionale Forte Interdipendenza economico-politica Società multiculturali e dinamiche complesse Vita liquida

*Realtà e bisogni Aggiornamento Comunità Solitudine Proposte di valori Disorientamento Conflitti culturali Educazione permanente Comunità Proposte di valori Dialogo interculturale

*QUALE FORMAZIONE per il XXI secolo? Il mondo occidentale affronta il mutamento e la crisi elaborando progetti di formazione incentrati sul concetto di competenze chiave (key Skill) legate all’ambito lavorativo. L’ Europa lavora soprattutto sul processo di unificazione e sul legame strategico tra - occupazione degli individui, apprendimento permanente (lifelong learning), sviluppo economico, armonico e sostenibile.

Internazionalizzazione e formazione in Europa -Dichiarazione di Lisbona (1997 rat. Italia 2002) necessità di riconoscere le competenze nei vari paesi europei senza discriminazioni di razza, sesso, colore, lingua nazionalità, con procedure e criteri affidabili, tramite accordi (Learning Agreement), dando adeguata informazione e consentendo di appellarsi in caso di rifiuto. - dichiarazione di Bologna (1999), ha dato il via alla riforma delle Università in Europa e al sistema degli Ects (European Credit Trasfert System) ; -dichiarazione di Copenhagen( 2002), ha focalizzato nell’apprendimento lungo tutta la vita l’obiettivo fondamentale per costruire la nuova Europa

competenze trasversali *Nuove competenze Oltre alle competenze nella lettura, nella matematica e nelle scienze, per la riuscita nell’apprendimento vengono riconosciute come importanti le più ampie competenze trasversali come la motivazione all’apprendimento, la capacità di ogni studente di individualizzare il proprio percorso formativo e i comportamenti cooperativi

*Raccomandazione relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente Approvata il 18 dicembre 2006, indica lo sviluppo di competenze chiave come uno dei 5 obiettivi individuati per “rafforzare l’efficacia e la qualità dei sistemi”. Le competenze chiave, quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione, sono state così definite: 1. Comunicazione nella madrelingua; 2. Comunicazione nelle lingue straniere; 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. Competenza digitale; 5. Imparare ad imparare; 6. Competenze sociali, civiche e interculturali; 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. Consapevolezza ed espressione culturale.

*E’ sufficiente? Sono queste le risposte che potranno garantire un miglioramento della vita dell’uomo del XXI secolo? Questi percorsi per costruire abilità, skills, competenze funzionali alla soluzione dei nuovi problemi, daranno risposta anche al diffuso smarrimento e all’assenza di speranza? Dove si trovano maestri capaci di autorevolezza e affidabilità, che possano garantire contro la disumanizzazione di sistemi socio-economici e politici in cui spesso prevale la concorrenzialità, la manipolazione delle informazioni, il culto dell’organizzazione efficiente, la sollecitazione della dimensione narcisistica, della ricerca del piacere individuale e della novità, il rifiuto dell’impegno responsabile e il disinteresse per l’altro …… ?

*Quale risposta della Chiesa alle sfide educative? Collabora alla costruzione delle competenze sociali, civiche, interculturali Lotta contro l’assenza di speranza e per una vita buona incentrata su relazioni significative ( non soffocanti né insignificanti) che aiutano a crescere e generano fiducia Propone una comunità capace di testimoniare in modo credibile valori di gratuità e servizio reciproco presentando percorsi di crescita nella libertà, nell’autonomia e nella sapienza/saggezza Costruisce alleanze educative con le altre istituzioni orientate alla valorizzazione della persona come soggetto accogliente, creativo e capace di gratuità

*Testimonianza e alleanza per una vita buona La chiesa , comunità educante, traduce in un linguaggio comprensibile e rinnovato il suo messaggio di speranza quando testimonia la Parola che si fa vita, carne, sacrificio di salvezza per gli altri, rende visibile lo spirito di comunione e di unità che valorizza le ricchezze personali di tutti i suoi membri, potenzia l’alleanza educativa tra le varie istituzioni impegnate a costruire cammini formativi per rafforzare la coesione sociale e il bene comune.

*Modalità formative La chiesa entra nei vari percorsi formativi utilizzando le modalità FORMALE NON FORMALE INFORMALE

*SOGGETTI CO-PROTAGONISTI DELL’ALLEANZA EDUCATIVA Famiglie, spazio di confronto e servizio intergenerazionale, Parrocchie come centri di educazione alla fede, alla speranza e alla carità, volano dell’alleanza per una educazione alla fede e alla vita buona (sacerdoti, catechisti, animatori, religiosi, volontari) ma aperti anche allo scambio collaborativo interistituzionale (Enti locali, forze sociali, realtà economiche, ecc.) Istituzioni scolastiche, cattoliche e non, come “spazi sociali” di formazione alla cittadinanza democratica, alla legalità , al rispetto delle diversità, alla solidarietà; Movimenti ecclesiali, gruppi, confraternite, associazioni culturali, sportive, sindacali, ecc. Istituti di vita consacrata, testimoni di castità, povertà, obbedienza, apertura alla mondialità e maestri di vita. Università come luogo di ricerca , di auto-controllo e di serenità intellettuale

*La chiesa come comunità intergenerazionale di formazione e di servizio Prepara un contesto che funge da matrice organizzatrice e motivazionale dei processi di educazione alla fede personale (pastorale differenziata ed adattata alle età, ai bisogni, alle sensibilità culturali diverse..) Adotta il vissuto esperienziale comunitario come canale privilegiato per la comprensione e la cura del cuore Sollecita la condivisione familiare quotidiana di esperienze di vita cristiana (riflessione, preghiera, stili relazionali cooperativi, abitudini virtuose…) come veicolo di comprensione e consolidamento di relazioni fraterne Garantisce una continua opera di mediazione e di rilettura sapienziale degli eventi e dei processi culturali da contrapporre all’influenza di un pensiero omologante

*La Chiesa locale educa alla fede adulta mediante l’evangelizzazione e la catechesi iniziazione cristiana, trasmissione dei contenuti di fede, educazione della mentalità di fede, iniziazione alla vita ecclesiale, integrazione di fede e vita la liturgia, la preghiera e la pietà ispirate alla Parola di Dio, alla predicazione, alla catechesi, ai sacramenti (eucaristia – Riconciliazione) la vita di comunione nella carità attenzione ai bisogni dei più poveri e disagiati

*PASTORALE INTEGRATA È quella di una Chiesa locale che rende l’esperienza della fede “accessibile a tutti; favorisce lo scambio e il confronto tra le diverse generazioni; dialoga con le istituzioni locali e costruisce alleanze educative per servire l’uomo. Essa è animata dal contributo di educatori, animatori e catechisti, autentici testimoni di gratuità, accoglienza e servizio. La formazione di tali figure costituisce un impegno prioritario per la comunità parrocchiale, attenta a curarne, insieme alla crescita umana e spirituale, la competenza teologica, culturale e pedagogica” :

PRINCIPI PEDAGOGICI E METODOLOGICI ASCOLTO CURA CORRESPONSABILIZZAZIONE GRATUITA’ GUIDA E ORIENTAMENTO OPERATIVITA’ LUDICITA’ COOPERAZIONE PROTAGONISMO SERVIZIO

PASTORALE COME FORMAZIONE CONTINUA Che dà sempre la parola a ogni persona ma che sa utilizzare la parola per presentare e scoprire la PAROLA

ERRORI DA EVITARE Frammentazione come assenza di coordinamento, di fluidità nella comunicazione delle informazioni o di valorizzazione delle iniziative; Incapacità di gestire emozioni e sentimenti (gelosie, invidie, egoismi) e conflittualità che inficiano le attività di associazioni, movimenti, gruppi che si ispirano agli stessi principi; Tradizionalismo o novitismo acritico rispetto alle tante esperienze formative che la tradizione ha consolidato (oratori, attività sportive, caritative, formative, esercizi spirituali, guida spirituale, eventi feste e riti, narrazioni, modelli di vita, ecc.); Incapacità di riproporre il messaggio in modo adeguato per un uso di canali comunicativi inadeguati, linguaggi inadatti che non lo rendono comprensibile, significativo ed efficace per le diverse categorie di persone del nostro tempo, per le nuove sensibilità ed i nuovi bisogni.

*La Pastorale è integrata quando riesce a … ACCOGLIERE OGNI PERSONA AIUTARLA A CRESCERE IN UMANITA’ FARLE GUSTARE LA BELLEZZA DELLA PAROLA INCARNATA CHE SALVA ABILITARLA AL DIALOGO INTERCULTURALE E RENDERLA CAPACE DI CAMBIARE IL MONDO E DI CREARE COMUNITA’