Corso Operatori Pastorale Familiare 12 marzo 2012
La situazione interpella l'intera comunità cristiana in ogni sua articolazione e la sollecita a vivere con rinnovata coscienza la sua azione pastorale con i coniugi e le famiglie e a loro favore. La Chiesa, illuminata, guidata e sostenuta dallo Spirito Santo, in gioiosa fedeltà al mandato ricevuto, avverte con freschezza sempre rinnovata l'urgente responsabilità di annunciare, celebrare e servire l'autentico “Vangelo del matrimonio e della famiglia”. Con questa espressione intendiamo riferirci a due realtà tra loro distinte e insieme profondamente convergenti. Ci riferiamo, innanzitutto, a ciò che il Vangelo dice sul matrimonio e sulla famiglia; nello stesso tempo, l'espressione usata ci permette di alludere a come la vita matrimoniale e familiare, quando è condotta secondo il disegno di Dio, costituisca essa stessa un “vangelo”, una “buona notizia” per tutto il mondo e per ogni uomo. Il matrimonio e la famiglia diventano così testimonianza e profezia, oggetto e soggetto di evangelizzazione. (DPF 8)
E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «E` lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?». Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto». (Mc. 10, 1-9)
E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra». (Gen. 1, 26-28)
Dio Padre presenta la sua creatura quella meglio riuscita leggiamo dal libro della Genesi 2, 7
. . . .allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.
alito di vita polvere del suolo Ecco l’uomo ! !
Dio Padre presenta la sua creatura quella meglio riuscita andiamo ora a leggere Genesi 2, 18-25
Poi il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile». Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, . . . ma l'uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. Allora l'uomo disse: «Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta». Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne.
Non è bene che l’uomo sia solo meglio da solo?!? sono più libero! posso fare ciò che voglio! nessuno limita la mia libertà!
Non è bene che l’uomo sia solo ma cosa faccio da solo? sarò sempre da solo! meglio insieme! chi mi salva è l’altro!!
Questa volta essa è carne dalla mia carne Ma chi sarà più grande, più importante dei due? Forse io? No, certamente lui! N O I
Abbandona il padre e la madre siamo una nuova famiglia! ascoltiamo tutti, ma scegliamo noi! abbiamo fatto le valigie!?!
Dio Padre presenta la sua creatura quella meglio riuscita abbiamo capito: è la coppia!!
[21]Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo. [22]Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; [25]E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola, al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunchè di simile, ma santa e immacolata. [31]Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. [32]Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! (Ef. 5,21-32)
CONCILIO VATICANO SECONDO e dintorni Gaudium et Spes 48: intima comunità di vita e d’amore Lumen Gentium 11: Famiglia, chiesa domestica Humanæ Vitæ 8-9: l’amore coniugale e le sue caratteristiche
ALTRI DOCUMENTI IMPORTANTI Matrimonio e Famiglia, oggi in Italia - 1969 Evangelizzazione e Sacramento del matrimonio - 1975 Comunione e comunità nella chiesa domestica - 1981 Familiaris Consortio - 1981 Direttorio di pastorale familiare - 1993
48. Santità del matrimonio e della famiglia L'intima comunità di vita e d'amore coniugale, fondata dal Creatore e strutturata con leggi proprie, è stabilita dall'alleanza dei coniugi, vale a dire dall'irrevocabile consenso personale. In vista del bene dei coniugi, della prole e anche della società, questo legame sacro non dipende dall'arbitrio dell'uomo. Per questo motivo i coniugi cristiani sono fortificati e quasi consacrati da uno speciale sacramento per i doveri e la dignità del loro stato.
11. Famiglia, chiesa domestica E infine i coniugi cristiani, in virtù del sacramento del matrimonio, col quale significano e partecipano il mistero di unità e di fecondo amore che intercorre tra Cristo e la Chiesa (cfr. Ef 5,32), si aiutano a vicenda per raggiungere la santità nella vita coniugale; accettando ed educando la prole essi hanno così, nel loro stato di vita e nella loro funzione, il proprio dono in mezzo al popolo di Dio (cfr. 1 Cor 7,7). Da questa missione, infatti, procede la famiglia, nella quale nascono i nuovi cittadini della società umana, i quali per la grazia dello Spirito Santo diventano col battesimo figli di Dio e perpetuano attraverso i secoli il suo popolo. In questa che si potrebbe chiamare Chiesa domestica, i genitori devono essere per i loro figli i primi maestri della fede e secondare la vocazione propria di ognuno, quella sacra in modo speciale.
8. L’amore coniugale Il matrimonio è stato sapientemente e provvidenzialmente istituito da Dio creatore per realizzare nell’umanità il suo disegno di amore. Per mezzo della reciproca donazione personale, loro propria ed esclusiva, gli sposi tendono alla comunione delle loro persone, con la quale si perfezionano a vicenda, per collaborare con Dio alla generazione e alla educazione di nuove vite. Per i battezzati, poi, il matrimonio riveste la dignità di segno sacramentale della grazia, in quanto rappresenta l’unione di Cristo e della chiesa.
9. Le caratteristiche dell’amore coniugale Le note e le esigenze caratteristiche dell’amore coniugale: È prima di tutto amore pienamente umano, vale a dire sensibile e spirituale. È poi amore totale, vale a dire una forma tutta speciale di amicizia personale, in cui gli sposi generosamente condividono ogni cosa, senza indebite riserve o calcoli egoistici. È ancora amore fedele ed esclusivo fino alla morte. Così infatti lo concepiscono lo sposo e la sposa nel giorno in cui assumono liberamente e in piena consapevolezza l’impegno del vincolo matrimoniale. È infine amore fecondo, che non si esaurisce tutto nella comunione dei coniugi, ma è destinato a continuarsi, suscitando nuove vite.
13. Gesù Cristo, sposo della Chiesa, e il Sacramento del matrimonio Il matrimonio dei battezzati diviene il simbolo reale della nuova ed eterna Alleanza, sancita nel sangue di Cristo. Lo Spirito, che il Signore effonde, dona il cuore nuovo e rende l'uomo e la donna capaci di amarsi, come Cristo ci ha amati. L'amore coniugale raggiunge quella pienezza a cui è interiormente ordinato, la carità coniugale, che è il modo proprio e specifico con cui gli sposi partecipano e sono chiamati a vivere la carità stessa di Cristo che si dona sulla Croce. Come ciascuno dei sette sacramenti, anche il matrimonio è un simbolo reale dell'evento della salvezza, ma a modo proprio. «Gli sposi vi partecipano in quanto sposi, in due, come coppia, a tal punto che l'effetto primo ed immediato del matrimonio (res et sacramentum) non è la grazia soprannaturale stessa, ma il legame coniugale cristiano, una comunione a due tipicamente cristiana perché rappresenta il mistero dell'Incarnazione del Cristo e il suo mistero di Alleanza.
Criteri teologici e pastorali Riscoprire identità e compiti della famiglia Alla base, una coppia che si ama, nel nome del Signore Sacramenti dell’Ordine e del Matrimonio, in comunione per l’unica missione Famiglie come soggetto e oggetto di pastorale Le Famiglie sono le migliori evangelizzatrici delle altre famiglie
Famiglia e chiesa: quale aiuto reciproco? aiuta la parrocchia ad assumere una dimensione familiare favorisce una rete di relazioni fraterne favorisce una ministerialità di comunione sostiene spiritualmente le famiglie e le fa incontrare le aiuta a ri-motivarsi e ri-scoprire le proprie origini
Essere un dono per la comunità cristiana Signore, fa’ che la nostra vita coniugale e familiare sia un lieto annuncio, credibile ed efficace della tua alleanza con la Chiesa. In conformità al sacramento celebrato, diventi un dono di grazia per la Comunità cristiana. Sia per la Chiesa la proclamazione della sua realtà di sposa del Signore. Il nostro amore riveli sempre il carattere di definitività e di indissolubilità della tua alleanza con la Chiesa. Amen.