1 SEMINARIO RESPONSABILITA SOCIALE DELLIMPRESA TORINO 1 OTTOBRE 2003 Intervento di Sergio Retini
2 SETTORE ALIMENTARE Negli anni 90 dopo scandali (metanolo, olio di colza, polli alla diossina, BSE ecc.)si avvia nel settore forte riflessione su temi quali: Sicurezza alimentare Impatto ambientale Ruolo etico-sociale dellimpresa
3 CONTESTO Globalizzazione dei mercati, innovazione tecnologica, fortissima concorrenzialità e scandali hanno implicato necessità di un forte coinvolgimento dei lavoratori e momenti di decisione congiunta con i sindacati Esigenza delle parti: Coesione sociale: fiducia, collaborazione, identificazione nel lavoro fra tutti i soggetti della filiera agro-alimentare Sicurezza alimentare: tracciabilità materie prime, metodi di lavorazione e controllo, etichettatura, sistema di confezionamento e di distribuzione Sviluppo sostenibile: ruolo proattivo della filiera agroalimentare
4 RISULTATI DELLA CONTRATTAZIONE Osservatori di settore Percorsi formativi - informativi Confronto esteso nei Comitati Aziendali Europei, nei Gruppi alimentari e nei settori della filiera-agroalimentare Accordi nel settore tabacco e saccarifero in tema di dialogo sociale, responsabilità sociale dellimpresa.
5 DIALOGO SOCIALE IN EUROPA NEL SETTORE SACCARIFERO 1994 Studio Comune sulla formazione professionale nel settore 1997 Accordo sul dialogo sociale 1998 Raccomandazione comune sullapprendistato nel settore 1999 Progetto Leonardo sulla sicurezza negli zuccherifici Dichiarazione comune sulla OCM dello zucchero 2000 Dichiarazione comune sullapprendistato nel settore 2001 Parere comune sul sistema di preferenze generalizzate per lapertura delle frontiere Dichiarazione comune sul progetto Everything But Arms Dichiarazione comune responsabilità sociale e modello sociale nellindustria dello zucchero 2003 Codice di condotta comune sulla responsabilità sociale dellimpresa nellindustria saccarifera
6 Codice di condotta Responsabilità Sociale delle industrie dello zucchero in Europa Accordo firmato il 4 febbraio 2003 tra CEFS e lEFFAT E il primo accordo che accetta la responsabilità sociale in larga scala e fissa norme minimali Individua 8 campi di responsabilità sociale dellimpresa - diritti delluomo - educazione e formazione -salute e sicurezza - relazioni tra i partner sociali - remunerazione equa - condizioni di lavoro - ristrutturazioni - scelte dei fornitori Entrerà in vigore dal gennaio 2004
7 Codice di condotta Norme Minimali 1. Diritti delluomo, riconoscimento: - Dichiarazione Universale dei Diritti delluomo e legislazione Europea - Libertà di associazione x i lavoratori - Contrattazione collettiva e agibilità sindacali - A nessuna discriminazione fra nazionalità, religioni, credi politici, iscrizione ai sindacati, sesso e orientamenti sessuali - Età minima di ammissione al lavoro e rifiuto del lavoro dei bambini e di ogni forma di lavoro forzato - Promuovere uguaglianza nelle opportunità e nei trattamenti fra uomo e donna
8 Codice di condotta Norme Minimali 2. Educazione e formazione continua: impegno a percorsi formativi per tutti i lavoratori (Accordo di settore in Italia fissa ore minime pro-capite su percorsi concordati) 3. Salute e Sicurezza: Impegno a favorire ogni misura in tal senso con programmi formazione specifica (in Italia ogni 2 anni viene effettuato un seminario congiunto con i delegati alla sicurezza di tutte le società saccarifere) 4.Relazioni tra Partner Sociali: impegno al dialogo sociale 5.Remunerazione Equa : Impegno ad applicare norme contrattuali in materia
9 Codice di condotta Norme Minimali 6. Condizioni di lavoro: Rispetto degli orari (Leggi- Contratti) 7. Ristrutturazioni: Informazione preventiva, attenzione allimpatto sociale, ricerca soluzione condivise 8. Scelta dei Fornitori e relazioni di mercato: - Impegno ad avere fornitori che garantiscono comportamenti lineari con il Codice di Condotta. - Lotta alle frodi nel commercio mondiale - Impegno all etica nelle dinamiche di mercato ooooooo Sarà costituita una Commissione Bilaterale Settore con il compito di predisporre un rapporto un rapporto sugli otto capitoli su dati raccolti in ogni Paese Europeo