LAUREA TRIENNALE in TUTELA E MANUTENZIONE del TERRITORIO UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Agraria Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali LAUREA TRIENNALE in TUTELA E MANUTENZIONE del TERRITORIO CARATTERISTICHE GEOMETRICHE E VEGETAZIONALI DELLE ISOLE FLUVIALI PRESENTI ALL’INTERNO DEL F. PIAVE NEL VALLONE BELLUNESE Relatore: Prof. LENZI MARIO ARISTIDE Correlatore: Dott.ssa ELIANA PECORARI Laureando: DA RIZ IRVING Matr. 474178
PREMESSA Progetto di ricerca EPIC FORCE Vengono trattati: Il detrito legnoso Le isole fluviali
SCOPI DELLA TESI Origine del detrito legnoso Importanza ecologica del detrito Relazioni e processi che portano alla formazione delle isole fluviali Studiare le isole fluviali attraverso: - Caratteristiche geometriche - Caratteristiche vegetazionali
Origine e definizioni Il detrito legnoso: ceppaie, rami e tronchi diametro maggiore di 10 cm lunghezza maggiore di 1 m Abbandono e spopolamento delle valli, avanzamento della superficie boschiva. Fattori che introducono il legname in alveo biologici non biologici malattie fungine incendi, frane Il termine detrito legnoso, visto con una connotazione negativa
INFLUENZA DEL DETRITO LEGNOSO ASPETTI GEOMORFOLOGICI Accumuli legnosi INFLUENZA DEL DETRITO LEGNOSO ASPETTI IDRAULICI ASPETTI ECOLOGICI Resistenza al flusso Base di partenza per le isole
Importanza ecologica del detrito Abbondanza di superfici ripariali boschive Legno vivo in grado di rigenerare radici e polloni Probabile nascita di isole fluviali: - Deposizione e accumulo - Trattenimento di sedimento fine - Possibile rigetto di polloni - Formazione di isola - Pozza associata - Ecosistema nuovo Gurnell et al. 2005
Biocomplessità e pozze Il detrito legnoso come rifugio per specie acquatiche e invertebrati Fornisce eterogeneità di habitat Produzione di biofilm Nascita di ecosistemi che interagiscono fra loro
Area di studio: il F. Piave nel Vallone Bellunese Fiume Piave: Superficie circa 4500 km² Lunghezza asta 220 km Zone studiate: - Levego - Nave - Lentiai
Caratteristiche climatiche e vegetazionali Zona temperato – continentale umida Piovosità media annua 1000 mm Specie maggiormente presenti nella vegetazione ripariale - Salix sp. - Populus nigra - Robinia pseudoacacia
Metodologia di analisi Periodo della ricerca tra Maggio e Novembre 2006 Rilievi: - detrito legnoso - isole fluviali La strumentazione utilizzata consiste in: Cavalletto dendrometrico; Cordella metrica; Bussola. GPS Macchina fotografica Schede
Distinzione tra Elementi singoli Accumuli
Schede utilizzate: Per il detrito legnoso: Scheda 1: Descrizione geomorfologica del tratto considerato; Scheda 2: Descrizione geomorfologica del sottotratto considerato; Scheda 3: Permette di definire le caratteristiche degli accumuli; Scheda 4: Si riferisce alle caratteristiche dell’elemento singolo; Scheda 5: Interazione tra detrito legnoso, flusso e sedimenti. Per le isole fluviali: Scheda 6: Caratteristiche geometriche e vegetazionali.
Volumi elementi singoli RISULTATI Detrito legnoso: Volumi elementi singoli Volumi accumuli
Numero elementi singoli Detrito legnoso: Numero elementi singoli Numero accumuli
Isole fluviali: Specie vegetali
Isole fluviali: Sedimento fine Detrito legnoso
Isole fluviali: Classi d’altezze cm Classi diametriche
Isole fluviali: Pozze associate Classi d’area
CONCLUSIONI Isole possono trattenere detrito e sedimento con conseguente influenza sull’idraulica del corso d’acqua e sull’habitat che si viene a creare Classi diametriche e d’altezza possono essere utilizzate come indici di isole giovani Presenza di pozze legata alle classi d’area e al grado di stabilità delle isole Uno studio più approfondito consentirebbe una valutazione più accurata sulla formazione e l’evoluzione delle isole fluviali