Le modifiche alla griglia di valutazione: implicazioni progettuali Nucleo di valutazione FSE Trento 30 agosto 2012.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La conoscenza del contesto territoriale
Advertisements

AVVISO FSE 2010 DALLA VALUTAZIONE 2009 SINTESI / ABSTRACT DEI PUNTEGGI E DEI PUNTEGGI RIPARTITI PER AZIONI Giorgio Bozzeda.
1 IL PROGETTO INTERREGIONALEINTEGRARE LE PARI OPPORTUNITA NELLA FORMAZIONE E NEL LAVORO Relatrice: Silvana Pilocane Responsabile Settore Sviluppo dellImprenditorialità
OBBLIGO SCOLASTICO ASSI CULTURALI.
Istituto Comprensivo di Montecarlo Offerta formativa A.S Spunti per un consuntivo e nuove proposte.
Lo sviluppo del Progetto Capitale umano nei mercati territoriali Fondo di perequazione /09/2010Unioncamere Emilia-Romagna.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Asse dei linguaggi Comunicazione nella madrelingua
Il progetto SAPA - Diffusione
Quaderno 1 La formazione in età adulta: la normativa nazionale e regionale nel contesto della strategia europea Strumenti per il potenziamento e lo sviluppo.
Mantova 15 ottobre 2012 Provincia di Mantova Il coordinamento provinciale servizi per la prima infanzia Ipotesi di progetto Ettore Vittorio Uccellini1.
COMPETENZE: CERTIFICAZIONE e...
PROGETTO INDIVIDUALIZZATO
Il Dirigente scolastico profilo, ruolo e funzioni
LEUROPA DELLISTRUZIONE: Strumenti e Potenzialità di Sviluppo Marina Rozera - Agenzia Nazionale Programma Leonardo da Vinci.
Piani di studio provinciali per il secondo ciclo incontri territoriali con i docenti del primo biennio gruppo ISTITUTI TECNICI settembre 2010.
La Valutazione.
Caratteri di una formazione diretta allo sviluppo di competenze Michele Pellerey 1Montesilvano 19 marzo 2010.
Il PROGETTO “Alternanza scuola lavoro” dell’ITI “Ettore Conti“
Dott. Benedetto Scaglione Dirigente USP Como
Progetto Competenze In Rete PON Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza Asse E Capacita istituzionale - Obiettivo specifico.
AVVISO FSE 2010 Supporto e certificabilità degli apprendimenti Trento 30 luglio 2010 Anna Maria AJELLO.
I CRITERI DI SELEZIONE PER LA PROGRAMMAZIONE FSE Bologna, 31 gennaio 2008 Programma Operativo Regionale FSE Ob Comitato di Sorveglianza.
Ufficio Regionale Scolastico per la Puglia - Regione Puglia - Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria e Artigianato di Puglia, Federazione.
Progetto INTRAPRENDERE : 4 finestre sul mondo del lavoro per i giovani Venerdì 14 dicembre 2012.
ORIENTAMENTO PROFESSIONALE
La valutazione della qualità dellofferta formativa territoriale Valutazione della Qualità dellofferta formativa dei sistemi territoriali Isfol- Area Valutazione,
La sperimentazione presso la Provincia di Pistoia Gruppo tecnico nazionale di lavoro Valutazione della Qualità dellofferta formativa dei sistemi territoriali.
Direzione Lavoro Roma, 4 dicembre Pier Angelo Turri La transnazionalità nel P.O. FSE della Regione del Veneto.
Opportunità – I punti di forza La centralità del Dipartimento di salute mentale (DSM) e lorganizzazione territoriale della presa in carico La differenziazione.
La valutazione della qualità dellofferta formativa territoriale Gruppo tecnico nazionale di lavoro Valutazione della Qualità dellofferta formativa dei.
SIVADIS BOLOGNA - Bongiovanni / Facchini Autovalutazione di Istituto III. Alcuni possibili campi di indagine.
DIRITTO-DOVERE ALL'ISTRUZIONE E ALLA FORMAZIONE DELIBERA DI GIUNTA REGIONALE N. 979/2008 Sistema regionale di istruzione e formazione professionale Il.
Osservatorio Locale Distretto 4 Bagheria Formazione G.O.S.P. a.s. 2011/2012 Piano Didattico Personalizzato.
Il Gruppo di Lavoro. Le 7 variabili del modello OBIETTIVO METODO RUOLI LEADERSHIP COMUNICAZIONE CLIMA SVILUPPO.
1 t Cosa significa mettere lapprendimento al centro del sistema? Presentazione del toolkit di ESU (European Students Union) ed EI.
Costruire le competenze in impresa Lapprendistato e la formazione sul posto di lavoro Area Istruzione e Formazione Professionale.
la Regione Toscana dal 2011 ha adottato una strategia integrata di interventi, in grado di operare sia sull'emergenza sia su interventi per promuovere.
PROGRAMMAZIONE - LICEO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
07 Febbraio 2013 c/o Cipat, Firenze
Progettare per competenze
I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: Gruppo di Sperimentazione
GOVERNANCE DIPARTIMENTI CTS UFFICIO TECNICO.
e delle Politiche Sociali
LINTESA REGIONE-PROVINCE PER LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE 4 GIUGNO 2008.
Verso una scuola ben fatta Linee di ricerca e azione per una progettazione formativa sostenibile Le proposte del Nucleo Provinciale per le Indicazioni:
Progettazione educativa
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
Un futuro da formare Inclusione Sociale: diritto per tutti, dovere di tutti Ferrara, 4 luglio 2008 Contributo degli Enti di Formazione 1. Una questione.
AZIONE CHIAVE 2 Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche Partenariati strategici nell’aria dell’educazione, formazione e giovani.
La gestione della valutazione interna è affidata al Dirigente scolastico in collaborazione con un Nucleo di autovalutazione. La composizione del Nucleo.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
(DIRETTIVA MINISTERIALE 27 DICEMBRE 2012)
ISTITUTO COMPRENSIVO “E. Monaci” Soriano nel Cimino Anno scolastico
DAI PROGRAMMI ALLE INDICAZIONI
Elaborare il piano didattico personalizzato
1 o dicembre 2004 Iniziative di Formazione e Politiche del Lavoro in ambito culturale Ass.Maria Cristina Castellani.
L’integrazione tra politiche formative e politiche del lavoro Il Libretto formativo del cittadino CARATTERISTICHE, OPPORTUNITA’ E SISTEMI DI IMPLEMENTAZIONE.
Progetto selezionato nel quadro del Programma ALCOTRA Alpi Latine COoperazione TRAnsfrontaliera Italia - Francia (Alpi) e cofinanziato dal.
CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE
Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori COSENZA 14 MAGGIO 2014 Rosalba Candela Presidente nazionale UCIIM.
F ormazione ed I nnovazione PER l’ O ccupazione S cuola & U niversità FIxO S&U SABATO 19 OTTOBRE 2013 INCONTRO CON STUDENTI QUARTO E QUINTO ANNO NEO-DIPLOMATI.
03/06/2015 L’esperienza dell’alternanza in Trentino La governance istituzionale Provincia Autonoma di Trento - Servizio Formazione Professionale La Formazione.
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
PRIORITÀ STRATEGICHE DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE PER IL PROSSIMO TRIENNIO
Programma Operativo Fondo sociale europeo AVVISO PER LA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE PROGETTUALI AVENTI CONTENUTO FORMATIVO: a) INTERVENTI DI RETE.
IL NUOVO ISTITUTO TECNICO Renzo Vanetti IL NUOVO ISTITUTO TECNICO.
BILANCIO SOCIALE e PATTO per la SICUREZZA e la LEGALITA’ Alimena – 03 aprile 2014 Il Bilancio Sociale: verso la costruzione delle aree di rendicontazione.
Formazione docenti Mercoledì 16 marzo 2016 C entro T erritoriale per l’ I nclusione Verdellino Spunti operativi per una scuola interculturale docenti:
Autovalutazione d’Istituto DPR 28 marzo 2013, n. 80 regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione.
Transcript della presentazione:

Le modifiche alla griglia di valutazione: implicazioni progettuali Nucleo di valutazione FSE Trento 30 agosto 2012

Gli obiettivi delle modifiche Superare la logica del progetto come formulario da compilare Rafforzare i raccordi con la programmazione provinciale Valorizzare gli spunti innovativi Favorire la certificabilità delle competenze acquisite

Modifiche della griglia di valutazione Le modifiche riguardano le tre sezioni della griglia: Coerenza esterna Coerenza interna Qualità Queste modifiche sono frutto della prospettiva di miglioramento con cui si considera la valutazione

Coerenza progettuale esterna Coerenza e significatività rispetto: al contesto alle priorità della programmazione provinciale (Programma Operativo) Con riferimento a: gli obiettivi specifici e operativi relativi ai diversi Assi prioritari di intervento, il sistema scolastico, per rafforzare gli indirizzi di politica educativa/formativa e I risultati delle sperimentazioni prodotte nel sistema provinciale trentino.

Coerenza progettuale interna Riguarda la coerenza tra obiettivi formativi ( competenze traguardo ) e contenuti formativi (moltiplicatore da 1,6 a 1,2) Il cambiamento sottolinea la necessità di mirare a obiettivi/competenze traguardo proprio per evidenziarne la fondatezza

Coerenza progettuale interna Dispositivo di riconoscimento, validazione, certificazione delle competenze (moltiplicatore da 0,8 a 1,2) Non più certificabilità degli apprendimenti

Coerenza interna Questo cambiamento è riferito allarticolazione della riflessione su questi temi (v. anche sperimentazione su certificazione in corso nella Provincia Autonoma di Trento) Avviata anche sul piano nazionale (v. doc.)

Qualità Qualità del tirocinio formativo e di orientamento (sostituisce qualità della tutorship, qualità dello stage) Qualità della tutorship e delle attività di supporto allapprendimento

Implicazioni per la progettazione (1) Assenza di un formulario. Vuole dire maggiore liberta di progettazione entro vincoli : Lunghezza max caratteri (spazi inclusi) Coerenza: principio alla base della scelta e articolazione di obiettivi/competenze traguardo, contenuti, metodologie secondo lidea progettuale ritenuta la più efficace

Implicazioni per la progettazione (2) E bene che il documento progettuale espliciti quali cambiamenti e miglioramenti l'azione proposta sarà presumibilmente in grado di apportare rispetto ai bisogni espressi dal contesto e dai potenziali beneficiari

Implicazioni per la progettazione (3) Due domande che è utile farsi: Se questo progetto che sto proponendo non venisse realizzato, quali problemi, difficoltà, disagi… ne deriverebbero? Di quali miglioramenti il contesto e i beneficiari si troverebbero privati? Si tratta di fare unoperazione di decentramento mentale, ossia mettersi nei panni di chi deve valutare e scegliere tra i progetti

Implicazioni per la progettazione (4) Va ricordato il principio della coerenza: non solo il progetto in sè, ma ogni sua parte è valutata dal punto di vista della coerenza con le altre parti componenti Gli indicatori e i moltiplicatori vanno considerati anche in relazione ai loro valori

Implicazioni per la progettazione (5) Coerenza progettuale esterna Nel documento progettuale dovrà emergere una evidente finalizzazione dellattività proposta rispetto al contesto di riferimento, compresa la coerenza/integrazione con piani di sviluppo locali, ove esistenti

Implicazioni per la progettazione (6) Coerenza progettuale esterna Per I progetti rivolti al sistema scolastico si apprezzeranno particolarmente la coerenza e la significatività dei riferimenti sia agli indirizzi di politica educativo/formativa, sia alle sperimentazioni in atto nella Provincia Autonoma di Trento

Implicazioni per la progettazione (6) Coerenza progettuale esterna Analisi dell utenza potenziale (o interventi rivolti agli allievi) dovranno essere indicati: gli aspetti socio-relazionali e le capacità cognitive, che rendano evidenti le competenze in ingresso acquisite nel loro percorso scolastico, oltre a eventuali criticità correlabili alla motivazione o allambiente di provenienza e/o familiare

Implicazioni per la progettazione (7) Indicazioni comunitarie europee Strategie orizzontali da considerare allinterno del percorso: la tutela delle pari opportunità e la non discriminazione; la promozione di attività innovative; lo sviluppo sostenibile

Implicazioni per la progettazione (8) Indicazioni comunitarie europee Strategie europee: non esistono indicazioni in assoluto praticabili o soluzioni operative comunque adottabili: rendere evidente nel documento progettuale la presa in carico di tali strategie, cioè indicare azioni, dispositivi, idee, iniziative comunque coerenti con limpianto progettuale (cioè: non giustapposte)

Implicazioni per la progettazione (9) Coerenza progettuale interna E la coerenza dichiarata nella relazione ; tra le diverse componenti (contenuti, caratteristiche dellutenza, articolazione/durata del corso, metodologie e strumenti) e tra questi e gli obiettivi formativi, espressi come competenze traguardo. Il richiamo allespressione competenze traguardo segnala la forma semantica che necessariamente deve assumere lindicazione degli obiettivi formativi

Implicazioni per la progettazione 10) Coerenza progettuale interna Le metodologie didattico/formative (indicatore B4), devono essere strettamente raccordate: alle competenze traguardo, ai contenuti, all'articolazione e alla tipologia degli utenti, evitando mere elencazioni e la proposizione di effetti speciali

Implicazioni per la progettazione (11) Coerenza progettuale interna Per setting metodologici meno abituali, (come ad esempio: loutdoor training, le diverse modalità di formazione esperienziale, il teatro dimpresa, …) si raccomanda di esplicitare con ancora maggior chiarezza: le motivazioni che hanno indotto alla scelta, la coerenza con la caratteristiche dei partecipanti, e, in particolare, i criteri di valutazione di efficacia che si intendono adottare. Questo anche per il rispetto della finalità costitutiva del FSE

Implicazioni per la progettazione (12) Coerenza progettuale interna Lindicatore B6 valuta i dispositivi di riconoscimento / validazione/certificabilità delle competenze acquisite. Nel periodo di Programmazione in corso, una particolare attenzione è richiesta al complesso sistema dei dispositivi di valutazione ed allamessa in trasparenza delle competenze acquisite, come indicato anche nellart. 7 del D.P.P. n /Leg. del 9 maggio 2008

Implicazioni per la progettazione (13) Qualità In merito al tirocinio formativo e di orientamento, se previsto, è importante definire con accuratezza il progetto relativo, esplicitando: gli obiettivi che si intendono perseguire, le attività che si considerano utili ai fini del profilo professionale la competenza traguardo da formare, il raccordo con le altre fasi del progetto formativo

Conclusioni. Alcune parole- chiave Innovazione Creatività Coerenza Finalizzazione