Schizofrenia in età evolutiva

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Transcript della presentazione:

Schizofrenia in età evolutiva

Schizofrenia in età evolutiva Definizione ICD-10: Gruppo di disturbi caratterizzati in generale da importanti e caratteristiche distorsioni del pensiero, con percezione e affettività inadeguate. La coscienza e le capacità intellettuali sono usualmente mantenute… Il disturbo coinvolge le principali funzioni di base che danno alla persona un senso di individualità, unicità e autodeterminazione

EOS: esordio < 18 anni VEOS: esordio <13 anni Descritti casi anche di 5 anni (molto rari)

Le sottocategorie: Paranoide, catatonica, ebefrenica, indifferenziata, simplex, residuale sono di difficile definizione nelle EOS, per variabilità da centro a centro e per mancanza di studi

Sintomi positivi della schizofrenia Allucinazioni (percezioni senza oggetto da percepire) Deliri (idee false non criticabili dal soggetto) Comportamento bizzarro Disturbi formali del pensiero

Sintomi negativi della schizofrenia Appiattimento affettivo Alogia Assenza di volizione -apatia Anedonia - asocialità Compromissione dell’attenzione

Diagnosi in età evolutiva VEOS ha frequentemente uno sviluppo insidioso, ed è difficile differenziare lo stato premorboso dalla psicosi attiva. Nessi associativi deboli e incoerenza sono importanti segni diagnostici (ma anche nello schizotipico) Il criterio DSM IV di eloquio disorganizzato pone problemi in età evolutiva perché è presente in molti disturbi dello sviluppo infantile

Diagnosi in età evolutiva Criterio temporale: molti soggetti vengono visti nei primi periodi di malattia, prima del tempo previsto di 6 mesi. Alcuni casi vanno in remissione prima di 6 mesi (e se il miglioramento avviene con farmaci non è chiaro se la remissione è spontanea o no) Comunque, è inusuale una remissione dalla schizofrenia entro 6 mesi,poiché sintomi negativi come inerzia o anedonia in genere persistono

Diagnosi Differenziale Disturbi dell’umore sia la S. che i D. U. presentano sintomi affettivi e psicotici, con frequenti errori diagnostici. Circa ½ degli adol. con disturbo bipolare hanno una diagnosi iniziale di schizofrenia (Carlson 90, Werry 91). Il follow up è necessario per l’accuratezza della diagnosi. La storia psichiatrica familiare può essere di aiuto, anche se sono stati trovati familiari depressi in giovani schizofrenici.

Diagnosi Differenziale Disturbi organici : epilessia, tumori cerebrali, malformazioni congenite, traumi cranici, disturbi neurodegenerativi (Huntington, Leucodistrofie, ceroidolipofuscinosi), disturbi metabolici (endocrinopatie, Wilson), encefalopatie tossiche (da uso di amfetamine, cocaina, allucinogeni, phenilciclidina, alcohol, marijuana, solventi; farmaci, e.g. cortisone; metalli pesanti), infezioni

Abuso di sostanze elevata comorbidità per abuso di sostanze in S. e D Abuso di sostanze elevata comorbidità per abuso di sostanze in S. e D.U. psicotici (sino a 50% dei casi), l’esordio psicotico è spesso associato ad abuso di sostanze. Se i sintomi persistono per più di una settimana nonostante una documentata disintossicazione,si può considerare se il quadro sia primariamente psicotico. In adolescenza, non è raro che il primo break coincida con l’abuso di sostanze, che agiscono come fattore esacerbante piuttosto che essere agente primario (Unis, Mc Lellan, 1993)

Comportamenti non psicotici e/o Disturbi emozionali (compresi Disturbi dissociativi e/o Disturbi di personalità) In caso di abuso o maltrattamento, ci possono essere sintomi psicotici. I border possono avere difficoltà nell’esame di realtà, fluttuazione tra stati nevrotici e psicotici. I disturbi della condotta possono presentare sintomi psicotici

Diagnosi Differenziale Disturbo ossessivo compulsivo I pazienti con DOC riconoscono l’irragionevolezza e l’eccessività dei propri pensieri. Tuttavia, alcuni DOC sono così gravi che distinguerli da veri deliri è difficile. Inoltre pazienti con S. possono avere significative caratteristiche ossessive compulsive.

Caratteristiche cliniche associate Età: rara prima dei 12 anni (nei maschi esordisce circa 5 anni prima rispetto alle femmine). Segnalati casi di 3 anni e 5.7 anni Maschi:femmine=2:1 VEOS ha generalmente un esordio insidioso. In giovani adolescenti sia acuto (< 1 anno) che insidioso

Caratteristiche cliniche associate 2 Funzionamento premorboso. Dal 50% al 90% di EOS (specie VEOS) hanno anomalie premorbose: ritiro, bizzarrie, isolamento; tutte le forme di disfunzione della personalità sono state osservate, inoltre: difetti cognitivi, motori,sensoriali e del funzionamento sociale

Sintomatologia EOS: frequenti Allucinazioni, disturbi del pensiero, appiattimento affettivo, mentre sono meno frequenti deliri e catatonia. Più comuni sottotipi paranoideo e indifferenziato. Sintomi negativi sono più frequentemente associati alla cronicità, funzionamento premorboso povero, difetti cognitivi, lesioni cerebrali. Sintomi positivi sono associati a miglior funzionamento premorboso, più alto livello di funzionamento

Caratteristiche cliniche associate QI basso nel 10 - 20% dei casi. Prognosi: negativa. Out come simile agli adulti. Prognosi peggiore per i soggetti con funzionamento premorboso povero e difetti di sviluppo Mortalità: 5% di suicidi o morti accidentali legate al disturbo. Decorso: cicli di psicosi acuta, recupero, remissioni e fasi residuali.