Malformazioni congenite e acido folico

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Malformazioni congenite e acido folico Fabrizio Bianchi, Fabrizio Minichilli, Anna Pierini Istituto di Fisiologia Clinica del CNR - Pisa Sezione Epidemiologia e Ricerca Servizi Sanitari Workshop Annuale Network Italiano Promozione Acido Folico Risultati e prospettive Roma, 15 dicembre 2006

Partecipanti allo studio Workshop Network Italiano Promozione Acido Folico – Roma, 15 dicembre 2006

Introduzione L’acido folico è una vitamina idrosolubile del gruppo B che assume funzione coenzimatica nella sintesi degli acidi nucleici, nel metabolismo degli aminoacidi e nella formazione delle cellule del sangue e di alcuni costituenti del tessuto nervoso. La carenza di folati è uno dei deficit vitaminici più comuni e può essere conseguente a inadeguata introduzione, aumentato fabbisogno, alterato assorbimento e metabolismo o assunzione di farmaci antagonisti. Workshop Network Italiano Promozione Acido Folico – Roma, 15 dicembre 2006

Introduzione A partire dagli anni ’80 numerosi studi hanno dimostrato l’associazione tra assunzione di acido folico in periodo periconcezionale e riduzione della prevalenza di difetti del tubo neurale (anencefalia, iniencefalia, craniorachischisi, spina bifida ed encefalocele). MRC Vitamin Study Research Group. The Lancet 1991;338:131-137. Workshop Network Italiano Promozione Acido Folico – Roma, 15 dicembre 2006

Introduzione Le prime evidenze relative alla possibilità di prevenire altre malformazioni sono state riportate negli anni ’90. Le malformazioni che potrebbero essere ridotte dopo supplementazione con acido folico sono: cardiopatie difetti del setto interventricolare tetralogia di Fallot trasposizione completa dei grossi vasi, labio e/o palatoschisi, difetti del tratto urinario, ipo-agenesie degli arti, onfalocele atresia anale. Bailey LB, Berry RJ. Review. The American Journal of Clinical Nutrition 2005;81(5):1213S-17S. Botto LD, Mulinare J, Erickson JD. American Journal of Epidemiology 2000;151:878-884. Shaw GM, O’Malley CD, Wasserman CR, Tolarova MM, Lammer EJ. American Journal of Medical Genetics 1995;59:536-545.

Introduzione Sulla base di prove di efficacia ottenute in Paesi diversi dall’Italia si può affermare che la regolare supplementazione di acido folico iniziata prima del concepimento riduce il rischio di DTN del 50-70%. Tale supplementazione potrebbe anche ridurre il rischio di altri difetti congeniti nel loro insieme (riduzione stimabile intorno al 10-20%) tra cui alcuni relativamente comuni come le cardiopatie congenite e le labio-palatoschisi. Botto LD, et al. The New England Journal of Medicine 1999;341(20):1509-1519. Lumley J, et al. Cochrane Database Syst Rev.2001;(3):CD001056. Oakley GP. Teratology 2002;66:44-54. Wald NJ, et al. The Lancet 2001;358(9298):2069-2073. Erratum in: Lancet 359(9306):630, 2002. Botto LD, et al. American Journal of Medical Genetics 2004;125:12-21. Rapporti ISTISAN N°04/26, 2004. A cura di D. Taruscio. Workshop Network Italiano Promozione Acido Folico – Roma, 15 dicembre 2006

La rilevazione dei difetti congeniti In Italia sono funzionanti 6 Registri dei Difetti Congeniti: 1. Nord-Est Italia (NEI) 2. Emilia-Romagna (IMER) 3. Toscana (RTDC-Registro Toscano Difetti Congeniti) 4. Campania (RCDC-Registro Campania Difetti Congeniti) 5. Sicilia (ISMAC) 6. Lombardia (in via di completamento) che coprono circa il 45 % dei nati del territorio italiano (circa 200.000 nascite/anno). Workshop Network Italiano Promozione Acido Folico – Roma, 15 dicembre 2006

Materiali e metodi Denominatori: 1.224.022 nati (vivi + morti) Periodo: 1996-2002 Denominatori: 1.224.022 nati (vivi + morti) Oggetto di registrazione: 1. Interruzioni Volontarie di Gravidanza a seguito di diagnosi prenatale di MC fino alla 24a settimana di età gestazionale (IVG) (escluse per il Registro ISMAC a causa della parziale disponibilità dei dati sul totale del periodo) 2. Morti Fetali (NM e AS) dalla 20° settimana di gestazione 3. Nati Vivi (NV) in cui la MC viene accertata alla nascita o in periodo postnatale Workshop Network Italiano Promozione Acido Folico – Roma, 15 dicembre 2006

Lista delle MC oggetto di studio Workshop Network Italiano Promozione Acido Folico – Roma, 15 dicembre 2006

Materiali e metodi ANALISI STATISTICHE analisi temporale (trend) analisi spazio-tempo (modelli log-lineari) Le differenze tra Registri, tra anni e l’interazione tra Registri e anni sono state analizzate mediante modelli lineari generalizzati, con distribuzione poissoniana della variabile dipendente, e testate mediante Statistica Rapporto di Verosimiglianza (SRV). Workshop Network Italiano Promozione Acido Folico – Roma, 15 dicembre 2006

MC per tipo di evento Workshop Network Italiano Promozione Acido Folico – Roma, 15 dicembre 2006

Totale registri: Prevalenza alla nascita ed eterogeneità Workshop Network Italiano Promozione Acido Folico – Roma, 15 dicembre 2006

Totale registri: Prevalenza ed eterogeneità nei casi totali (nati+IVG) Workshop Network Italiano Promozione Acido Folico – Roma, 15 dicembre 2006

Condizione di omogeneità o eterogeneità delle MCR tra Registri o Registri-anni Workshop Network Italiano Promozione Acido Folico – Roma, 15 dicembre 2006

MC con omogeneità tra registri in assenza di interazione tra anni e registri Workshop Network Italiano Promozione Acido Folico – Roma, 15 dicembre 2006

Stime di impatto preventivo mediante supplementazione con AF in periodo periconcezionale Workshop Network Italiano Promozione Acido Folico – Roma, 15 dicembre 2006

Conclusioni La maggior parte delle MC considerate sono risultate omogenee tra i diversi registri e nel corso dei sette anni considerati. Le malformazioni cardiovascolari e dell’apparato urinario, complessivamente in aumento, hanno mostrato differenti andamenti nel tempo nei diversi registri, verosimilmente dovuti alla crescita differenziata della capacità diagnostica, che non hanno permesso di produrre stime stabili di livello nazionale. Workshop Network Italiano Promozione Acido Folico – Roma, 15 dicembre 2006

Conclusioni Per i difetti del tubo neurale l’eterogeneità tra registri per i soli nati scompare se si aggiungono le IVG; l’andamento decrescente, sia nei soli nati che nei casi totali, non è confermato per anencefalia e spina bifida. Questa tendenza, più evidente negli ultimi tre anni considerati, non sembra motivata da un incremento di uso di acido folico in periodo periconcezionale, in quanto riguarda ad oggi solo una modesta quota di tutte le gravidanze. Il Network Italiano sull’acido folico ha stimolato questo studio ed altre iniziative come corollari di una azione principale tesa a promuovere con urgenza una politica di effettiva prevenzione indirizzata a tutti coloro che hanno responsabilità ed interessi in materia: dai decisori, agli operatori del servizio sanitario, alle associazioni e ai singoli portatori di malattia. Workshop Network Italiano Promozione Acido Folico – Roma, 15 dicembre 2006