SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Intervento al corso di formazione per i direttori Frascati, 5 aprile 2000 Funzioni dei rappresentanti per la sicurezza e rapporti con il datore di lavoro.
Advertisements

(TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA)
Università di Padova – Incontro del 21 novembre 2011
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
LA NUOVA DIRETTIVA 2005/60/CE Sergio Maria Battaglia
“L’ESPERIENZA DELLA AUSL DI RIETI”
1 PROGETTO FISCO SCUOLA 2009 Agenzia delle Entrate di Rieti e Istituto Elena Principessa di Napoli.
I modelli di prevenzione come parte integrante del sistema di controllo interno Mario Molteni, 3 luglio
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI
il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Ministeri Affari esteri Interno Giustizia Economia e Finanze
1 DECRETO LEGISLATIVO 626/94 19 SETTEMBRE 1994 MODIFICHE ED INTEGRAZIONI DECRETO LEGISLATIVO 242/96 19 MARZO 1996 CORSO DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE IN.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Informazione ambientale e territoriale Sommario : Rilevanza dellinformazione ambientale e territoriale (qualificazione in termini di funzione amministrativa.
Il progetto Fisco e Scuola a Roma 6. Come nasce il progetto Fisco e Scuola? Da un protocollo di intesa stipulato nel 2004 tra il Ministero dellIstruzione,
Corso di Contabilità Pubblica
1 PROGRAMMARE SIGNIFICA COORDINARE LINTERVENTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE AL FINE DI CONSEGUIRE GLI OBIETTIVI STABILITI NELLA FASE DI DEFINIZIONE.
La cooperazione territoriale vicentina SBPV : Servizio Bibliotecario Provinciale di Vicenza.
Situazione normativa attuale italiana per idrogeno autotrazione
Politiche e programmi europei per la sicurezza e la lotta alla criminalità Rimini 5 dicembre 2006.
Entrate ed uscite dei Comuni: analisi delle principali voci e rapporto con la articolazione organizzativa.
Fondazione Emanuele Casale Le operazioni sulle proprie azioni
Lo Studio di Settore uno strumento di equità e trasparenza nel rapporto fisco-contribuente.
PROGETTO:VERONA AZIENDE SICURE 2006 Verona, 19 giugno 2006 Sicurezza negli appalti di servizi Giancarlo Biancardi vicesegretario generale della Provincia.
1 Lo Sportello Unico e la comunicazione Arezzo, 27 gennaio 2005.
Le Consigliere di Parità della Provincia di Piacenza
1 Pavia 27 marzo ° Incontro A. V. Berri LE MISURE DI TUTELA.
UNIONE GIOVANI DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI DI BARI E TRANI LA REVISIONE LEGALE NEL D.LGS Lucidi a cura del Prof R Bauer.
PREVENZIONE E MANUTENZIONE
Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche
Area Programmazione e Controllo REGIONE TOSCANA Settore Strumenti della programmazione regionale e locale La programmazione regionale: principi, finalità
Osservatorio legislativo interregionale Giurisprudenza costituzionale
Corso di Ingresso per aspiranti volontari Appunti sul Sistema di PC
La funzione del magazzino e la politica delle scorte
Piano d’azione “EXPO Milano 2015 Mafia Free”
La partecipazione pubblica e il Patto per l’acqua
La normativa di settore. D.L. n. 377 del , Convertito, con modificazioni, in legge , nr. 377 Disposizioni urgenti per contrastare.
Alto Commissario per la lotta alla contraffazione Bologna, 6 marzo 2007 Limpegno per la lotta alla contraffazione.
Piano nazionale per la prevenzione in agricoltura e selvicoltura: ruolo del Coordinamento Tecnico Interregionale Prevenzione nei Luoghi di Lavoro Roma,
1 Dal DPCM 25 gennaio 2008 Capo VI Disposizioni finali Articolo 15 Fase transitoria 1.Per il triennio 2007/2009, i percorsi di istruzione e formazione.
Teorie e tecniche del giornalismo
Pescara, 14 settembre SEQUESTRATI A CITTA S. ANGELO 13,5 KG. DI EROINA SEQUESTRATI A CITTA S. ANGELO 13,5 KG. DI EROINA ARRESTATO IL CORRIERE.
Comune di Lecco Prefettura di Lecco Provincia di Lecco Regione
CONSULTABILITA’ DOCUMENTI
Ing. Domenico Mannelli Il corso modulo C.
1. POPOLAZIONE PATTO PER LA SICUREZZA PER IL COMUNE DI LUCCA E I COMUNI DELLA VERSILIA LUCCA VIAREGGIO CAMAIORE MASSAROSA FORTE DEI MARMI PIETRASANTA.
Il piano di protezione civile: un adempimento burocratico o un’opportunità per gli amministratori? Seminario: Il piano di protezione civile negli enti.
lun mar mer gio ven SAB DOM FEBBRAIO.
Relatore: ing. Francesco Italia
SICUREZZA URBANA E TERRITORIALE NELLA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA * FRIULI VENEZIA GIULIA * SECONDO PROTOCOLLO D’ INTESA Trieste, 5 luglio 2010.
Linee guida per la disciplina del Servizio di Polizia Locale regionale e delle politiche integrate di Sicurezza Urbana.
Seminario rete F.A.R.O. Palermo, 29 novembre 2013 Catania, 6 dicembre 2013 Dal processo di autovalutazione alle azioni di miglioramento Vito PECORARO.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
Decreto-legge: omogeneità dell’oggetto Art. 15, legge 400/ I provvedimenti provvisori con forza di legge ordinaria adottati ai sensi dell'articolo.
Guardia di Finanza Comando Regionale Umbria RAPPORTO ANNUALE 2014.
L’Amministrazione Finanziaria
Formazione Preposti di Staff (art.37 c.7 D.Lgs 81/08)
DELL’AREA DEL LAGO DI GARDA
LINEE GUIDA PER LE PROCEDURE OPERATIVE. DA SEGUIRE. NELL’ESPLETAMENTO
Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 06 Corso di Formazione in Sicurezza Urbana Milano, 2/5 aprile 2008.
Guardia di Finanza Comando Provinciale di Arezzo
OBIETTIVO DEL DISEGNO DI LEGGE Costruire un sistema di norme organico con il fine di: Definire con chiarezza chi propone e attua le politiche in materia.
L’ORGANIZZAZIONE PUBBLICA
Regione Umbria - Protezione civile Il Ruolo dei Sindaci nella gestione di eventi di protezione civile Adempimenti e obblighi normativi Esempi pratici di.
PROGETTO “Insieme nel Quartiere” dedicato al Vigile di Quartiere Nicolò Savarino Modello “MILANO” 13 Febbraio 2012 Unità Centrale Vigili di Quartiere.
A.A ottobre 2008 Facoltà di Scienze della Comunicazione Master in Comunicazione nella PA Le politiche attive del lavoro prof. Nedo Fanelli.
Prefettura di Teramo Ufficio territoriale del Governo PROVINCIA DI TERAMO VI SETTORE Comitato Operativo per la Sicurezza Stradale C.O.S.S. Report n. 1.
CONTROLLO OPERATIVO L'Azienda individua, tramite il Documento di Valutazione dei Rischi, le operazioni e le attività, associate ai rischi identificati,
Incontro con gli studenti delle classi I^ media “Gandiglio” e III^ Ist. Prof.le Statale “Olivetti” Progetto “AMO ITINERARE” – anno 2013/2014.
Transcript della presentazione:

SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO Protocollo d’intesa in materia di politiche integrate di sicurezza urbana tra il Ministero dell’Interno e la Ragione Autonoma Friuli Venezia-Giulia Intervento del Ten. Alessandro CAPUTO Comandante della Sezione Operativa Compagnia G.diF. Pordenone Pordenone, 20 Aprile 2009 1

ARTICOLAZIONE DELL’INTERVENTO La polizia di prossimità: profili generali. Il ruolo istituzionale della Guardia di Finanza all’interno della funzione di polizia di prossimità.

Consiglio UE 28 Maggio 2001 Prevenzione della criminalità: “…l’insieme delle misure atte a contrastare la delinquenza e a diminuire il sentimento di insicurezza da essa generato nei cittadini, scoraggiando le attività criminali mediante ricorso a politiche ed interventi destinati a ridurre il potenziale di criminalità ed a limitarne le cause…”

Patto per la sicurezza Documento sottoscritto il 20 Marzo 2007 tra il Ministero dell’Interno e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani; Definisce le linee di indirizzo cui informare le successive intese da raggiungere a livello locale, tra le Prefetture e le Amministrazioni regionali, provinciali e comunali; Intese che riguardano principalmente problematiche di sicurezza specificatamente avvertite in sede locale e la conseguente strategia di attivazione di moduli di intervento congiunti tra le Forze di Polizia e le Polizie Municipali, tramite istituzione di gruppi di lavoro nell’ambito delle Prefetture.

Polizia di prossimità In tale ottica di stretta collaborazione e sinergia tra le Forze dell’Ordine, non soltanto a livello centrale bensì, soprattutto, a livello locale, si inserisce il concetto di Polizia di prossimità.

Polizia di prossimità (2) Origini: varie forme di presenza territoriale delle Forze dell’Ordine come “Polizia di comunità”; Anni ’60: Stati Uniti, “Community Police”; Anni ’80: Francia, “ ìlotage”, sistema di polizia incentrato sulla tutela della sicurezza del cittadino e prevenzione degli eventi criminosi in uno spazio urbano ben delimitato; Anni ’90 : Modello francese ulteriormente sviluppato e reinterpretato come “police au quotidien” anche negli altri Paesi Europei.

Polizia di prossimità (3) Per polizia di prossimità si intende quello specifico settore delle Forze Armate dello Stato particolarmente legate al territorio su cui insistono; Tale figura professionale è nata nel Dicembre 2002, dapprima in forma sperimentale in 28 province, per poi estendersi progressivamente su tutto il territorio nazionale.

Polizia di prossimità (4) La polizia di prossimità si realizza mediante un nuovo approccio operativo, ispirato all’esigenza di avvicinare sempre di più gli operatori delle Forze dell’Ordine ai cittadini; Il carattere di “prossimità” qualifica in modo molto complesso l’attività di polizia di sicurezza preventiva, in quanto la vicinanza fisica al cittadino rappresenta il carattere più evidente e visibile di questo modello; La filosofia che la sottende è il continuo ed immediato adattamento delle procedure operative alle realtà sociali presenti sul territorio, sempre più diversificate e complesse; Garantire al cittadino adeguate forme di comunicazione e collaborazione.

Polizia di prossimità (5) Principali vantaggi della polizia di prossimità: Avvicinare le Istituzioni al cittadino, al fine di comprenderne meglio le esigenze di sicurezza; Fornire un “senso di sicurezza” a livello locale alla comunità; Prontezza ed immediatezza di intervento sia a livello preventivo che repressivo; Coordinamento, sinergia e fattiva collaborazione tra le diverse Forze dell’Ordine finalizzate al raggiungimento concreto ed effettivo di un obiettivo comune.

Polizia di prossimità (6) Responsabilizzazione del cittadino: Idea di “sicurezza partecipata”; Partecipazione attiva del cittadino; Prossimità non soltanto da parte delle Forze dell’Ordine, ma anche da parte della popolazione alle Istituzioni.

Guardia di Finanza e polizia di prossimità Quale il ruolo della Guardia di Finanza

D.P.R. 3 Aprile 2006, n.180, art.9 Regolamento recante disposizioni in materia di Prefetture - U.T.G., in attuazione dell’art. 11 D.Lgs. 300/1999 e successive modificazioni Ogni Forza di Polizia sarà ben inserita nella vita delle comunità, partecipandovi con un ruolo primario alle strategie di “sicurezza integrata” messe in atto dalle varie Amministrazioni Pubbliche, prendendo attivamente parte alle diverse forme di cooperazione sviluppate sul territorio, ovvero le promuovono per il tramite delle Prefetture, alle quali risalgono le iniziative di collaborazione tra lo Stato e le autonomie territoriali.

Guardia di Finanza: compiti istituzionali Bozza di stampa 23 Aprile 1959n n.189, art.1 “ Il corpo della Guardia di Finanza dipende direttamente e a tutti gli effetti dal Ministro per le Finanze. Esso fa parte integrante delle forze armate dello stato e della forza pubblica ed ha il compito di: Prevenire, ricercare e denunziare le evasioni e le violazioni finanziarie;   Eseguire la vigilanza in mare per fini di polizia finanziaria e concorrere ai servizi di polizia marittima, di assistenza e di segnalazione;   Vigilare, nei limiti stabiliti dalle singole leggi, sull'osservanza delle disposizioni di interesse politico-economico;   Concorrere alla difesa politico-militare delle frontiere e, in caso di guerra, alle operazioni militari;   Concorrere al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica:   Eseguire gli altri servizi di vigilanza e tutela per i quali sia dalla legge richiesto il suo intervento.”

Guardia di Finanza: compiti istituzionali (2) D.Lgs. 19 Marzo 2001, N. 68, art.1 Formalizza il ruolo della Guardia di Finanza come “forza di polizia ad ordinamento militare con competenza generale in materia economica e finanziaria sulla base delle peculiari prerogative conferite dalla legge” (art. 1, comma 1).

Guardia di Finanza: compiti istituzionali (3) MISSIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA Finanza Pubblica Economia Sicurezza Servizi a richiesta Difesa Uscite Entrate Mercato dei capitali Mercato dei beni e dei servizi Funzioni di polizia economico-finanziaria Altre funzioni 15

Guardia di Finanza: compiti istituzionali (4) D.Lgs. 19 Marzo 2001, N. 68, art.6 (Funzioni di polizia giudiziaria e di ordine e sicurezza pubblica) “Il Corpo della Guardia di finanza esercita funzioni di polizia giudiziaria secondo le leggi e i regolamenti vigenti e funzioni di ordine e sicurezza pubblica, a titolo di concorso, ai sensi dell'art. 16 della legge 1° Aprile 1981, n.121. (Nuovo ordinamento dell’amministrazione della Pubblica Sicurezza). Nell'espletamento di tale attività di concorso al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, il Corpo dipende funzionalmente dal Ministro dell'interno”.

Guardia di Finanza e polizia di prossimità In tale ottica si inseriscono parte dei principali compiti istituzionali del Corpo. “Pubblica utilità” della Guardia di Finanza; Servizio “117” ed il controllo del territorio; L’Ufficio Relazioni con il Pubblico; Ricezione di esposti; Lotta al carovita; Controlli strumentali; Beni viaggianti ed anticontrabbando; Controlli apparecchi da intrattenimento.

Numero gratuito di pubblica utilità “117” Istituito con Circ. 231546 del 1996 del Comando Generale – V Reparto; Scopo di instaurare rapporto diretto con la cittadinanza a livello locale; Raccoglie via telefonica segnalazioni inoltrate da parte dei contribuenti; Hanno principalmente ad oggetto presunte violazioni della normativa tributaria, ma in taluni casi di emergenza anche fatti di particolare rilievo in materia penale o di ordine e sicurezza pubblica.

Servizio “117” e controllo del territorio Istituito con la Circ. 172400 del 1996 del Comando Generale – III Reparto; Dispositivo itinerante automontato con turnazione h24; Presidio costante del territorio, con finalità preventive e repressive; Principalmente opera all’interno dei principali compiti istituzionali del Corpo: Normativa tributaria – II.DD. ed II.II.; Obblighi fiscali a carattere strumentale; Circolazione merci su strada; Controlli in materia di accise; Servizi extratributari.

Servizio “117” e controllo del territorio (2) In casi di necessità ed urgenza , oltre che per gli stretti compiti istituzionali, la Pattuglia 117 può essere impegnata per: Gravi manifestazioni criminose, limitatamente ai casi in cui sussista l’indifferibile urgenza di un intervento immediato; Gravi emergenze di sicurezza e di ordine pubblico, specie se connesse a situazioni riguardanti l’incolumità di persone, in cui è richiesto l’intervento di tutte le risorse al momento presenti sul territorio.

L’Ufficio Relazioni con il Pubblico Attua concretamente il processo di avvicinamento delle Pubbliche Amministrazioni ai cittadini, dettata dalla L. 7 Agosto 1990, n.241 (modificata dalle Leggi 14 e 80 del 2005); Facilita il contatto ed il dialogo con i cittadini; Attua i principi di trasparenza e diritto all’accesso ed all’informazione; Promuove le iniziative di organizzazione, modernizzazione e semplificazione dei servizi del Corpo nei confronti del cittadini.

Ricezione esposti Uffici territoriali del Corpo a disposizione della cittadinanza; Militari preposti alla ricezione di esposti; Contributo attivo e fondamentale dei cittadini nella lotta alla criminalità, sia in campo tributario che penale.

Lotta al carovita Uno degli strumenti più efficaci di tutela del cittadino sotto il profilo economico; Costante monitoraggio correttezza e pubblicità dei prezzi al pubblico; Legge Regionale 29/2005 artt. 32 e 78;

Controlli strumentali: SS.FF. e RR.FF. Tutelare il diritto del singolo al rilascio di idoneo documento fiscale; Certificazione della garanzia di qualità dei beni acquistati; Verifica della corretta tenuta delle scritture contabili da parte dell’esercente;

Beni viaggianti ed anticontrabbando Beni viaggianti inseriti all’interno dei controlli strumentali; Verifica analitica delle merci trasportate; Provenienza e destinazione; Monitoraggio costante del fenomeno del contrabbando nei sistemi commerciali.

Controllo degli apparecchi da intrattenimento

Controllo degli apparecchi da intrattenimento Acuto fenomeno sociale dell’epoca odierna; Qualificato alla pari di altre dipendenze patologiche; Enormi volumi d’affari attorno in materia di apparecchi da intrattenimento.

Controllo degli apparecchi da intrattenimento Disposizioni normative Art. 110 T.U.L.P.S. (licenze, prescrizioni, caratteristiche dei giochi); Circ. 220000/05 Comando Generale - III Reparto UTFP (primi indirizzi operativi); Circ. 86566/08 Comando Generale - III Reparto UTFP (istruzioni operative).

Giochi, scommesse, concorsi e lotterie Truffe inerenti lotterie istantanee; Vigilanza sulle corrette procedure attuate in materia di concorsi e scommesse; Stretta collaborazione con l’A.A.M.S..

Segmento Mercato Beni e Servizi Contraffazione marchi lotta al carovita Contrasto alla contraffazione, tutela del “made in Italy” e della sicurezza dei prodotti.

Segmento sicurezza Lotta ai traffici di stupefacenti (la Guardia di Finanza ha intercettato nell’ultimo triennio circa il 70% della cocaina, l’80% dell’eroina ed il 55% dell’hashish e marijuana sequestrati complessivamente a livello nazionale); Contrasto all’immigrazione clandestina.

SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO Grazie per l’attenzione Protocollo d’intesa in materia di politiche integrate di sicurezza urbana tra il Ministero dell’Interno e la Ragione Autonoma Friuli Venezia-Giulia Grazie per l’attenzione Pordenone, 20 Aprile 2009 32