Corso di formazione Sorveglianza e Prevenzione

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
gong 5.
Advertisements

GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE
Diapositive rivedute e corrette il 15 Settembre 2010
Giugno Dal pensiero lineare al pensiero complesso: educare “alla” e “attraverso” la complessità Giugno
Sorveglianze e nuovo Piano nazionale della prevenzione Giuseppe Filippetti Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali Prospettive sulluso del sistema.
L’utilizzo della sorveglianza PASSI in Azienda USL e in Regione
Prevenzione alcolismo nelle Scuole
La gestione del rischio e la sicurezza del paziente: un'indagine conoscitiva del personale infermieristico e degli operatori socio-sanitari dell‘Ospedale.
L’uso del modello logico
Costruire un modello logico di progetto
1 Levoluzione dei territori rurali solo parzialmente può essere ricondotta alla riorganizzazione di sistemi produttivi vitali –Sviluppo delle strutture.
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di Ivrea Pinerolo Torino CORSO DI FORMAZIONE IN MATERIA DI ENTI LOCALI UNIVERSITA DI TORINO.
una bella avventura culturale
A scuola di sicurezza Giuliana Rocca ASL Bergamo
GIOCHIAMO A PARLARE. PREMESSA la tutela della salute in ambito materno- infantile costituisce un impegno di valenza strategica dei sistemi socio-sanitari.
Campus Reiss Romoli Aprile Formare alla salute come valore Incidenti Abusi alimentari Droga Fumo Alcol Disagi sociali, esistenziali, sessuali.
Modulo 1 Sorveglianza degli incidenti stradali e domestici attraverso i dati PS LAquila, 20 Aprile 2007.
Era lanno 2005 quando abbiamo deciso di guardare fuori dalla (analisi dei dati)
Clinica di Neuropsichiatria Infantile
Premessa Lalimentazione è un bisogno fondamentale delluomo. Il cibo fin dagli albori della civiltà, ha esercitato sempre una forte influenza sui comportamenti.
La formazione degli insegnanti Giuliana Rocca, Dario Signorelli Torino, 23 maggio 2008.
La prevenzione degli incidenti domestici nei primi quattro anni di vita Baby Bum! La vita cambia, cambia la casa L’Aquila aprile 2007.
EPIDEMIOLOGIA DEGLI INCIDENTI DOMESTICI
EPIDEMIOLOGIA DEGLI INCIDENTI DOMESTICI EPIDEMIOLOGIA DEGLI INCIDENTI DOMESTICI.
Elaborato F.S. Di Somma V. PROGETTO QUALITA VERSO IL…. MANUALE DELLA QUALITA A.S. 2006/2007 F. S. QUALITA DI SOMMA V.
COMUNICAZIONE PUBBLICA Pubblica Amministrazione e Comunicazione Interculturale 18° lezione 28 novembre 2008 Anno Accademico 2008/2009.
Convegno Rete Scuole Polo Sud Ottobre 2012 Italiano
“Educare per l’Autonomia, l’Autonomia per Educare ” La Comunicazione Aumentativa e Alternativa Marco Gagliotta Sant’Anastasia 27 marzo 2009.
Percorso Formativo Comunicare la salute Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della salute (CNESPS)
I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE Dott.ssa Simonetta Rizzo.
VIAGGIO NEL NOSTRO PIANETA SANITA’
LICEO SCIENTIFICO GIORDANO BRUNO Progetto VIVES : Piano di Lavoro Obiettivi Consiglio di Classe Il gruppo di lavoro del nostro liceo ha individuato.
LA SINTESI DEI LAVORI DI GRUPPO
Silvia Baldo Alessandro Ghigi 24 gennaio 2003 INFORMAZIONE ED ORIENTAMENTO SULLIMMIGRAZIONE LA CARTA DEI SERVIZI.
SEI EDUCAZIONI ALLA CONVIVENZA CIVILE
Reggio Emilia, 25 Ottobre 2007 IVA MANGHI DIRETTORE SANITARIO A.O. ARCISPEDALE SANTA MARIA NUOVA Reggio Emilia LA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE: ELEMENTI.
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
PERCORSI SICURI CASA-SCUOLA
ORIENTAMENTI PER LA COMUNICAZIONE TRA SCUOLA E SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI PER LA PROTEZIONE E TUTELA DEI DIRITTI DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI.
La valutazione Che cosa Come.
VALUTARE IN AMBITO SOCIALE
LA CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA
La verifica e valutazione di un progetto. Partiamo dalla definizione di valutazione un concetto complicato… ma di fondamentale buon senso.
Finalità generale della scuola: sviluppo armonico e integrale della persona all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale.
Genitori Efficaci: …….verso l’autonomia che ci rende sicuri
TRATTAMENTO MULTIMODALE
LE METODOLOGIE RIFERIMENTI TEORICI Guinibit
Il profilo di salute della scuola
La valutazione delle politiche pubbliche.
PERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE PER SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE
Progettazione e gestione di gruppi nel servizio sociale Annamaria Campanini Università degli studi di Milano Bicocca.
Comunità e Scuola La qualità delle relazioni educative nella scuola Piero Cattaneo S. Maria degli Angeli ( PG),
Proposta di progetto congiunto sul tema della “SCUOLA – SALUTE – LAVORO”
Il Piano di Miglioramento
COMUNE di ROMA MUNICIPIO ROMA 1 CENTRO STORICO Progetto GENITORI SI DIVENTA Il sostegno precoce alla genitorialità Francesca Pezzali.
STOP AL BULLISMO ! Il progetto di “Prevenzione al bullismo” è finalizzato a fare in modo che i processi di inserimento nel gruppo e l’intreccio.
“Educazione tra pari: tra Amore e Affetti” Aprile 2005 ASL 1 Torino Rosanna D’Ambrosio Antonella Ermacora.
Come costruire uno staff tecnico per avviarsi verso l’alto livello TORINO 23/06/2012 Massimo Mascioletti.
Adriana Giannini Direttore Dipartimento Sanità Pubblica Azienda USL di Modena Seminario PASSI: i risultati del Sistema di Sorveglianza nell’Azienda USL.
I° Istituto d’Istruzione Superiore “L. DA VINCI – G. GALILEI” “DIRITTI A SCUOLA” – Progetto C Sportello di “ASCOLTO PSICOLOGICO” per gli studenti appartenenti.
Dall’idea al progetto perché progettare?. non partiamo da zero valorizziamo l’esperienza in ogni organizzazione esiste una attività di progettazione inconsapevole.
PROMUOVERE LO SVILUPPO IN ADOLESCENZA E PREVENIRE IL DISAGIO POST-TRAUMATICO: UNA PROPOSTA DI INTERVENTO PER LE SCUOLE ABRUZZESI COLPITE DAL SISMA.
XXXIV CONGRESSO NAZIONALE LA NUTRIZIONE UMANA OGGI TRA TECNOLOGIA E PREVENZIONE 8-10 novembre 2006 Hotel Le Conchiglie, Riccione (Rimini)
CODICE DELL’AUTOREGOLAZIONE DELLO SPORT Lavoro di Rebecca Lizzos e di Irene Esposito.
Ageing attivo. Diventare fragili «Non sappiamo chi siamo, se ignoriamo chi saremo: dobbiamo riconoscerci in quel vecchio, in quella vecchia; è necessario,
PROGETTO GENITORI-SCUOLA “INSIEME ” anno scolastico 2015/16 genitori della scuola infanzia-insegnante coordinatrice Falchi Tiziana- psicologa Felicioli.
PREVENZIONE ATTIVA Gli Incidenti Domestici Torino 22 giugno 2006 Dott. Rosa D’Ambrosio.
Obiettivo Scuola Sicura IL Gruppo Noi nasce con l’obiettivo di prevenire il bullismo e ogni forma di disagio scolastico coinvolgendo gli studenti, destinatari.
MONITORAGGIO ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO «ANDIAMO A SCUOLA: ANALISI DEI CONTESTI EDUCATIVI» CLASSI TERZE SEZIONI B e C LICEO SCIENZE UMANE ISTITUTO OSPITANTE:
Transcript della presentazione:

Corso di formazione Sorveglianza e Prevenzione degli incidenti domestici e stradali: un percorso per gli operatori Perché è difficile valutare un progetto di promozione della salute Rosa D’Ambrosio ASL1 di Torino Dipartimento di Prevenzione, SS Epidemiologia ed Educazione Sanitaria L’Aquila, 16 - 20 aprile 2007

La promozione della salute: un’attività difficile da valutare attribuire da parte di qualcuno (il chi della valutazione) un giudizio di valore a qualche cosa (gli oggetti della valutazione) su scale quantitative o qualitative, utilizzando tecniche e strumenti diversi (il come della valutazione) (Lemma, P. 2001). descrivere che cosa sia accaduto, in termini di effetti previsti e non previsti, desiderabili o meno, in seguito alla realizzazione di interventi predisposti per ottenere un cambiamento sociale (Boileau, A. 1987). La valutazione include una componente di misurazione e una di giudizio.

La promozione della salute: un’attività difficile da valutare Da cosa nasce la difficoltà? Clinica Patologia Intervento Valutazione degli esiti

La promozione della salute: un’attività difficile da valutare Da cosa nasce la difficoltà? Prevenzione Patologia Fattore di rischio Intervento Patologia Patologia Cosa valutiamo? L’interposizione di un elemento in più complica il processo di analisi e può creare confusione sulla finalità dell’intervento.

La promozione della salute: un’attività difficile da valutare L’obiettivo non sempre è la diminuzione dell’incidenza di una patologia. Spesso il nostro scopo è: fornire nuove informazioni promuovere un comportamento corretto modificare uno stile di vita favorire l’adozione di nuovi valori. Definire con chiarezza l’obiettivo per capire cosa valutare.

La promozione della salute: un’attività difficile da valutare Porsi degli obiettivi significa esplicitare chi deve cambiare che cosa e in quale misura. Le caratteristiche di ogni obiettivo sono: la precisione la fattibilità la misurabilità. La valutazione è strettamente correlata alla corretta individuazione, in fase di progettazione, di obiettivi specifici e dei relativi indicatori.

La promozione della salute: gli strumenti La conoscenza approfondita del problema L’epidemiologia ci viene in aiuto. I numeri tracciano la mappa del terreno in cui ci muoviamo: descrivono gli eventi evidenziano l’evoluzione dei fenomeni chiariscono le relazioni di causa-effetto. Esistono molti dati. Non sempre i dati diventano informazione. Non sempre l’informazione si trasforma in conoscenza.

La promozione della salute: gli strumenti La conoscenza critica delle esperienze pregresse Raccolta di documenti, buone pratiche, ricerche e materiali in generale sul tema che stiamo affrontando, per imparare dall’esperienza degli altri. Conoscere per ridurre il rischio di errore e migliorare il risultato. La promozione della salute è un lavoro di squadra!

La promozione della salute: gli strumenti Una comunicazione efficace: attenzione alla selezione dei destinatari individuazione del messaggio più efficace scelta di un linguaggio adeguato. Il cambiamento passa attraverso l’adesione delle persone interessate. Una comunicazione è efficace se riesce a coinvolgere attivamente la popolazione.

La promozione della salute: gli strumenti Per comunicare occorre “aprire uno spazio di conversazione” Per ogni tipologia di interlocutore è importante riconoscere: il livello di conoscenza (visione del problema, concetti, abilità) lo stile comunicativo (linguaggi, codici) le reti di interazione (circolazione delle informazioni e delle novità). La comunicazione è una risorsa strategica.

La promozione della salute: gli strumenti Il monitoraggio e la valutazione La pianificazione strategica prevede anche la definizione degli strumenti di controllo e verifica intermedi e finali per valutare il raggiungimento dei risultati obiettivo e l’impatto sulla collettività. Scegliere gli indicatori giusti per conoscere cosa e come è cambiato.

Le azioni prescelte: perché pensiamo che siano efficaci Tre fasce di popolazione strategiche, portatrici di caratteristiche e risorse diverse: Baby Bum! La vita cambia. Cambia la casa. Si rivolge ai futuri genitori in un momento di particolare sensibilità verso le nuove responsabilità da affrontare. A scuola di sicurezza Parla a bambini e ragazzi in età scolare, per promuovere lo sviluppo di una nuova cultura della sicurezza sin dall’infanzia. I Gruppi di cammino La terza età, una fascia di popolazione in crescita, che necessita di stimoli per vivere un invecchiamento sano.

Le azioni prescelte Baby Bum! La vita cambia, cambia la casa. Target: genitori “in attesa” e genitori di bimbi nel primo anno di vita. Obiettivo: promuovere l’organizzazione della casa affinché sia sicura per il bambino. Punti di forza: attenzione verso il messaggio dovuta alla particolarità del momento (l’arrivo di un bambino). Spazi: il messaggio può essere rinforzato nei diversi incontri che i genitori hanno con la struttura sanitaria nel corso del primo anno di vita del bambino.

Le azioni prescelte A scuola di sicurezza. Target: allievi di scuole elementari e medie. Obiettivo: aumentare le competenze sui temi della sicurezza domestica. Punti di forza: il messaggio può essere rinforzato a più riprese dagli insegnanti.

Le azioni prescelte I Gruppi di cammino. Target: popolazione anziana. Obiettivo: migliorare l’equilibrio attraverso un’azione ludica e di socializzazione. Caratteristiche: il messaggio passa attraverso il conduttore del gruppo e si focalizza sugli aspetti della sicurezza durante gli spostamenti in casa e in strada.

Il sogno di chi si occupa di promozione della salute La capacità di leggere il contesto per individuarne i rischi. L’attenzione alle conseguenze di azioni rischiose. La prevenzione come stile di vita.

Per concludere… Individuare le priorità. Scegliere le situazioni aggredibili. Stimolare la discussione. Creare cultura.

La prevenzione è uno stile di vita. Promuoviamola! a