Corso di formazione Sorveglianza e Prevenzione degli incidenti domestici e stradali: un percorso per gli operatori Perché è difficile valutare un progetto di promozione della salute Rosa D’Ambrosio ASL1 di Torino Dipartimento di Prevenzione, SS Epidemiologia ed Educazione Sanitaria L’Aquila, 16 - 20 aprile 2007
La promozione della salute: un’attività difficile da valutare attribuire da parte di qualcuno (il chi della valutazione) un giudizio di valore a qualche cosa (gli oggetti della valutazione) su scale quantitative o qualitative, utilizzando tecniche e strumenti diversi (il come della valutazione) (Lemma, P. 2001). descrivere che cosa sia accaduto, in termini di effetti previsti e non previsti, desiderabili o meno, in seguito alla realizzazione di interventi predisposti per ottenere un cambiamento sociale (Boileau, A. 1987). La valutazione include una componente di misurazione e una di giudizio.
La promozione della salute: un’attività difficile da valutare Da cosa nasce la difficoltà? Clinica Patologia Intervento Valutazione degli esiti
La promozione della salute: un’attività difficile da valutare Da cosa nasce la difficoltà? Prevenzione Patologia Fattore di rischio Intervento Patologia Patologia Cosa valutiamo? L’interposizione di un elemento in più complica il processo di analisi e può creare confusione sulla finalità dell’intervento.
La promozione della salute: un’attività difficile da valutare L’obiettivo non sempre è la diminuzione dell’incidenza di una patologia. Spesso il nostro scopo è: fornire nuove informazioni promuovere un comportamento corretto modificare uno stile di vita favorire l’adozione di nuovi valori. Definire con chiarezza l’obiettivo per capire cosa valutare.
La promozione della salute: un’attività difficile da valutare Porsi degli obiettivi significa esplicitare chi deve cambiare che cosa e in quale misura. Le caratteristiche di ogni obiettivo sono: la precisione la fattibilità la misurabilità. La valutazione è strettamente correlata alla corretta individuazione, in fase di progettazione, di obiettivi specifici e dei relativi indicatori.
La promozione della salute: gli strumenti La conoscenza approfondita del problema L’epidemiologia ci viene in aiuto. I numeri tracciano la mappa del terreno in cui ci muoviamo: descrivono gli eventi evidenziano l’evoluzione dei fenomeni chiariscono le relazioni di causa-effetto. Esistono molti dati. Non sempre i dati diventano informazione. Non sempre l’informazione si trasforma in conoscenza.
La promozione della salute: gli strumenti La conoscenza critica delle esperienze pregresse Raccolta di documenti, buone pratiche, ricerche e materiali in generale sul tema che stiamo affrontando, per imparare dall’esperienza degli altri. Conoscere per ridurre il rischio di errore e migliorare il risultato. La promozione della salute è un lavoro di squadra!
La promozione della salute: gli strumenti Una comunicazione efficace: attenzione alla selezione dei destinatari individuazione del messaggio più efficace scelta di un linguaggio adeguato. Il cambiamento passa attraverso l’adesione delle persone interessate. Una comunicazione è efficace se riesce a coinvolgere attivamente la popolazione.
La promozione della salute: gli strumenti Per comunicare occorre “aprire uno spazio di conversazione” Per ogni tipologia di interlocutore è importante riconoscere: il livello di conoscenza (visione del problema, concetti, abilità) lo stile comunicativo (linguaggi, codici) le reti di interazione (circolazione delle informazioni e delle novità). La comunicazione è una risorsa strategica.
La promozione della salute: gli strumenti Il monitoraggio e la valutazione La pianificazione strategica prevede anche la definizione degli strumenti di controllo e verifica intermedi e finali per valutare il raggiungimento dei risultati obiettivo e l’impatto sulla collettività. Scegliere gli indicatori giusti per conoscere cosa e come è cambiato.
Le azioni prescelte: perché pensiamo che siano efficaci Tre fasce di popolazione strategiche, portatrici di caratteristiche e risorse diverse: Baby Bum! La vita cambia. Cambia la casa. Si rivolge ai futuri genitori in un momento di particolare sensibilità verso le nuove responsabilità da affrontare. A scuola di sicurezza Parla a bambini e ragazzi in età scolare, per promuovere lo sviluppo di una nuova cultura della sicurezza sin dall’infanzia. I Gruppi di cammino La terza età, una fascia di popolazione in crescita, che necessita di stimoli per vivere un invecchiamento sano.
Le azioni prescelte Baby Bum! La vita cambia, cambia la casa. Target: genitori “in attesa” e genitori di bimbi nel primo anno di vita. Obiettivo: promuovere l’organizzazione della casa affinché sia sicura per il bambino. Punti di forza: attenzione verso il messaggio dovuta alla particolarità del momento (l’arrivo di un bambino). Spazi: il messaggio può essere rinforzato nei diversi incontri che i genitori hanno con la struttura sanitaria nel corso del primo anno di vita del bambino.
Le azioni prescelte A scuola di sicurezza. Target: allievi di scuole elementari e medie. Obiettivo: aumentare le competenze sui temi della sicurezza domestica. Punti di forza: il messaggio può essere rinforzato a più riprese dagli insegnanti.
Le azioni prescelte I Gruppi di cammino. Target: popolazione anziana. Obiettivo: migliorare l’equilibrio attraverso un’azione ludica e di socializzazione. Caratteristiche: il messaggio passa attraverso il conduttore del gruppo e si focalizza sugli aspetti della sicurezza durante gli spostamenti in casa e in strada.
Il sogno di chi si occupa di promozione della salute La capacità di leggere il contesto per individuarne i rischi. L’attenzione alle conseguenze di azioni rischiose. La prevenzione come stile di vita.
Per concludere… Individuare le priorità. Scegliere le situazioni aggredibili. Stimolare la discussione. Creare cultura.
La prevenzione è uno stile di vita. Promuoviamola! a