Bussa Mattia Maura Giulia Fiorito Alice Piazza Giacomo LE GUERRE DEL GOLFO Bussa Mattia Maura Giulia Fiorito Alice Piazza Giacomo
La Prima Guerra del Golfo (2 agosto 1990 – 28 febbraio 1991) Che cos’è stato? Conflitto che oppose l'Iraq ad una coalizione composta da 35 Stati guidata dagli Stati Uniti. Obiettivo? Restaurare la sovranità dell’emirato del Kuwait. Le cause? 02/08/1990: il Presidente iracheno Saddam Hussein invase lo Stato del Kuwait per tre ragioni: Prova di forza contro la politica mediorientale degli Stati Uniti. Rivendicazione dell'appartenenza del Kuwait all’Iraq, malgrado l'indipendenza riconosciutagli in precedenza. I Paesi dell’OPEC aumentarono il prezzo di esportazione del petrolio, ma il Kuwait superò la quota stabilita.
Lo scoppio della guerra L'ONU impose il ritiro delle truppe irachene con un ultimatum, che non fu accettato. 17/01/1991: la coalizione penetrò in territorio iracheno, dando inizio a ciò che, in seguito, fu definito Operation Desert Storm. 26/02/1991: il rais iracheno ordinò il ritiro delle truppe dal Kuwait, liberato due giorni dopo. Durante le operazioni di ritirata, le truppe irachene incendiarono tutti i pozzi petroliferi. Le milizie internazionali bombardarono il contingente iracheno in ritirata sull’Autostrada che congiungeva l’Iraq al Kuwait. Il risultato fu una vera strage, tanto che fu ribattezzata l'Autostrada della Morte.
Gli accordi postbellici Disarmo iracheno. Limitazione del raggio d'azione del Rais. Divieto imposto dalle Nazioni Unite a Baghdad della costruzione delle armi di distruzione di massa. Consenso dei paesi del Golfo ad ospitare basi statunitensi in cui aerei USA e britannici avevano il compito di sorvegliare le due no-fly zones. Le sanzioni imposte nel 1990 non furono abrogate, ma trasformate nel programma Oil for Food, che permetteva all'Iraq di vendere petrolio in cambio di generi di prima necessità.
Il costo di vite umane della guerra La stima dei morti è imprecisa, ma sappiamo che furono coinvolti anche i civili. Perdite irachene: tra 20.000 e 100.000 militari. Perdite della Coalizione: 213, di cui la maggior parte vittime del cosiddetto "fuoco amico". Il 30% delle 700.000 persone delle forze statunitensi soffrono di gravi sintomi causati dall'utilizzo di uranio impoverito e altri elementi tossici. Il costo economico della guerra La prima Guerra del Golfo costò 61 miliardi di dollari. Più di 53 miliardi di dollari furono offerti dai paesi della Coalizione, in particolare da Kuwait, Arabia Saudita, Germania e Giappone.
Una guerra “intelligente” La Prima Guerra del Golfo rappresenta un esempio della più avanzata tecnologia bellica. I missili impiegati, le cosiddette “bombe intelligenti”, lanciate dagli aerei "invisibili“ avrebbero dovuto impedire "inutili" massacri della popolazione civile. La prima guerra mediatica La guerra del Golfo fu la prima guerra a comparire sugli schermi di tutto il mondo. Le immagini dei bombardamenti di Baghdad vennero trasmesse in diretta dalla televisione americana CNN.
Gli attentati dell’11 settembre Che cos’è stato? Quattro attacchi suicidi da parte di terroristi di al-Qaeda contro obiettivi civili e militari negli Stati Uniti d'America. Quando? 11 settembre 2001. Diciannove affiliati ad al-Qaeda dirottarono quattro voli civili. Due degli aerei furono fatti intenzionalmente schiantare sulle torri del World Trade Center di New York, causandone il crollo e gravi danni agli edifici circostanti. Il terzo aereo fu dirottato contro il Pentagono. Il quarto aereo, diretto contro la Casa Bianca, si schiantò in un campo della Contea di Somerset. I costi umani. Vi furono 2974 vittime e 24 dispersi. La Guerra al terrorismo. Secondo l’articolo 5 del trattato NATO, l’attentato agli Stati Uniti era da considerare un attacco a tutti i Paesi della Nato. L'amministrazione Bush dichiarò, così, la "Guerra al terrorismo", con l'obiettivo dichiarato di portare Osama Bin Laden e al-Qaeda davanti alla giustizia e di prevenire la costituzione di altre reti terroristiche. I mezzi previsti per perseguire questi obiettivi includevano sanzioni economiche e interventi militari contro gli Stati che avessero ospitato i terroristi, aumenti dell'attività di sorveglianza su scala globale e condivisione delle informazioni ottenute dai servizi segreti.
La Seconda Guerra del Golfo (20 marzo 2003 - ?) Che cos’è stato? La guerra d'Iraq è stato un conflitto iniziato il 20 marzo 2003 con l'invasione dell'Iraq da parte di una coalizione formata principalmente da: - Stati Uniti d'America - Gran Bretagna - Australia - Polonia con contributi minori da parte di altri Stati, tra cui l'Italia. L’anteguerra. Il conflitto è stato preceduto da una lunga ostilità armata sostenuta da 35 Stati sotto l'egida dell'ONU. La guerra iniziò con l'invasione statunitense in Iraq, avente come obiettivo principale la deposizione di Saddam, considerato un pericolo per la sicurezza internazionale per il suo presunto appoggio al terrorismo islamico.
Gli sviluppi. Inizialmente la situazione era favorevole alle truppe della coalizione. 1 maggio 2003: Bush proclamò concluse le operazioni militari, ma il conflitto proseguì trasformandosi in una guerra civile tra: Le forze internazionali e il nuovo governo iracheno (e le milizie curde e sciite che lo appoggiano); Un movimento di resistenza a prevalenza sunnita, di cui fanno parte: ex-membri del partito Baath e dell'esercito, gruppi religiosi, etnici o tribali e gruppi terroristici legati ad al-Qaeda. Inizio 2006-metà 2007: drammatico incremento della violenza; tattiche di guerriglia e terrorismo da parte della resistenza.
Recentemente... Ultimi mesi: leggero miglioramento della situazione militare grazie all'incremento delle truppe USA e alle alleanze del nuovo comandante americano, gen. Petraeus, con le componenti “tribali” della resistenza sunnita. I tentativi di porre fine allo scontro attraverso un processo politico hanno avuto un esito negativo: Sciiti e Curdi hanno fomentato il conflitto con l’introduzione nella nuova costituzione di misure a danno dei Sunniti. I governi che si sono succeduti sono deboli ed incapaci di controllare anche i propri sostenitori. Gli scontri si sono accompagnati ad episodi di pulizia etnica, spingendo milioni di iracheni a fuggire. Recentemente la situazione irachena è stata resa ancora più intricata da alcune incursioni turche nel nord del Paese.
Il costo della guerra. Il numero delle perdite umane non è preciso. Perdite della coalizione: fino al dicembre 2007 i morti stimati sono 4.188 e i feriti 28.000. Perdite irachene: Bush ha accennato nel dicembre 2005 a circa 30.000 morti; la rivista medica Lancet parla di circa 650.000 vittime fino al 2006. Le ultime decisioni. L'Iraq è tuttora un paese destabilizzato, scosso da attentati e insurrezioni. Nel territorio permangono numerose truppe “pacificatrici straniere”. 31 agosto 2010 : il presidente Barack Obama dichiara formalmente terminato l’intervento bellico, ritirando le truppe americane.