LA BICICLETTA “Guardi chi passa nella grande estate: la bicicletta tinnula, il gran carro tondo di fieno, bimbi, uccelli, il frate curvo, il ramarro.” G. PASCOLI
L’ EVOLUZIONE NEL TEMPO
L’inizio … L'invenzione non ha nulla di scientifico; nacque quasi per gioco, nella città di Parigi, dove non si erano ancora assopiti i clamori della Rivoluzione francese. Nel 1791, il conte Méde de Sivrac, a cavalcioni di un rudimentale attrezzo di legno con due ruote, una davanti e una dietro rispetto al passeggero, scorazza per i giardini del Palais Royal, terrorizzando gli increduli passanti. Si muove mantenendosi in precario equilibrio, spingendosi con i piedi e senza alcun controllo del mezzo. Non è ancora la bicicletta, ma per la prima volta due ruote non coassiali sono tenute insieme da un telaio di legno
IL VELOCIPEDE Il velocipede fu la logica estensione del progetto boneshaker: la ruota anteriore venne enormemente ingrandita fino al limite della misura interna della gamba del ciclista , più larga era la ruota più lontano andava con una sola pedalata.
I CAMBIAMENTI Nel 1869 Meyer inventò le ruote con i raggi e produsse un bel modello di High Bycicle fino agli anni 1880.
LA NASCITA DELLA BICICLETTA ARIEL James Starley a Coventry aggiunse i raggi tangenti e lo scalino di monta alla sua famosa versione di High Bycircle chiamata Ariel. I cuscinetti a sfera dal 1875, i copertoni solidi ei telai di acciaio a sezione cava divennero standard. A seconda della lunghezza della gamba del ciclista, la ruota anteriore ora poteva raggiungere un diametro fino a 1,5 metri (60 pollici).
Il primo cambio Nei primi anni cinquanta Fausto Coppi montò il primo cambio sulla sua bianchi Coppi doveva allentare la ruota posteriore della sua bici con una leva apposita , far deragliare la catena sul rapporto che voleva e infine stringere nuovamente la ruota con la leva e poi riprendere a pedalare oggi si trovano in commercio biciclette molto economiche con un cambio automatico e molto semplice da utilizzare.
Dalla storia alla matematica … Quando noi cambiamo rapporto in bici stiamo modificando il numero di giri che la ruota posteriore compie per ogni pedalata; in base al rapporto che mettiamo la pedalata sarà più agile o più pesante. Ebbene, i giri per pedalata sono esattamente il rapporto aritmetico tra le dimensioni degli ingranaggi anteriore e posteriore, rispettivamente collegati a pedale e ruota. In una mountain bike (MTB) solitamente le corone dentate anteriori, quelle che costituiscono la cosiddetta moltiplica della bicicletta, sono 3 e la più grande ha 48 denti, quella centrale ne ha 38 ed infine la più piccola ne ha 28.
….Vogliamo ora trovare la sequenza dei rapporti dal più duro al più agile. Per costruirla è necessario calcolare tutti i rapporti aritmetici e confrontarli tra loro: Solitamente nei cambi a 21 velocità abbiamo: ingranaggi anteriori a 48, 38, 28 denti ingranaggi posteriori a 33, 28, 24, 21, 18, 16, 14 denti. Di fatto si ha quindi la seguente successione decrescente (1,7); (1,6); (2,7); (1,5); (2,6); (1,4); (2,5); (1,3)=(3,7); (2,4); (3,6); (1,2); (2,3); (3,5); (1,1); (2,2); (3,4); (3,3); (2,1); (3,2); (3,1)
LA BICICLETTA MODERNA La bicicletta è un veicolo a propulsione muscolare umana costituito da un telaio cui sono vincolate due ruote allineate una dietro l’ altra e dotato di un sistema meccanico per la trasmissione della potenza alla ruota motrice . L’ elemento portante è costituito dal telaio.
Com’è fatta?
TRA IL PASSATO E IL PRESENTE: I CAMBIAMENTI. Ruota bicicletta Ruota anteriore velocipede Ruota posteriore velocipede RAGGI 36 60 20 DIAMETRO 70 cm 192 cm 59 cm
UNA BICICLETTA IN PARTICOLARE: LA BICI DA SPINNING (Questo sport unisce la tecnica della pedalata alla concentrazione, mediante l'utilizzo di musiche per lo spinning che daranno il ritmo alla pedalata. Lo scopo è quello di far lavorare ogni singolo muscolo del corpo, anche quelli della parte alta, attraverso movimenti di coordinazione abbinati a piccoli carichi. Tutti questi fattori portano a considerare lo spinning come un ottimo allenamento di tipo aerobico dove si alternano fasi di sforzo, che raggiungono la soglia anaerobica, a fasi di recupero attivo. Ideale per un allenamento cardiovascolare e come brucia calorie.
LO SPINNIG Il telaio deve essere robusto e adattabile (attraverso diverse regolazioni) alle diverse altezze e costituzioni di chi la utilizza. Il manubrio deve essere anatomico per evitare errori posturali durante ogni tipo di pedalata e pesante a sufficienza (circa 20 Kg) per ottenere lo stesso effetto a qualsiasi andatura tenuta. La regolazione della resistenza, deve potersi adattare al meglio allo sforzo dell'allenamento e alle esigenze di chi la utilizza; la regolazione (o freno) deve essere posta in un punto comodo per essere facilmente accessibile. La sella deve essere abbastanza larga per adattarsi anche alla conformazione femminile; la sua forma ricorda quella di una gondola, il che non la rende molto comoda. I pedali possono essere a gabbietta, a sgancio rapido, o Kombi-Clip adatti per scarpette da corsa: questi tipi di pedali evitano lo scivolamento del piede durante la pedalata.
Morena Di Iulio Dafne Di Vito Rossella De Liberato FINE …