1 Gli indicatori sintetici. Il Tourism and Travel Competitiveness Index. Intervento allinterno del corso Fonti, metodi e strumenti per lanalisi dei flussi.

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1 Gli indicatori sintetici. Il Tourism and Travel Competitiveness Index. Intervento allinterno del corso Fonti, metodi e strumenti per lanalisi dei flussi turistici Dott.ssa Manuela Morricone 2 aprile 2012

2 Gli obiettivi che si intendono perseguire sono: Presentare la metodologia per la costruzione di indicatori sintetici per la misura di fenomeni complessi, evidenziando potenzialità conoscitive ma anche limiti nellinterpretazione; Fornire un esempio di indicatore sintetico, il Travel and Tourism Competitiveness Index, osservando a quali informazioni consente di pervenire. OBIETTIVI GENERALI DELLINCONTRO

3 PROGRAMMA DELLINCONTRO 1. Introduzione alla sintesi degli indicatori 2. I 10 passi per la costruzione di un indicatore sintetico 3. Il Tourism and Travel Competitiveness Index. 4. La posizione dellItalia nel quadro internazionale. Lincontro si articolerà nei seguenti punti:

4 Introduzione alla sintesi degli indicatori Concetti introduttivi I 10 passi per la costruzione di un indicatore di sintesi Obiettivi specifici 1.Richiamare brevemente i concetti di variabili, indicatori, indici, concetti, unità di analisi. 2.Sapere quando ricorrere ad indicatori complessi e quali sono i principali vantaggi e svantaggi Contenuti Variabili, Unità di analisi individuali o collettive, Indici, Indicatori, Dimensioni concettuali. Il Travel and Tourism Competitiveness Index La posizione dellItalia nel quadro internazionale

5 DIMENSIONI VARIABILI UNITA DI ANALISI Questi diversi termini si utilizzano nel descrivere il processo mentale e metodologico attraverso il quale si passa dal piano concettuale al piano operativo, nella ricerca sociale. INDICE INDICATORE Introduzione alla sintesi degli indicatori Concetti introduttivi

6 Indicatore o Indice? Lazarsfeld (1958) Ciò che conta è il sottostante significato assegnato di volta in volta al termine : nel senso di evidenziare la sua capacità di indicare una qualche proprietà che non si può misurare direttamente (indicatore); oppure di evidenziare maggiormente la sua capacità di sintetizzare informazioni ad un livello maggiore di complessità (indice). La distinzione finora prevalente vede lIndice come una combinazione o sintesi di singoli indicatori. Nella pratica di ricerca spesso i due termini vengono utilizzati indistintamente. In inglese alla parola Indicator viene sostituita anche la parolaCue (= indizio). Concetti introduttivi Introduzione alla sintesi degli indicatori

7 Di seguito alcune considerazioni: Nellapproccio Intensive, gli indicatori sono specificazioni e articolazioni di un concetto in dimensioni. Si parte cioè da un processo di chiarimento concettuale e di condivisione di significato tra concetto e indicatore. Nellapproccio Extensive, il singolo indicatore è un simbolo numerico, che apporta un autonomo incremento conoscitivo. In questo caso, si parte dalle informazioni disponibili per poi definire quali loro elaborazioni (combinazioni di singoli indicatori) possono essere considerate validi indicatori del concetto da studiare La natura dellindicatore: -Approccio Intensive: basato sul SIGNIFICATO -Approccio Extensive: basato sulla DISTRIBUZIONE DI FREQUENZA delle proprietà e sulla CORRELAZIONE tra le variabilIi Introduzione alla sintesi degli indicatori Concetti introduttivi

8 INDICATORE SINTETICO Un indicatore (o indice) sintetico è una misura del livello di un fenomeno complesso, non direttamente misurabile, ottenuta tramite lapplicazione di una opportuna combinazione di indicatori elementari. Concetti introduttivi Introduzione alla sintesi degli indicatori

9 Steps per la costruzione di un indicatore complesso Obiettivi specifici 1.Descrivere i principali passaggi teorici e metodologici nella costruzione di un indicatore di sintesi 2.Evidenziare la complessità delle scelte di metodo, in relazione alle caratteristiche del fenomeno Contenuti Handbook on Constructing Composite Indicators (OECD, 2008) Linee guida, criteri di ponderazione, funzioni di aggregazione Concetti introduttivi I 10 passi per la costruzione di un indicatore di sintesi Il Travel and Tourism Competitiveness Index La posizione dellItalia nel quadro internazionale

10 I 10 passi per costruire un indicatore sintetico 1. Il quadro teorico 2. La selezione dei dati 3. Limputazione dei dati mancanti 4. Lanalisi multivariata 5. La normalizzazione 6. Ponderazione e aggregazione 7. Analisi dellincertezza e della sensitività 8. Il ritorno sui dati 9. Relazioni con altri indicatori 10. Visualizzazione dei risultati I 10 passi per la costruzione di un indicatore di sintesi

11 Passo 1 : il quadro teorico Il fenomeno oggetto di attenzione deve, dunque, essere ben delineato nelle sue diverse sfaccettature; occorre cioè mettere a punto una sua definizione multidimensionale. Dimensioni e sottodimensioni dovranno comunque essere descrivibili e plausibili, dal punto di vista teorico e/o da quello empirico. È allinterno di un inquadramento teorico ampio che si rende possibile la selezione e la combinazione delle variabili oggetto che entreranno a far parte dellindicatore. È auspicabile, in questa fase il coinvolgimento di esperti e di eventuali parti sociali interessate alla tematica. I 10 passi per la costruzione di un indicatore di sintesi

12 Passo 2 : la selezione dei dati Spesso gli indicatori includono dati qualitativi (soft) raccolti tramite surveys o policy reviews, oltre a dati quantitativi (hard). Lintegrazione di tipologie di dati diverse allinterno del medesimo indicatore, si rende necessaria quasi sempre, per garantire la misura di una o più dimensioni ritenute importanti. La selezione dei dati dovrebbe essere basata su alcuni criteri quali: la solidità e misurabilità copertura (geografica, temporale) pertinenza rispetto al fenomeno da misurare attinenza e relazione reciproca tra i dati I 10 passi per la costruzione di un indicatore di sintesi

13 Passo 3 : limputazione dei dati mancanti Esistono essenzialmente tre modi di affrontare la questione: Escludere i dati mancanti e limitare lanalisi ai soli casi completi Considerare i dati mancanti parte dellanalisi e provare ad imputare o valori singoli (ad esempio con la media della variabile) o valori multipli. Nessuna modalità di imputazione è libera da assunzioni fatte a monte. Il set di dati deve essere completo! È possibile perciò valutare lopportunità di una imputazione di dati mancanti. Tuttavia questa operazione deve essere accompagnata da una attenta valutazione dellimpatto che essa può avere sulla distribuzione della variabile oggetto di imputazione, ma anche sui risultati dellindicatore composito. I 10 passi per la costruzione di un indicatore di sintesi

14 Passo 4 : lanalisi multivariata LAnalisi in Componenti Principali consente di organizzare le informazioni sulla base delle variabili a disposizione, fa emergere ls struttura dimensionale del fenomeno. La Cluster Analysis consente, invece, di organizzare le informazioni secondo il Paese o Regione, fa emergere eventuali somiglianze. La struttura complessiva del dataset deve essere studiata attraverso opportune tecniche di analisi multivariata. Le tecniche multivariate maggiormente diffuse ed idonee alla individuazione di dimensioni principali sottostanti ai dati vi sono lAnalisi in Componenti Principali (ACP) e/o la Cluster Analysis I 10 passi per la costruzione di un indicatore di sintesi

15 Passo 5 : la normalizzazione Questa operazione consente trasformazioni di carattere matematico, funzionali ai successivi calcoli: correggere discrepanza nelle scale di misura (riportando le variabili alla stessa scala di misura). trasformare distribuzioni fortemente asimmetriche. La normalizzazione si rende necessaria per rendere confrontabili le variabili. Bisogna scegliere la procedura di normalizzazione più corretta, in relazione al quadro teorico e alle proprietà dei dati. Inoltre, la normalizzazione consente una riflessione sulleventuale presenza di valori anomali I 10 passi per la costruzione di un indicatore di sintesi

16 Passo 6 : ponderazione e aggregazione Per assegnare i pesi che i singoli indicatori devono assumere allinterno dellindicatore sintetico, si può ricorrere sia a criteri soggettivi (come le valutazioni di esperti) sia a criteri di tipo statistico (ad esempio, riconsiderando il grado di associazione tra gli indicatori di partenza, valutando se assegnare un peso inferiore a indicatori fortemente correlati tra loro (i quali potrebbero rappresentare la medesima dimensione e che rischiano di duplicare il loro peso!) Laggregazione (lineare o geometrica) produce una più o meno accentuata compensazione tra i singoli indicatori, tale per cui un deficit in una dimensione può essere compensato da un surplus nellaltra. La ponderazione delle variabili allinterno dellindicatore sintetico e il calcolo di aggregazione devono essere entrambi scelti sulla base di riflessioni di tipo concettuale. Solo il quadro teorico può fornire indicazioni circa il peso da attribuire alle diverse dimensioni misurate e selezionate e suggerire il calcolo matematico attraverso il quale i singoli punteggi diventano ununica quantità! I 10 passi per la costruzione di un indicatore di sintesi

17 Passo 7 : analisi dellincertezza e della sensibilità Questanalisi viene eseguita adottando un approccio inferenziale e stabilendo quali sono le principali fonti di instabilità o incertezza dei risultati (vedendo se ad esempio i punteggi finali ottenuti con lindicatore sintetico sono molto diversi, a seconda del metodo di aggregazione o a seconda del sistema di pesi utilizzato). Inoltre, è importante valutare quanto lindicatore sintetico è sensibile alle diverse scelte metodologiche fatte nei diversi steps. Vengono riprese e sottoposte al vaglio tutte le possibili fonti di imprecisioni ed errori, ripercorrendo se necessario anche tutti i passaggi precedentemente eseguiti, ipotizzando soluzioni alternative e confrontando la performance dellindicatore sintetico, costruito nelluna e nellaltra maniera. I 10 passi per la costruzione di un indicatore di sintesi

18 Passo 8 : il ritorno sui dati In questo momento, è possibile delineare dei Profili (dei collettivi/Paesi/Regioni oggetto di analisi) proprio a partire dalla performance ottenuta nellindicatore sintetico. Grazie a questo tipo di analisi ci si può accorgere se il comportamento dellindicatore sintetico sia monopolizzato da uno o da alcuni degli indicatori di base. Una volta osservato lindicatore sintetico e visti i valori che assume nei casi contemplati, si tornano ad osservare, congiuntamente, i valori che i casi assumono sui singoli indicatori. In questo modo, si possono commentare meglio i risultati e descrivere più efficacemente quali aspetti hanno inciso maggiormente nel determinare la performance complessiva, negativa o positiva, dellindicatore complesso. I 10 passi per la costruzione di un indicatore di sintesi

19 Passo 9 : relazioni con altri indicatori Nel caso di fenomeni sui quali vi sono già lavori del genere in letteratura, si potranno anche in questo caso applicare opportune tecniche statistiche, per mettere in evidenza i legami (correlazioni) tra gli indicatori costruiti. Eventuali discrepanze devono essere lette con strumenti teorici e metodologici e possono portare o a rivedere ulteriormente le procedure seguite oppure possono portare a riflessioni più ampie, in grado di far emergere nuovi percorsi di ricerca. Nella fase conclusiva del lavoro è importante verificare i legami concettuali e metodologici con altri indicatori già conosciuti in letteratura, inerenti il medesimo fenomeno di interesse. Ciò è finalizzato anche a sviluppare delle narrazioni che accompagnare i risultati. I 10 passi per la costruzione di un indicatore di sintesi

20 Passo 10 : visualizzazione e diffusione dei risultati Lobiettivo resta quello di fornire risultati in forma accurata e chiara. In questottica, è importante anche conservare ed organizzare efficacemente anche la documentazione inerente tutti i passaggi teorici e metodologici. La diffusione dei risultati accompagnata da idonei strumenti di lettura ed comprensione (note metodologiche) garantisce maggiore penetrazione dei risultati. Inoltre, un uso efficace anche di rappresentazioni visive può influenzare linterpretazione. I 10 passi per la costruzione di un indicatore di sintesi

21 Il Travel and Tourism Competitiveness Index (TTCI) Obiettivi specifici 1.Fornire indicazioni sulla struttura concettuale del TTCI (dimensioni del fenomeno Turismo) 2.Argomentare obiettivi conoscitivi ed esplorare i contenuti del sito e i documenti associati alla pubblicazione dei risultati Contenuti La struttura nidificata: sotto-indici, pilastri e singole variabili (breve descrizione) Sito del World Economic Forum e Report sul TTCI Concetti introduttivi I 10 passi per la costruzione di un indicatore di sintesi Il Travel and Tourism Competitiveness Index La posizione dellItalia nel quadro internazionale

22 Analisi della competitività delle economie di 139 Paesi (industrializzati ed emergenti) a livello mondiale- Analisi della competitività delle economie di 139 Paesi (industrializzati ed emergenti) a livello mondiale- ci si prefigge la messa a punto e lutilizzo di strumenti che consentano quanto più possibile unanalisi approfondita delle potenzialità di sviluppo delle economie dei diversi Paesi. Piattaforma di dialogo e confronto tra esperti del settore– Piattaforma di dialogo e confronto tra esperti del settore– lobiettivo ambizioso è quello di funzionare come piattaforma di dialogo e di confronto tra esperti del settore, soprattutto fornire uno strumento utile ai governi e ai leaders delle imprese nel superare gli ostacoli alla competitività del T&T, al fine di facilitare lo sviluppo del settore. Il Travel and Tourism Competitiveness Index Il Travel and Tourism Competitiveness Index (TTCI)

23 Il Travel and Tourism Competitiveness Index La struttura nidificata del TTCI

24 Il Travel and Tourism Competitiveness Index Fonti dei dati. Variabili SOFT e HARD A sua volta, ogni Pillar (o pilastro) è costituito da alcune variabili di base. Tali variabili derivano in parte dai dati annuali della World Economic Forum Opinion Survey Executive e in parte da fonti pubbliche, organizzazioni internazionali, istituzioni del settore T&T e da esperti (esempio, UNWTO, UNESCO,WTTC..). In questo modo, il dataset include dati di tipo sia hard sia soft. Poiché le variabili rilevate tramite i quesiti della survey sono su una scala da 1 a 7, per poter procedere allaggregazione delle variabili per produrre il sotto-indice, gli autori hanno applicato una trasformazione con la tecnica min-max, che ha il vantaggio di conservare lordine e la distanza relativa tra i punteggi dei paesi.

25 I punteggi di variabili di tipo HARD, ovvero tutte quelle non derivanti dalla Survey (SOFT) sono stati normalizzati (riportati alla medesima scala da 1 a 7) : I punteggi di variabili di tipo HARD, ovvero tutte quelle non derivanti dalla Survey (SOFT) sono stati normalizzati (riportati alla medesima scala da 1 a 7) : Per quelle variabili in cui un valore alto corrisponde ad un outcome negativo (es., alto numero di incidenti stradali, prezzo elevato della benzina..) è stata usata la seguente formula, che oltre a normalizzare inverte la scala di misura. Il Travel and Tourism Competitiveness Index La formula di normalizzazione utilizzata nel TTCI

26 Un volta espletata la fase di normalizzazione: Ciascun pilastro è stato calcolato come una media non ponderata delle variabili componenti. A loro volta, i sotto-indici sono stati calcolati come media non ponderata dei rispettivi pilastri. Infine, lindice complesso TTCI è il risultato di una media non ponderata dei tre sottoindici Il Travel and Tourism Competitiveness Index Calcolo di aggregazione del TTCI

27 La graduatoria dei Paesi 42 europei secondo il TTCI

28 Il profilo dellItalia secondo il TTCI La posizione dellItalia nel quadro internazionale …segue…

29 Il profilo dellItalia secondo il TTCI La posizione dellItalia nel quadro internazionale …segue…

30 Il profilo dellItalia secondo il TTCI La posizione dellItalia nel quadro internazionale …segue…

31 Il profilo dellItalia secondo il TTCI La posizione dellItalia nel quadro internazionale

32 Il profilo dellItalia secondo il TTCI La posizione dellItalia nel quadro internazionale Nel 2009 lItalia era prima in graduatoria per due aspetti : 1.Numero di siti culturali Patrimonio dellUmanità (superata nel 2011 dalla Spagna) 2. Esportazioni delle industrie creative (superata nel 2011 dalla Germania)

33 TITOLI DEI REPORT SUL TTCI DAL 2007 AD OGGI W ORLD E CONOMIC F ORUM The Travel & Tourism Competitiveness Report 2007: Furthering the Process of Economic Development. Geneva: World Economic Forum. W ORLD E CONOMIC F ORUM The Travel & Tourism Competitiveness Report 2008: Balancing Economic Development and Environmental Sustainability. Geneva: World Economic Forum. W ORLD E CONOMIC F ORUM The Travel & Tourism Competitiveness Report 2009: Managing in a Time of Turbulence. Geneva: World Economic Forum. W ORLD E CONOMIC F ORUM The Travel & Tourism Competitiveness Report 2011:Beyond the Downturn. Geneva: World Economic Forum.