L’emancipazione femminile Percorso interdisciplinare 2
L’emancipazione femminile LETTERATURA MUSICA L’emancipazione femminile CINEMA FUMETTI
L’emancipazione femminile UNA LUNGA LOTTA PER I DIRITTI La lotta per l’emancipazione delle donne iniziò alla fine dell’Ottocento in Inghilterra, per poi diffondersi in altri Paesi europei e negli USA. Le suffragette (così chiamate perché chiedevano il suffragio, cioè il voto) rivendicavano il diritto di voto per le donne, ma anche la parità rispetto agli uomini in campo giuridico ed economico. Le donne, infatti, erano escluse, oltre che dal voto, anche dalle università, dalle libere professioni e dalle cariche politiche. In alcuni Paesi del Nord Europa, come la Finlandia, la Norvegia e la Danimarca, le donne conquistarono il diritto di voto tra il 1906 e il 1915, in Inghilterra invece nel 1918. 3
L’emancipazione femminile In altri Paesi, tra cui l’Italia e la Francia, le donne dovettero attendere la fine della seconda guerra mondiale prima di vedersi riconosciuto il diritto di voto (1946). Durante il secondo conflitto mondiale, infatti, le donne avevano partecipato attivamente alla vita economica dei Paesi coinvolti in guerra, sostituendo in molti lavori gli uomini impegnati al fronte. Inoltre, nei Paesi occupati dai Tedeschi, le donne avevano anche preso parte alla Resistenza. Ciò accrebbe, nelle donne, la consapevolezza del proprio valore e dei propri diritti, che non potevano più essere negati. Un manifesto femminista del 1943. 4
L’emancipazione femminile In Italia il diritto di voto venne riconosciuto alle donne solo nel 1946. Le prime elezioni a cui le italiane poterono prendere parte furono quelle del 2 giugno 1946, per l’Assemblea Costituente e il referendum istituzionale con cui gli Italiani scelsero tra la monarchia e la repubblica. Le lotte femministe continuarono poi negli anni Sessanta e Settanta e portarono alla conquista dei diritti al divorzio (1970) e all’aborto (1978). 5
L’emancipazione femminile E oggi? La lotta per la parità non è affatto conclusa, nemmeno nei Paesi occidentali. Anche nel nostro Paese, infatti, alle donne non è sempre riconosciuta la piena parità in ambito lavorativo. Spesso le donne sono discriminate sul luogo di lavoro: vengono licenziate più facilmente e in molti casi ricevono una retribuzione minore rispetto ai colleghi maschi. Un altro grave problema sociale è quello della violenza sulle donne, che sovente avviene tra le mura domestiche per mano di mariti, padri, fratelli, fidanzati ed ex fidanzati. 6
L’emancipazione femminile LETTERATURA Per secoli alle donne fu negato l’accesso a una regolare educazione, alla cultura e quindi alla scrittura. Ma la storia della letteratura è stata scritta anche da grandi autrici. Tra le prime a cimentarsi nel romanzo, dobbiamo ricordare alcune scrittrici inglesi dei secoli XVIII e XIX, come Jane Austen e le sorelle Charlotte ed Emily Brontë. Nel Novecento alcune importanti intellettuali, come Virginia Woolf e Simone de Beauvoir, avviarono una profonda riflessione sulla condizione femminile. 7
L’emancipazione femminile Virginia Woolf (1882 – 1941) Scrittrice e saggista inglese, si impegnò attivamente nella lotta per la parità delle donne. È considerata una delle più grandi intellettuali del Novecento. OPERE PRINCIPALI La signora Dalloway (romanzo, 1925) Gita al faro (romanzo, 1927) Orlando (romanzo, 1928) Una stanza tutta per sé (saggio, 1929) Le tre ghinee (saggio, 1938) 8
L’emancipazione femminile Simone de Beauvoir (1908 – 1986) Insegnante, scrittrice, filosofa e attivista del movimento femminista francese. Fu la compagna del grande filosofo Jean-Paul Sartre. OPERE PRINCIPALI L’invitata (romanzo, 1943) Il secondo sesso (saggio, 1949) I Mandarini (romanzo, 1954) Memorie di una ragazza per bene (prima parte di un’autobiografia in 4 volumi, 1958) 9
L’emancipazione femminile MUSICA Come è avvenuto anche per altre minoranze oppresse, per esempio i neri, la musica ha offerto alle donne un potente mezzo di espressione, in grado di dare voce e maggiore diffusione alle loro rivendicazioni. La condizione femminile è stata cantata sia dalla musica popolare sia da grandi personaggi della musica jazz, rock e pop. A partire dagli anni Sessanta, la scena musicale ha visto protagoniste tante donne impegnate nelle lotte femministe, poi divenute delle icone per le giovani delle generazioni successive. 10
L’emancipazione femminile Aretha Franlink (1942) Statunitense, è la regina della musica soul. LA CANZONE Respect (in inglese, “rispetto”) fu scritta nel 1965 dal cantante Otis Redding. Fu poi ripresa e reinterpretata nel 1967 da Aretha Franklin, che cambiò il punto di vista: inizialmente era quello di un uomo che chiedeva rispetto alla propria compagna, ora invece era la donna a prendere la parola. La versione della Franklin divenne un inno per il movimento femminista e anche per quello dei neri d’America. 11
L’emancipazione femminile Janis Joplin (1943 – 1970) Dotata di una splendida voce rauca ed energica, è stata la prima grande protagonista del rock, colei che ha ridefinito il ruolo della donna nella musica e che ha inaugurato l’immagine della cantante sexy e sfrontata, sul palco e nella vita. Morì a 27 anni per overdose di eroina ed è ricordata come uno degli “artisti maledetti” della storia del rock. ALBUM DA SOLISTA I Got Dem Ol' Kozmic Blues Again Mama! (1969) Pearl (1971) 12
L’emancipazione femminile Le altre signore del rock Carmen Consoli Tina Turner Patti Smith Alanis Morissette Gianna Nannini 13
L’emancipazione femminile CINEMA Anche la settima arte ha dato voce alle donne. Sono infatti numerosi i film che hanno descritto la condizione della donna nelle varie epoche, spesso attraverso la storia di grandi donne realmente esistite, altre volte facendo ricorso a storie di fiction, altre ancora attraverso documentari. Ti suggeriamo alcuni film che puoi vedere in classe oppure a casa, per poi magari discuterne insieme ai tuoi compagni. 14
L’emancipazione femminile Il corpo delle donne Paese di produzione: Italia Anno: 2009 Regia: Lorella Zanardo, Marco Malfi Chindemi, Cesare Cantù Questo documentario (scaricabile gratuitamente on line) indaga l’uso del corpo della donna nei media, in particolare nella televisione. La tv, infatti, ha una grande responsabilità nella creazione dell’immaginario popolare e contribuisce a veicolare una certa immagine della donna. La tesi degli autori è che i programmi e le pubblicità attuali sviliscano il corpo e il ruolo della donna nella nostra società. La copertina del libro tratto dal documentario (Feltrinelli, 2010) 15
L’emancipazione femminile We Want Sex (Equality) Paese di produzione: Regno Unito Anno: 2010 Regia: Nigel Cole Cast: Sally Hawkins, Bob Hoskins, Miranda Richardson, Rosamund Pike Questa commedia, ispirata a fatti realmente accaduti, descrive la condizione delle donne lavoratrici nell’Inghilterra degli anni Sessanta. Racconta infatti lo sciopero organizzato nel 1968 da 187 operaie, impiegate alle macchine da cucire della Ford, per protestare contro le discriminazioni e chiedere parità di retribuzione rispetto ai lavoratori maschi. 16
L’emancipazione femminile FUMETTI Per decenni il ruolo della donna nei fumetti fu relegato a quello di vittima, bella e giovane, che l’eroe doveva salvare dal cattivo di turno. Wonder Woman fu la prima super-eroina positiva dei comics americani e a lungo rimase la sola (Catwoman esisteva già, ma era l’acerrima nemica di Batman). Le cose iniziarono a cambiare negli anni Sessanta e Settanta, sull’onda delle contestazioni femministe. In questi anni vennero create molte altre eroine, come la Donna Invisibile e i tanti personaggi femminili degli X-Men. In Italia il primo grande personaggio femminile fu Eva Kant, la compagna del ladro Diabolik, creata nel 1963 dalle sorelle Angela e Luciana Giussani. 17
L’emancipazione femminile Marjane Satrapi Persepolis Edizione più recente: Rizzoli, 2007 Si tratta di un graphic novel (cioè di un romanzo a fumetti) di impianto storico e autobiografico, in cui l’autrice iraniana Marjane Satrapi narra la propria storia, dall’infanzia fino all’età adulta, descrivendo la condizione delle donne nel suo Paese. Dal fumetto, che ha riscosso ampi consensi presso pubblico e critica, è stato tratto un film di animazione con la regia della stessa Marjane Satrapi (Francia, 2007). 18
L’emancipazione femminile Progettazione: Fabio Ferri, Lilia Cavaleri, Federica Zicchiero Redazione, scrittura testi e realizzazione: Federica Zicchiero