QUALI SFIDE PER LA DIDATTICA?

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QUALI SFIDE PER LA DIDATTICA? FARE SCUOLA OGGI: QUALI SFIDE PER LA DIDATTICA? Rosangela Cuniberti 1

NUOVI ORIZZONTI FORMATIVI LO SFONDO NUOVI ORIZZONTI FORMATIVI Rapidi cambiamenti sociali, economici, culturali Forti contraddizioni Inadeguatezza dei tradizionali paradigmi concettuali e valoriali di riferimento Complessità dell’oggi centralità dell’esperienza umana nella sua totalità Nuovi bisogni formativi potente mezzo di sviluppo tanto della persona quanto della comunità parzialità e insufficienza di un’impostazione educativa sbilanciata sul versante dell’istruzione approcci formativi integrati e multidimensionali Educazione vera sfida del nostro tempo

ALLARGAMENTO DEI COMPITI FORMATIVI DELLA SCUOLA Luogo di promozione e sviluppo dell’integralità dell’esperienza umana: dimensione cognitiva, affettiva, relazionale, volitiva Luogo di costruzione/condivisione/esercizio di conoscenze, abilità, comportamenti Superamento del disciplinarismo Luogo dove il sapere e il saper fare si pongono non già come fini ultimi, ma come strumenti di una scuola educativamente orientata al saper essere e al saper convivere

FORMAZIONE COME PROCESSO CONTINUO SCUOLA EDUCARE ISTRUENDO VALORIZZAZIONE DELL’ESPERIENZA CENTRALITA’ DEL SOGGETTO CENTRALITA’ DELL’APPRENDERE AD APPRENDERE FORMAZIONE COME PROCESSO CONTINUO

LA COMPETENZA COME CONCETTO CHIAVE APPRENDERE PER COMPETENZE LA COMPETENZA COME CONCETTO CHIAVE “capacità di far fronte ad un compito, o un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto ed a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo”. [Pellerey, 2004] COGNIZIONE conoscenze dichiarative conoscenze procedurali conoscenze strategiche ATTRIBUZIONE MOTIVAZIONE concetto di sé autostima impegno riconoscimento di senso METACOGNIZIONE consapevolezza regolazione

COMPETENZE CHIAVE PER LA CITTADINANZA ATTIVA PROGETTO DeSeCo (2003) AGIRE IN MODO AUTONOMO DIFENDERE E AFFERMARE I PROPRI DIRITTI, INTERESSI, RESPONSABILITA’, LIMITI E BISOGNI DEFINIRE E REALIZZARE PROGRAMMI DI VITA E PROGETTI PERSONALI AGIRE IN UN QUADRO D’INSIEME, IN UN CONTESTO AMPIO SERVIRSI DI STRUMENTI IN MANIERA INTERATTIVA UTILIZZARE LA LINGUA, I SIMBOLI E I TESTI IN MANIERA INTERATTIVA UTILIZZARE LE CONOSCENZE E LE INFORMAZIONI IN MANIERA INTERATTIVA UTILIZZARE LE NUOVE TECNOLOGIE IN MANIERA INTERATTIVA FUNZIONARE IN GRUPPI SOCIALMENTE ETEROGENEI STABILIRE BUONE RELAZIONI CON GLI ALTRI COOPERARE IN RAPPORTO AD UN FINE COMUNE GESTIRE E RISOVERE CONFLITTI 6

Raccomandazione del Parlamento e Consiglio Europeo (18 dicembre 2006) COMPETENZE CHIAVE PER LA CITTADINANZA ATTIVA Raccomandazione del Parlamento e Consiglio Europeo (18 dicembre 2006) “le competenze [come] una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto” “ le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione” COMUNICAZIONE NELLA MADRE LINGUA IMPARARE AD IMPARARE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE COMPETENZE CIVICHE E SOCIALI COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA’ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE COMPETENZA DIGITALE 7

Schema di regolamento per l’adempimento dell’obbligo di istruzione COMPETENZE CHIAVE PER LA CITTADINANZA ATTIVA Schema di regolamento per l’adempimento dell’obbligo di istruzione COMPETENZE CHIAVE PER LA CITTADINANZA ATTIVA DA ACQUISIRE AL TERMINE DI 10 ANNI DI ISTRUZIONE OBBLIGATORIA ASSI CULTURALI STRATEGICI ASSE DEI LINGUAGGI ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO ASSE MATEMATICO ASSE STORICO-SOCIALE “[Gli assi culturali] costituiscono il “tessuto” per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione di competenze che preparino i giovani per la vita adulta”

COMPETENZE CHIAVE PER LA CITTADINANZA ATTIVA COMPETENZE CHIAVE PER LA CITTADINANZA ATTIVA DA ACQUISIRE AL TERMINE DI 10 ANNI DI ISTRUZIONE OBBLIGATORIA COMPETENZE TRASVERSALI IMPARARE AD IMPARARE COSTRUZIONE DEL SE’ PROGETTARE COMUNICARE RELAZIONI CON GLI ALTRI COLLABORARE E PARTECIPARE AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE RISOLVERE PROBLEMI RAPPORTO CON LA REALTA’ NATURALE E SOCIALE INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI ACQUISIRE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE

UN ESEMPIO: IL PROBLEMA DEL CARPENTIERE QUALI SFIDE PER LA SCUOLA? UN ESEMPIO: IL PROBLEMA DEL CARPENTIERE Un carpentiere ha 32 metri di tavole. Quali di questi

UN ESEMPIO: IL PROBLEMA DEL CARPENTIERE QUALI SFIDE PER LA SCUOLA? UN ESEMPIO: IL PROBLEMA DEL CARPENTIERE Allievo “erudito” Risorse Conosce il concetto di somma e di perimetro, sa effettuare somme Strutture di interpreta- zione Si chiede “Quando abbiamo trattato queste figure a scuola?” Strategie di azione Cerca, senza successo, di applicare una formula risolutiva nota Strutture di auto-regolazione Rinuncia a risolvere il problema (“Non lo abbiamo trattato a scuola) Allievo “competente” Conosce il concetto di somma e di perimetro, sa effettuare somme Legge il problema come “Trasformare le figure irregolari in figure note” Trasforma le figure irregolari in figure note Se la trasformazione non porta ad una soluzione, cerca trasformazioni alternative

QUALI SFIDE PER LA SCUOLA? Maria abita a due chilometri di distanza dalla scuola, Martina a cinque. Quanto abitano lontane Maria e Martina l’una dall’altra? 12

QUALI SFIDE PER LA SCUOLA? Maria abita a due chilometri di distanza dalla scuola, Martina a cinque. Quanto abitano lontane Maria e Martina l’una dall’altra? Casa di Maria Casa di Martina 5 km 2 km scuola distanza massima (5+2) distanza minima (5-2) 13

CONOSCENZE SAPERE ABILITA’ SCHEMI OPERATIVI SAPER FARE APPRENDERE PER COMPETENZE CONOSCENZE SAPERE CONOSCENZE DICHIARATIVE (sapere cosa) CONOSCENZE PROCEDURALI (sapere come) CONOSCENZE CONDIZIONALI (sapere dove/quando/perché) ABILITA’ SCHEMI OPERATIVI SAPER FARE CONDOTTE PRATICHE PROCEDURE D’AZIONE CONSAPEVOLEZZA DELL’AZIONE DISPOSIZIONI AD AGIRE SAPER ESSERE FATTORI MOTIVAZIONALI FATTORI ATTRIBUZIONALI FATTORI METACOGNITIVI MODALITÀ DI RELAZIONE COMPETENZE SAPER AGIRE USO CONSAPEVOLE DEL SAPERE IN FUNZIONE DEL COMPITO E DEL CONTESTO

IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO APPRENDERE E’ DARE SENSO AL MONDO COSTRUTTIVO SOCIO-CULTURALE SITUATO

LA NATURA DELL’INSEGNAMENTO sistematico intuitivo SAPERE SCOLASTICO SAPERE REALE astratto concreto sistematico intuitivo logico pratico generale particolare individuale sociale rigido flessibile analitico globale 16

LA NATURA DELL’INSEGNAMENTO LE QUATTRO DISCONTINUITA’ “la scuola richiede prestazioni individuali, mentre il lavoro mentale all’esterno è spesso condiviso socialmente; la scuola richiede un pensiero privo di supporti, mentre fuori ci si avvale di strumenti cognitivi o artefatti; la scuola coltiva il pensiero simbolico, nel senso che lavora su simboli, mentre fuori della scuola la mente è sempre direttamente alle prese con oggetti e situazioni; “a scuola si insegnano capacità e conoscenze generali, mentre nelle attività esterne dominano competenze specifiche, legate alla situazione.” [Resnick, 1995]

LA SFIDA PER IL SAPERE SCOLASTICO LA NATURA DELL’INSEGNAMENTO LA SFIDA PER IL SAPERE SCOLASTICO “la scuola è un luogo dove si svolge un particolare tipo di ‘lavoro intellettuale’ , che consiste nel ritrarsi dal mondo quotidiano, al fine di considerarlo e valutarlo, un lavoro intellettuale che resta coinvolto con quel mondo , in quanto oggetto di riflessione e di ragionamento” [Resnick, 1995] la differenza sta nella gestione della discontinuita’ centralità dell’insegnamento centralità dell’apprendimento

INSEGNAMENTO E APPRENDERE PER COMPETENZE DUE LOGICHE DI INSEGNAMENTO A CONFRONTO IL MURO IL PONTE La conoscenza come prodotto predefinito, materia inerte La conoscenza come processo elaborativo, materia viva La conoscenza viene frammentata in parti per facilitare l’assimilazione La conoscenza viene vista nelle sue reciproche relazioni Lo studente riproduce la conoscenza Lo studente produce la conoscenza Organizzato intorno a contenuti Organizzato intorno a problemi Strutturato e uniforme Differenziato e regolato sulla persona Prevede un percorso lineare insegnante-conoscenza-studente Prevede un percorso ricorsivo insegnante-conoscenza-studente Usa il libro come strumento principe Usa fonti e materiali diversi Procede in modo individualistico Procede in modo cooperativo

REQUISITI PROCESSO DI INSEGNAMENTO favorisce la responsabilità dello studente nella gestione del processo apprenditivo ATTIVO COINVOLGENTE incoraggia il coinvolgimento dello studente inserisce l’apprendimento in contesti realistici e rilevanti SIGNIFICATIVO colloca la costruzione della conoscenza entro un’esperienza sociale SOCIALE offre modalità differenti di soluzione di un problema APERTO attiva l’uso di diversi canali di rappresentazione della realtà MULTIMEDIALE stimola l’autoconsapevolezza nel processo di costruzione della conoscenza AUTORIFLESSIVO

AZIONE DIDATTICA: da una logica di insegnamento come trasmissione di conoscenze, ad una logica di insegnamento come promozione di esperienze di apprendimento

Promozione di esperienze di apprendimento capaci di: Offrire rappresentazioni multiple della realtà, non semplificandola, ma rispettando la sua naturale complessità che prende forma nella molteplicità di percorsi e alternative (apprendimento come processo non lineare) Sostenere la costruzione attiva della conoscenza, più che non la sua semplice riproduzione (apprendimento come processo costruttivo e intenzionale) Sostenere la costruzione collaborativa della conoscenza, attraverso la negoziazione sociale (apprendimento come processo sociale) Alimentare pratiche riflessive (apprendimento come processo autoriflessivo) Proporre compiti autentici e contestualizzare gli apprendimenti (apprendimento come processo situato)

CRITERI PER LA DIDATTICA Riferimento a contesti significativi reali, diretti o simulati Impiego di processi cognitivi complessi (analisi, sintesi, inferenze, ecc…) Possibilità di utilizzo di percorsi differenziati (attitudini, strategie, stili cognitivi, ecc…) Stimolo dell’interesse degli studenti Attivazione di risorse cognitive (sapere pregresso, collegamenti interdisciplinari, ecc…) Individuazione e assunzione di obiettivi comuni e condivisi (cultura della cooperazione e della negoziazione) Controllo sociale della conoscenza (cultura della responsabilità e della rendicontazione)

APPROCCI DIDATTICI: UN REPERTORIO Tipologia Finalità DIDATTICHE EURISTICHE Did. per problemi, did. per progetti, metod. della ricerca Costruzione attiva della conoscenza; utilizzo dei saperi come strumenti di lettura, interpretazione, comprensione della realtà METODOLOGIE COOPERATIVE Apprendimento cooperativo Approcci dialogici Co-costruzione della conoscenza; scoperta/interiorizzazione di competenze sociali Analisi e riflessioni su vissuti ed esperienze; costruzione e condivisione di significati condivisi DIDATTICHE NARRATIVE Approcci autobiografici Espressione della soggettività; scoperta e conoscenza di sé e dell’altro DIDATTICHE META-COGNITIVE Raccordo e circolarità azione/riflessione, teoria/pratica, esperienza/conoscenza ; processi autovalutativi DIDATTICHE LUDICHE Simulazioni, giochi di ruolo Analisi e rielaborazioni di esperienze: decentramento, assunzione di punti di vista diversi, riflessione condivisa

QUALI SFIDE PER L’INSEGNAMENTO? LA NATURA DELL’INSEGNAMENTO QUALI SFIDE PER L’INSEGNAMENTO? CONSIDERARE I SAPERI COME RISORSE DA MOBILITARE LAVORARE PER SITUAZIONI-PROBLEMA NEGOZIARE PROGETTI FORMATIVI CON I PROPRI ALLIEVI ADOTTARE UNA PIANIFICAZIONE FLESSIBILE PRATICARE UNA VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO ANDARE VERSO UNA MINORE CHIUSURA DISCIPLINARE CONVINCERE GLI ALLIEVI A CAMBIARE MESTIERE… “Se si cambiano solo i programmi che figurano nei documenti, senza scalfire quelli che sono nelle teste, l’approccio per competenze non ha nessun futuro” (P. Perrenoud, Costruire competenze a partire dalla scuola, Roma Anicia 2003)