Di Arianna Parma PIETRO IL CALZOLAIO

Pietro Nudasta era calzolaio di un piccolo paese del Friuli. Lui era triste e pensieroso perché non aveva più clienti e pochi soldi per mantenere la sua famiglia.Un giorno decise di partire per lAmerica a cercar fortuna. Simbarcò su una nave che portava il suo nome!! Avevano fatto un lunghissimo viaggio, cera solo oceano. Dopo giorni di navigazione sbarcò in questa terra piena di grattaceli dove cerano moltissimi taxi gialli,tutti lucidi e ordinati. Arrivarono puntuali a New York, e Pietro con la sua famiglia aprì un piccolo negozio di calzolaio.

Passarono settimane e diventò sempre più ricco e il suo negozio sempre più grande. Stavano passando un bel periodo: bel tempo, luogo molto grande e soldi a volontà. Sua moglie faceva la casalinga, ma era ormai stanca di pulire ogni parte della casa, decise di cambiare le cose e di diventare fiorista (amava molto i fiori)! Pietro pensava spesso al suo negozio, ormai si era affezionato, era piccolo ma in fondo aveva abbastanza scarpe da vendere. Prima Dopo

Suo figlio Samuele andava a scuola: frequentava la 2a 2a media ma nella sua classe cerano più femmine che maschi e lui si annoiava parecchio. La lingua era ormai facile ma bisognava indossare una divisa che Samuele odiava! La signora Alice conosceva abbastanza lAmericano e alcune parole le andava a cercare nel piccolo dizionario che aveva nella borsa. Hello!

A New York abitavano i nonni materni di Samuele che venivano quasi tutti giorni a salutarli e bere una tazza di tè. LAmerica a Pietro piaceva molto perché è abbastanza grande per viaggiare e con facilità si trova lavoro. Il clima era migliore che in Italia dove pioveva spesso, ma la temperatura era quasi la stessa.

La vita era simile; Samuele stava crescendo velocemente e Pietro cominciava ad avere la barba bianca come il latte. Suo figlio, già in 3a 3a superiore, aveva una fidanzata di nome Benedetta. Ormai Pietro aveva sessantanni, vedeva il proprio figlio crescere e si erano integrati nel paese che li aveva accolti molti anni prima. Ogni tanto gli capitava di pensare con nostalgia al paese che aveva lasciato in Italia, ma in cuor suo ringraziava lAmerica per avergli offerto questa grande possibilità. CHE BELLA ESPERIENZA