Piano regionale di sviluppo rurale

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Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria Dipartimento di Agraria.
Transcript della presentazione:

Piano regionale di sviluppo rurale Centro Europe Direct Emilia Romagna Prof. Maurizio Leone

Agenda 2000: nasce il Piano regionale di Sviluppo Rurale Alla fine del 1999 nasce Agenda 2000 Con agenda 2000 gli obiettivi comunitari sono sempre più orientati verso la tutela dell’ambiente e del consumatore , con quattro priorità fondamentali : Aumentare la competitività delle imprese sul mercato interno e globale , dove non esiste una politica di sostegno dei prezzi Tutelare l’ambiente attraverso forme di agricoltura eco-sostenibili e la sicurezza alimentare Promuovere la multifunzionalità specialmente nelle aree marginali Semplificare la legislazione comunitaria Programmazione regionale con budget di spesa ( Piano regionale di sviluppo rurale)

Perché sviluppo rurale e non sviluppo agricolo? Viene riconosciuta la diretta connessione fra sviluppo del settore agricolo e sviluppo del territorio dove sono presenti le aziende agricole ( territorio rurale) Senza agricoltura c’è degrado e abbandono e quindi per preservare un territorio bisogna sostenere l’agricoltura L’agricoltura svolge un ruolo fondamentale non solo come produttrice di beni alimentari ( mono funzione) ma ha una funzione fondamentale per la tutela dell’ambiente e del paesaggio e della salute dei consumatori ( multifunzionalità)

Piano regionale di sviluppo rurale 2000-2006 Dal 1992 al 1999, prima del piano di sviluppo rurale, chiunque presentava una domanda di finanziamento sulle diverse azioni finanziarie previste dai diversi regolamenti comunitari ( aiuti agli investimenti, aiuto per il primo insediamento di giovani agricoltori, indennità per aree svantaggiate, misure agro-ambientali , prepensionamento , misure forestali, ecc..) e rispettava le condizioni previste nel bando riceveva il contributo finanziario Dal 2000 tutti i finanziamenti al settore agricolo ( con esclusione degli interventi di mercato) dovevano essere contenuti in un atto di programmazione regionale chiamato Piano regionale di sviluppo rurale Ogni regione italiana , in base ad un budget di spesa prestabilito, ( ad es. la Regione Emilia Romagna disponeva di circa 850.000 euro di cui 400.000 della UE ) doveva presentare alla UE un piano della durata di 7 anni ( 2000-2006) . Il piano veniva diviso in tre parti ( dette assi) : Asse 1 - competitività delle imprese - con un regime di aiuti per gli investimenti Asse 2 – misure agro-ambientali e forestali Asse 3 – sviluppo locale

PRS 2000-2006 – finanziamenti UE Asse 1 – Competitività 160.000 euro contributi UE Asse 2 - Agro-ambiente 200.000 euro contributi UE Asse 3 - Sviluppo locale 40.000 euro contributi UE

Aziende agricole finanziate   Aziende beneficiarie Aziende Regione % PRSR su Regione N. aziende 15.763 88.691 18% SAU (ha) 446.500 1.070.068 42%

Il nuovo Piano Regionale di Sviluppo Rurale 2007-2012 La filosofia è la stessa del primo piano regionale ma cambia radicalmente l’approccio Con il precedente PRS non c’erano indicazioni strategiche ma principi generali e ogni stato membro ( regioni) era libero di attivare le azioni che riteneva più opportune Mancava una regia comunitaria e nazionale dove venissero indicati obiettivi strategici da perseguire Il sistema finanziario era complesso con la previsione di più fondi comunitari per finanziare le diverse azioni

Le novità del nuovo PSR( Reg. CEE 1360/2005) 1) approccio strategico Si traduce nella predisposizione di un atto di indirizzo strategico da parte della UE con gli obiettivi da perseguire e nella adozione da parte di ogni stato membro di un piano strategico nazionale su cui basare i singoli piano regionali ( regia progettuale) 2) partenariato progettuale viene introdotto un nuovo asse strategico – asse leader ( asse 4) per progetti di ambito territoriale, predisposti da una pluralità di soggetti, pubblici e privati , a carattere intersettoriale ( botton up) 3) Semplificazione finanziaria – non più tanti fondi ma uno solo fondo FEASR ( fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) 4) Efficienza ed efficacia delle spesa Vengono premiati gli stati membri che spendono al meglio le risorse con velocità ed efficienza Nel caso in cui tali somme non vengano spese , le risorse vengono perse 5) Priorità territoriali ( concentrazione degli interventi) Vanno Indicati obiettivi ed esigenze diverse a seconda dell’area e gli interventi di carattere prioritario

Priorità territoriali – concentrazione Aree rurali limitrofe ai centri urbani e alle grandi aree metropolitane Aree rurali a forte valenza ambientale e paesaggistica Aree ad agricoltura specializzata e organizzate in sistemi e/o filiere localizzate Aree rurali fortemente interessate da processi di perdita di competitività e/ o abbandono Esplicitazione di priorità territoriali Indicare obiettivi ed esigenze diverse a seconda dell’area e gli interventi di carattere prioritario

Gli assi −Asse 1: Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale − Asse 2: Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale − Asse 3: Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale − Asse 4: Leader ( progetti botton-up)

Obiettivi Asse 1- competitività Promozione dell'ammodernamento e dell'innovazione nelle imprese e dell'integrazione delle filiere” attraverso incentivi agli investimenti nelle strutture produttive agricole, silvicole e agro-industriali Consolidamento e sviluppo della qualità della produzione agricola e forestale

Obiettivi Asse 2- ambiente e biodiversità Pratiche agricole più rispettose dell’ambiente per : La tutela dell’acqua La tutela della biodiversità Il benessere degli animali

Obiettivi Asse 3 “ Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale” Mantenimento e creazione di nuove opportunità occupazionali e di reddito in aree rurali Recupero e la valorizzazione del paesaggio e del patrimonio immobiliare e storico-culturale

Obiettivi Asse 4 - leader Rafforzamento della capacità progettuale e gestione locale, e la valorizzazione delle risorse endogene dei territori ( valorizzazione del territorio e delle sue risorse attraverso il coinvolgimento delle popolazioni locali)

Budget finanziario Il PSR della Regione Emilia Romagna prevede l’attivazione di 30 misure per un importo finanziario complessivo dal 2007 al 2013 ( spesa pubblica) di circa 935.000 euro ( 411.000 fondi UE , 525.000 fondi statali e regionali) per un investimento complessivo ( fondi pubblici e privati) di circa 1.466.000 euro

Riparto fra gli assi

Misure e azioni Il PSR prevede 30 misure finanziarie e per ciascuna misura delle azioni specifiche l’azione è una articolazione della misura finanziaria ( interventi specifici) Ad esempio la misura pagamenti agro-ambientali prevede 11 azioni ( agricoltura biologica, regime sodivo ( prati permanenti e pascoli) , ritiro dei seminativi a scopi ambientali , ecc…)

miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale ASSE MISURE ASSE I: miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale ( 9 misure) Formazione professionale e azioni di informazione Insediamento giovani agricoltori Consulenza aziendale Ammodernamento delle aziende agricole Accrescimento del valore economico delle foreste ( investimenti per aziende forestali) Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali ( Investimenti imprese di trasformazione e/o commercializzazione) Cooperazione per la messa a punto di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo, alimentare e forestale Partecipazione degli agricoltori a sistemi di qualità alimentare Sostegno alle associazioni di produttori per attività di promozione e informazione su prodotti che rientrano in sistemi di qualità alimentare

ASSE II: Miglioramento dell’ambiente e dello spazio naturale e gestione del territorio (8 misure) Indennità compensativa per zone di montagna Indennità compensativa per altre zone svantaggiate Pagamenti agroambientali ( 11 azioni) Pagamenti per il Benessere degli animali Sostegno agli Investimenti agricoli non produttivi ( es. conservazione di ecosistema a valenza ambientale o paesaggistica) Imboschimento di terreni agricoli Indennità silvo-ambientali Sostegno a investimenti forestali non produttivi

ASSE III: Diversificazione dell’economia rurale e qualità della vita in ambiente rurale (7 misure ) Diversificazione verso attività non agricole ( es. ristrutturazione fabbricati per agriturismo, per bad and breakfast, impianti fotovoltaici, ecc) Incentivazione attività turistiche Investimenti per servizi essenziali per l’economia e la popolazione agricola ( es. rete acquedottistica, viabilità rurale, impianti pubblici per la produzione di energia da biomassa) Rinnovamento e sviluppo dei villaggi rurali ( es. recupero borghi o altri edifici per uso collettivo, recupero fabbricati ad uso abitativo per ospitalità di lavoratori agricoli) Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale( piani di gestione aree protette) Formazione e informazione degli operatori economici( agricoltori) Acquisizione di competenze e animazione ( funzionari provincia)

ASSE 4: Attuazione dell’approccio Leader (Lieson Entre Action de Devouluppement Rurale ) Si tratta di progetti di valenza territoriale messi in atto da diversi attori portori di interessi (amministrazioni locali, associazioni, enti privati , ecc..) che attraverso Gruppi di azione locale pubblico-privati ( GAL) I GAL presentano Piano di azione locale per la attuazione delle misure e delle azioni previste dal PSR sui tre assi ( Asse 1 “competitività” , Asse 2 “ qualificazione ambientale e territoriale “ Asse 3 “ miglioramento della qualità della vita e diversificazione produttiva”) Sono previsti anche progetti di cooperazione transazionale e interterritoriale per scambio di esperienze e know-out I Gal ricevono contributi per la gestione e la formazione

Asse 1- Misura 1.1.1 – Formazione professionale Iniziative nel campo della formazione professionale , azione di informazione compresa la diffusione delle conoscenze scientifica

Asse 1 Misura 1.1.2 Insediamento dei giovani agricoltori Il sostegno viene concesso a : persone di età inferiore a 40 anni che si insediano per la prima volta in una azienda agricola in qualità di capo dell’azienda che possiedono conoscenze e competenze professionali adeguate ( titolo di studio do Perito agrario o Laurea in scienze agrarie , oppure esperienza di lavoro con attività formativa – 100 ore di corso-) che presentano un piano aziendale per lo sviluppo della attività agricola prevede un doppio bilancio con stato iniziale , un piano finanziario di investimento che deve essere sostenibile, stato finale post investimento L’ azienda deve richiedere almeno 1 ULU ( 225 giornate lavorative) il giovane agricoltore si impegna a condurre l’azienda come titolare per sei anni dall’insediamento Importo del premio può essere concesso nella forma del singolo premio fino a max 40.00 euro in due trances in funzione della durata del piano

Asse 1- Misura 1.1.4 – Ricorso a servizi agricoli di consulenza Il sostegno è concesso : allo scopo di aiutare gli imprenditori agricoli e forestali a sostenere le spese di consulenza per migliorare il rendimento globale della loro azienda; Come minimo il servizio di consulenza agli agricoltori comprende: i requisiti obbligatori di gestione e le buone condizioni agricole e ambientali fissati negli articoli 4 e 5 e negli Allegati III e IV del Regolamento (CE) n.1782/2003; i requisiti di sicurezza sul lavoro in base alla legislazione comunitaria Entità aiuto Aiuto pari all’80 % del costo ammissibile per il servizio di consulenza Importo massimo ammesso per consulenza pari a 1500 euro

Asse 1- Misura 1.2.1 –Ammodernamento delle aziende Il sostegno è concesso per investimenti materiali e/o immateriali diretti a migliorare : il rendimento globale dell’azienda che deve rispettare le normative vigenti in materia di ambiente, sicurezza alimentare e benessere degli animali ( contributi solo ad aziende “ virtuose”) non vengono concessi contributi per mettere in regola l’azienda ma solo per migliorare le sue performance

Entità dell’aiuto Zona Imprenditore ordinario   Imprenditore ordinario Azienda con giovane al primo insediamento Dotazioni Strutture Normale 35% 40% 45% Svantaggiata 50%

Investimento minimo L’investimento minimo per Piano di investimenti è pari a 20.000,00 Euro di spesa, fatti salvi i casi di Per investimenti inseriti in progetti di filiera,(*) per i quali tale valore è ridotto a 10.000 Euro (*) Il PRS prevede per il piano di investimenti due modalità due modalità diverse 1) Domanda del singolo agricoltore Domanda collettiva tramite un progetto di filiera con coinvolgimento dei diversi soggetti – produzione-trasformazione-commercializzazione ( es- aziende che producono latte – caseifici- consorzio parmigiano reggiano)

Massimale di spesa ammissibile Euro 3.000.000,00 per ATI e società costituite in forma di cooperativa agricola; Euro 1.200.000,00 per tutte le imprese singole non ricadenti nelle precedenti categorie.

Requisiti Il conduttore : deve rispondere alla definizione di imprenditore agricolo ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile. Deve avere età inferiore a 65 anni Deve possedere sufficienti conoscenze e competenze professionali L’impresa dimostra un livello minimo di redditività economica ( soli imprese vitali) L’azienda deve essere condotta per almeno 5 anni dal momento in cui riceve il finanziamento L’azienda Richiede almeno 1 ULU ( 225 giornate lavorative)

Nove tipologie di investimenti ammessi costruzione e ristrutturazione di strutture al servizio delle aziende agricole volte a ridurre i costi di produzione, migliorare la qualità delle produzioni, migliorare le condizioni di lavoro e/o gli standard di sicurezza; acquisto di macchinari, impianti tecnologici o attrezzature per razionalizzare i mezzi di produzione aziendale, ridurre i costi di produzione, migliorare la qualità delle produzioni, migliorare le condizioni di lavoro e/o gli standard di sicurezza; riconversioni colturali e varietali per adeguarle alle nuove esigenze dei consumatori, agli orientamenti dei mercati e/o ridurre i costi di produzione; investimenti per la protezione e il miglioramento dell’ambiente, compresi gli investimenti per risparmi energetici; investimenti per il miglioramento delle condizioni di igiene degli allevamenti e per migliorare il benessere degli animali; investimenti in strutture e attrezzature per la lavorazione, trasformazione, commercializzazione delle produzioni aziendali; investimenti finalizzati all’introduzione di sistemi volontari di certificazione della qualità; investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili; investimenti in tecnologie innovative finalizzati a produzioni a destinazione non alimentare.

Investimento ammessi- materiali e immateriali) Sono ammissibili a sostegno le spese per investimenti materiali di tipo immobiliare e mobiliare quali: costruzione e ristrutturazione di immobili; acquisto di impianti, macchinari, attrezzature; Sono ammissibili a sostegno le spese per investimenti immateriali ( max 20% dell’investimnto totale) quali: acquisizione di know-how; acquisto di software; creazione e/o implementazione di siti internet; acquisto di brevetti e licenze; onorari di professionisti e consulenti, studi di fattibilità connessi col progetto presentato.

Investimenti non ammessi Il PRS indica per ciascuna delle filiere gli investimenti non ammissibili Le tre filiere sono produzioni vegetali ( ortofrutta, seminativi, colture sementiere, foraggere, settore vitivinicolo, olio, floro-vivaismo, aceto balsamico) Produzioni animali e trasformati ( bovini da latte, da carne, suini, avicoli, ovi-caprini, zootecnia minore ) Trasversali ( Bioenergie )

Entità dell’aiuto Zona Imprenditore ordinario   Imprenditore ordinario Azienda con giovane al primo insediamento Dotazioni Strutture Normale 35% 40% 45% Svantaggiata 50%

Asse 1- Misura 1.2.2 Accrescimento del valore economico delle foreste Beneficiari La Misura finanzia interventi di iniziativa privata proposti da imprese quali: − cooperative e consorzi forestali; − proprietà collettive; − aziende agro-forestali; − altre imprese, relativamente a superfici di privati o loro associazioni, di Comuni o loro associazioni.

Investimento ammessi Sono ammissibili a sostegno le spese per investimenti materiali e immateriali ( max. 12% totale es. onorari professionisti, software, ecc..) Materiali conversioni di boschi cedui in alto fusto; diradamento di impianti artificiali; realizzazione ed adeguamento di infrastrutture forestali quali strade forestali, piste forestali, imposti permanenti; interventi selvicolturali diversi finalizzati all’aumento del valore economico delle foreste (prodotti legnosi e non legnosi, funghi, tartufi, ecc); interventi di conservazione, recupero e miglioramento dei castagneti da frutto; acquisto di macchine ed attrezzature per le utilizzazioni forestali finalizzate ad una o più delle seguenti operazioni: taglio, allestimento, esbosco; acquisto di dispositivi di protezione individuale e di sicurezza

Massimali Investimenti proposti dovranno avere una dimensione compresa tra i seguenti valori: spesa massima ammissibile ad aiuto € 1.000.000,00; spesa minima ammissibile ad aiuto € 50.000,00.

Contributi Zona % contributo sui costi sostenuti Zone montane e svantaggiate 60% Altri territori 50%

Asse 1- Misura 1.2.3 Aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali Il sostegno è concesso per investimenti materiali e/o immateriali conformi ai requisiti comunitari pertinenti riguardanti la trasformazione e/o la commercializzazione agricoli lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie . L'aiuto è subordinato alla dimostrazione che l'investimento determini una concreta ricaduta in termini di ridistribuzione di reddito, di certezza di ritiro del prodotto e di servizi offerti sui produttori agricoli di base : Beneficiari Possono beneficiare del sostegno finanziario nella misura massima prevista dal regolamento le micro, le piccole e medie imprese Per le imprese con meno di 750 dipendenti ( da 250 a 750 ) e fatturato inferiore a 200 milioni di euro ( fra 50 e 250 milioni di euro) il contributo è dimezzato

Definizione di micro, piccole, medie , medio-grandi, grandi imprese Grandi imprese : occupa più di 750 persone e realizza un fatturato annuo superiore a 200 milioni ( sono escluse dagli aiuti previsti dal PRS) Medio-grandi : occupa meno di 750 persone ( da 250 a 750) e fattura meno di 200 milioni ( da 50 a 200 milioni di euro) Media impresa : occupa meno di 250 persone, realizza un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro o totale di bilancio annuo inferiore a 43 milioni di euro Piccola impresa : occupa meno di 50 persone con fatturato non superiore a 10 milioni di euro Micro-impresa : occupa meno di 10 persone e realizza fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro

Investimenti ammessi Sono ammissibili a sostegno le spese per investimenti materiali di tipo immobiliare e mobiliare quali: costruzione e ristrutturazione di immobili; acquisto di impianti, macchinari, attrezzature; Sono ammissibili a sostegno le spese per investimenti immateriali (non possono superare il 12% degli investimenti materiali) acquisizione di know-how; acquisto di software; creazione e/o implementazione di siti internet; acquisto di brevetti e licenze; onorari di professionisti e consulenti, studi di fattibilità connessi col progetto presentato.

Spesa massima ammissibile Per le piccole , medie, micro-imprese spesa massima ammissibile ad aiuto € 5.000.000,00; spesa minima ammissibile ad aiuto € 500.000,00. Per le imprese medio-grandi spesa massima ammissibile ad aiuto € 7.500.000,00; spesa minima ammissibile ad aiuto € 1.000.000,00.

Intensità dell’aiuto e differenziazione applicata 40% nel caso di progetti proposti da microimprese e piccole e medie imprese ai sensi della raccomandazione 2003/361/CE della Commissione; 20% nel caso di progetti proposti da imprese medio-grandi che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato non supera i 200 milioni di euro.

Asse1- Misura 1.2.4 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo e alimentare Si tratta di una misura che finanzia produttori agricoli e imprese di trasformazione e lavorazione che insieme , dopo avere costituito delle Associazioni Temporanee di Impresa, presentano un progetto per sviluppare nuovi prodotti, introdurre tecnologie o sistemi di lavori innovativi Sono ad esempio ammessi a finanziamento costi di progettazione, acquisto di brevetti, studi di mercato, acquisizione di nuove tecnologie, ecc.. Il costo minimo del progetto non deve essere inferiore a 50.000 euro, fino ad un massimale di spesa di 1.000.000 ei euro Il contributo varia dal 40 al 70% a seconda del tipo di intervento che si vuole realizzare

Asse 1- Misura 1.3.2 – Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare Il sostegno è concesso agli agricoltori che aderiscono a sistemi di qualità alimentare quali agricoltura biologica, produzioni DOP, IGP, DOC, DOCG, Qualità controllata , ecc: Il sostegno è corrisposto in funzione dei costi sostenuti per l'accesso e la partecipazione al sistema di qualità quali: − costi di certificazione; − contributi annuali di partecipazione al sistema; - spese per controlli necessari per verificare la conformità alle specifiche del sistema Entità del sostegno L’importo massimo è pari a 3000 euro/azienda per un periodo massimo di 5 anni

Asse 1- Misura 1.3.3 – Sostegno alle associazioni dei produttori per attività di informazione e promozione dei prodotti che rientrano in sistemi di qualità alimentare Vengono finanziate attività svolte dalla associazioni dei produttori per promuovere i prodotti a marchio DOP, IGP, DOC, DOCG, bio, ecc.. Le attività di informazione e promozione potranno comprendere ad esempio : − la divulgazione di conoscenze scientifiche e tecnologiche relative ai prodotti ammessi; − l'organizzazione e la partecipazione a fiere ed esposizioni, ed analoghe iniziative nel settore delle Il costo minimo del progetto non deve essere inferiore a 50.000 euro, fino ad un massimale di spesa di 1.000.000 ei euro Il contributo concesso è pari al 70% della spesa ammessa

ASSE 2- MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE E DELLO SPAZIO RURALE Misure intese a promuovere l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli e sul benessere degli animali Misure intese a promuovere l’utilizzo sostenibile delle superfici forestali

Indennità a favore delle zone montane Asse 2 Misure intese a promuovere l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli Indennità a favore delle zone montane Indennità altre zone svantaggiate Pagamenti agro-ambientali Pagamenti per il benessere degli animali Sostegno agli investimenti non produttivi

Imboschimento dei terreni agricoli Asse 2 Misure intese a promuovere l’utilizzo sostenibile delle superfici forestali Imboschimento dei terreni agricoli Pagamenti per interventi silvoambientali Sostegno a investimenti forestali non produttivi

Zonizzazione Asse 2

Misura 2.1.1 -2.1.3 – Indennità compensativa ( zone montane, zone svantaggiate non montane) Le indennità versate annualmente per ettaro di superficie agricola utilizzata , sono intese a compensare gli agricoltori che si trovano in area montana , in altra area svantaggiata diversa da quella montana e nelle aree della direttiva habitat , dei costi aggiuntivi e del mancato guadagno derivanti dagli svantaggi che ostacolano la produzione agricola nella zona interessata. Possono beneficiare delle indennità gli agricoltori che si impegnano a proseguire l’attività agricola nelle zone designate per almeno cinque anni a decorrere dal primo versamento. Entità aiuto Le indennità sono decrescenti al di sopra di un limite minimo di superficie per azienda da definirsi in sede di programma Gli importi erogabili sono fissati tra i valori minimi ( 25 euro/Ha) e massimi ( 250 euro in montagna e 150 euro in altre zone svantaggiate) Indennità massima per le aziende che ricadono nelle aree Sic e ZPS è pari a 500 euro/Ha . Possono essere concesse indennità superiori all’importo massimo, in casi debitamente giustificati, purché l’importo medio di tutte le indennità concesse a livello di Stato membro non superi tale massimale.

Condizioni di ammissibilità per le aziende alla indennità compensativa il beneficiario deve essere titolare di una superficie minima di 5 Ha di SAU; almeno il 50% della SAU deve ricadere in area svantaggiata; l’attività agricola deve essere mantenuta per i 5 anni successivi alla presentazione della domanda; l’attività agricola deve essere svolta nel rispetto delle norme previste in applicazione della Condizionalità i prati-pascoli devono essere sfalciati almeno una volta all'anno e/o pascolati almeno due mesi all’anno. gli aiuti destinati alle superfici connesse all’attività zootecnica sono determinate, per ogni azienda, sulla base di un rapporto UBA/superficie foraggiera pari o superiore a 0,5

Sostegno massimo Sostegno massimo(€/ha)   Sostegno massimo(€/ha) Fruttiferi , Orti, Frutti minori, Piante officinali 150 Ulivo, Castagno da frutto, Vite 100 Praticoltura avvicendata +zootecnia 200 Pascolo Prato permanente + zootecnia Seminativi Praticoltura avvicendata Pascolo Prato permanente di montagna

Differenziazione del sostegno CLASSI DI SUPERFICIE AZIENDALE (Ha) RIDUZIONE SOSTEGNO MASSIMO/ha (%) 0 - 20   20 - 30 - 20% 30 - 50 - 30%

ASSE 2- Misura 2.1.4 Pagamenti agroambientali Le indennità agroambientali sono erogate agli agricoltori che assumono volontariamente impegni agroambientali.. Le indennità agroambientali riguardano soltanto quegli impegni che vanno al di là dei requisiti obbligatori della condizionalità così come i requisiti minimi per l'utilizzo dei fertilizzanti e dei prodotti fitosanitari e di altri requisiti obbligatori prescritti dalla legislazione nazionale e citati nel programma. il mancati rispetto dei requisiti obbligatori comporta la restituzione delle somme percepite La durata degli impegni è pluriennale ( compresa tra i cinque e i sette anni) Le indennità sono versate annualmente per compensare i costi aggiuntivi e il mancato guadagno derivanti dall’impegno assunto.

Azioni previste ( 11 azioni) 1. Produzione integrata 2. Produzione biologica 3. Copertura vegetale per contenere il trasferimento di inquinanti dal suolo alle acque 4. Incremento della sostanza organica 5. Sostegno alle coltivazioni erbacee per ricavare energia 6. Gestione del suolo ( regimazione acque) 7. Promozione utilizzazione effluenti zootecnici in zone non vulnerabili e in comuni a basso carico 8. Regime sodivo ( da seminativo a prato) e praticoltura estensiva 9. Ripristino e /o conservazione di spazi naturali e seminaturali e del paesaggio agrario ( durata azione 20 anni) 10. Ritiro dei seminativi dalla produzione per scopi ambientali 11. Agrobiodiversità, tutela del patrimonio di razze e varietà locali di interesse agrario del territorio emiliano-romagnolo

Entità del sostegno L’entità del premio è diversa a seconda della azione sottoscritta dal beneficiario Maggiore è l’impegno, maggiore è l’aiuto che viene concesso , inoltre chi ha già ricevuto contributi in passato riceve un premio “ mantenimento” ridotto Gli aiuti vengono concesso sulle superfici interessate dall’azione ( premi/Ha) e/o sui capi allevati ( per le razze in via di estinzione) Importi massimi Colture annuali 600 euro/Ha Colture perenni specializzate 900 euro/Ha (*) Razze locali in via di estinzione 200 euro/Capo (*) 900 euro vengono erogati per varietà locali in via di estinzione coltivate con il metodo biologico

Esempio di aiuti – Introduzione Produzione integrata e biologica Sostegno  Seminativi e foraggiere Bietola Ortive e altre annuali Olivo e castagno Vite e fruttiferi minori Arboree principali Produzione biologica 156 296 390 469 625 750 Produzione integrata 110 209 275 330 440 528

ASSE 2 Misura 2.1.5 – Indennità per interventi a favore del benessere degli animali Le indennità per il benessere degli animali sono concesse agli agricoltori che assumono impegni per il benessere degli animali su base volontaria. Le indennità per il benessere degli animali coprono solo quegli impegni che vanno al di là dei requisiti obbligatori stabiliti dalle normative vigenti sul benessere degli animali ( es. maggiori superfici di stabulazione, miglioramento microclima, migliore alimentazione, ecc.. ) Questi impegni sono assunti per un periodo di cinque anni. Le indennità sono assegnate annualmente e coprono i costi aggiuntivi e i mancati redditi risultanti dagli impegni assunti Entità aiuto L’importo del premio cambia a seconda dell’allevamento ( bovini da latte, da carne, suini, ovaiole, ecc..); ad esempio l’allevamento di bovini da latte in montagna ( produzione di parmigiano reggiano) percepisce 303,5 euro/UBA , l’allevatore di suini percepisce circa 1/10 pari 35,3 euro

ASSE 2- Misura 2.1.6 – Investimenti non produttivi Il sostegno è concesso per investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli impegni interessati dalla misura relativa agli interventi agro-ambientali o nelle aree di rete natura 2000 ( es. investimenti aziendali che valorizzano in termini di pubblica utilità le aree interessate dall’intervento ) Sono previste due azioni accesso al pubblico per la gestione faunistica ( piani di abbattimento fauna selvatica come ad es. cinghiali e altri ungulati, che se proliferano, arrecano danni a cose e persone) conservazione di ecosistemi naturali ( zone umide)su una superficie minima di 100 ettari Il finanziamento viene dato a soggetti pubblici e provati con una copertura della spesa pari al 70%

ASSE 2- Misura 2..2.1– Imboschimento di superfici agricole Il Il Tipi di AZIONI Azione 1 “Boschi Permanenti” ( solo in pianure e collina) Azione 2 “Arboricoltura da legno a ciclo medio lungo con prevalenza di latifoglie di pregio” (es. Noce, castagno , ecc..) Azione 3 “Arboricoltura da legno a ciclo breve - “Pioppicoltura eco-compatibile”; Azione 4 “Arboricoltura da legno a ciclo breve per produzione di biomassa”. Il sostegno comprende solo una o più delle seguenti voci: i costi di impianto; un premio annuale per ettaro imboschito, a copertura dei costi di manutenzione per un periodo massimo di cinque anni; un premio annuale per ettaro, inteso a compensare le perdite di reddito provocate dall’imboschimento per un periodo massimo di 15 anni, a favore degli agricoltori o delle relative associazioni che hanno coltivato la terra prima dell’imboschimento In caso di imboschimento con specie a rapido accrescimento coltivate a breve durata ( Pioppo) il sostegno per l’imboschimento è concesso unicamente a copertura dei costi di impianto.

ASSE 2- Misura 2..2.1– Imboschimento di superfici agricole Entità del contributo Aiuto per costo impianto ( max 7000 euro/Ha) è pari a 80 % costo ammissibile in aree montane, svantaggiate e natura 2000 (5600 euro/Ha) 70 % in altre aree ( 4900 euro/Ha) 70 % costo ammissibile per il pioppo ( 3500 euro/Ha) Premio annuo per manutenzione 500 euro/ Ha per 5 anni Perdite di reddito per 15 anni per agricoltori in pianura 600 euro/Ha Per agricoltori in collina 500 euro/Ha Altri soggetti ( non agricoltori) 150 euro/Ha

ASSE 2- Misura 225 Indennità silvo-ambientali Interventi selvicolturali per favorire l’evoluzione di soprassuoli forestali di conifere verso formazioni forestali miste di specie autoctone. Ad esempio diradamento boschi di conifere Interventi selvicolturali per la conservazione e il miglioramento di aree forestali per la conservazione della biodiversità vegetale Ad esempio interventi di manutenzione e salvaguardia di aree boschive degradate per raccogliere materiale forestale di moltiplicazione – semi e talee Aiuto concesso : 200 euro/Ha per sette anni

MISURA 227 - Sostegno agli investimenti forestali non produttivi Tipi di interventi Interventi forestali per il potenziamento della multifunzionalità dei boschi (funzione turistico-ricreativa, rigenerazione dei prodotti del sottobosco, salvaguardia del paesaggio). Interventi di manutenzione ad opere di sistemazione idraulico-forestale storiche, finalizzati alla conservazione del suolo e alla salvaguardia del reticolo idrografico nonché alla conservazione della fauna minore (briglie, muretti, gradoni, soglie, ecc.) nelle aree forestali Interventi di manutenzione dei boschi situati in prossimità dei punti di approvvigionamento idrico diradamenti in boschi eccessivamente densi conversione ad alto fusto Interventi per prevenire danni da incendi Beneficiari : le misure sono rivolte soprattutto a enti pubblici con contributi del 100% sulle aree demaniali e 80% sulla altre

Misure previste ( sette) 311 Diversificazione in attività non agricole ASSE 3- QUALITA’ DELLA VITA NELLE ZONE RURALI E DIVERSIFICAZIONE DELL’ECONOMIA Misure previste ( sette) 311 Diversificazione in attività non agricole 313 Incentivazione attività turistiche ( itinerari ) 321 Investimenti per servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale 322 Sviluppo e rinnovamento dei villaggi 323Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale 331 Formazione e informazione ( rivolto a funzionari pubblici) 341 Acquisizione di competenze e animazione ( rivolto a funzionari pubblici)

Misura 3.1.1 Diversificazione verso attività non agricole Il sostegno viene concesso ad un membro della famiglia che diversifica la propria attività verso occupazioni non agricole Azioni previste ( due ) 1) Ristrutturazione fabbricati rurali destinati a agriturismo o bad and breakfast 2) Realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile ad uso privato ( es. fotovoltaico , biomassa, ecc) Aiuto concesso 45 % DELLA SPESA AMMESSA PER LE AZIENDE AGRITURISTICHE IN BASE AL REGIME DE MINIMIS , IL CONTRIBUTO CONCESSO NON PUO’ SUPERARE 100.000 EURO

Misura 3.1.3 Incentivazione attività turistiche Vengono concessi contributi a enti locali, enti parco e organismi di gestione degli itineari per cartellonistica , deplian illustrativi sul territorio ( es. sentieristica , strutture recettive, prodotti , ecc..)

Misura 3.2.1 Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale l sostegno è concesso alle amministrazioni locali per l’avviamento di servizi essenziali concernenti uno o più villaggi e per la relativa dotazione infrastrutturale su piccola scala esempio rete acquedottistica, rete stradale locale, impianti per la produzione di energia , ecc..) Il sostegno è pari al 70% della spesa ammessa ( costo intervento da 200.000 per acquedotti e strade fino a 500.000 euro per impianti elettrici a biomassa )

Misura 322 – sviluppo e rinnovamento dei villaggi Sono previste due azioni Recupero di borghi ed edifici rurali da adibirsi a attività collettive , turistico-culturali e di servizio ( es. centri per la degustazione, mostre , ecc..) – Spesa max 300.000 euro Recupero di fabbricati rurali tipici a scopo abitativo per ospitalità di lavoratori agricoli - Spesa da 50.000 a 200.000 euro Beneficiari pubblici 70% della spesa ammessa Beneficiari privati 40 % della spesa ammessa

FORMAZIONE, ACQUISIZIONE DI COMPETENZE E ANIMAZIONE Misura 3.3.1 Formazione e informazione degli operatori economici che operano nei settori rientranti nell’asse 3 Il sostegno è concesso Enti di formazione professionale per organizzare corsi rivolti a agricoltori ( max 2500 euro/partecipante) Misura 3.4.1 Acquisizione di competenze e animazione Il sostegno è concesso alle amministrazioni locali per: studi sulla zona interessata; attività d’informazione sulla zona e sulla strategia di sviluppo locale; formazione del personale addetto all’elaborazione e all’esecuzione della strategia di sviluppo locale; eventi promozionali e formazione di animatori.

Sostegno a titolo dell’Asse leader ( = traduzione dal francese “ Lagame fra azioni di sviluppo locale) Si tratta di progetti di valenza territoriale messi in atto da diversi attori portori di interessi (amministrazioni locali, associazioni, enti privati , ecc..) attraverso Gruppi di azione locale pubblico-privati ( GAL) I GAL presentano Piano di azione locale per la attuazione delle misure e delle azioni previste dal PSR sui tre assi ( Asse 1 “competitività” , Asse 2 “ qualificazione ambientale e territoriale “ Asse 3 “ miglioramento della qualità della vita e diversificazione produttiva”) Sono previsti anche progetti di cooperazione transazionale e interterritoriale per scambio di esperienze e know-out I Gal ricevono contributi per la gestione e la formazione

Procedura amministrativa Le domande vengono presentate alle Amministrazioni provinciali direttamente o tramite i Centri di Assistenza Agricola delle Organizzazioni sindacali agricole I funzionari fanno l’istruttoria e predispongono l’elenco dei beneficiari con una graduatoria stilata in base a criteri di priorità prestabiliti Ciascuna provincia dispone di un Budget finanziario ( che non può essere superato) per cui predispone annualmente gli elenchi di liquidazione che vengono inviati all’ente pagatore ( AGREA ) L’ente pagatore eroga il finanziamento secondo le modalità stabilite dalla regione I tempi di erogazione dei finanziamenti sono relativamente brevi ( se la pratica è a posto con tutti i documenti previsti , comprese le garanzie fideiussorie richieste al beneficiario )

Grazie per la cortese attenzione…..