Il mondo del Non profit
Il mondo del non profit: origini e sviluppo Non profit Organizationsiniziative e attività assistenziali, di beneficenza, formative culturali, ricreative, ecc senza finalità di lucroIl “non profit”, termine derivante dall’espressione “Non profit Organizations”, è costituito da un’ampia serie di iniziative e attività assistenziali, di beneficenza, formative culturali, ricreative, ecc., svolte senza finalità di lucro o, meglio, senza orientamento primario al profitto. Con riferimento alle attività assistenziali e benefiche, il “non profit” ha origini assai remote. Già nell’antica Roma erano presenti iniziative assistenziali; nell’epoca medievale, la cura dei poveri fu demandata alla carità privata e, in particolare, all’iniziativa degli ordini religiosi e delle confraternite. welfare Statenel quale lo Stato deve farsi carico non solo dei bisogni di alcune categorie di persone, ma di tutti i cittadiniDopo la seconda guerra mondiale, la Costituzione italiana, con l’affermarsi dei diritti dell’uomo, dell’uguaglianza e della pari dignità sociale di tutti i cittadini, ha portato a una graduale affermazione dello Stato sociale (welfare State), nel quale lo Stato deve farsi carico non solo dei bisogni di alcune categorie di persone, ma di tutti i cittadini. Stato socialeAlla lunga, però, l’idea di dare “a tutti” un ampio ventaglio di prestazioni (nei settori della sanità, dell’assistenza, dell’istruzione, della previdenza, ecc.) ha finito con il dilatare enormemente la spesa pubblica e ha messo in crisi lo Stato sociale, determinando una forte espansione delle iniziative di carattere assistenziale e solidaristico gestite da soggetti privati.
Lo sviluppo del settore non profit settore non profitNegli anni recenti, l’interesse della società civile e del sistema politico nei confronti del “settore non profit” (detto anche “terzo settore”) è cresciuto notevolmente. Infatti, con la crisi che ha investito lo “Stato sociale” per le gravi difficoltà della finanza pubblica, si è assistito ad un arretramento del “settore statale” non solo nella gestione diretta di iniziative produttive, ma anche dello svolgimento di molteplici attività nei campi dell’istruzione, della sanità, dei servizi assistenziali di base, ecc. lo Stato, nelle diverse articolazioni e manifestazioni, si va trasformando da “gestore” e diretto realizzatore delle risposte ai bisogni nell’ambito delle persone e delle formazioni sociali, in regolatore degli interventi e delle attività che svolgono nell’ambito degli altri settoriIn definitiva, si va verso cambiamenti sociali di grande rilievo; più esattamente: lo Stato, nelle diverse articolazioni e manifestazioni, si va trasformando da “gestore” e diretto realizzatore delle risposte ai bisogni nell’ambito delle persone e delle formazioni sociali, in regolatore degli interventi e delle attività che svolgono nell’ambito degli altri settori (mercato e non profit). connotati aziendalistici propri delle impreseA ciò si aggiunga che, per garantire l’efficienza dei servizi e mantenere l’indipendenza da influenze esterne, i soggetti del terzo settore (settore non profit), nati come organizzazioni volontaristiche, stanno assumendo sempre più chiaramente i connotati aziendalistici propri delle imprese.
Tipologie di aziende “non profit” Nel nostro ordinamento il termine “non profit” non corrisponde né a una definizione giuridica del fenomeno, né a una corrispondente categoria sociologica. aziende non profitIl codice civile prevede solo tre categorie di aziende non profit: 1.Le associazioni 1.Le associazioni (art. 14 c.c. e segg.), 2.Le fondazioni 2.Le fondazioni (art. 14 e segg.), 3.I comitati 3.I comitati (art. 39 c.c. e segg.).