LHC: un progetto didattico - I.C. Garibaldi – Chiavenna - Scuola secondaria di primo grado G. B. Mazzina – Gordona - Classe 3A - A.s. 2012/2013 - Prof.

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Transcript della presentazione:

LHC: un progetto didattico - I.C. Garibaldi – Chiavenna - Scuola secondaria di primo grado G. B. Mazzina – Gordona - Classe 3A - A.s. 2012/ Prof. Enrico Cameron Principio di indeterminazione (sito INFN) Principio di indeterminazione (You Tube) Nota: il filmato, sostanzialmente, propone uninterpretazione del principio di indeterminazione basata sul disturbo indotto durante una misurazione. La questione, però, può essere affrontata anche sotto altri punti di vista; esperimenti recenti, anzi, suggeriscono che linterpretazione a disturbo vada rivista, pur non mettendo in discussione le relazioni quantitative che esprimono il principio (come p x /2).

LHC: un progetto didattico - I.C. Garibaldi – Chiavenna - Scuola secondaria di primo grado G. B. Mazzina – Gordona - Classe 3A - A.s. 2012/ Prof. Enrico Cameron Il principio di indeterminazione si applica anche ad altre coppie di grandezze. Ci interessa, qui, lespressione E t /2 che lega lincertezza E sulla quantità di energia alla lunghezza t dellintervallo di tempo nel quale quellenergia si può manifestare (o si misura). Uninterpretazione: consideriamo una piccola regione di spazio; il valore dellenergia contenuta in quella regione in un intervallo di tempo t può essere conosciuto solo con unincertezza E tale che il prodotto di E per t sia maggiore o uguale a /2. Più piccolo è t, dunque, maggiore è lincertezza E sul valore dellenergia. In modo inesatto, ma forse efficace, possiamo rappresentare la situazione come segue: Non conosciamo il valore esatto dellenergia, sappiamo solo che può essere in questo intervallo; incertezza è minore t E t E Non conosciamo il valore esatto dellenergia, sappiamo solo che può essere in questo intervallo; lincertezza è maggiore t più grande t più piccolo

… e permettere la generazione delle particelle virtuali. Queste esistono per un tempo così breve (ad es s) da non essere rilevabili direttamente, ma senza considerare la loro presenza non si comprenderebbero numerosi fenomeni e risultati sperimentali. Le particelle virtuali, anzi, sono fondamentali ad esempio nella spiegazione dellinterazione fra particelle e nella descrizione delle forze coinvolte. I valori dellenergia possono essere in questo intervallo t E t E I valori dellenergia possono essere in questo intervallo … LHC: un progetto didattico - I.C. Garibaldi – Chiavenna - Scuola secondaria di primo grado G. B. Mazzina – Gordona - Classe 3A - A.s. 2012/ Prof. Enrico Cameron t più grande t più piccolo

Estratto dalla presentazione sugli acceleratori di particelle del prof. Alberto Pulvirenti nellambito del progetto extreme energy events dellITISI Stanislao Cannizzaro di Catania

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Estratto dalla presentazione sugli acceleratori di particelle del prof. Alberto Pulvirenti nellambito del progetto extreme energy events dellITISI Stanislao Cannizzaro di Catania Nota: gli acceleratori conferiscono alle particelle unenergia cinetica (di movimento) che viene parzialmente convertita in nuove particelle/quanti dotati di massa o senza massa (tra questi ultimi ricordiamo i fotoni).

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