CITTADINANZA La repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere,secondo le proprie possibilità e la propria scelta, unattività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Art. n° 4 Costituzione Italiana
Lart. 4 afferma per ogni cittadino il diritto al lavoro, e lo coordina al dovere di concorrere al bene comune Larticolo 1 Cost. afferma che il lavoro è il fondamento della Repubblica ed è, quindi, il valore primario della nostra collettività, costituendo la base della convivenza economica sociale e politica. È dunque tramite il lavoro che il singolo cittadino si inserisce a pieno titolo nella vita sociale, sperimentando e realizzando la realtà della cittadinanza che coniuga diritti e doveri della persona, così come espressi dallart. 3 della Costituzione. Il lavoro viene ad essere, quindi, un diritto-dovere che impegna secondo le proprie possibilità e capacità a sviluppare la propria personalità non solo in vista del bene privato ma anche per contribuire al bene comune, in tutti gli aspetti che lo costituiscono: economico, culturale, etico, politico, ecc..
CITTADINANZA Oggi i giovani trovano difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro, e questo è uno dei punti di maggior criticità della nostra società. La mancanza di lavoro è la ragione principale dellestraneità dei giovani alla vita politica e sociale e ai valori della cittadinanza dati dal riconoscimento dei diritti fondamentale delluomo e dei doveri di solidarietà. Forse questa è la causa principale del cosiddetto malessere giovanile, poiché la mancanza di lavoro impedisce a loro di sviluppare la loro personalità in autonomia e maturare un adeguato senso civico.
Al problema del lavoro giovanile è connesso il problema dellimmigrazione. È opinione comune che gli stranieri portino via il lavoro ai giovani perché accettano compensi ridotti. Siamo di fronte a due disagi : Il primo riguarda gli extracomunitari che sono costretti a subire condizioni di lavoro non conformi alle leggi dello Stato. Il secondo riguarda i giovani perché, privati di possibilità lavorative, ritardano lentrata nel mondo del lavoro a scapito di un adeguata maturazione della propria personalità e della propria coscienza di cittadini.