CORSO DI ELEMENTI DI OTTICA

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Luigi Seclì Ottico-Optometrista
Advertisements

Gli organi di Senso Realizzato da Genchi M..
SISTEMA NERVOSO SISTEMA DI INTEGRAZIONE SISTEMA EFFERENTE MOTORIO
La Vista L’ Olfatto L’ Udito Il Gusto Il Tatto
il Sistema Nervoso Umano
Il sistema Nervoso.
Luigi Seclì Ottico-Optometrista
SENSIBILITA’ GENERALE E SPECIFICA
La percezione A cura di don Mimmo Iervolino ottobre 2007.
Via cutanea.
Via del nervo ottico.
Colore dei corpi opachi riflettenti dispersione della luce paradosso di Olbers In funzione della frequenza della luce incidente e della natura dei pigmenti.
Coord. di terapisti : Valerio Martocchi Bosisio Parini (Lecco)
L’HANDICAP VISIVO.
Visual processing in the retina
ANATOMIA e FISIOLOGIA del COMPENSO VESTIBOLARE
LEZIONI DI OTTICA.
Una presentazione di: Elena Pellegrino. Classe IIIE
Fisiopatologia del dolore
COMPRESENZA LINGUAGGI NON VERBALI - PSICOLOGIA
Nervoso funzionale-vie sensoriali
IL DOLORE E' una sensazione spiacevole provocata (in genere) da fattori potenzialmente dannosi per le cellule. Le cellule “offese” liberano molecole che.
Organizzazione funzionale del SNC;
Università degli Studi Palermo
I cinque sensi La vista L’udito L’olfatto Il gusto Il tatto.
Elenco dei cinque sensi
Introduzione ai sistemi motori
Introduzione anatomica al sistema nervoso
Recettori e vie centripete
IL CERVELLO VISIONE DALL’ALTO.
Il processo della Visione e Stereoscopia
Prof. S.F. Mingiardi UNITEL SEREGNO
OTTICA GEOMETRICA Un’onda e.m. si propaga rettilineamente in un mezzo omogeneo ed isotropo con velocità n si chiama indice di rifrazione e dipende sia.
IL SISTEMA NERVOSO Andrea Moruzzi.
Anatomia del sistema nervoso
Cenni di ottica fisiologica
Il cervello • Aree corticali • Emisferi • Mancinismo.
DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
Fisiologia della sensibilità generale
Cenni di fisiologia oculare
LA TERAPIA DEL DOLORE NEL BAMBINO
DN 1 Anatomia & Fisiologia del dolore. DN 1. 1
Il sistema nervoso e la percezione sensoriale: l’esempio della vista
CORTECCIA CELEBRALE EMISFERI E LOBI ....
La corteccia cerebrale è uno strato laminare continuo che rappresenta la parte più esterna del telencefalo negli esseri vertebrati. È formata dai neuroni,
Il cervello.
Ricerca sul movimento Gianluca Oldani
Sviluppo del sistema visivo
IL SISTEMA NERVOSO UMANO
IL SISTEMA NERVOSO DI GIULIA PASTORE e AMINTA CAVALLOTTI 3°B.
Diencefalo e Nuclei della Base
Di Amadio Antonella Dott.ssa in fisioterapia
GLI ORGANI DI SENSO.
il tatto,la vista,l’udito,l’olfatto,il gusto
L’INTERAZIONE LUCE-MATERIA
ELABORAZIONE DELL’ INFORMAZIONE VISIVA
Diffrazione da apertura circolare
VISIONE.
Organizzazione del sistema nervoso Sezione sensitiva/recettori Sezione motoria/effettori.
I recettori sensoriali
MIDOLLO SPINALE Dove si trova?
SISTEMA NERVOSO CENTRALE
SISTEMI SENSORIALI.
NEUROTRASMETTITORI Acetilcolina (ACh): derivato dell’acido acetico; sinapsi neuromuscolari e SNV (para) dei vertebrati; SNC vertebrati ed invert. derivati.
L’OCCHIO L'occhio, o bulbo oculare, è l'organo di senso principale dell'apparato visivo, che ha il compito di ricavare informazioni sull'ambiente circostante.
Transcript della presentazione:

CORSO DI ELEMENTI DI OTTICA INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELLA VISIONE Docente prof. Claudio Folletto

Contatto con L’Ambiente SENSIBILITA’: Generale Specifica

GENERALE SOMATICA VISCERALE

SOMATICA ESTEROCETTIVA: stimoli Tattili, superficiali e profondi Termici e Dolorifici PROPRIOCETTIVA: stimoli Dai Muscoli,Tendini,Articolazioni

PROPRIOCETTIVA COSCIENTE; proiettata alla Corteccia Telencefalica INCOSCIENTE; Proiettata alla corteccia Cerebellare

SENSIBILITA GENERALE Capacità Epicritica; ben discriminabile nelle sue caratteristiche Capacità Protopatica; ricca di contenuti difficili da analizzare

Sensibilità VISCERALE Ambiente Interno Al Nevrasse tramite i nervi spinali ed encefalici Proiezione principale all’Ipotalamo Recettori: Osmocettori Chemocettori Barocettoeri

VIE SENSITIVE SPINO-BULBO-TALAMO-CORTICALE Sensibilità ; tattile epicritica, propriocettiva cosciente, del tronco e degli arti

VIE SENSITIVE SPINO-TALAMO-CORTICALE Tattile protopatica,termica e dolorifica, del tronco e degli arti

Sensibilità SPECIFICA Recettori specifici Primari Secondari cellule nervose cellule epiteliali

S. SPECIFIICA Ai centri superiori(encefalo) Tramite nervi encefalici 1° paio Olfattiva 2° paio Visiva 7°9°10° Gustativa 8° paio Acustica-Vestibolare

RETINA Organo periferico del Sistema Nervoso La luce vi causa modifiche : Fisico-Chimiche Elettriche

Visione Sistema Retino-Cerebrale Gli impulsi sono percepiti come: colore, forma, spazio, luminosità ecc Dando origine ad una risposta: feedback

Le risposte sono Fisiologiche Motorie e di orientamento spaziale Psichiche Comportamentali

Visione; 2 scuole NATIVISTI: trasmissione innata delle capacità motorie e di orientamento spaziale del sistema visivo data dalla organizzazione anatomo-fisiologica Trasmissione FILOGENETICA

Visione; 2 scuole EMPIRISTI: modello beavoristico Capacità motorie e di orientamento spaziale del sistema visivo si acquisiscono con l’esperienza e con l’aiuto della cenestesi acquisizione ONTOGENETICA

FILOGENESI Virus-Batteri Celenterati Spugnacei Echinodermi Platelminti Procordati Nematodi Pesci Anellidi Rettili Anfibi Crostacei Uccelli Molluschi,Aracnoidi Mammiferi Insetti

FILOGENESI Invertebrati: Stigma ( punto) Placoide(disco) gruppo di cellule fotosensibili Pesci : 2 occhi ( vescicole ottiche sferiche) cristallino mobile ( avanti – indietro) cornea Mammiferi : sistema ottico evoluto

FILOGENESI Coordinazione binoculare per: Frontalizzazione degli occhi Decussazione delle vie ottiche

MAMMIFERI 2 Vie Uditiva – Olfattiva Visiva grande padiglione sistema motorio auricolare sistema tattile grande organo sistema visivo olfattivo

ONTOGENESI Dal concepimento alla maturità attraverso tre fasi: Crescita Maturazione Apprendimento

ONTOGENESI Ciascuna fase agisce sulle altre e qualsiasi apprendimento lascia una traccia nel sistema nervoso sotto forma di associazione o registrazione che completano la maturazione in corso, ogni nuova tappa della maturazione permette l’acquisizione di esecuzioni più elaborate

ONTOGENESI Nel sistema visivo: le strutture si formano a partire dalla originaria evaginazione cerebrale fino a formare gli occhi Dopo la nascita: pochi mutamenti strutturali; retina centrale 5/6 mesi, muscolatura iridea 5/6 anni

ONTOGENESI Il processo dell’apprendimento visivo come centratura ed identificazione maturano con il resto dell’organismo in una interazione che dà origine alla VISIONE

La visione risulta dai processi Centratura Identificazione Vestibolare – Antigravità Verbo - Uditivo

Retina e Direzione Spaziale La Retina risponde a stimoli meccanici come risponde agli stimoli luminosi I punti retinici hanno nello spazio una propria direzione spaziale Questi valori direzionali sono detti Segni locali di LOTZE

Spazio soggettivo ed oggettivo Spazio fisico oggettivo dove si trova l’oggetto Spazio soggettivo dove noi lo localizziamo Possono essere diversi e variano da un individuo all’altro

Alcune caratteristiche degli stimoli visivi Luminanza Lunghezza d’onda Estensione Localizzazione oggettiva Sono caratteristiche comuni allo stimolo ma la sensazione che danno dipende anche dal precedente ADATTAMENTO

Fasi dello sviluppo del sistema visivo 1°mese ; riflesso di fissazione 2°mese ; ammiccamento e fiss. Coniugata 3°mese ; riflesso di convergenza 5°mese ; inizia l’accomodazione 6°mese ; stabilizzazione della fiss. coniugata, mantenimento della convergenza

Fasi dello sviluppo del sistema visivo 1° anno; riflesso di fusione 2°anno ; si stabilizza la convergenza 3°anno ; accomodazione 4°anno ; migliore acuità visiva 5°anno ; maturano tutti i riflessi e l’acuità 6°anno ; concluso lo sviluppo binoculare acuità di norma 10/10

Sviluppo del sistema visivo

Visione come input ed output L’ambiente collabora allo sviluppo funzionale La variazione dello stimolo varia la percezione e la risposta esecutiva Uno stimolo costituisce un input Una esecuzione funzionale costituisce un output

Relazioni motorie tra sistema visivo, scheletale, uditivo, vestibolare RTC ; riflesso tonico del collo Fase monolaterale Gli occhi si muovono separatamente RST ; riflesso simmetrotonico Fase duolaterale Gli occhi iniziano una collaborazione

Relazioni tra sistemi Gli occhi possono fissare in modo volontario aree specifiche del campo visivo Questa capacita è controllata da una piccola area corticale situata bilateralmente nella regione premotoria dei lobi frontali

Relazione tra sistemi Il mantenimento della fissazione viene mantenuto in modo involontario sotto il controllo di una area (19) della ciorteccia visiva occipitale

Relazione tra sistemi Gli stimoli che passano per il mesencefalo ( tubercoli superiori) giungono alla sostanza reticolare ed infine ai nuclei dei muscoli oculomotori

Relazione tra sistemi Dai tubercoli superiori partono stimoli che giungono ad altre aree del tronco dell’encefalo per far deviare la testa ed anche tutto il corpo verso il lato da cui provengono stimoli luminosi , uditivi o tattili del corpo

Relazione tra sistemi I tubercoli superiori svolgono un ruolo importante nell’orientamento degli occhi , del capo e del corpo in relazione a segnali provenienti dall’esterno, segnali Visivi Uditivi Tattili Di altra natura

Relazione tra sistemi Sistema vestibolare : i nuclei vestibolari sono connessi direttamente con i nuclei del tronco encefalico; quando il capo subisce un’accelerazione in verticale, laterale, longitudinale, angolare, gli occhi vengono spinti ad un movimento compensatorio in direzione opposta

Relazione tra sistemi Dopo distruzione patologica del sistema vestibolare e delle informazioni propriocettive l’equilibrio è mantenuto utilizzando le informazioni visive Uno spostamento anche lieve, lineare o angolare del corpo comporta uno slittamento dello stimolo visivo sulla retina che giunge come informazione ai centri dell’equilibrio

Orientamenti nello studio della visione Ottica oculare Analisi del sistema visivo Studio sull’adattamento visivo Relazioni tra organismo e visione

Esempi di relazione tra orientamenti ed indirizzi di indagine Ottica oculare: problemi ottici, ametropie Analisi visiva: occhio-cervello,funzione Adattamenti : confort, miopie scolari ecc Visione organismo: problemi di sviluppo,efficienza, apprendimento ecc

SISTEMI CORTICALE: sensazione visiva in un contesto logico VISCERALE:identificazione,accomodazione SCHELETALE:centratura,convergenza

Organizzazione:tre livelli Struttura: elementi del sistema Funzione: attivazione delle strutture Operazione: equilibrio funzionale, automatismo e nuovi livelli esecutivi

Il sistema è funzionale quando è Disponibile: operare in ogni momento Economico: energia sufficiente Elastico: affrontare qualsiasi impegno senza disturbi

Il sistema visivo Funziona per interazione con le onde elettromagnetiche Tali onde hanno differenti modalità di essere percepite Queste modalità si differenziano in relazione all’organo che le percepisce

Onde Elettromagnetiche Sono sorgente di vita per il nostro sistema Hanno diretto rapporto con il nostro corpo Consentono agli esseri viventi il contatto con l’universo Sono indispensabili per i nostri sensi

La radiazione solare Dai 200 ai 1800 nanometri UV 3% invisibile dai 200 ai 400 nm Visibile 37% dai 400 ai 760 nm IR infrarossi 60% dai 760 ai 1800 nm

Interazione della radiazione elettromagnetica con le molecole Le onde elettromagnetiche interagiscono con le molecole organiche in generale e dell’apparato visivo in particolare Possono avere interazione nociva Possono produrre fenomeni specifici

Fenomeni nocivi UVA: 315-400 nm ;invecchiamento cutaneo, piccoli tumori UVB: 280-315 nm ; abbronzatura,eritema, danni oculari UVC: 200-280 nm ; pericolosissimi, bloccati dall’ozono(O3) IR: 760-1800 nm; calore,vasodilatazione,sudorazione

Onde elettromagnetiche Una parte dello spettro; 400-760 nm Dà origine al fenomeno che chiamiamo LUCE

LA LUCE L’attività della luce può essere controllata Le immagini che da essa derivano possono essere modulate L’immagine è nel cervello e non sulla retina Le lenti ed i prismi agiscono modificando la vergenza d’entrata e quindi l’input

Azione di lenti e prismi LENTI E PRISMI AGENDO SULLA RADIAZIONE LUMINOSA OVVERO SULL’IMMAGINE POSSONO ALTERARE LA PERCEZIONE E DI CONSEGUENZA LA SENSAZIONE VISIVA CHE NE DERIVA

Lenti e Prismi Hanno effetti di carattere Fisiologico Psicologico Sul sistema visivo

Lenti negative Accomodazione: stimolo Convergenza : stimolo Spazio : avvicinamento Oggetto: rimpicciolito Figura sfondo: figura Luce : - distribuzione + intensità Sinergia: prismi B out

Lenti positive Accomodazione : inibizione Convergenza : inibizione Spazio : allontanamento Oggetto : ingrandito Figura sfondo : sfondo Luce : + distribuzione - intensità Sinergia : prismi B in

Prismi B OUT Accomodazione : stimolo Convergenza : stimolo Spazio : avvicinamento Oggetto : rimpicciolito Figura sfondo : figura Luce : - distribuzione + intensità Sinergia : lenti negative

Prismi B IN Accomodazione : inibizione Convergenza : inibizione Spazio : allontanamento Oggetto : ingrandito Figura sfondo : sfondo Luce : + distribuzione – intensità Sinergia : lenti positive

Prismi in coppia base DX - SX Alterazioni neuro motorie Alterazioni neuro sensoriali Visual training Controllo e/o correzione postura

Prismi gemellati B alta Anomalie neuro muscolari degli occhi Visual training Accomodazione : stimolo Convergenza : stimolo Inducono inclinazione della testa in avanti Sinergia : lenti negative, prismi B out

Prismi gemellati B bassa Anomalie neuro muscolari degli occhi Visual training Accomodazione : inibizione Convergenza : inibizione Inducono inclinazione della testa indietro Sinergia : lenti positive, prismi B in

Particolari applicazioni Utilizzazioni binoculari o monoculari relativamente a: alterazioni della visione binoculare alterazione della relazione spazio – tempo correzione di difetti visivi

Particolari applicazioni Situazioni secondari a: traumi patologie generali patologie neurologiche alterazioni psicologiche alterazioni della postura altro

Le lenti ed i prismi Sono utilizzati nell’ottica meccanica Sono utilizzati per effetti speciali Sono utilizzati in vari settori dell’industria Sono utilizzati per la realizzazione di apparecchiature nelle più svariate discipline scientifiche

GRAZIE PER L’ATTENZIONE PRESENTAZIONE DISPONIBILE SUL SITO www.fis.uniroma3.it/Folletto