XVI Osservatorio sulle spese delle famiglie torinesi (anno 2012 - I semestre 2013) Con la collaborazione di 1 1.

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XVI Osservatorio sulle spese delle famiglie torinesi (anno 2012 - I semestre 2013) Con la collaborazione di 1 1

Relazione di Luigi Bollani Le spese delle famiglie torinesi 2 XVI Osservatorio sulle spese delle famiglie torinesi (anno 2012 - I semestre 2013) Relazione di Luigi Bollani Università di Torino 2

Caratteristiche generali dell’indagine Le spese delle famiglie torinesi Caratteristiche generali dell’indagine Obiettivi Metodo di rilevazione Scelta e dimensione del campione Confrontabilità dei risultati

Caratteristiche generali dell’indagine Le spese delle famiglie torinesi Caratteristiche generali dell’indagine Obiettivi Rilevazione della spesa per diverse categorie di consumo e confronto con gli anni precedenti Consumo come esperienza di comportamento rilevata a livello famigliare Consumo come riflesso di relazioni e parte della storia torinese Abitudini di consumo e loro variazioni nel tempo Metodo di rilevazione Scelta e dimensione del campione Confrontabilità dei risultati

Caratteristiche generali dell’indagine Le spese delle famiglie torinesi Caratteristiche generali dell’indagine Obiettivi Metodo di rilevazione Libretto degli acquisti: per annotare le spese correnti della famiglia intervistata nel corso di dieci giorni (periodo di rilevazione) Questionario: per annotare le spese che vengono effettuate a intervalli più lunghi (p. es. per beni durevoli) Scelta e dimensione del campione Confrontabilità dei risultati

Caratteristiche generali dell’indagine Le spese delle famiglie torinesi Caratteristiche generali dell’indagine Obiettivi Metodo di rilevazione Scelta e dimensione del campione 240 famiglie torinesi intervistate ogni anno, nella persona del “responsabile degli acquisti” Ripartizione proporzionale a priori secondo “dimensione famigliare” e “tipologia famigliare” (“single”,”coppia senza figli”,”coppia con figli”,”nucleo monoparentale”, ”altro”) Verifiche su alcune categorie di occupazione e stati di inoccupazione del capofamiglia e dei componenti Confrontabilità dei risultati

Caratteristiche generali dell’indagine Le spese delle famiglie torinesi 7 Caratteristiche generali dell’indagine Obiettivi Metodo di rilevazione Scelta e dimensione del campione Confrontabilità dei risultati - Indagine nazionale Istat - Indagine sul comune di Milano della Camera di Commercio di Milano

Risultati sintetici complessivi Le spese delle famiglie torinesi 8 Risultati sintetici complessivi Ok grafico, rivedere commento La spesa aggregata per i consumi delle famiglie torinesi presenta una graduale crescita nominale fino al 2008, per poi contrarsi in modo progressivamente crescente nel 2009 e nel 2010. Il 2011 resta in linea con il 2010, mentre nel 2012 si verifica un’ulteriore diminuzione. 8

Risultati sintetici complessivi Le spese delle famiglie torinesi 9 Risultati sintetici complessivi Ok grafico, rivedere commento Alla progressiva contrazione della spesa, tra il 2008 e il 2010, si accompagna un altrettanto graduale aumento dell’incidenza della spesa alimentare sulla spesa complessiva. Tale incidenza cresce ancora nel 2011 e nel 2012. 9

Risultati sintetici complessivi Le spese delle famiglie torinesi 10 Risultati sintetici complessivi Ok grafico, rivedere commento Primo semestre 2013: il livello di spesa è valutato ponendo uguale a 100 la spesa del primo semestre 2008. Il livello decresce fino al 2010, registra poi fluttuazioni abbastanza contenute nel periodo successivo. 10

Risultati sintetici complessivi Le spese delle famiglie torinesi 11 Risultati sintetici complessivi Ok grafico, rivedere commento Primo semestre 2013: quota dei consumi alimentari stabile (leggermente inferiore) rispetto all’anno precedente. Si interrompe così una serie crescente fin dal primo semestre 2008. 11

Importanza reciproca dei comparti alimentare e non alimentare Le spese delle famiglie torinesi 12 Importanza reciproca dei comparti alimentare e non alimentare Quote per consumi non alimentari nel 2012 Evoluzione delle quote tra il 2011 e il 2013 (primo semestre) Da cambiare 12

Sintesi dei risultati per i consumi alimentari Le spese delle famiglie torinesi Sintesi dei risultati per i consumi alimentari La spesa media mensile per generi alimentari e bevande nelle famiglie campione è risultata di: * 297 euro nel 2008 (-3,5% rispetto al 2007), * 323 euro nel 2009 (+9% rispetto al 2008), * 305 euro nel 2010 (-6% rispetto al 2009) * 319 euro nel 2011 (+4,4% rispetto al 2010) * 314 euro nel 2012 (-1,5% rispetto al 2011) Confronto ultimi due semestri: * -2% circa tra il I sem. 2013 e il I sem. 2012 La quota di spesa alimentare sulla spesa totale, cresciuta di quasi due punti percentuali tra il 2008 il 2009, continua a crescere di circa mezzo punto l’anno fino al 2012. Nei primi mesi 2013 si registra invece una lieve diminuzione.

Struttura consumi alimentari Le spese delle famiglie torinesi 14 Struttura consumi alimentari Quote per consumi alimentari nel 2012 Evoluzione delle quote tra il 2011 e il 2013 (primo semestre) 14

Sintesi dei risultati per i consumi non alimentari Le spese delle famiglie torinesi Sintesi dei risultati per i consumi non alimentari La spesa media mensile per generi non alimentari nel campione è risultata di: * 2.054 euro nel 2006 * 2.131 euro nel 2007 * 2.290 euro nel 2008 * 2.169 euro nel 2009 * 1.920 euro nel 2010 * 1.904 euro nel 2011 * 1.809 euro nel 2012 Confronto ultimi due semestri: * +1,5% circa tra il I sem. 2012 e il I sem. 2013

Struttura consumi non alimentari Le spese delle famiglie torinesi Struttura consumi non alimentari Quote per consumi non alimentari nel 2012 Evoluzione delle quote tra il 2011 e il 2013 (primo semestre)

Struttura consumi non alimentari Le spese delle famiglie torinesi 17 Struttura consumi non alimentari Quote per consumi non alimentari nel 2012 Evoluzione delle quote tra il 2011 e il 2013 (primo semestre) 17

Consumi non alimentari Comportamenti di consumo Le spese delle famiglie torinesi 18 Consumi non alimentari Comportamenti di consumo ABBIGLIAMENTO: (vestiario e calzature) 18

Consumi non alimentari Comportamenti di consumo Le spese delle famiglie torinesi 19 Consumi non alimentari Comportamenti di consumo Acquisti presso Outlet (I sem. 2011 - I sem. 2013) Nel primo semestre 2011 il 42% delle famiglie campione si è recato almeno una volta in un outlet. Nel primo semestre 2012 questa percentuale si è abbassata al 33%. Nel primo semestre 2013 ulteriore riduzione al 25%. Il più visitato Mondovicino (43% delle visite), segue Serravalle Scrivia (32%) e Vicolungo (23%). 19

Consumi non alimentari Comportamenti di consumo Le spese delle famiglie torinesi 20 Consumi non alimentari Comportamenti di consumo SPETTACOLI: 20

Struttura consumi non alimentari Le spese delle famiglie torinesi 21 Struttura consumi non alimentari Quote per consumi non alimentari nel 2012 Evoluzione delle quote tra il 2011 e il 2013 (primo semestre) 21

Spese per il tempo libero Le spese delle famiglie torinesi 22 Spese per il tempo libero Dal 2006 i tre aggregati sono in crescita; nel 2008 inizia una forte diminuzione della spesa per vacanze che tra il 2010 e il 2012 pare aver trovato più stabilità,ma che nel primo semestre 2013 mostra una tendenza negativa; la ricreazione diminuisce rapidamente dal 2010; tengono di più cura ed effetti personali pur retrocedendo ai valori del 2006

L’abitudine al pasto fuori casa Le spese delle famiglie torinesi L’abitudine al pasto fuori casa

L’abitudine al pasto fuori casa Le spese delle famiglie torinesi L’abitudine al pasto fuori casa L’abitudine (almeno mensile) ai “pasti fuori casa” si è sviluppata negli anni precedenti alla crisi (2006-2008); Dall’inizio del 2009 si avverte una tendenza opposta. 53% delle famiglie nel 1° semestre 2009, 40% delle famiglie nel 1° semestre 2010, 46% delle famiglie nel 1° semestre 2011 (ripresa). 45% delle famiglie nel 1° semestre 2012 (tenuta). 32% delle famiglie nel 1° semestre 2013 (il valore più basso). Le spese dedicate a questi consumi diminuiscono più che in media: -20% tra I sem.2008 e I sem.2009; -17% tra I sem. 2009 e I sem. 2010; -12,5% tra I sem. 2010 e I sem. 2011; stabile tra I sem. 2011 e I sem. 2012; - 19,5% tra I sem. 2012 e I sem. 2013.

Struttura consumi non alimentari Le spese delle famiglie torinesi 25 Struttura consumi non alimentari Quote per consumi non alimentari nel 2012 Evoluzione delle quote tra il 2011 e il 2013 (primo semestre) 25

Le spese delle famiglie torinesi Percorso di variazione delle quote di spesa tra: - il 2008 e il 2012 (asse orizzontale) - il 1° sem. 2012 e il 1° sem. 2013 (asse verticale) . Ok grafico rivedere titolo Nota: la grandezza delle bolle è proporzionale alla quota di spesa nel 2012

Comportamenti emergenti: Commercio equo e solidale Le spese delle famiglie torinesi Comportamenti emergenti: Commercio equo e solidale Ok grafico, rivedere commento Sviluppo fino al 2008 (37%); successiva frenata con fluttuazioni nel tempo Consumo saltuario; i generi più acquistati sono caffè, cioccolato, zucchero (tra gli alimentari) e oggettistica (tra i non alimentari).

Comportamenti emergenti: Acquisto prodotti biologici Le spese delle famiglie torinesi Comportamenti emergenti: Acquisto prodotti biologici Ok grafico, rivedere commento Sviluppo fino al 2008 (63%); frenata fino al 2010; rimbalzo nel 2011 e nuova contrazione successiva Percentuale abbastanza piccola della spesa alimentare. Consumo di frutta, verdura, succhi, uova.

Comportamenti emergenti: Acquisti on line Le spese delle famiglie torinesi Comportamenti emergenti: Acquisti on line Ok grafico, rivedere commento Variazioni contenute fino al 2010, crescita intensa nel 2011 che prosegue più lentamente ma con gradualità Generi: biglietti di viaggio, prenotazioni alberghiere, libri. abbigliamento, coupon di sconti da siti specializzati, giochi per bambini.

Comportamenti emergenti: Acquisto a rate Le spese delle famiglie torinesi Comportamenti emergenti: Acquisto a rate Moderato ma progressivo sviluppo fino al 2010; utilizzato specialmente per effettuare acquisti diversamente non fattibili. Dal 2010 è in progressiva diminuzione I generi maggiormente acquistati a rate sono auto, mobili, televisore, elettrodomestici.

Percentuali di rinuncia ad alcuni tipi di acquisto Le spese delle famiglie torinesi 31 ok 31

Confronto tra Torino e Milano I Le spese delle famiglie torinesi 32 Confronto tra Torino e Milano Grafico Milano-Torino aggiunto Nota: nel confronto non si considerano manutenzioni alla casa, acquisti di autoveicoli e tasse sulla casa come l’imu Negli ultimi tre anni considerati, dal 2009 al 2012, Torino ha mostrato una diminuzione nella spesa, mentre Milano registra una crescita. 32

Confronto con alcune macro-aree nazionali e con Milano Le spese delle famiglie torinesi 33 Confronto con alcune macro-aree nazionali e con Milano ok Nota: nel confronto (anno 2012) non si considerano manutenzioni alla casa, acquisti di autoveicoli e tasse sulla casa come l’imu Aggiungendo alla spesa alimentare quella per l’abitazione e le utenze domestiche si raggiunge almeno il 50% della spesa. La media italiana (54%) si ottiene con valori più bassi al nord (specie nord-est) e più alti al centro-sud e soprattutto nelle isole. 33

Confronto tra Torino e Milano Le spese delle famiglie torinesi 34 Confronto tra Torino e Milano Grafico Milano-Torino aggiunto Dato il contenimento generale della spesa a Torino, il peso della casa supera quello dei milanesi. A Milano vi sono quote maggiori per sanità e altri beni non primari, come vacanze, assicurazioni, onorari, cura della persona. 34

Confronto tra Torino e Milano Le spese delle famiglie torinesi 35 Confronto tra Torino e Milano Grafico Milano-Torino aggiunto A Torino sono maggiori le quote per pane e cereali, latticini, carni e verdura; gli altri generi sono proporzionalmente più consumati a Milano (differenza rilevante nella quota di bevande alcoliche). 35

Lo spreco alimentare in ambiente domestico Le spese delle famiglie torinesi 36 Lo spreco alimentare in ambiente domestico Frequenze di acquisto e tempi di stoccaggio in casa di alcuni generi alimentari Grafico Milano-Torino aggiunto A destra i generi acquistati più frequentemente (acq_1gg , acq_2-3gg …) e quelli trattenuti in casa per un tempo breve (tmp_1-3gg). Procedendo verso sinistra i generi acquistati più raramente e conservati in casa più a lungo. 36

Lo spreco alimentare in ambiente domestico Le spese delle famiglie torinesi 37 Lo spreco alimentare in ambiente domestico Alcuni comportamenti nel fare la spesa … … e sui pasti in famiglia … Grafico Milano-Torino aggiunto 37

Lo spreco alimentare in ambiente domestico Le spese delle famiglie torinesi 38 Lo spreco alimentare in ambiente domestico L’attenzione allo spreco viene segnalata dall’uso di punteggi generalmente bassi. Per dolci, pasta e biscotti, carne e pesce si riscontrano i punteggi medi più bassi (altezza dei rettangoli). Anche la variabilità tra risposte, dovute a soggetti diversi, pare più limitata che per gli altri generi I generi successivi sono considerati progressivamente più soggetti a spreco: nell’ordine latticini, pane, minestre, frutta e verdura. Particolarmente ampie sono le variazioni di punteggio tra un rispondente e l’altro per minestre e pane (linee verticali tratteggiate più lunghe). Mentre per le minestre ciò può dipendere da abitudini alimentari e di cucina differenti, per il pane viene anche in considerazione il significato simbolico di archetipo dei valori alimentari, cui forse è attribuita differente importanza da caso a caso. Spreco secondo alcuni generi alimentari Grafico Milano-Torino aggiunto 38

Lo spreco alimentare in ambiente domestico Le spese delle famiglie torinesi 39 Lo spreco alimentare in ambiente domestico Spreco secondo alcuni generi alimentari: approfondimento Grafico Milano-Torino aggiunto 39

Lo spreco alimentare in ambiente domestico Le spese delle famiglie torinesi 40 Lo spreco alimentare in ambiente domestico Alcune domande sulle scadenze … Grafico Milano-Torino aggiunto 40

Lo spreco alimentare in ambiente domestico Le spese delle famiglie torinesi 41 Lo spreco alimentare in ambiente domestico Percezione di valori collegati allo spreco alimentare Grafico Milano-Torino aggiunto Sulla tutela dello spreco prevalgono motivi tradizionali, culturali, economici ed etici. Come si vede dalla lunghezza delle linee verticali, i pareri più coesi (corrispondenti a linee più corte) riguardano motivi tradizionali ed etici. 41

Le spese delle famiglie torinesi 42 Grazie 42