UF Prevenzione Igiene e Sicurezza nei luoghi di Lavoro

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE
Advertisements

MATERIALI CARTA.
SABATO 10 GIUGNO RITROVO c/o Ciclobby ore 15,30 (partenza ore 16) ore 15,30 (partenza ore 16) Via Borsieri 4 (zona Isola) - MILANO Durata manifestazione:
La Respirazione.
I Catalizzatori delle reazioni biologiche
Prevenzione nel settore della sanità: esperienze del Servizio PSAL
PREVENZIONE E SICUREZZA IN LABORATORIO
La Respirazione.
LIMITI DI ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI, FISICI E BIOLOGICI
Il Fumo fa male TOSSICODIPENZE FUMO DA SIGARETTA Gianvito Boi.
Il rischio nel laboratorio chimico
“Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro”.
Sicurezza sul lavoro.
Impatti sulla salute da parte dei principali inquinanti
Sperimentazione dell’ALGORITMO MoVaRisCh
CLASSIFICAZIONE DEI RISCHI
INQUINAMENTO DELL’ARIA E DANNI ALLA SALUTE
Corso di formazione RRLLS
Comunicazione, Formazione e Consultazione dei Lavoratori
Campionamento Polveri Inalabili
Dott. FLEIDO MARTELLINI
“Cosa c’è che non sia tossico
CRISTALLIZZAZIONE DELL’ACETANILIDE
1Milano, 3 Novembre 2004Assemblea Nazionale FISM WORKSHOP La certificazione dei requisiti di qualità per le Società Medico-Scientifiche Presentazione del.
Corso di MEDICINA DEL LAVORO
Dott. Cinzia Delucis LSP Nord-Ovest Lucca
Il decreto 626 La valutazione dei rischi. La valutazione del rischio, grazie ad un approccio strutturato, permette di stimare il rischio e prendere coscienza.
LA SIGARETTA, UN NEMICO DA COMBATTERE!
PROTEGGIAMO IL NOSTRO APPARATO RESPIRATORIO
PROGETTO LAUREE SCIENTIFICHE
Rischi e danni dell’esposizione a polveri
CRISTALLIZZAZIONE DELL’ACETANILIDE
VIVERE SANO :3.
Rischio chimico I.P. Stefano German Dr. Inf. Pietro Valenta.
Comunicare e insegnare la scienza
F.A.Q..
Rischi chimici Sono i tradizionali fattori di rischio lavorativo.
R.S.P.P. (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione )
Apparato Respiratorio
APPARATO RESPIRATORIO APPARATO RESPIRATORIO APPARATO RESPIRATORIO
Conferenza Stato-Regioni
Un treno carico di stress
INQUINAMENTO DELL’ ARIA
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
IL TABACCO Il primo a descrivere il tabacco fu Cristoforo Colombo
DEFINIZIONE E FUNZIONI
La sorveglianza sanitaria negli esposti a fluidi lubrorefrigeranti
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole M2 FORMAZIONE DEI LAVORATORI EX D.Lgs. 81/08 (art. 37) E ACCORDO STATO-REGIONI 21/12/2011.
CITOFLUORIMETRIA e SICUREZZA IN LAB.
L’INQUINAMENTO L’inquinamento causato da queste sostanze negli ambienti aperti è definito esterno (o outdoor), mentre l’inquinamento nei luoghi confinati,
La qualità dell’aria indoor e outdoor: le implicazioni per il fumo di tabacco La qualità dell’aria indoor e outdoor è un bene prezioso e, quando risulta.
RISCHIO CHIMICO Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro è riconducibile all’insieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute, connessi con la presenza,
Sicurezza: definizioni
L’apparato respiratorio Consente la respirazione È strutturato in modo da consentire l’assorbimento dell’ossigeno dall’esterno, e di emettere l’anidride.
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
SINPRO Ambiente srlVia dell’Artigianato n° 20,30030 – Tombelle di Vigonovo (VE) Tel Fax
Gli agenti estinguenti in aeroporto 10/06/20141 UFFICIO ISPETTIVO AEROPORTUALE ITALIA SETTENTRIONALE.
INQUINANTI INORGANICI NELLE ACQUE. INQUINANTI INORGANICI NEL SUOLO ADSORBIMENTO PER SCAMBIO IONICO Z  Na + + K + = Z  K + + Na + Z  Na + + Ca 2+
SICUREZZA DEL LAVORO - RISCHIO INCENDIO - Ing. Rosario Dietze Ordine ingegneri Caserta 974 CESAF - Caserta.
Mesoteliomi ? Il problema dell’amianto nel territorio calabrese COSENZA 21 GENNAIO 2012 M. Iannone, F. Nicolace.
1 “Il RADON e le Misure di Mitigazione” dott.ing. Danilo Tempia Ufficio Igiene Edilizia e Territorio MARANO VICENTINO 17 gennaio 2012 SERVIZIO SANITARIO.
Progetto di Bonifica del Cromo esavalente nei terreni Polo Chimico di Spinetta Marengo.
Il fumo!!!!!.
D.Lgs. 81/08 CONCETTI DI RISCHIO
Capponi Agnese e Isabella Alesiani
Transcript della presentazione:

UF Prevenzione Igiene e Sicurezza nei luoghi di Lavoro SEMINARIO RLS 20 GENNAIO 2012 LA SALUTE SUL LAVORO: VECCHI RISCHI NUOVA ATTENZIONE il materiale presentato sarà disponibile sul sito web http://www.usl2.toscana.it/sup/pagina_area.php?id_area=3 al seminario sono stati attribuiti n. 3 crediti ECM per il personale sanitario la cartellina contiene: brouchure questionario di gradimento questionario ECM modello per quesiti ai relatori presentazione del seminario Si ricorda ai fini dell’attribuzione degli ECM di compilare il relativo questionario e firmare ingresso e uscita al seminario

La polvere nei comparti cartario e cartotecnico : i principali rischi e le possibili soluzioni Dr. Roberto Taddeucci medico del lavoro UF PSLL

Origine della polvere di carta Durante la produzione e seconda lavorazione della carta, la polvere origina dallo sfregamento meccanico del film di carta ad elevata velocità con conseguente liberazione delle fibre contenute nella trama. Di conseguenza la produzione di polvere dipende principalmente da: Le dimensioni della fibra e le caratteristiche della carta la carta di riciclato e di cellulosa a fibra corta è più polverosa La velocità della macchina le macchine più veloci producono più polvere

Polverosità delle cartiere e cartotecniche tissue Con quale valore limite la confrontiamo? … …il TLV dell’ACGIH per le polveri inerti … … era 10mg/mc per le polveri totali (inalabili) 3 mg/mc per le polveri respirabili (frazione a granulometria più fine che può raggiungere l’apparato respiratorio profondo, quindi più pericolosa specie adsorbendo-veicolando sostanze chimiche, rappresentando in studi nel settore cartario circa 1/3 del totale) … … dal 2004 tale limite non viene più pubblicato e viene sostituito dall’appendice B, che precisa che si tratta di valori guida e non di veri TLV, in quanto “sono stati male utilizzati nel passato ed applicati a qualsivoglia particella non reperibile negli elenchi… …” ritenendo che “..anche se biologicamente inerti o poco solubili o insolubili le particelle possono esplicare effetti avversi….”

Polverosità delle cartiere e cartotecniche tissue L’ACGIH raccomanda l’applicazione di tale concentrazione solo a particelle che: Non hanno TLV applicabile Sono insolubili o scarsamente solubili in acqua o nei fluidi polmonari Le polveri di carta contengono sostanze volatili Hanno bassa tossicità cioè non sono cito/genotossiche o chimicamente reattive con il polmone, non causano immuno- sensibilizzazione o effetti tossici diversi dall’infiammazione o dal “sovraccarico polmonare”, non emettono R.I. Alle concentrazioni vicine al livello della raccomandazione hanno effetti cronici sul polmone

Polverosità delle cartiere e cartotecniche tissue Con quale valore limite la confrontiamo? Dal punto di vista della salute (risultati degli studi): La funzionalità polmonare è influenzata da esposizioni prolungate a concentrazioni elevate di polvere di carta (nettamente maggiori di 5 mg/mc) Concentrazioni fra 1 e 5 mg/mc danno origine a disturbi delle prime vie aeree (naso chiuso, croste nel naso, irritazione e secchezza della gola, ecc.)

Figura 35. Generalità delle polveri respirabili (senza distinzione tra cartiera e cartotecnica). Campionamenti 2004-2005 73% dei dati <1mg/m3 media geometrica 0.6mg/m3

Figura 36. Generalità delle polveri inalabili (senza distinzione tra cartiera e cartotecnica). Campionamenti 2004-2005 85% dei dati < 5mg/m3 – media geometrica 1.9 mg/m3

Polverosità delle cartiere e cartotecniche tissue Conclusioni delle misure effettuate dalla USL 2 negli aa. 2004-2010 Polveri totali generalmente al di sotto dei 5 mg/mc (i valori più frequenti sono fra 1 e 3 mg/mc) Range di valori molto ampio : da meno di 1 mg/mc a 28 mg/mc Picchi di esposizione durante operazioni particolari specialmente pulizia con soffiaggio ed interventi all’interno di cabine chiuse Polverosità spesso “diffusa” nei locali di lavoro

Polverosità delle cartiere e cartotecniche tissue E’ generalmente più polverosa la lavorazione del riciclato a causa della minor dimensione delle fibre La cellulosa a fibra corta dà origine a maggior polverosità rispetto alla cellulosa a fibra lunga L’esposizione a ploveri è generalmete minore per i lavoratori alla macchina continua (che possono utilizzare per parte del turno di lavoro box chiusi) rispetto ai lavoratori in cartotecnica

Polverosità delle cartiere e cartotecniche tissue L’indagine sui prodotti chimici presenti nella carta Sono stati analizzati campioni di Cellulose Pulper Prodotto finito Polveri campionate nell’ambiente di lavoro La ricerca qualitativa (GC-MS) delle sostanze organiche solubili nei campioni ha evidenziato la presenza di oltre 100 prodotti chimici, per la maggior parte non tossici o in quantità minime

Polverosità delle cartiere e cartotecniche tissue L’indagine sui prodotti chimici presenti nella carta Necessita di essere completata con: Completamento dell’analisi qualitativa su Prodotti non identificati Prodotti insolubili Analisi quantitativa sui prodotti potenzialmente tossici Caratterizzazione granulometrica delle polveri di carta

Effetti sulla salute delle polveri di carta in Lucchesia Conclusioni degli studi effettuati dalla USL 2 negli anni ’90(*) e nel terzo millennio(**) (concordanza con i dati di letteratura a fronte di analoghe situazioni espositive) (*)Spirometrie e questionari sui sintomi respiratori non hanno evidenziato danni polmonari ( 225 operai in 9 cartiere). (**)Questionari (in collaborazione con i MC). N. 728 questionari afferenti a 13 ditte tra cartiere e cartotecniche per la rilevazione di sintomi irritativi delle prime vie aeree quali crisi di starnuti, senso di naso chiuso, irritazione della gola, secchezza nasale, ecc, hanno evidenziato una frequenza di tali sintomi del 25-27%(50% tra fumatori ed ex fumatori). Non sono invece sostanzialmente stati rilevati (2.8%) sintomi respiratori più importanti quali dispnea, tosse e catarro abituale, asma, febbre, ecc

Le soluzioni Importanti alcuni accorgimenti già applicabili: Aspirazione localizzata più vicino possibile alle zone di produzione della polvere Installazione dei filtri a maniche in locali diversi dai locali di lavoro Pulizia frequente degli impianti e dei locali evitando il soffiaggio, ma per aspirazione Evitare accumuli di polvere di carta che, oltre a far aumentare la polverosità ambientale, rendono più pericolosa (incendi) la loro rimozione per aspirazione Uso di mascherine per operazioni particolari

Le soluzioni Le prospettive Migliorare la conoscenza sulla composizione chimica e la granulometria delle polveri di carta, anche al fine di: Migliorare l’efficienza degli impianti di aspirazione Migliorare la sicurezza degli impianti di aspirazione ai fini della prevenzione degli incendi Prevedere l’installazione degli impianti di aspirazione già in fase di progettazione delle macchine

Grazie per l’attenzione