L’AGROALIMENTARE NEI PROGETTI DI FILIERA

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L’AGROALIMENTARE NEI PROGETTI DI FILIERA MARCHE L’AGROALIMENTARE NEI PROGETTI DI FILIERA Legge Regionale 7/2005 Art. 6 Anno 2006 Progetto Centrali Cooperative Mauro Scattolini – Confcooperative Marche, in rappresentanza Centrali Cooperative

Fonte: Osservatorio cooperazione agricola Nazionale MARCHE UN PO’ DI NUMERI N° Coop. in Italia 5.748 Fatturato prodotto 32 Miliari di € Tot. soci 866.615 Fonte: Osservatorio cooperazione agricola Nazionale Sementiero Cereali Ortofrutta Vino Zootecnico Latte Conduzione Forestale Biologico Marche N° Coop. Marche 207 Fatturato prodotto 650 milioni di € Tot. Soci 19.652 Fonte: Elaborazione dati Centrali Cooperative Mauro Scattolini – Confcooperative Marche, in rappresentanza Centrali Cooperative

MISSION DELLA COOPERATIVA MARCHE MISSION DELLA COOPERATIVA Rapporto con il socio Nuovo diritto societario (Coop. Agricola) mutualità prevalente Circa 80% della materie prime lavorate sono conferite dai soci La quantità dei prodotti conferiti dal socio > 50% del totale Bilancio controllo filiera a monte massimizzare il valore dei prodotti conferiti dai soci Mauro Scattolini – Confcooperative Marche, in rappresentanza Centrali Cooperative

MISSION DELLA COOPERATIVA MARCHE MISSION DELLA COOPERATIVA Provenienza materia prima di origine italiana 81% locale 17% italiana 2% estera 98% di origine italiana Fonte: Osservatorio cooperazione agricola Nazionale Made in Italy Made in Marche Mauro Scattolini – Confcooperative Marche, in rappresentanza Centrali Cooperative

COOPERATIVA AGRICOLA = FILIERA AGROALIMENTARE MARCHE COOPERATIVA AGRICOLA = FILIERA AGROALIMENTARE produttore materie prime socio attivo valorizzazione della materia prima garanzia di qualità prodotti locali GDO DO Agricoltore Trasformazione Distribuzione Consumatore Vendita diretta “una impresa cooperativa ed una OP possono essere assimilate al modello di aggregazione – costituzione di società partecipate dai diversi soggetti appartenenti alla filera “ PSR MARCHE 2007/2013 “Alle OP ed alla cooperative e loro organismi di secondo livello, è riconosciuta la priorità ordinale massima rispetto alla forza del legame dell’accordo di filiera” Bozza progetti di filiera Mauro Scattolini – Confcooperative Marche, in rappresentanza Centrali Cooperative

MARCHE OSSERVAZIONI ALLE DISPOSIZIONI ATTUATIVE PROGETTI DI FILIERA (28/01/2009) Il bando delle filiere deve rispondere alle necessità di: Consolidamento Sviluppo Promozione Filiere gia presenti sul territorio Come previsto dal PSR Marche 2007/2013: Necessità di attivare tutte le filiere: Forestali Agroalimentari Biologiche Energetiche Mauro Scattolini – Confcooperative Marche, in rappresentanza Centrali Cooperative

Rispetto delle regole imposte dal PSR Marche: OSSERVAZIONI ALLE DISPOSIZIONI ATTUATIVE PROGETTI DI FILIERA (28/01/2009) Rispetto delle regole imposte dal PSR Marche: Filiere Regionali Filiere Locali Microfiliere Riferimento alle realtà territoriali esistenti Favorire lo sviluppo e limitare vincoli e restrizioni Considerare le dinamiche del mercato Corretta ripartizione risorse disponibili Mauro Scattolini – Confcooperative Marche, in rappresentanza Centrali Cooperative

studio Centrali Cooperative MARCHE OSSERVAZIONI ALLE DISPOSIZIONI ATTUATIVE PROGETTI DI FILIERA (28/01/2009) gli obiettivi del bando devono tener conto delle esigenze delle cooperative oggi presenti studio Centrali Cooperative organizzazione produzione accesso al mercato Investimenti strutturali Sistemi di qualità Innovazione Assistenza tecnica Promozione Formazione Manageriale Rapporto con la distribuzione Mauro Scattolini – Confcooperative Marche, in rappresentanza Centrali Cooperative

Favorire la partecipazione ai Progetti di Filiera MARCHE OSSERVAZIONI ALLE DISPOSIZIONI ATTUATIVE PROGETTI DI FILIERA (28/01/2009) Favorire la partecipazione ai Progetti di Filiera Meccanismo Incentivante Confusione sulla necessità di costituire nuova società Rischio di forti penalità in caso di inadempienza di uno dei partner Vincoli contrattuali poco rispondenti alle esigenze del mercato Utilizzo di criteri multipli per la determinazione della tipologia di filiera (n° soci, fatturato, territorialità) Ruolo del soggetto capofila Ruolo degli investimenti pregressi (prebandi misura 123 e bandi misura 123) Mauro Scattolini – Confcooperative Marche, in rappresentanza Centrali Cooperative