Quando si diventa sieropositivi? Cos'è il periodo finestra?

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Transcript della presentazione:

Quando si diventa sieropositivi? Cos'è il periodo finestra? Cos'è il virus HIV? Quando si diventa sieropositivi? Cos'è il periodo finestra? L’HIV è il virus dell’immunodeficienza umana, cioè un virus che colpisce le difese immunitarie dell’ organismo. Quando una persona entra in contatto col virus HIV può diventare sieropositiva, cioè sviluppare una difesa (anticorpi) contro il virus HIV. Questa positività si rileva dopo il periodo finestra, tempo che intercorre tra il momento del contagio e la comparsa nel sangue degli anticorpi contro l’HIV (da tre a sei mesi).In questo periodo, anche se la persona risulta sieronegativa perché non ha ancora sviluppato anticorpi, può trasmettere ugualmente l’infezione.

DOPO IL CONTAGIO I sintomi che si rivelano dopo alcune settimane dal contagio, possono essere trascurati perché simili a quelli influenzali

ASSENZA DI SINTOMI La condizione di sieropositività senza sintomi può durare anni ed è strettamente dipendente dall’equilibrio tra le difese dell’organismo(CD4=valore accettabile + di 500 e non - di 200) e la quantità di virus presente (carica virale).

AIDS In un soggetto sieropositivo, l’instaurarsi ed il ripetersi di patologie serie e di rilevante gravità, dette “opportunistiche”, a carico di più organi ed apparati, conduce alla diagnosi di AIDS.

Cosa c'è alla base della diffusione del virus? Quali liquidi biologici trasmettono il virus? Fino a qualche anno fa si parlava di “categorie a rischio”, riferendosi principalmente alle abitudini di vita di tossicodipendenti ed omosessuali, ma attualmente l’estesa diffusione del virus ha portato ad individuare più genericamente i “comportamenti “a rischio, indipendenti da età, nazionalità, razza, livello educativo e condizione economica dei soggetti. Sono a rischio di trasmissione tutti i materiali biologici che contengono sangue visibile ad occhio nudo: sangue, liquor spinale, liquido pleurico, peritoneale, pericardico, amniotico, biliare,frammenti di tessuto (ad es.osseo),il liquido seminale,le secrezioni vaginali.Anche il latte materno può trasmettere il virus, mentre non hanno rilevanza per il contagio:lacrime, sudore, saliva, urina, secrezioni nasali, vomito, feci.Se pur il virus viene isolato in questo genere di materiale, non è però detto che sia trasmissibile.

QUALI SONO LE VIE DI TRASMISSIONE? VIA EMATICA: attraverso il passaggio di sangue contaminato da persona infetta a sana ( condivisione di siringhe contaminate ed altro materiale in uso ai tossicodipendenti, lesioni da strumenti e taglienti, condivisione di rasoi, lamette, forbicine ed oggetti taglienti per igiene personale, soggetti sottoposti in passato a trasfusioni con sangue ed emoderivati infetti); VIA SESSUALE: attraverso i rapporti etero ed omosessuali con partner infetto.Attualmente è la via di trasmissione più diffusa; VIA VERTICALE MADRE – FIGLIO: durante la gravidanza, attraverso il parto naturale, attraverso l’allattamento al seno.

E' pericoloso vivere negli stessi ambienti di un sieropositivo o di un malato di Aids? NO, perché L’Aids non si trasmette: Nei contatti quotidiani di vita sociale come strette di mano,abbracci e baci, contatti affettivi e familiari,NON sessuali

NON si trasmette: Con l’utilizzo in comune di locali e servizi (telefoni, bar e ristoranti, servizi igienici, cinema, scuole, luoghi di lavoro, palestre, piscine...)

NON si trasmette: Attraverso bicchieri, piatti, posate, materiali da cucina,indumenti e biancheria Attraverso sudore, lacrime, vomito, feci ed urine

QUALI SONO LE PERSONE PIU' ESPOSTE AL RISCHIO DI CONTAGIO? Le persone che hanno rapporti sessuali penetrativi eterosessuali e/o omosessuali senza profilattico I tossicodipendenti per via endovenosa che condividono ago, siringa, fiala, filtro, cucchiaino, per preparare la dose; gli assuntori di droga per via inalatoria che condividono la cannuccia per sniffare (ci possono essere microlesioni nella mucosa nasale) I bimbi nati da madri sieropositive o affette da Aids

Le persone contagiate per via ematica, possono trasmettere il virus per via sessuale? Sì, una persona può acquisire l’infezione in un modo e trasmetterla in un altro, se continua ad adottare comportamenti a rischio, quali, nello specifico, i rapporti sessuali senza protezione e/o la condivisione degli strumenti per drogarsi. E’ sufficiente un solo rapporto sessuale per trasmettere il virus ed anche altre malattie sessualmente trasmissibili, quali sifilide, herpes genitale,epatite B, gonorrea, ecc.

Quali sono le caratteristiche del virus HIV? Non è resistente agli agenti ambientali: non sopravvive a lungo all’aperto e non sopporta il calore E’ sensibile ad acqua ossigenata, detersivo per piatti e detergenti per superfici Per distruggerlo è sufficiente il lavaggio con acqua a 60° e l’utilizzo della candeggina E’ però un virus ad estrema variabilità genetica: nello stesso individuo la popolazione virale muta in continuazione All’interno dell’organismo umano si rifugia nei cosiddetti “santuari”(sist.Nervoso centrale, sist.Linfatico, testicoli, placenta), zone per lui “protette”, dove la carica virale è maggiore rispetto a quella del sangue, dove i ceppi virali sono diversi da quelli trovati nel sangue e dove non tutti i farmaci hanno la capacità di penetrarvi.

Altre situazioni a rischio di trasmissione..(di HIV, epat.B e C)..... Altri accorgimenti..... Le seguenti pratiche non sono pericolose, ma è meglio non effettuarle da soli o fra amici, ma solo in Centri Specializzati che garantiscono pubblicamente l’utilizzo di materiale sterile e monouso: piercing, tatuaggi, pedicure o manicure ed altri trattamenti estetici.(I dentisti e le estetiste hanno l’obbligo di utilizzare solo materiale sterile) Non usare in comune con altri, anche se amici,spazzolini da denti, rasoi, depilatori, forbicine,ecc., che possono causare abrasioni e quindi contatti diretti con il sangue. Se ti capita di soccorrere un ferito è opportuno avere a portata di mano dei guanti di gomma,poi lavarsi le mani con acqua e sapone e disinfettarsi Per pulire superfici sporche di sangue, utilizzare la candeggina

UTILIZZO DEL PROFILATTICO Utile strumento preventivo delle gravidanze indesiderate, delle Mal. sess.Trasmissibili e dell’ HIV, purchè usato correttamente. Deve essere usato una sola volta, del tipo già lubrificato e con serbatoio, fin dall’inizio del rapporto (altri lubrificanti danneggiano il lattice, rendendolo più poroso e facilmente penetrabile al virus); non deve essere scaduto; non deve essere conservato vicino ad oggetti appuntiti o a fonti di calore (no nel portafoglio o nel cruscotto dell’auto), la confezione deve essere aperta delicatamente, senza usare unghie o forbici.

LEI NELLA BORSA CE L'HA DI SICURO!

NON UTILIZZO DEL PROFILATTICO NON SI USA PERCHE’: SI PENSA CHE IL PARTNER NON SIA INFETTO SI HA PAURA CHE IL PARTNER SI OFFENDA O POSSA PRENDERE IN GIRO LO SI DIMENTICA SI E’ TROPPO UBRIACHI O SOTTO EFFETTO DI SOSTANZE PER RICORDARE, FARE ATTENZIONE E/O RIUSCIRE AD INDOSSARLO. SE NON CONOSCI BENE IL TUO PARTNER, QUALSIASI TIPO DI RAPPORTO SESSUALE PUO’ ESSERE A RISCHIO. PER QUESTO E’ FONDAMENTALE PREVENIRE SEMPRE, MEDIANTE L’USO DEL PRESERVATIVO.

POSSIAMO FARE L'AMORE SENZA PRESERVATIVO, VISTO CHE IO ED IL MIO PARTNER ABBIAMO FATTO IL TEST E SIAMO NEGATIVI? Il test non dice quello che è successo nei tre/sei mesi immediatamente precedenti (periodo finestra), e se in quei tre/sei mesi avete avuto comportamenti a rischio, non può ancora rilevare la presenza dell’ HIV. E’ quindi meglio non mettere in crisi rapporto e salute, scegliendo di utilizzare il profilattico nei rapporti con penetrazione.

AMARE VUOL DIRE NON DOVER MAI DIRE: "ACC...BE'....EHM.... SOB....ECCO...PORK! Sono rimasto senza!!!!"