“Risparmiare energia”

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Transcript della presentazione:

“Risparmiare energia” Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Rimini “Risparmiare energia” Come costruire oggi nel rispetto dell’isolamento termico acustico e di resistenza al fuoco Nodi applicativi – evoluzione legislativa Rimini, 22 ottobre 2009 ing. CASTRIOTTA Lorenzo G.

MURATURA ECOSOSTENIBILITA’ TERMICA Trasmissione STRUTTURE del calore D.L.n.192-n.311 D.L. n.115 Certificazione en. 771 Legge Regione D.A.L. n.156 STRUTTURE D.M. 16/01/1996 D.M. 14/01/2008 R E I : D.M. 16/02/2007 ACUSTICA D.P.C.M. 5 Dic.1997 MURATURA ECOSOSTENIBILITA’

Normativa termica DECRETO LEGISLATIVO n.192/2005 - n.311/ 2006 30 MAGGIO 2008, N. 115 D.A.L. Emilia Romagna n. 156 del 4.3.2008 3

per la certificazione energetica degli edifici Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici Decreto Ministero dello Sviluppo Economico 26 giugno 2009 (Gazzetta Ufficiale del 10 luglio 2009, n. 158) definiscono un sistema di certificazione energetica degli edifici in grado di fornire informazioni chiare sulla qualità energetica degli immobili e strumenti che consentono di valutare la convenienza economica per interventi di riqualificazione energetica oltre che tenere conto della prestazione energetica degli edifici nelle operazioni di acquisto e di locazione hanno l'obiettivo di: contribuire ad una applicazione omogenea della certificazione energetica degli edifici a livello nazionale, coerente con la direttiva 2002/91/CE e con i principi desumibili dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192. Fornire importanti chiarimenti sull'attestato di certificazione energetica (ACE) del quale dovranno essere dotati tutti gli edifici oggetto di compravendita, gli edifici di nuova costruzione e quelli soggetti a ristrutturazione

LINEE GUIDA NAZIONALI PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DM 26 GIUGNO 2009 L’attestato di certificazione energetica è obbligatorio nei casi e con le gradualità nel seguito indicate e con onere a carico rispettivamente del venditore e del locatore: b) a decorrere dal 1° luglio 2009, alle singole unità immobiliari, nel caso di trasferimento a titolo oneroso; c) a decorrere dal 1° luglio 2010, agli edifici e singole unità immobiliari soggetti a locazione con contratto stipulato successivamente a tale data.

Sistema di classificazione nazionale concernente la climatizzazione invernale degli edifici ZONA E (Rimini) < 50 KWh/mq anno D.L. 311/2006 All.C

ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA Allegato A, paragrafo 8

D.A.L. Emilia Romagna n. 156 del 4.3.2008 L’Atto di Indirizzo disciplina in particolare: - gli standard minimi di rendimento energetico degli edifici e degli impianti; - le metodologie per la valutazione della prestazione energetica degli edifici ed impianti; - la certificazione energetica degli edifici; - l'accreditamento dei soggetti certificatori; - la disciplina di esercizio, manutenzione ed ispezione degli edifici ed impianti

D.A.L. Emilia Romagna n. 156 del 4.3.2008 ALLEGATO 3 REQUISITI MINIMI DI PRESTAZIONE ENERGETICA limiti di trasmittanza delle chiusure opache verticali, obbligatori già da 1 luglio 2008 Zona Climatica U (W/m2K) D 0,36 E 0,34 F 0,33 Valori coincidenti con i limiti 2010 del D.L. 311

D.A.L. Emilia Romagna n. 156 del 4.3.2008 Soggetti certificatori riconosciuti: Art. 4 D.L. 192 D.L.G.R. 7.7.2008, n°1050 (Regione Emilia Romagna) Sistema di accreditamento dei soggetti preposti alla certificazione energetica degli edifici ACE: Per tutti gli edifici oggetto di compravendita, gli edifici di nuova costruzione e quelli da ristrutturare. Per edifici fino a 1000 mq in pessime condizioni Termiche è ammessa un’autocertificazione in classe G da parte del proprietario.

PONTI TERMICI Parete omogenea Lunghezza parete Altezza parete Uc < Ulimite Spessore parete

Umedia = [(Uc*Ac)+(Uf*Af)] / (Ac + Af) Parete con ponte termico (es. Pilastro in c.a.) Lc Lf Lc Il ponte termico è “corretto” se: Uf < 1,15 Uc In tale caso si deve solo verificare, Come nel caso di parete omogenea, che: Uc < Ulimite Il ponte termico si considera “non corretto” se: Uf > 1,15 Uc In tale caso si deve verificare, che: Umedia < Ulimite Umedia = [(Uc*Ac)+(Uf*Af)] / (Ac + Af) Altezza parete Uc Uf Uc

COME SI PROGETTA UNA PARETE ? Dove si deve realizzare la parete ? Quale valore di trasmittanza U deve avere ? Come possiamo realizzarla, quali materiali utilizzare e di che spessore “ S = ? ” Valori termo-igrometrici al contorno. Buone prestazioni termiche e benessere abitativo.

TUTTI I COMUNI D’ ITALIA

Tabella della trasmittanza U limite [W/m²K] 1/1/2008 1/1/2010 Zona Climatica A 0.72 0.62 B 0.54 0.48 C 0.46 0.40 D 0.40 0.36 E 0.37 0.34 F 0.35 0.33 Tabella della trasmittanza U limite [W/m²K]

Nel caso di blocchi semipieni o comunque di blocchi strutturali il disegno deve rispettare le prescrizioni geometriche previste dalle normative vigenti (Il D.M. 14 gennaio 2008 fissa la percentuale di foratura e dimensione massima dei fori. ( I D.M. 20/11/87, 16/1/96 e l’Ordinanza 3431 fissavano anche lo spessore delle pareti esterne e dei setti interni) Più libera è invece la progettazione di blocchi per esclusivo uso di tamponamento

I BLOCCHI PER TAMPONAMENTO A SETTI SOTTILI Se, a parità di percentuale di foratura, si progettano blocchi con setti di spessore ridotto, è possibile ottenere un elevato numero di file di fori nel senso perpendicolare al flusso termico, e si utilizzano al meglio le caratteristiche di conduttività dell’aria in quiete

IL CONFRONTO – Calcoli secondo UNI EN 1745 Blocco 30x25x25 cm, disegno tradizionale U = 0,65 W/m2K (argilla: 1550 kg/mc λ = 0,45 W/mK λeq blocco = 0,190 W/mK )

Blocco 35x25x19 cm, disegno innovativo U = 0,48 W/m2K (argilla: 1550 kg/mc λ = 0,45 W/mK) λeq blocco = 0,147 W/mK (- 22%)

Blocco 38x25x19 cm, disegno innovativo U = 0,41 W/m2K (argilla: 1550 kg/mc λ = 0,45 W/mK) λeq blocco = 0,150 W/mK (- 21%)

U = 0,32 W/m2K (argilla: 1550 kg/mc λ = 0,45 W/mK) Blocco 48x25x19 cm, disegno innovativo U = 0,32 W/m2K (argilla: 1550 kg/mc λ = 0,45 W/mK) λeq blocco = 0,140 W/mK (-26%)

L’evoluzione dei blocchi per tamponamento: I blocchi riempiti 35x25x25 cm λeq blocco = 0,09 W/mK U = 0,30 W/m2K

L’evoluzione dei blocchi per tamponamento: I blocchi parzialmente riempiti 35x25x25 cm λeq blocco = 0,118 W/mK U = 0,32 W/m2K

BLR 40/70 BLR 40/70 I U = 0,24 W/m²K 30

BRICKWOOL RETTIFICATO U = 0,225 W/m²K 31

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BLOCCHI ALLO STUDIO Con riempimento in Con vernici materiali a cambiamento basso-emissive di fase

I BLOCCHI SEMIPIENI DI NUOVO DISEGNO Anche per i blocchi semipieni il miglioramento termico si realizza aumentando lo spessore del muro, creando un elevato numero di file di fori nel senso perpendicolare al flusso termico, utilizzando al meglio le caratteristiche di conduttività dell’aria in quiete

Nuovo blocco semipieno 35x25x19 cm U = 0,54 W/m2K (argilla: 1550 kg/mc λ = 0,45 W/mK) λeq blocco = 0,178 W/mK

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Caratteristiche Resistenza media a compressione > 7 MPa Resistenza a flessione >1,5 MPa Massa a secco 1000 kg/m³ Conduttività 0,27 W/mK (valore Prosp. A 12 UNI EN 1745 P = 50%)

Pareti monostrato con intonaco civile TIPI DI PARETI STUDIATE Pareti monostrato con intonaco civile Pareti monostrato con materiale isolante esterno (cappotto) Pareti pluristrato con materiale isolante interposto + F V

COME SI VERIFICANO LE PARETI Gli esempi applicativi di Verifiche di GLASER su tutte le pareti verticali riportate sono riferite ai valori del 2008- 2010 Tutte le pareti verticali verificate hanno una Massa Frontale maggiore di 230 Kg/mq. Per tutte le pareti verticali si sono utilizzati uguali valori di umidità relativa int. ed estr. di 65% e 90% con le relative temperature di 20 °C e 0.0 °C. Tutte le pareti verticali prese in considerazione devono essere verificate ed approvate dal D.D. e da Progettista prima della messa in opera .

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Art. 11 - EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE DECRETO 30 Maggio 2008 n° 115 Attuazione della direttiva 206/32/CE relativa all’efficienza degli usi finali e i servizi energetici Art. 11 - EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE lo spessore delle Murature esterne, delle tamponature o dei muri portanti, superiori ai 30 centimetri, il maggior spessore dei solai e tutti i maggiori volumi e superfici necessari ad ottenere una riduzione minima del 10 per cento dell'indice di prestazione energetica previsto dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni, certificata con le modalità di cui al medesimo decreto legislativo, non sono considerati nei computi per la determinazioni dei volumi, delle superfici e nei rapporti di copertura, con riferimento alla sola parte eccedente i 30 centimetri e fino ad un massimo di ulteriori 25 centimetri per gli elementi verticali e di copertura e di 15 centimetri per quelli orizzontali intermedi.

Art. 11 - RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Nel caso di interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti che comportino maggiori spessori delle murature esterne e degli elementi di copertura necessari ad ottenere una riduzione minima del 10 per cento dei limiti di trasmittanza previsti dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni, certificata con le modalità di cui al medesimo decreto legislativo, è permesso derogare a quanto previsto dalle normative nazionali, regionali o dai regolamenti edilizi comunali, in merito alle distanze minime tra edifici e alle distanze minime di protezione del nastro stradale, nella misura massima di 20 centimetri per il maggiore spessore delle pareti verticali esterne, nonché alle altezze massime degli edifici, nella misura massima di 25 centimetri, per il maggior spessore degli elementi di copertura. La deroga può essere esercitata nella misura massima da entrambi gli edifici confinanti.

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Trasmittanza U = 0.30 [W/m²K] (SENZA INTONACO) I VALORI DI TRASMITTANZA SONO STATI CALCOLATI ALLO STATO SECCO CON LA “UNI EN 1745 / 2005 Trasmittanza U = 0.30 [W/m²K] (SENZA INTONACO) 50

PERTANTO : LA U = 30 W/m²K DIVENTA U = 0.318 W/m²K I VALORI DI TRASMITTANZA REALE DELLA PARETE DEVE TENER CONTO DELLA UMIDITA’ DI EQUILIBRIO Infatti, la norma UNI EN 1745, al punto 5.1 prevede che i valori di conduttività siano maggiorati per tenere conto dell’umidità. In assenza di norme specifiche, l’aumento deve essere del 6% per ogni punto percentuale di umidità. La norma UNI EN 10456 / 2008 fornisce gli elementi per valutare le necessarie maggiorazioni, pari al 12,7% per le argille e del 27,1% per le malte. Questo porta ad una maggiorazione della conduttività della parete del 7,5% circa PERTANTO : LA U = 30 W/m²K DIVENTA U = 0.318 W/m²K MENTRE LA U = 27 W/m²K DIVENTA U = 0.287 W/m²K

Tabella della trasmittanza U limite [W/m²K] 1/1/2008 1/1/2010 Zona Climatica A 0.72 0.62 B 0.54 0.48 C 0.46 0.40 D 0.40 0.36 E 0.37 0.34 F 0.35 0.33 Tabella della trasmittanza U limite [W/m²K]

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parete a cappotto parete monostrato COMPORTAMENTO TERMICO ED IGROMETRICO parete a cappotto parete monostrato

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“Richiami di ACUSTICA” Ing. CASTRIOTTA Lorenzo Comportamento acustico “Richiami di ACUSTICA” Ing. CASTRIOTTA Lorenzo

Ambiente ricevente Ambiente trasmittente Potenza dissipata POTENZA INCIDENTE Potenza trasmessa (via aerea) Potenza riflessa Potenza trasmessa (via struttura)

Il D.P.C.M. 5 dicembre 1997 impone per le nuove costruzioni di prevedere in fase di progetto e di valutare e certificare in opera l’isolamento acustico TABELLA A - CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI ABITATIVI (art. 2) Categoria Descrizione A Edifici adibiti a residenza o assimilabili B Edifici adibiti ad uffici e assimilabili C Edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili D Edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili E Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili F Edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili G Edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili

Categorie R’w D2m,nT,w L’n,w 1. D 55 45 58 2. A, C 50 40 63 3. E 48 D.P.C.M. 5 dicembre 1997 indice del potere fonoisolante apparente di partizioni tra ambienti (R'w) (misura in opera) indice dell'isolamento acustico standardizzato di facciata (D2m,nT,w) (misura in opera) indice del livello di rumore di calpestio di solai (L'n,w) (misura in opera) Categorie   R’w D2m,nT,w L’n,w 1. D 55 45 58 2. A, C 50 40 63 3. E 48 4. B, F, G 42

Rw R’w Comportamento acustico INDICE DI VALUTAZIONE A 500 Hz Potere fonoisolante misurato in laboratorio (rumori aerei) Rw R’w Potere fonoisolante misurato in opera (rumori aerei)

Comportamento acustico Non esiste un decreto attuativo della legge quadro che indichi i metodi previsionali e progettuali idonei al conseguimento dei requisiti prestazionali richiesti dal D.P.C.M. del 5/12/1997. Alcune regioni hanno predisposto un “Regolamento Edilizio Tipo” con il quale disciplinare gli interventi urbanistici ed edilizi nei territori comunali e quindi definire specifiche tecnico-progettuali per conseguire i requisiti previsti dal D.P.C.M.. Adozione di una soluzione tecnica certificata con prestazioni superiori a quelle previste per compensare le perdite di isolamento dovute alla posa in opera. Adozione di una soluzione tecnica conforme indicata nel regolamento edilizio. Mediante metodi di calcolo previsti dalla norma UNI-EN 12354 e TR 1175

A conclusione dei lavori i requisiti acustici devono essere verificati Attraverso una dichiarazione di conformità dell’opera realizzata secondo il progetto, se utilizzati i criteri di cui sopra in fase progettuale Mediante prova in opera se utilizzati criteri diversi da quelli utilizzati in fase progettuale. Il potere fonoisolante di una parete dipende sostanzialmente dal proprio peso e dalle condizioni al contorno.

Metodologie di valutazione Massa ed isolamento acustico Potere fonoisolante R’w e Rw prestazioni di laboratorio e prestazioni in opera 79

UNI EN ISO 140-3:2006 APPARATO DI PROVA Camera emittente: dodecaedro, microfono Camera ricevente: microfono 80

UNI EN ISO 140-3:2006 APPARATO DI PROVA PARETE BLR 81

Rw = 52 dB PRESTAZIONI ACUSTICHE: RISULTATI BLR da 35 cm riempito con lana di roccia, intonaco tradizionale da 1,5 cm per lato. Rw = 52 dB 82

Rw = 52 dB RAPPORTO DI PROVA N. 254677 DEL 5.5.2009, ISTITUTO GIORDANO 83

Rw = 52 dB PRESTAZIONI ACUSTICHE: RISULTATI Blocco A 62/45 ZS 25 cm giunto continuo orizzontale e verticale intonaco tradizionale da 1,5 cm lato ricevente, peso blocco 13,2 Kg Rw = 52 dB 84

PARETE IN MURATURA PORTANTE UNI EN ISO 140-3:2006 APPARATO DI PROVA PARETE IN MURATURA PORTANTE 85

PARETE VENTILATA IN COTTO simulazione parete reale UNI EN ISO 140-3:2006 APPARATO DI PROVA PARETE VENTILATA IN COTTO simulazione parete reale 86

ECOSOSTENIBILITA’ TERMICA Trasmissione del calore D.L.n.192-n.311 Certificazione en. 771 Legge Regione D.A.L. n.156 STRUTTURE D.M. 16/01/1996 D.M. 14/01/2008 R E I : D.M. 16/02/2007 ACUSTICA D.P.C.M. 5 Dic.1997 ECOSOSTENIBILITA’ 87

La progettazione acustica si esegue sulla base della norma UNI EN 12354. Per facilitare la progettazione, l’ UNI, attraverso il lavoro del Gruppo GL 12, ha predisposto un documento applicativo della Norma (Tecnical Report 11175)

Nel documento sono disponibili formule per la determinazione del potere fonoisolante e anche tabelle per una prima valutazione dell’Isolamento acustico (e quindi in opera) mediante la formula R'w = Rw - CF

Massa superficiale della partizione (kg/m2) PARETI – GIUNTO RIGIDO A CROCE - Massa superficiale media delle strutture laterali (kg/m2) 100 150 200 250 300 350 400 450 500 Massa superficiale della partizione (kg/m2) 1.5 1.0 0.5 0.0 3.0 4.5 2.5 5.0 3.5 6.0 2.0 7.0 7.5 5.5 8.0 4.0 8.5 6.5

Massa superficiale della partizione (kg/m2) PARETI – GIUNTO RIGIDO A T - Massa superficiale media delle strutture laterali (kg/m2) 100 150 200 250 300 350 400 450 500 Massa superficiale della partizione (kg/m2) 3.0 1.5 1.0 0.5 0.0 5.0 2.0 6.5 4.5 8.0 5.5 4.0 9.0 2.5 10.0 7.5 6.0 3.5 10.5 8.5 11.5 12.0 9.5

Rw,risultante = Rw,infisso + 10 log sup. parete/sup. infisso Riduzione delle prestazioni acustiche in opera, dovuta alla presenza di porte e infissi Quando la differenza del potere fonoisolante dei due componenti è maggiore di 15 dB, il potere fono- isolante può essere calcolato in base al potere fono- isolante della parte più debole (ad esempio l'infisso) e alla sua estensione superficiale rispetto alla parete nel suo insieme. Rw,risultante = Rw,infisso + 10 log sup. parete/sup. infisso

Superficie della parete =12 m2 R’w parete = 50 dB Esempio Superficie della parete =12 m2 R’w parete = 50 dB Superficie infisso = 2 m2 R’w Infisso = 20 dB R’w,ris. = R’w,inf. + 10 log sup. parete/sup. infisso = 20 + 10.0,778 = ≈ 28 dB

Superficie della parete =12 m2 R’w parete = 50 dB Esempio Superficie della parete =12 m2 R’w parete = 50 dB Superficie infisso = 2 m2 R’w Infisso = 32 dB R’w,ris. = R’w,inf. + 10 log sup. parete/sup. infisso = 32 + 10.0,778 = ≈ 40 dB

Parete 8+5+8 spess. tot. 25,5 cm. Massa 245 Kg/mq 95

Parete 8+10+12 spess. tot. 34,5 cm. Massa 285 Kg/mq 96

Nuova norma UNI “ classificazione acustica degli edifici

Nuova norma UNI “ classificazione acustica degli edifici

COMPORTAMENTO AL FUOCO Ing. CASTRIOTTA Lorenzo

COMPORTAMENTO AL FUOCO Resistenza al fuoco: attitudine di un elemento da costruzione a conservare, secondo un programma termico prestabilito e per un tempo determinato, la stabilità, la tenuta e l’isolamento termico così definiti: ( R ) STABILITA’ : capacità di un elemento da costruzione a conservare la resistenza meccanica sotto l’azione del fuoco. ( E ) TENUTA : capacità di un elemento da costruzione a non lasciarsi attraversare o produrre -se sottoposto all’azione del fuoco su un lato - da fiamme , vapori o gas caldi . ( I ) ISOLAMENTO : capacità di un elemento da costruzione a resistere entro un dato limite di tempo ad essere attraversato da calore, fino a ché il lato non esposto al fuoco, raggiunga la temperatura media di 150 °C.

COMPORTAMENTO AL FUOCO Con il simbolo REI espresso in minuti 15…..180 si identifica un elemento da costruzione che deve conservare , per quel prefissato tempo la stabilità , tenuta e l’isolamento termico. Con il simbolo RE espresso in minuti 15…..180 si identifica un elemento da costruzione che deve conservare , per quel prefissato tempo la stabilità e la tenuta Con il simbolo R espresso in minuti 15…..180 si identifica un elemento costruzione che deve conservare , per quel prefissato CLASSIFICAZIONE DEI PRODOTTI IN LATERIZIO : Euroclasse A1 ( classe 0 del D.M. del 26 giugno 1984) Senza necessità di eseguire prove sperimentali in quanto il laterizio è un materiale non combustibile e non sviluppa, in presenza di incendio, gas tossici e fumi.

COMPORTAMENTO AL FUOCO NUOVI D.M. per R.E.I. Decreto del Ministero dell’interno 16/02/2007 “Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da Costruzione Decreto del Ministero dell’interno 09/03/2007 “Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo dei Vigili del Fuoco.

D.M. del 16/02/2007 REI Decreto 9 marzo 2007 ha abrogato, tra l’altro, la Circolare 91/61; mentre il Decreto 16 febbraio 2007 indica le scadenze delle prove eseguite o ancora da eseguire, e precisamente - rapporti emessi entro il 31 dicembre 1985: fino a un anno dall'entrata in vigore del decreto (28 settembre 2007); - rapporti emessi dal 1° gennaio 1986 al 31 dicembre 1995: fino a tre anni dall'entrata in vigore del decreto; - rapporti emessi dal 1° gennaio 1996: fino a cinque anni dall'entrata in vigore del decreto

TABELLA PER MURATURE IN LATERIZIO NON SOTTOPOSTE A CARICO (TAMPONAMENTO) Materiale Tipo blocco E.I30 E.I.60 E.I.90 E.I.120 E.I.180 E.I.240 Laterizio foratura > 55% 120 150 180 200 250 300 foratura < 55 % 100 Con int. protettivo 80 foratura < 55% Intonaco normale: sabbia e cemento; sabbia calce e cemento; sabbia calce e gesso; massa volumica compresa fra 1000 e 1400 kg/mc Intonaco protettivo antincendio: intonaco tipo gesso vermiculite e argilla esapnsa e cemento o gesso: massa volumica compresa fra 600 e 1000 kg/mc

TABELLA PER MURATURE SOGGETTE A CARICO DI ESERCIZIO CIRCOLARE N° 1968 DEL 15/02/2008. Classificazione R.E.I. Materiale Tipo blocco 30 60 90 120 180 240 Laterizio Pieno (foratura ≤ 15%) 150 170 200 300 Laterizio (*) Semipieno e forato (15% < foratura ≤ 55 %) 280 330 Calcestruzzo Pieno, semipieno e forato (foratura ≤ 55 %) Calcestruzzo leggero (**) Pietra squadrata Pieno (foratura ≤ 15 %) 250 360 400 (*) presenza di 10 mm di intonaco su ambedue le facce ovvero di 20 mm sulla sola faccia esposta al fuoco; i valori in tabella si riferiscono agli elementi di laterizio sia normale che alleggerito in pasta (**) massa volumica netta non superiore a 1700 kg/m3

NUOVO D.M. 14 /01/2008 N.T.C 2008 STATICA Il 14 Gennaio 2008 è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle Infrastrutture “Aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni” G.U. n° 29, supplemento Ordinario n° 30 del 4 Febbraio 2008. Circolare n. 617 del 2 febbraio 2009 IN VIGORE DAL 1 - LUGLIO - 2009

Sono confermate le caratteristiche geometriche dei blocchi (percentuale di foratura, fori di presa…), già fissate dal D.M. 20/11/87 ma non è più imposto il limite di 10 mm al netto della rigatura per le pareti e di 8 mm per i setti.

Spessore minimo delle murature in zona 4 : - in elementi pieni, ordinaria o armata = cm 15, snellezza 20 - in elementi in semipieni ordinaria o armata = cm 20, snellezza 20 - in elementi forati = cm 24, snellezza 20

Spessore minimo delle murature in zona sismica : - pieni o semipieni ordinaria = cm 24, snellezza 12 armata = cm 24, snellezza 15

Poiché vige l’obbligo di marcatura CE non è più richiesta la verifica, almeno annuale, della resistenza dei blocchi e della muratura presso laboratori ufficiali

Le malte preconfezionate possono essere a composizione prescritta (sistema di controllo 4) o a prestazione garantita, (sistema di controllo 2+ secondo Uni En 998-2). Per le malte confezionate in cantiere, è necessario eseguire una prova presso un laboratorio autorizzato prima dell’inizio dei lavori.

I Coefficienti di sicurezza M cambiano in funzione della: - classe di esecuzione della muratura (Classe 1 e Classe 2), - Categoria dei laterizi (Cat. I o Cat. II) - tipo di malta impiegata (prestaz. garantita o composizione prescritta

La nuova classificazione delle malte a prestazione garantita è: M2,5 M5 M10 M 15 M20 Md Per le malte a composizione prescritta è M2,5 M5 M8 M12 In zone a bassa sismicità (zona 4) è ammesso l’uso di malta M2,5. M5 nella altre zone. M10 per la muratura armata

In conclusione, il benessere abitativo di un ambiente è il risultato complessivo che, unitariamente alla validità dei costi : di realizzazione strutturale ed impiantistica, energetici e di gestione, E’ certamente il processo di una corretta progettazione ed esecuzione dell’opera 115

Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Rimini