Il triangolo curanti, paziente e famiglia Dr. med. M. Tomamichel, Lugano Direttore Settore Sottoceneri Organizzazione Sociopsichiatrica Cantonale M. Tomamichel, OSC, Lugano
Morbidità psicologica nelle famiglie con pazienti ammalati di cancro Tra il 18 ed il 34% dei familiari presenta un disagio psichico che si può protrarre oltre i 18 mesi La fase emotivamente più intensa per i familiari è quella delle cure palliative o terminale M. Tomamichel, OSC, Lugano
M. Tomamichel, OSC, Lugano Morbidità psicologica nelle famiglie con pazienti ammalati di cancro (II) Sembra esistere una correlazione fra lo stato psicologico del paziente e quello dei familiari Il livello di supporto sociale percepito e la vulnerabilità del partner sono predittori di una morbidità psicologica nella famiglia. M. Tomamichel, OSC, Lugano
Disturbi depressivi in pazienti oncologici D. depressivi nella popolazione generale: 10% D. depressivi in pz oncologici: 20-30% la maggioranza Disturbi di adattamento con umore depresso 5% Disturbo depressivo maggiore M. Tomamichel, OSC, Lugano
M. Tomamichel, OSC, Lugano Psychological morbidity in the families of patients with cancer Psycho-oncology, 1994; 3:47-56 In una popolazione di 102 famiglie trattate con cure palliative un disturbo depressivo è presente: nel 50% dei pz nel 35% dei loro partner nel 28% dei figli Fra i figli maggiorenni la rabbia e l’ostilità sono significativamente più frequenti (26%) rispetto ai pz (9%) e partner (13%) M. Tomamichel, OSC, Lugano
Perché rabbia e ostilità nei figli maggiorenni di pazienti oncologici? Espressione di un lutto anticipato Disturbi della comunicazione all’interno della famiglia Mutamento di ruolo: assunzione di nuove responsabilità M. Tomamichel, OSC, Lugano
M. Tomamichel, OSC, Lugano Influenze sulle modalità di confronto della famiglia con il cancro e la morte Cultura familiare trasmessa nelle generazioni miti e riti familiari Esperienze del passato malattie, perdite, crisi Contesto sociale e culturale atteggiamento nei confronti della morte, religione M. Tomamichel, OSC, Lugano
Come valutare le famiglie confrontate con il cancro Ruolo di famigliare “curante” o “paziente” Secondo le fasi della malattia con cui si devono confrontare Lo stadio di sviluppo della famiglia I bisogni della famiglia M. Tomamichel, OSC, Lugano
Fasi della malattia: “l’inizio” La fase iniziale: la crisi confronto con la diagnosi, le prime cure, incontro con i curanti riorganizzazione del sistema familiare la crisi si può ripresentare in ogni fase di riacutizzazione o netto peggioramento della malattia M. Tomamichel, OSC, Lugano
Fasi della malattia: “la cronicizzazione” La fase di cronicizzazione: adattamento alla modifica dei ruoli equilibrare i bisogni della famiglia e quelli del paziente mantenere le abitudini di una “vita normale” M. Tomamichel, OSC, Lugano
Fasi della malattia: “la fase avanzata” problemi di comunicazione: la “congiura del silenzio” (collusione di interessi”) aumenta il bisogno di occuparsi del paziente il pensiero della morte appare inevitabile e “domina” la vita di tutti i giorni M. Tomamichel, OSC, Lugano
Indicatori di funzionamento familiare Coesione Espressione delle emozioni Gestione di conflitti M. Tomamichel, OSC, Lugano
Stadi di sviluppo della famiglia La giovane coppia senza figli La famiglia con bambini La famiglia con adolescenti La famiglia con figli adulti La famiglia con genitori anziani M. Tomamichel, OSC, Lugano
M. Tomamichel, OSC, Lugano Strumenti per comprendere meglio le relazioni tra équipe curante e famiglia Le triangolazioni Il genogramma: storia trigenerazionale Le sculture familiari M. Tomamichel, OSC, Lugano
M. Tomamichel, OSC, Lugano IL GENOGRAMMA Deceduta Ca seno, 1990 Ictus cerebri 1998 M. Tomamichel, OSC, Lugano
Compiti dell’équipe curante nella relazione con la famiglia Comprendere le dinamiche familiari presenti nella fase avanzata di malattia Distinguere il ruolo di “paziente” e di “curante” dei familiari nella relazione di cura Riconoscere le emozioni che inducono i familiari a “bloccare” le informazioni al paziente M. Tomamichel, OSC, Lugano
Compiti dell’équipe curante nella relazione con la famiglia (II) Favorire una comunicazione chiara e aperta all’interno della famiglia Sostenere i familiari nella preparazione alla perdita e nel lavoro di lutto M. Tomamichel, OSC, Lugano
Compiti dell’équipe curante nella relazione con la famiglia (III) Riconoscere le situazioni a rischio per lo sviluppo di gravi problemi di elaborazione della perdita Riconoscere i propri limiti e rispettare il funzionamento che un sistema familiare ha sviluppato nel tempo e che non intende modificare M. Tomamichel, OSC, Lugano