IL CAPITALE Guerrieri G., Pennacchi F. Sediari T., Riferimento: Guerrieri G., Pennacchi F. Sediari T., Istituzioni di Economia e Politica Agraria, Edagricole, Bologna, 1995 CAPITOLO 12 (escluso par. 12.3.5)
CAPITALI DELL’AZIENDA AGRARIA I capitali dell’azienda agraria si possono classificare: per l’aspetto fisico: mobili ed immobili; in relazione all’utilità economica: durevoli (fissi) e circolanti; per la loro funzionalità: miglioramenti fondiari e capitale agrario. Beni materiali ed immateriali Beni riproducibili ed irriproducibili
I CAPITALI CIRCOLANTI Capitale circolante: l’insieme dei beni e servizi che esauriscono la loro utilità nello stesso processo produttivo. I capitali circolanti non sono più rintracciabili alla fine del processo produttivo, ma si trovano incorporati in maniera indifferenziata nella produzione ottenuta. Principali categorie di capitali circolanti (consumi intermedi): fertilizzanti, antiparassitari, sementi, mangimi, spese per l’allevamento, energia elettrica, trasporti, acqua di irrigazione, ecc. Evoluzione dell’impiego di capitali circolanti nell’agricoltura italiana.
Evoluzione del capitale fisso nell’agricoltura italiana. I CAPITALI DUREVOLI Investimenti fissi lordi (annuali): beni riproducibili finiti che, nel corso di un anno, entrano ex-novo a far parte del capitale utilizzato dal settore agricolo: opere di bonifica; miglioramenti fondiari aziendali; macchine ed attrezzi; bestiame da vita. Evoluzione del capitale fisso nell’agricoltura italiana. La redditività dei capitali investiti in agricoltura.