Natura sulla spiaggia Incredibile vita delle piante nelle dune costiere marchigiane Fabio Taffetani Università Politecnica delle Marche
Degli oltre km di coste italiane, circa il 60% sono basse, di tipo sedimentario, mentre la parte restante è data da coste alte, rocciose. 180 Km è la lunghezza della costa marchigiana da Gabicce Mare a PortodAscoli. Ad eccezione dei rari tratti con coste alte (Falesia di San Bartolo, Promontorio del Conero) si tratta prevalentemente di spiagge sabbiose con varia granulometria Le coste basse costituiscono pertanto la condizione più frequente del litorale marchigiano (al pari del medio-alto Adriatico), ma sono anche loggetto privilegiato delle attività turistico-balneari, le quali, insieme allazione erosiva delle mareggiate, ne hanno determinato una sistematica semplificazione, con conseguente grave ed estesa perdita di naturalità
Falesie marnose del San Bartolo
Falesie marnose di Ancona
Falesie calcaree e marnose del Conero
Spiaggia di Marcelli
I cambiamenti della linea di costa BifernoFortore Oggi assistiamo ad una fase dierosione e arretramento delle spiagge, che invece hanno conosciuto un lungo periodo di espansione a partire dallepoca romana fino a metà del 1800, quando tutta la costa adriatica aveva il tipico aspetto a festoni per la proiezione delle foci, a partire dal 1850 si è avuta una rapida inversione del fenomeno. Sin dal dopoguerra si sono resi pertanto necessari interventi di protezione delle spiagge per mezzo delle scogliere artificiali, le quali tuttavia aggravano lerosione nelle zone non protette contigue. Nonostante tutto questo si continua a costruire edifici e strutture stabili a ridosso della spiaggia.
Le dune sabbiose marine un ambiente assai difficile per la vita delle piante
zona afitoica duna embrionale duna fissa agropiretocakiletoammofileto zona nitrofila 1234 La successione delle spiagge
Baia del Re Litorale di Porto Potenza Picena e di Fontespina Sentina di Porto dAscoli
Baia del Re (Area Floristica, SIC)
Litorale Nord di Porto Potenza Picena (Area Floristica)
Spiaggia di Fontespina (Area Floristica)
Sentina di Porto dAscoli (Area Floristica, SIC, Riserva Naturale)
La successione delle spiagge agropiretocakiletoammofileto fascia afitoica duna embrionale duna fissa fascia nitrofila (accumuli organici)
Alghe delle coste sabbiose Alghe spiaggiate Alga bruna del genere FucusAlga verde del genere Ulva Alga rossa del genere Gelidium
Il cakileto
Ruchetta di mare Cakile maritima Cyperus kalli Salsola kali
Lagropireto
Sparto pungente Elymus pungens Otanthus maritimus Medicago marina
Lammofileto Euphorbia paralias Eryngium maritimum
Lammofileto
Calystegia soldanella Ammofila Ammophila arenaria Silene colorata Echinophora spinosa
Altri ambienti: la costa ciottolosa
I laghi salmastri Salicornia Limonium serotinum
Sentina
Le depressioni retrodunali Erianthus ravennae Plantago crassifolia Barba di frate Liquirizia Glycyrrhyza glabra
Le garighe (con fioriture di erica multiflora)
Le garighe (con fioriture di cisti e rosmarino) Cistus creticus
Altre garighe Halimium halimifolium Helianthemum jonium
Le garighe minacciate
La macchia Corbezzolo Arbutus unedo Mirto Mirtus communis Laurotino Viburnum tinus
Numerosi sono gli esempi di vantaggiosa coesistenza con le attività turistiche lungo le coste occidentali della penisola e delle isole (Parco della Maremma, Parco del Circeo, varie località di Calabria, spiagge della Sardegna e della Sicilia), più rari in quella adriatica (Delta del Po, Campomarino-Lesina) La conservazione e la gestione degli habitat sabbiosi costieri, oltre a garantire una maggiore stabilità delle spiagge, costituisce un elemento qualificante dellofferta turistica ed una opportunità didattica, attraverso la possibilità di suscitare linteresse e losservazione delle forme di vita animale e vegetale
Un esempio vicino a noi: Campomarino
Che questa diventi una situazione comune!