Il PGT del Comune di Milano Dalle procedure di adozione alla nuova urbanistica Avv. Rosemarie Serrato
LIBERTÀ DI DESTINAZIONE D’USO E PEREQUAZIONE LE INNOVAZIONI DEL PGT LIBERTÀ DI DESTINAZIONE D’USO E PEREQUAZIONE Contratto di Locazione Affitto di azienda
DALLA DESTINAZIONE ALLE La libertà delle destinazioni d'uso e la perequazione urbanistica sono tra le innovazioni più interessanti del Piano di Governo del Territorio. DALLA DESTINAZIONE ALLE FUNZIONI
Secondo l'articolo 5 del Piano delle Regole, “le destinazioni d'uso sono liberamente insediabili, senza alcuna esclusione e senza una distinzione ed un rapporto percentuale predefinito”
Fatta eccezione per l'uso commerciale (per cui vigono norme particolari), nei fabbricati esistenti e in quelli di nuova edificazione sarà insediabile ogni funzione, anche sostituendo la residenza al produttivo (intervento vietato dal vigente Prg), gli uffici alla residenza o viceversa, e senza dovere rispettare alcun mix funzionale assegnato o preesistente.
Il cambio di destinazione d'uso non è tuttavia gratuito. I COSTI Il cambio di destinazione d'uso non è tuttavia gratuito.
I COSTI A parte il pagamento dell'ordinario contributo di costruzione ove dovuto, ai sensi dell'articolo 9 del piano dei servizi l'introduzione con opere della funzione residenziale al posto di quella produttiva dà luogo alla corresponsione di una dotazione di servizi pari al 100% della Slp (superficie lorda di pavimento) insediata, eventualmente attraverso la monetizzazione (in media 300 euro a metro quadrato) delle aree che non fosse possibile cedere al comune.
Ma vediamo il Piano delle Regole in dettaglio…
E’ atto del Piano di Governo del Territorio disciplina IL PIANO DELLE REGOLE NORME DI ATTUAZIONE ART. 1 E’ atto del Piano di Governo del Territorio disciplina l’intero territorio comunale ad eccezione di ambiti di trasformazione (disciplinati dal Documento di Piano) aree disciplinate dal Piano dei Servizi
Ambito di applicazione IL PIANO DELLE REGOLE Individua e disciplina gli ambiti di Tessuto Urbano Consolidato (TUC) del territorio comunale articolati in: Nuclei di Antica Formazione (NAF) Tessuto Urbano di Recente Formazione • Ambiti contraddistinti da un Disegno urbanistico Riconoscibile (ADR) • Ambiti di Rinnovamento Urbano (ARU ) NORME DI ATTUAZIONE ART. 2 Ambito di applicazione
TESSUTO URBANO CONSOLIDATO LE INNOVAZIONI DEL PGT LIBERTÀ DI DESTINAZIONE D’USO E PEREQUAZIONE Contratto di Locazione Affitto di azienda
Superficie territoriale St – Superficie territoriale (mq) superficie complessiva dell’area interessata dall’intervento sia diretto che subordinato a Piano Attuativo: comprende tutte le aree fondiarie destinate alla edificazione e quelle necessarie alla dotazione di servizi pubblici o di interesse pubblico e generale così come definiti dal Piano dei Servizi NORME DI ATTUAZIONE ART. 4 Parametri urbanistici
Superficie territoriale Non comprende: Le aree pubbliche già destinate all’uso pubblico, quali parchi urbani, cimiteri, attrezzature tecnologiche urbane; Le aree destinate alla viabilità esistente; Le aree pubbliche oggetto di cessione a qualsiasi titolo in forza di sfruttamento edificatorio già attuato o autorizzato. NORME DI ATTUAZIONE ART. 4 Parametri urbanistici
Indice di utilizzazione territoriale Ut – Indice di Utilizzazione territoriale (mq/mq) è la Superficie lorda di pavimento edificabile per ogni mq di Superficie territoriale è attribuibile alle aree edificabili direttamente alle aree che prevedono la realizzazione di servizi pubblici e di interesse pubblico e generale NORME DI ATTUAZIONE ART. 4 Parametri urbanistici
Indice di utilizzazione territoriale unico Ut unico Indice di Utilizzazione territoriale (mq/mq) attribuito dal PdR alle aree edificabili e a servizi. NORME DI ATTUAZIONE ART. 4 Parametri urbanistici
Indice di utilizzazione territoriale unico Indice Unico di Utilizzazione Territoriale pari a 0,5 mq/mq su tutte le aree PdR a pertinenza diretta e indiretta NORME DI ATTUAZIONE ART. 6
Indice di utilizzazione territoriale unico Fatta eccezione per le aree già attuate a verde urbano e infrastrutture per la mobilità NORME DI ATTUAZIONE ART. 6
Indice di utilizzazione territoriale unico Sono sempre fatte salve le S.l.p. esistenti, regolarmente assentite e per le rispettive destinazioni d’uso, anche in caso di sostituzione tramite demolizione e ricostruzione. In questo caso, qualora l’indice di Utilizzazione territoriale unico generi una S.l.p. inferiore a quella già realizzata, esso è compreso nella S.l.p. esistente. NORME DI ATTUAZIONE ART. 6
Indice di utilizzazione territoriale unico Nei Piani Attuativi l’indice di Utilizzazione territoriale unico è elevato a 0,65 mq/mq, nel rispetto di quanto stabilito dall’art. 9, comma 4 (ediliiza residenziale convenzionata) NORME DI ATTUAZIONE ART. 6
Indice di utilizzazione territoriale unico Detto indice genera diritti edificatori perequati ai sensi dell’art. 7. L’indice di Utilizzazione territoriale unico è applicato a tutte le aree in maniera indifferente alla destinazione funzionale dei suoli. NORME DI ATTUAZIONE ART. 6
Parametri urbanistici Superficie fondiaria Sf – Superficie fondiaria (mq) - è costituita dalla superficie edificabile. Non comprende: gli spazi già di uso pubblico le aree destinate alla viabilità gli spazi destinati alle dotazioni di servizi definite dal Piano dei Servizi NORME DI ATTUAZIONE ART. 4 Parametri urbanistici
Parametri urbanistici Indice fondiario If – Indice fondiario (mc/mq) E’ la volumetria massima edificabile per ogni mq di Superficie fondiaria comprese le quantità derivanti da precedenti trasformazioni che abbiano interessato anche parzialmente la Superficie fondiaria. NORME DI ATTUAZIONE ART. 4 Parametri urbanistici
Superficie lorda complessiva di pavimento S.l.p. – Superficie lorda complessiva di pavimento (mq) misura degli spazi agibili rilevante ai fini della dotazione dei carichi urbanistici: somma delle superfici di tutti i piani dei fabbricati comprese nel profilo esterno delle pareti perimetrali calcolate in conformità alle normative regionali vigenti, in attuazione delle norme sul risparmio energetico, al netto delle esclusioni NORME DI ATTUAZIONE ART. 4 Parametri urbanistici
Parametri urbanistici Volume Volume (mc). Esclusivamente ai fini del calcolo del carico insediativo e dell’Indice fondiario: - Superficie lorda di pavimento (S.l.p.) moltiplicata per un coefficiente pari a 3. NORME DI ATTUAZIONE ART. 4 Parametri urbanistici
Parametri urbanistici Altezza H – Altezza (m) - distanza tra il piano di spiccato dell’edificio e l’intradosso del solaio di copertura dell’ultimo piano abitabile. NORME DI ATTUAZIONE ART. 4 Parametri urbanistici
Linea di altezza e inviluppo Linea di altezza (m) è la linea definita dall’intersezione del piano dell’estradosso dell’ultima soletta abitabile con il piano costituito dal paramento esterno dell’ edificio. Inviluppo limite è l’inviluppo entro il quale è consentita l’edificazione. Esso è determinato da un piano orizzontale passante per la linea di altezza (Lh), continuo su tutto il fronte edificato verso lo spazio pubblico e per tutta la profondità del corpo di fabbrica. NORME DI ATTUAZIONE ART. 4 Parametri urbanistici
Linea di altezza e inviluppo PARAMETRI RILEVANTI AI FINI DELLA PEREQUAZIONE
Pertinenza diretta e indiretta – è l’area di utilizzo dei diritti volumetrici perequati. Pertinenza indiretta - è l’area oggetto di cessione gratuita al Comune in relazione al trasferimento dei diritti volumetrici perequati, per le dotazioni di verde comunale e infrastrutture per la mobilità. NORME DI ATTUAZIONE ART. 4 Parametri urbanistici
Linea di altezza e inviluppo PARAMETRI RILEVANTI AI FINI DELLA LIBERALIZZAZIONE DELLE DESTINAZIONI
Parametri urbanistici Funzioni urbane Residenza Commercio NORME DI ATTUAZIONE ART. 4 Parametri urbanistici Terziario Prroduttivo
LA LIBERALIZZAZIONE DELLE FUNZIONI
Disciplina delle destinazioni d’uso e loro mutamenti Le destinazioni funzionali sono liberamente insediabili, senza alcuna esclusione e senza una distinzione ed un rapporto percentuale predefinito. Per i servizi commerciali si rinvia alle disposizioni del Titolo IV. NORME DI ATTUAZIONE ART. 5 Disciplina delle destinazioni d’uso e loro mutamenti
Disciplina delle destinazioni d’uso e loro mutamenti Il passaggio da una all’altra delle destinazioni funzionali con opere e senza opere edilizie è sempre ammesso. Vi si applica la previsione dell’art. 52, comma 3, LR 12/05 e s.m.i. NORME DI ATTUAZIONE ART. 5 Disciplina delle destinazioni d’uso e loro mutamenti
3. Qualora la destinazione d’uso sia comunque modificata nei dieci anni successivi all’ultimazione dei lavori, il contributo di costruzione è dovuto nella misura massima corrispondente alla nuova destinazione, determinata con riferimento al momento dell’intervenuta variazione. LR n. 12 2005 ART. 52 Comma 3
E’ fatto obbligo di corrispondere, anche mediante monetizzazione, una dotazione di servizi pari al 100% della S.l.p. interessata in caso di mutamento, con opere, della destinazione d’uso produttiva di edifici o di parti di essi. Qualora a tale dotazione si provveda mediante la cessione di aree o edifici, è d’obbligo lo strumento del Permesso di Costruire Convenzionato. Piano dei servizi ART. 9 Comma 3
In luogo della cessione di aree o della monetizzazione, è consentita la realizzazione, e la gestione, dei servizi previsti dal piano su aree o edifici privati, mediante convenzionamento, che assicuri il rispetto del principio dell’equivalenza dei costi secondo specifici parametri di raffronto. Piano dei servizi ART. 9 Comma 4
LA DOTAZIONE DI SERVIZI IN GENERALE Nel Tessuto Urbano Consolidato, gli interventi di nuova costruzione non assoggettati a pianificazione attuativa, comportano la corresponsione di una dotazione per servizi pari a 1 mq per ogni mq di S.l.p. edificata in eccedenza rispetto all’esistente o a quella realizzabile con applicazione dell’indice di 0,5 mq/mq. Tale dotazione può essere monetizzata. Piano dei servizi ART. 9 Comma 1
LA DOTAZIONE DI SERVIZI IN GENERALE La prescrizione predetta non si applica agli interventi di carattere produttivo, ed alla eventuale quota di edilizia residenziale sociale per la quale la dotazione è pari al 36% della slp. Piano dei servizi ART. 9 Comma 1
LA DOTAZIONE DI SERVIZI IN GENERALE Nei Piani Attuativi del Tessuto Urbano Consolidato di norma deve essere assicurata una dotazione minima di servizi pari ad 1 mq per ogni mq di S.l.p. edificata in eccedenza rispetto a quella realizzabile con applicazione dell’indice di 0,5 mq/mq. Piano dei servizi ART. 9 Comma 2
LA DOTAZIONE DI SERVIZI IN GENERALE Per la destinazione produttiva è prescritto il reperimento di aree per servizi pari al 20% della S.l.p. prevista. Per la destinazione commerciale, ad esclusione degli esercizi di vicinato, è prescritto il reperimento di aree per servizi pari ad un minimo del 100% della S.l.p. prevista, salvo maggiori quantità disposte da normative nazionali e regionali vigenti in materia. Piano dei servizi ART. 9 Comma 2
LA DOTAZIONE DI SERVIZI IN GENERALE Per gli eventuali interventi di edilizia residenziale sociale è prescritta esclusivamente una dotazione pari al 36% della S.l.p. prevista. Piano dei servizi ART. 9 Comma 2
LA DOTAZIONE DI SERVIZI IN GENERALE Deve in ogni caso essere assicurata al loro interno una dotazione di servizi pari al 36% della S.l.p. complessivamente realizzata; la parte eccedente tale percentuale può essere monetizzata qualora l’acquisizione di aree per servizi non risulti possibile o non opportuna per localizzazione, estensione, conformazione o perché in contrasto con i programmi comunali. Piano dei servizi ART. 9 Comma 2
Disciplina delle destinazioni d’uso e loro mutamenti A tutela delle attività produttive, definite come produzione e trasformazione di beni, gli interventi di nuova costruzione anche in ampliamento a funzione produttiva possono trasferire diritti volumetrici pari a 0,2 mq/mq. NORME DI ATTUAZIONE ART. 5 Disciplina delle destinazioni d’uso e loro mutamenti
Disciplina delle destinazioni d’uso e loro mutamenti La medesima facoltà si applica alle attività ed edifici esistenti a destinazione produttiva. In entrambi i casi il trasferimento volumetrico si attua previo asservimento regolarmente trascritto. In caso di mutamento della destinazione d’uso da produttiva verso altra funzione, la capacità volumetrica verrà decurtata del predetto indice 0,2 mq/mq trasferito. NORME DI ATTUAZIONE ART. 5 Disciplina delle destinazioni d’uso e loro mutamenti
LE NORME SULLA PEREQUAZIONE Nelle aree disciplinate dal Piano delle Regole, la perequazione attua il principio di equità, attribuendo a tutte i medesimi diritti edificatori (indice territoriale perequato) Cfr. Art. 6 NORME DI ATTUAZIONE ART. 7 Perequazione urbanistica
LO SCOPO DELLA PEREQUAZIONE La perequazione urbanistica è finalizzata all’acquisizione da parte dell’Amministrazione Comunale dei suoli per verde urbano ed infrastrutture per la mobilità. NORME DI ATTUAZIONE ART. 7 Perequazione urbanistica
LO SCOPO DELLA PEREQUAZIONE L’utilizzazione, anche in forma frazionata, dei diritti edificatori, oltre l’indice di utilizzazione territoriale unico, comporta la cessione gratuita al Comune delle corrispondenti aree individuate dal Piano dei Servizi, previa certificazione da parte del soggetto competente della necessità o meno della loro bonifica. Ove sia necessario, le medesime dovranno essere bonificate ai sensi delle vigenti norme per l’utilizzo pubblico. Tali aree non concorrono al soddisfacimento delle dotazioni urbanistiche connesse agli interventi edilizi. NORME DI ATTUAZIONE ART. 7 Perequazione urbanistica
LO SCOPO DELLA PEREQUAZIONE L’impiego, anche in forma frazionata, dei diritti edificatori di cui al comma 4 è libero e può essere esercitato su tutto il territorio comunale edificabile nel rispetto delle presenti norme e di quelle dei vigenti Regolamenti Edilizio e d’Igiene. NORME DI ATTUAZIONE ART. 7 Perequazione urbanistica
LO SCOPO DELLA PEREQUAZIONE I trasferimenti dei diritti edificatori di cui ai precedenti commi 4 e 5, nonché delle aree che li generano, devono essere redatti nella forma di atto pubblico o di scrittura privata con sottoscrizioni autenticate, e sono annotati, dopo la loro trascrizione nei Registri Immobiliari, nell’apposito Registro delle Cessioni dei diritti edificatori previsto all’art. 11 della L.R. 12/05 e s.m.i. NORME DI ATTUAZIONE ART. 7 Perequazione urbanistica
TRASFERIBILITA’ INCENTIVAZIONI EDILIZIA BIOCLIMATICA Nuova costruzione: maggiorazione dell’indice edificatorio attribuito all’area fino al massimo del 12% della s.l.p. Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo: incremento del 5% della S.l.p. esistente per max cinque anni da approvazione del PGT NORME DI ATTUAZIONE ART. 10 Edilizia bioclimatica
TRASFERIBILITA’ INCENTIVAZIONI EDILIZIA BIOCLIMATICA La S.l.p. derivante dall’incremento di cui al comma precedente potrà : - utilizzarsi per l’ampliamento dei fabbricati stessi - Essere oggetto di cessione dei medesimi diritti edificatori da utilizzare esclusivamente in edifici di pari o migliori caratteristiche di eco sostenibilità NORME DI ATTUAZIONE ART. 10 Edilizia bioclimatica
AMBITI TERRITORIALI OMOGENEI Contratto di Locazione Affitto di azienda
INDICAZIONI MORFOLOGICHE E INTERVENTI POSSIBILI
INDICAZIONI MORFOLOGICHE E INTERVENTI POSSIBILI
INDICAZIONI MORFOLOGICHE E INTERVENTI POSSIBILI
Grazie per l’attenzione
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