La strenna 2013 Don Bosco educatore, offriamo ai giovani Come

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Transcript della presentazione:

La strenna 2013 Don Bosco educatore, offriamo ai giovani Come il Vangelo della gioia attraverso la pedagogia della bontà La strenna 2013

Buoni cristiani e onesti cittadini Don Bosco i suoi giovani li ha sempre desiderati così… Buoni cristiani e onesti cittadini

«salvezza dell’anima» Buoni cristiani e onesti cittadini ragione amorevolezza RELIGIONE Fiducia nei giovani

2. Cosa vuol dire “RAGIONE” nell’era del relativismo post-moderno e delle nuove tecnologie digitalizzate? del Web2.0? delle Biotecnologie, della robotica…? 3. come realizzare una relazione educativa AMOREVOLE nell’era del digitale, del chattare, della piazza, degli happening, dei centri commerciali…), lontano dalla famiglia, dalla tradizione, dal padre..? 4. e quale RELIGIONE in un contesto dove c’è il pluralismo religioso, il dialogo interreligioso, ma anche il problema della laicità/laicismo? l’assenza di Dio, l’indifferenza,la religiosità individualistica, il settarismo, il fondamentalismo? MA OGGI?

5. cosa significa “ONESTI CITTADINI” nella società post-industriale, nella società complessa? e nella società della globalizzazione, del malgoverno, della mafia, della soffocante…tassazione!!! 6. cosa significa “BUONI CRISTIANI” nell’età del pluralismo, del post-moderno, del relativismo, dell’autorealizzazione, del soggettivismo, della multicultura religiosa, della new age?

«EDUCATIVO-POLITICO» !!! UN PACCHETTO «EDUCATIVO-POLITICO» !!! [1] sì, competenze, istruzione, ma principalmente EDUCAZIONE = formazione di persone solide, coscienti, libere, responsabili, solidali  per essere persone, lavoratori, cittadini, credenti (Cost. art. 2,3,4) [2] Necessaria UN’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA, in sinergia famiglia, scuola, parrocchia, oratorio, società civile che metta insieme educazione morale (e religiosa) e educazione alla legalità, motivandola criticamente e stimolandola  sulla base dei valori condivisi e del progetto costituzionale- diritti umani [3] Oltre l’integrazione scolastica, diritto ad una FORMAZIONE INTEGRALE (NON SOLO PROFESSIONALE) per chi ha l’intelligenza non nel cerebro ma nelle mani [4] 1,10,100. 1000 ORATORI Tra luoghi e non luoghi, tra evangelizzazione e integrazione [5] sperimentare «NUOVE FRONTIERE» e nuove forme e figure educative (e. di strada, nel mondo dei nuovi media, case accoglienza, centri di ascolto, consultori…

«POLITICO- EDUCATIVO» !!! UN PACCHETTO «POLITICO- EDUCATIVO» !!! Le due bellissime figlie della giustizia (s. Agostino) =indignazione e dedicazione [1]Politiche lavorative di inserimento, sostegno, nel passaggio  la gioventù non può essere troppo «allungata» e favorendo le loro capacità di imprenditorialità, di produzione di lavoro [2]aiuto sociale alle giovani coppie per mettere su casa e fare figli [3] politiche per permettere ai genitori di crescere con i figli (sostegno economico, asili condominiali, modalità lavorative… [4] scuole che non siano sgaruppate, disastrate, senza mezzi e strumentazioni (con comptenze e persone che ne facciano uno vero strumento, mezzo educativo [5]buoni insegnanti, preparati, aggiornati, sostenuti socialmente, stipendiati adeguatamente, soggettivamente motivati, eticamente volenterosi, socialmente corresponsabili (e, non guasta, religiosamente ispirati e ecclesialmente identificati). [6] dare piena attuazione ai principi della L. 62/2000 sulla parità scolastica per allargare l’offerta formativa, per una scuola della comunità civile e che – senza nulla nuocere alla scuola statale – del diritto dei genitori e delle famiglie alla libertà di scelta scolastica per i loro figli.  Ma si fa questo con i tagli della spesa pubblica sull’educazione, all’istruzione, alla formazione. … («Don Bosco aiutaci tu» in «Ragazzi di vita»)

Pacem in terris (50 anni) Verità Libertà Giustizia amore di Papa Giovanni XXIII I 4 pilastri della Pace Verità Libertà Giustizia amore 2. Formare all’autentica libertà, -libertà da, libertà di, libertà in, libertà per con-libertà …fondamento nella relazione con Dio 1. Educare alla verità integrale dell’uomo…. ►Persona –soggetto di diritti ► immagine e somiglianza di Dio ► Figli nel figlio ► Fino alla pienezza dell’umanità del cristo risorto Cfr. Il piccolo principe e la volpe

La vita buona e la società giusta «I mio giusto vive di fede» 3.Educare alla giustizia I 5 livelli della giustizia: chi è giusto? non fare del male a nessuno stare alle regole, alla legalità dare a ognuno il suo avere il buon rapporto con uomini e cose «adegua il tuo amore all’essere di ciascuna realtà» (Rosmini) … giusti come Dio, misericordioso e buono, oltre ogni misura umana (cfr. il figliol prodigo, …gli operai della vigna, perdonare 70 volte 7….) «I mio giusto vive di fede» Rom.1,16ss; Gal 3,11; Ebrei 10,38Ab. “Il giusto vivrà per la sua fede”

Educare all’ amore nell'a. si distingue l'aspetto impulsivo, ("ÉROS") da quello di amicizia e benevolenza ("FILÍA"), da quello di vicinanza interiore ("AFFETTO") dalla «CURA» amorevole di genitori verso i figli e da quello di oblatività gratuita e sovrabbondante ("AGAPE"), tipico, secondo il cristianesi­mo, dell'a. di Dio. s. Agostino distingue la "CUPIDITAS" (o "amor sui" = amore di sé fino al "disprezzo" degli altri e di Dio) dalla "CARITAS" (o "amor Dei" = amore di Dio fino al "disprezzo" di sé per donarsi agli altri e a Dio).

Superare … il SOGGETTIVISMO/individualismo = l’altro? la verità? 2)… la SUPERFICIALITA’ della vita, delle relazionali, senza coscienza del mistero dell’altro, della sua storia, della presenza dell’Altro… 3) …l’EFFICIENTISMO (cfr. enfasi sulle competenze), l’essere, il condividere, la gratuità, il dono, il darsi generosamente? 4) ..il GIOVANILISMO (eterno “Peter Pan) deleterio per sé e educativamente: per l’identità dei giovani “voler bene, volere il bene, volerlo bene, facendolo bene”

… come Gesù maestro 1) si fa prossimo 2) accoglie personalmente 3) dialoga (“cosa leggi?”) 4) comprende, non condanna anche se non giustifica 5) stimola la “libertà”personale verso il di più, secondo i “talenti” di ognuno e le esigenze del “Regno” (la vocazione-missione):“non peccare più”, “fa questo e vivrai”, “vendi tutto… “vieni e seguimi”…”lascia le reti …ti farò pescatore di uomini”. 6) Testimonia, “beneficando”, il Vangelo dell’amore di Dio per il mondo…rischiando!!! 7) «…per loro santifico me stesso» 12 12

APPENDICE . Il sistema preventivo …UN’idea Giuseppe Lombardo_Radice (1879-1938), pedago­gista catanese, laicista e gentiliano, nel 1920, al termine di un suo opuscoletto piuttosto polemico, pubblicava come prima «Appendice» un intervento intitolato: ”Meglio don Bosco?”. Ne diamo qualche passo: Don Bosco. Era un grande che dovreste cercar di conoscere. Nell’ambito della Chiesa fu il correttore del GesuitiSmo, e pur senza avere la statura di Ignazio, seppe creare un imponente movimento di educazione, ridando alla Chiesa il contatto colle masse, che essa era venuta perdendo. Per noi che siamo fuori della chiesa e di ogni chiesa, egli è pure un eroe, l’eroe dell’educazione preventiva e della scuola-famiglia. I suoi prosecutori possono esserne orgogliosi. Noi possiamo dalla loro opera imparare qualche cosa per la scuola laica. […] Se la nostra scuola non giungerà a tanto: ad essere centro attivo della vita giovanile, che leghi a sé i giovani, anche dopo che l’han lasciata, nell’opera o almeno nel ricordo; se la nostra scuola non avrà i suoi ex-allievi, come allievi grati alla madre e desiderosi qualche volta di rivederla e di rivivere cogli altri loro compagni i giorni lieti dello studio e del lavoro scolastico; non sarà ancora scuola. Intanto, i nostri scolari scioperano; i nostri giornali politici parlano di cocottes e bandiscono concorsi di bellezza, e danno alla scuola e all’educazione l’ultimo posto delle loro colonne; qua­si tutti i nostri deputati trovano di cattivo gusto occuparsi di scuole; i nostri professori si agitano solo per gli stipendi; i nostri maestri mutantur in horas e: Nessuna scuola ha una tradizione sua. Scuola? No, ufficio distributore di diplomi. Scolari? No, contribuenti re­calcitranti alla tassa di lavoro cerebra­le. Don Bosco? Il segreto è lì: UNA idea. La nostra scuola: MOLTE idee. Molte idee può averle anche un’imbecille, prete o non prete, maestro o non maestro. Una idea è difficile. Una idea vuol dire un’anima. Una, una vuol essere! […] Don Bosco! — Salesiani, continuate il vostro lavoro. Noi, vostri avversarii, vi salutiamo con gratitudine, perché voi e tutti gli altri dogmatici, simili o diversi da voi, se lavorerete con vera fede costringerete — contro il vostro proposito — a rinvigorire le scuole (dalle prime alle superiori) dove una fede e un dogma non si insegna, ma tutte le fedi si studiano per acquistar fede in sé, (fede nel pensiero). (da: Giuseppe LOMBARDO RADICE, Clericali e massoni di fronte al problema della scuola, Roma, La Voce, 1920, pp. 62-64). APPENDICE . Il sistema preventivo …UN’idea

Volete fare una cosa buona? Educate la gioventù. Volete fare una cosa santa? Volete fare cosa santissima? Volete fare cosa divina? Anzi questa tra le cose divine è divinissima! Don Bosco (MB, XIII, 629)