LA BIOETICA
2 “La bioetica collega la conoscenza biologica con i valori umani. La biologia individua direttamente i nuovi fini morali ed i nuovi principi etici per i nuovi problemi dello sviluppo biomedico”. V. R. Potter «La bioetica è la riflessione razionale e organica sui vari problemi morali, giuridici, sociali sollevati dallo straordinario sviluppo compiuto dalla medicina e dalle altre scienze della vita.» Maurizio Mori
Che cos'è bioetica Il termine deriva da “bìos” (vita) ed “éthos” (costume) e venne coniato all'inizio degli anni ’70 dall'oncologo statunitense Van Rensselaer Potter, che riteneva scopo di questa scienza “ponte” – come la definisce egli stesso – portare tutta l'umanità a prender parte attiva e consapevole ai processi dell'evoluzione biologica e culturale (Van R. Potter, Bioethics. The Science of Survival, in Perspectives in Biology and Medicine, 14 [1970], pp. 120-153
“L’etica applicata alle scienze della vita, più precisamente l’elaborazione delle questioni etiche che sorgono in relazione al trattamento tecnico-scientifico della vita umana.”
Qualità o sacralità della vita Potremmo così sintetizzare il fondamento dei due schieramenti: da una parte la qualità, dall'altra la sacralità della vita: BIOETICA LAICA BIOETICA CATTOLICA QUALITA’ DELLA VITA SACRALITA’ DELLA VITA
Sacralità della vita Evangelium vitae 1995 La vita è una realtà sacra (penultima) che ci viene affidata perché la custodiamo con senso di responsabilità e la portiamo a perfezione nell’amore e nel dono di noi stessi a Dio Inviolabilità dal primo inizio fino al suo termine Sacralità Valori umani e morali essenziali e nativi, che scaturiscono dalla verità stessa dell’essere umano e tutelano la dignità della persona. Valori che nessuno Stato, maggioranza, individuo potranno mai creare, modificare o distruggere
Bioetica cattolica Ciò che caratterizza la bioetica cattolica è l'accento posto sul “valore sacro della vita umana, dal primo inizio fino al suo termine” (Giovanni Paolo II, lettera enciclica Evangelium Vitæ n. 2). “La vita dell'uomo proviene da Dio, è suo dono, sua immagine e impronta, partecipazione del suo soffio vitale. Di questa vita, pertanto, Dio è l’unico signore: l'uomo non può disporne [corsivo nel testo]” (Ibid., 39). “Dalla sacralità della vita scaturisce la sua inviolabilità, inscritta fin dall'origine nel cuore dell'uomo, nella sua coscienza”(Ibid., 40).
Bioetica laica Il 9 Giugno 1996 Il Sole 24 Ore pubblicò il Manifesto della bioetica laica, che divenne subito il riferimento programmatico di questa corrente, per lo meno per la realtà italiana. Portava la firma di Carlo Flamigni (professore di ginecologia all'Università di Bologna), Armando Massarenti (giornalista de Il Sole 24 Ore, Maurizio Mori (direttore della rivista Bioetica) e Angelo Petroni (professore di filosofia della scienza all'Università della Calabria e direttore della rivista Biblioteca della libertà).
Secondo questo documento, laicità non significa negazione di fedi e religioni: Noi laici non osteggiamo la dimensione religiosa. La apprezziamo per quanto può contribuire alla formazione di una coscienza etica diffusa. Quando sono in gioco scelte difficili, come quelle della bioetica, il problema per il laico non è quello di imporre una visione “superiore”, ma di garantire che gli individui possano decidere per proprio conto ponderando i valori - talvolta tra loro confliggenti - che quelle scelte coinvolgono, evitando di mettere a repentaglio le loro credenze e i loro valori.
Finalità Analisi razionale dei problemi morali legati alla biomedicina e della loro connessione con gli ambiti del diritto e delle scienze umane. Essa implica l’elaborazione di linee etiche fondate sui valori della persona e sui diritti dell’uomo, rispettosi di tutte le confessioni religiose, con fondazione razionale e metodologica scientificamente adeguata. Ha finalità applicative per l’orientamento della condotta personale, del diritto condendo e dei codici deontologici professionali. Alla bioetica è assegnato il compito di orientare l’espandersi delle conoscenze tecniche e scientifiche verso il bene integrale dell’uomo, rispettando gli equilibri naturali del pianeta nel contesto dei quali si dispiega la sua avventura.
Manipolazione genetica e clonazione Principali questioni della bioetica Manipolazione genetica e clonazione Fecondazione artificiale (omologa – eterologa, intrauterina – in vitro, “utero in affitto”) Interruzione della gravidanza (entro i 14 giorni – entro i primi tre mesi – oltre i tre mesi) Integrità psico-fisica della persona (omicidio, suicidio, mutilazione e donazione degli organi) Malattia (cure, consenso informato, accanimento terapeutico) Eutanasia (passiva e attiva, consenso)
Le tecniche di fecondazione artificiale omologhe quando ci si avvale di elementi biologici della coppia per ottenere una fecondazione eterologhe quando invece ci si avvale di uno o più elementi biologici (spermatozoi, ovociti o utero) estranei alla coppia. intracorporee quando la fecondazione avviene all’interno delle gonadi femminili extracorporee quando la fecondazione avviene in vitro
Ambiti della bioetica Problemi etici connessi con: Politiche economiche sanitarie nazionali ed internazionali Politiche demografiche Qualità della vita Comportamenti sociali a rischio (droga, etilismo, tabagismo, AIDS, attività lavorative) Riabilitazione Psichiatria Sport, traffico, medicina delle catastrofi, ecc. Problemi etici di tutte le professioni sanitarie: Rapporto operatore sanitario / paziente Informazione e consenso all’atto medico Problemi etici di inizio e fine vita: Aborto e sterilizzazione Diagnosi prenatale Fecondazione assistita Ingegneria genetica Sessualità Eutanasia, accanimento terapeutico, cure palliative Trapianti d’organo Invecchiamento
Perché soltanto adesso la bioetica? I più recenti progressi in campo bio – medico sono proseguiti a velocità sempre maggiore ed in maniera sempre più complessa, tanto che la mente umana stenta ad orientarsi e ad adeguarsi. La medicina si trova di fronte a richieste soggettive, interpersonali, sociali completamente mutate rispetto al passato (bisogni, domande, desideri).
Il progresso biomedico 1952: Pincus elabora i contraccettivi chimici, con rivoluzionamento nella gestione della sessualità e nella psicologia della donna. 1954: nascono le tecniche rianimatorie. 1959: nasce il primo bambino (belga) con l’inseminazione artificiale. 1978: nasce in Inghilterra la prima bimba con la fecondazione in vitro. Seguono, a ritmo vertiginoso: trapianti d’organo, manipolazioni genetiche, ingegneria genetica, clonazione, ogm, ecc.
Oggi, ad esempio è possibile: Mantenere indefinitamente in vita un corpo umano Elettrodi nel cervello per: generare movimenti, alleviare il dolore, reprimere l’aggressività, provocare sensazioni. Accendere la vita in provetta, congelarla, riaccenderla A pochi decenni dalla scoperta del DNA la biologia molecolare inizia a dare i suoi frutti (i trapianti scompariranno?)
“ In questi anni abbiamo corso molto velocemente “ In questi anni abbiamo corso molto velocemente. Dobbiamo forse fermarci ed aspettare che ci raggiungano le nostre anime”. (Michael Ende)
Ma gli aspetti positivi supereranno quelli negativi? L’uomo sarà ancora se stesso? Ha il diritto di trasformarsi e trasformare le generazioni che verranno? (Cfr. organismi geneticamente modificati) Potter indicava come unica possibile via di uscita la costituzione di un "ponte" fra sapere scientifico ed umanistico, prendendo in considerazione non solo l’uomo, ma tutta la biosfera ed il suo equilibrio. Questo ponte è, dunque, la bioetica, nella quale scienze sperimentali e scienze umanistiche non sono in alternativa, ma formano un’unità armonica alla cui base c’è, tuttavia, la domanda filosofica sulla liceità dell’atto scientifico, nella consapevolezza che non tutto ciò che (scientificamente) è possibile è anche (eticamente) lecito. In realtà è lo stesso scienziato che, se vuole essere veramente "umano", deve integrare l’aspetto etico-positivo (corretta impostazione scientifica) con quello etico-filosofico ed antropologico.
L’oggetto della bioetica Sono gli interventi dell’uomo sulla vita umana resi possibili dalle scoperte scientifiche. Hanno l’uomo come protagonista e destinatario. La tecnologia in campo medico infatti ha subito un notevole sviluppo negli ultimi decenni, pertanto alcuni studiosi- filosofi, ricercatori, psicologi, hanno sentito la necessità di regolare alcuni procedimenti e tecniche secondo una linea etica comune. Attualmente l’orizzonte della bioetica si allarga sempre più e si parla, di "Etica del futuro", per indicare che le scelte etiche di oggi comportano delle conseguenze che si proiettano nel futuro e che occorre subito assumersi delle responsabilità perché non avvenga che un vantaggio momentaneo (economico o come qualità di vita) sia seguito poi da una catastrofe futura
Gli ambiti della bioetica Includono le professioni sanitarie, le ricerche sperimentali – anche non terapeutiche – sull’uomo e sull’animale, la medicina del lavoro,l’ambiente,la politica sanitaria, la politica demografica nazionale ed internazionale,il biodiritto (traduzione in leggi dei principi bioetici a partire dalla pluralità degli orientamenti bioetici esistenti in una nazione) L’educazione : si richiede un’educazione nelle famiglie e nella Scuola su alcuni temi fondamentali di bioetica, quali l’origine, le forme e il senso della vita, la centralità della persona umana, la sessualità (con particolare riguardo ai metodi anticoncezionali, alle tecniche di fecondazione artificiale, all’aborto e alla sterilizzazione), l’accanimento terapeutico e l’eutanasia, l’ambiente, la droga, l’AIDS
Quando nasce la Bioetica? Il Processo di Norimberga La Dichiarazione dei Diritti dell’uomo (ONU 1948) Varie Dichiarazioni, Carte e Codici, tra cui il Codice di Etica Medica (1949) che ricalca il Giuramento di Ippocrate Fa da sottofondo a tutti questi documenti l’esigenza via via crescente di una riflessione filosofica ed etica da affiancare a quella giuridica: occorre che il diritto sia preceduto e guidato dall’etica. Oggetto di questa riflessione è l’uomo con i suoi valori Il campo di applicazione tutto il vivere umano, in particolare quello biologico-medico
Una crisi culturale Nella metà del secolo scorso inizia il cambiamento di mentalità con una crisi che è essenzialmente crisi culturale (critica e rifiuto della morale) La cultura assurge a valore morale e si sostituisce alla Legge Morale Si pone la necessità di sviluppare un’etica per l’uomo A servizio di questo connubio nasce la Bioetica Ridefinizione dei concetti bene-male, utile-inutile, uomo-persona, medico-paziente
Attualmente ogni Nazione ha un proprio e personale codice di bioetica che disciplina le pratiche medico scientifiche; quello che è autorizzato e legale in uno Stato può non esserlo pertanto in un altro. Un esempio è la questione Clonazione Umana: autorizzata in Gran Bretagna (dove nel 2002 è stata istituita la prima Banca degli Embrioni), è illegale in Italia.