Gruppo di lavoro Basilea 2

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Transcript della presentazione:

Gruppo di lavoro Basilea 2 Presentazione di: Giuseppe Mercurelli AIB Brescia, 9 dicembre 2003

IL GRUPPO DI LAVORO

IL PROGETTO “BASILEA 2” SCENARIO FINALITÀ Il nuovo accordo interbancario di Basilea (noto come Basilea 2) introduce un legame più stretto fra rischio di credito e patrimonio delle banche. L’introduzione del rating per valutare la capacità di credito dei prenditori avrà un impatto sulle imprese che si vedranno modificate le valutazioni effettuate dalle banche nei loro confronti ed i criteri di erogazione del credito, con ripercussioni sul complesso delle risorse prese a prestito e sui relativi costi, specie nelle fasi meno favorevoli della congiuntura. FINALITÀ Approfondimento dell’accordo. Riflessi sulle diverse categorie di imprese. Criteri per valutare la capacità di credito delle imprese (rating). Dati e informazioni da fornire per il calcolo del rating. Interventi sui sistemi informativi aziendali per produrre i dati e le informazioni richiesti dalle banche. Simulazione degli effetti di Basilea 2 su un campione di imprese. Elaborazione di un modello di autovalutazione delle aziende nella prospettiva di Basilea 2. Gdl Basilea 2

IL PERCORSO EFFETTUATO Esame in profondità delle normative riguardanti l’accordo Basilea 2. Analisi della situazione economico - finanziaria di un campione di 450 aziende bresciane. Simulazione degli effetti di Basilea 2 su un campione di imprese italiane (Unioncamere). Incontri con le banche (Banca Lombarda, Capitalia, Banca Popolare di Milano, San Paolo IMI). Esame e confronto dei metodi di calcolo del rating delle diverse banche. Individuazione degli elementi per costruire uno strumento di autovalutazione della capacità di credito delle aziende.

GLI STRUMENTI SCOPERTI / ACQUISITI Le componenti fondamentali del rating ed i pesi attributi a ciascuna dai diversi istituti di credito. Il collegamento fra il rating e il pricing dei crediti. Il ruolo degli addetti alla relazione con la clientela nella raccolta dei dati “qualitativi” per una valutazione soggettiva dell’azienda. Le deleghe concesse alla rete commerciale nella negoziazione del pricing.

LE LOGICHE DI ASSEGNAZIONE DEL RATING

L’ANALISI DI BILANCIO - LE AREE INFORMATIVE I° Sviluppo aziendale II° Redditività V° Struttura finanziaria Rating di bilancio IV° Gestione circolante e liquidità III° Produttività Gdl Basilea 2

L’ANALISI DI BILANCIO - Il profilo ideale SVILUPPO: sono premiate le aziende che sviluppano la propria attività REDDITIVITÀ: sono premiate le aziende che producono reddito e cash flow in misura adeguata per remunerare i fattori della produzione, creare valore per gli azionisti e risorse per l’autofinanziamento PRODUTTIVITÀ: sono premiate le aziende impiegano efficacemente capitale e lavoro nel processo produttivo, limitando il più possibile sacche di inefficienza GESTIONE CIRCOLANTE/LIQUIDITÀ: sono premiate le aziende sufficientemente liquide per evitare rischi di tensioni finanziarie STRUTTURA FINANZIARIA: sono premiate le aziende che hanno una struttura finanziaria equilibrata tra capitale di debito e capitale di rischio

Giudizio qualitativo IL QUESTIONARIO QUALITATIVO - LE AREE INFORMATIVE Attività dell’impresa Fattori e comportamenti a rischio Giudizio qualitativo Assetto proprietario Valutazione manager Analisi del mkt Aspetti fin. contabili Posizione dell’azienda sul mkt Fattori critici di successo/debolezza Gdl Basilea 2

IL QUESTIONARIO QUALITATIVO - Il profilo ideale ATTIVITÀ DELL’IMPRESA: sono premiate le aziende storiche e con un lungo rapporto di collaborazione con la banca. ASSETTO PROPRIETARIO E GRUPPO DI APPARTENENZA DELL’IMPRESA: sono premiate le aziende con struttura societaria solida, preferibilmente capogruppo se facenti parte di un gruppo, e se competono su base nazionale ed internazionale. MERCATI IN CUI OPERA L’IMPRESA: sono premiate le aziende con prodotti consolidati, non soggette ad elevate pressioni concorrenziali o all’ingresso di nuovi concorrenti su prodotti affini. Con un elevato potere contrattuale nei confronti dei fornitori e clienti e che producono beni non soggetti a rapida obsolescenza. POSIZIONE DELL’IMPRESA SUL MERCATO: sono premiate le aziende con fatturato in crescita, buona posizione di mercato e con una produzione sufficientemente ampia e diversificata.

IL QUESTIONARIO QUALITATIVO - Il profilo ideale FATTORI CRITICI DI SUCCESSO/DEBOLEZZA DELLE IMPRESE DEL SETTORE: sono premiate le aziende in grado di esibire una significativa flessibilità produttiva combinata con un marchio affermato sul mercato, canali distributivi che assicurano efficienza e capillarità nel raggiungere il cliente e buone assistenze post vendita alla clientela. ASPETTI FINANZIARI E CONTABILI: sono premiate le aziende sufficientemente capitalizzate e puntuali nei pagamenti, che adottano politiche di bilancio prudenziali e trasparenti, che utilizzano strumenti di pianificazione dell’attività (budget, controllo di gestione, piano industriale a medio termine, ecc.) VALUTAZIONE DEL MANAGEMENT: sono premiate le aziende condotte da manager (o imprenditori) dotati di esperienza e prudenti nelle scelte di business FATTORI E COMPORTAMENTI A RISCHIO: sono premiate le aziende con portafogli clienti ampi e diversificati, puntuali nei pagamenti e condotte prudenti di business.

Indicazioni espresse dalle banche intervistate circa la rilevanza attribuita ai vari elementi che concorrono a determinare il rating Gdl Basilea 2

SUPPORTI DELL’AIB ALLE ASSOCIATE NELLA PROSPETTIVA BASILEA 2 Incontri operativi con gruppi limitati di aziende per esaminare gli aspetti dell’accordo che riguardano le imprese e illustrare le logiche di assegnazione del rating. Valutazione della capacità di credito delle aziende associate sulla base di un modello di simulazione. Consulenza per migliorare il rating individuando le variabili critiche all’interno delle aree di valutazione dell’azienda.

REALIZZAZIONE DI UNA PROCEDURA DI AUTOVALUTAZIONE AZIENDALE Questionario qualitativo Dati anagrafici Dati di bilancio Modello di simulazione Operatività con le banche Posizione di mercato Rating e indicazioni delle variabili su cui intervenire per migliorarlo