UNA CEFALEA CRONICIZZATA

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Transcript della presentazione:

UNA CEFALEA CRONICIZZATA CASO CLINICO UNA CEFALEA CRONICIZZATA A cura del Dott. Giuliano Relja Consulente Centro Cefalee Clinica Neurologica di Trieste

Una cefalea cronicizzata Paziente di sesso maschile che dai 18 ai 45 anni di età ha presentato episodi di cefalea a localizzazione bilaterale, di tipo gravativo, della durata di 5-6 ore se non trattata, di intensità moderata, peggiorata da attività fisiche di routine, accompagnata da nausea, non vomito né foto-fonofobia, con frequenza media di 2-3 episodi al mese, spesso scatenata da stress psichico e/o fisico. Assume per le crisi paracetamolo 1000 mg con scarso beneficio.

Una cefalea cronicizzata Sulla base dei dati a disposizione, è possibile formulare una diagnosi di cefalea primaria? Sì No La sola anamnesi non è sufficiente per una diagnosi di cefalea primaria. La Classificazione Internazionale delle Cefalee (ICHD-II, 2004) sottolinea che l’esame obiettivo generale e neurologico devono risultare negativi e che nei casi dubbi devono essere eseguite appropriate indagini strumentali

Una cefalea cronicizzata All’età di 45 anni il paziente viene inviato dal medico curante ad un Centro Cefalee per un inquadramento diagnostico. L’esame internistico e neurologico risultano nella norma. Una TC dell’encefalo senza m.d.c. (mezzo di contrasto) eseguita ambulatorialmente era risultata negativa. Quale è la diagnosi? cefalea di tipo tensivo episodica emicrania senza aura emicrania senza aura e cefalea di tipo tensivo episodica cefalea primaria non classificabile m.d.c. = mezzo di contrasto

Una cefalea cronicizzata Emicrania senza aura Cefalea di tipo tensivo Almeno 5 attacchi con le caratteristiche B-D Durata di 4-72 ore. Dolore con almeno 2 delle seguenti caratteristiche: 1. Unilaterale 2. Pulsante 3. Intensità moderata o severa 4. Aggravato dall’attività fisica. Cefalea accompagnata da almeno uno dei seguenti: 1. Nausea e/o vomito 2. Fonofobia e fotofobia Esclusione di cause secondarie. Almeno 10 attacchi con le caratteristiche B-D Durata da 30 minuti a 7 giorni Dolore con almeno 2 delle seguenti caratteristiche: 1. Bilaterale 2. Compressivo o gravativo (non pulsante) 3. Intensità lieve o moderata 4. Non aggravato dall’attività fisica. Entrambe le seguenti condizioni: 1. Nausea e vomito assenti 2. Possibili fonofobia o fotofobia (non entrambe) Esclusione di cause secondarie Le caratteristiche cliniche della cefalea del paziente rientrano nei criteri diagnostici dell’ICHD-II per emicrania senza aura

Una cefalea cronicizzata L’anno successivo in seguito ad eventi stressanti nell’ambiente di lavoro ed un evento di perdita (decesso della madre), il paziente sviluppa un disturbo depressivo per il quale viene trattato per alcuni mesi con beneficio con un inibitore del reuptake della serotonina. Le crisi emicraniche, sempre con le medesime caratteristiche, aumentano progressivamente di frequenza e diventano plurisettimanali.

Una cefalea cronicizzata Oltre agli eventi stressanti ed alla comorbidità psichiatrica quali tra le seguenti condizioni costituiscono un fattore di rischio per il peggioramento e la cronicizzazione dell’emicrania? Ipertensione arteriosa Anemia Infezione da helicobacter pylori Terapia ormonale sostitutiva Ipertiroidismo Obesità

Una cefalea cronicizzata All’età di 50 anni viene nuovamente inviato al Centro Cefalee per un aumento della frequenza delle crisi. Presenta 15-20 giorni di cefalea al mese da almeno 2 anni e da allora assume 10-15 compresse al mese di un analgesico di combinazione (indometacina + caffeina + proclorperazina). Può essere posta, secondo l’ICHD-II, una diagnosi di Cefalea da uso eccessivo di farmaci? 1. sì 2. no Una diagnosi certa di Cefalea da uso eccessivo di farmaci, può essere posta soltanto quando, dopo la sospensione del sintomatico, la cefalea si risolve o ritorna al quadro sintomatologico iniziale

Una cefalea cronicizzata Quale è pertanto la diagnosi corretta? emicrania cronica probabile emicrania cronica probabile cefalea da uso eccessivo di farmaci L’ICHD-II indica di formulare una diagnosi di probabilità per entrambe le forme prima della diagnosi definitiva

La Cefalea da uso eccessivo di farmaci è una cefalea cronica, come l’emicrania cronica e la cefalea di tipo tensivo cronica. Quale è il criterio internazionale per definire la cronicità di queste forme? 1. Cefalea presente per  15 giorni/mese 2. Cefalea presente per  20 giorni/mese 3. Cefalea quotidiana o quasi quotidiana

Una cefalea cronicizzata Recenti studi epidemiolgici hanno evidenziato che la prevalenza della Cefalea da uso eccessivo di farmaci nella popolazione generale è del: 1. < 0,5% 2. 1% 3. 4%

Una cefalea cronicizzata Quanti sono i giorni al mese di assunzione di sintomatici, nelle diverse categorie farmacologiche, in grado, secondo l’ICHD-II, di indurre cefalea da uso eccessivo di farmaci? Ergotaminici Triptani Analgesici semplici Analgesici di combinazione  10/mese  10/mese  15/mese  10/mese

Una cefalea cronicizzata In quanto tempo, dopo la sospensione, secondo l’ICHD-II, si risolve la cronicità? 1. entro 1 mese dalla sospensione 2. entro 2 mesi dalla sospensione 3. entro 3 mesi dalla sospensione

Una cefalea cronicizzata Quale è la cefalea primaria preesistente più frequente nei pazienti con Cefalea da uso eccessivo di farmaci? Emicrania senza aura Cefalea di tipo tensivo Emicrania senza aura+cefalea di tipo tensivo Cefalea a grappolo

Una cefalea cronicizzata La Cefalea da uso eccessivo di farmaci si manifesta con attacchi simili a quelli di una cefalea primaria. Quale tra le seguenti? Emicrania senza aura Cefalea di tipo tensivo Forme miste emicrania senza aura/cefalea di tipo tensivo Tutte le precedenti

Una cefalea cronicizzata Quale è il primo provvedimento da adottare nel sospetto di una Cefalea da uso eccessivo di farmaci? profilassi precoce con farmaci antiepilettici sostituzione del farmaco di overuse con un sintomatico di diversa categoria sospensione del farmaco di overuse Alla sospensione del sintomatico di overuse devono essere adeguatamente trattati la cefalea rebound ed i sintomi associati, e deve essere instaurata una terapia di profilassi personalizzata per il contenimento degli attacchi residui

Servizio scientifico offerto alla Classe Medica da MSD Italia S.r.l. Questi testi riflettono i punti di vista e le esperienze dell’autore e non necessariamente quelli della MSD Italia S.r.l. Dato il tempo trascorso dalla pubblicazione, è possibile che alcune informazioni non siano più attuali. Ogni prodotto menzionato deve essere usato in accordo con la relativa scheda tecnica fornita dalla ditta produttrice.