SINTOMI NEUROLOGICI FOCALI CASO CLINICO CEFALEA E SINTOMI NEUROLOGICI FOCALI A cura del Dott. Giuliano Relja Consulente Centro Cefalee Clinica Neurologica di Trieste
Paziente di sesso femminile di 26 anni Impiegata, nubile. Dieta libera, un bicchiere di vino, 3 caffè e 15 sigarette al giorno. Assume estroprogestinici per os a scopo anticoncezionale da 3 anni. Riferisce allergie imprecisate e viene trattata a periodi con antistaminici. A 24 anni trauma cranico con breve perdita di coscienza da caduta accidentale. Da alcuni anni gastrite cronica per la quale assume omeprazolo a cicli. Soffre di chinetosi.
Dall’età di 15 anni, crisi ricorrenti di cefalea caratterizzate da: dolore fronto-temporale bilaterale tipo costrittivo intensità moderato-severa peggioramento con sforzi fisici lievi presenza di fonofobia e fotofobia frequenza media 2 crisi/mese durata alcune ore regressione parziale dopo 3 ore con l’assunzione di nimesulide 100 mg
Quale è la diagnosi più probabile? 1. cefalea di tipo tensivo episodica 2 . emicrania senza aura 3. cefalea post traumatica 4 . cefalea primaria non classificabile
Cefalea di tipo tensivo Emicrania senza aura Cefalea di tipo tensivo Almeno 5 attacchi con le caratteristiche B-D Durata di 4-72 ore. Dolore con almeno 2 delle seguenti caratteristiche: 1. Unilaterale 2. Pulsante 3. Intensità moderata o severa 4. Aggravato dall’attività fisica. Cefalea accompagnata da almeno uno dei seguenti: 1. Nausea e/o vomito 2. Fonofobia e fotofobia Esclusione di cause secondarie. Durata da 30 minuti a 7 giorni Dolore con almeno 2 delle seguenti caratteristiche: 1. Bilaterale 2. Compressivo o gravativo (non pulsante) 3. Intensità lieve o moderata 4. Non aggravato dall’attività fisica. Entrambe le seguenti condizioni: 1. Nausea e vomito assenti 2. Possibili fonofobia o fotofobia (non entrambe) Esclusione di cause secondarie Le caratteristiche cliniche della cefalea della paziente rientrano nei criteri diagnostici internazionali (ICHD-II) per emicrania senza aura
Quale elemento nella storia della paziente costituisce una informazione anamnestica aggiuntiva a favore della diagnosi di emicrania? 1. diatesi allergica 2 . chinetosi 3 . gastrite cronica
Può essere utile modificare la terapia sintomatica per gli attacchi? 2. no La risposta alla nimesulide nella paziente non può ritenersi soddisfacente. Le Linee Guida della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee indicano nei triptani i farmaci di prima scelta per il trattamento delle crisi emicraniche di intensità moderata o severa
La paziente giunge nell’ambulatorio del medico curante poiché alcune ore prima ha presentato una sintomatologia caratterizzata da: scotomi positivi e deficit del visus nell’emicampo visivo di destra della durata di circa 20 minuti, seguito da parestesie distali all’arto superiore ed all’emifaccia di destra, e da disfasia, della durata di un’ora seguiva reazione di allarme ansioso e sensazione di confusione
Quale è la diagnosi più probabile ? 1. ischemia cerebrale transitoria a focolaio 2. aura emicranica sine cefalea 3. crisi epilettica parziale L’età, la progressione e le caratteristiche della sintomatologia, la durata, e l’assenza di fattori di rischio vascolare fanno propendere per un primo episodio di aura emicranica
L’esame internistico è nella norma e l’esame obiettivo neurologico è negativo per segni a focolaio.
La paziente necessita di approfondimenti diagnostici? 1 . sì 2 . no In presenza di sintomi neurologici focali è sempre indicata l’esecuzione di approfondimenti diagnostici
E’ indicata l’esecuzione di una TC e/o di una RM dell’encefalo? 1 . sì 2 . no La TC cerebrale è sempre indicata in presenza di disturbi neurologici focali. La RM rispetto alla TC dimostra una maggior sensibilità nel rilevare alterazioni a carico della sostanza bianca, malformazioni artero-venose e alterazioni della fossa cranica posteriore
E’ utile l’esecuzione di un EEG? 1 . sì 2 . no L’EEG non è dirimente nella diagnostica dei pazienti con cefalea, ma è raccomandabile nella diagnosi differenziale tra aura emicranica e crisi epilettica, in particolare in presenza di disturbi di coscienza
Esistono alcuni elementi rilevati nell’anamnesi che dovrebbero essere modificati? Il fumo di sigaretta e l’assunzione di contraccettivi orali. La loro associazione in pazienti con emicrania con aura costituisce un aumentato fattore di rischio per patologia cerebro-vascolare
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