Counselling Multidisciplinare (Chirurgo, Oncologo, Radioterapista)

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Counselling Multidisciplinare (Chirurgo, Oncologo, Radioterapista)

Percorsi diagnostici e terapeutici abituali Sangue occulto fecale Colonscopia per positività Visita chirurgica Programmazione esami II° livello per stadiazione : TC/RMN/ECO transrettale Eco addome Esami Umorali. Visita Radioterapica ed oncologica ( in due tempi)

Percorsi diagnostici e terapeutici abituali 2

Timing Intervento differito dopo 5-10 settimane di terapia neoadiuvante nel regime long term* * in alcuni centri nel long term restaging clinico e diagnostico (RMN/TC) prima dell’intervento. dopo 1-2 settimane di terapia neoadiuvante nel regime short term

La pratica clinica non prevede usualmente che le decisioni sull’iter terapeutico vengano impostate dopo briefing sui casi clinici.

E’ fattibile che l’iter terapeutico venga pianificato dopo la stadiazione in modo più collegiale ? La risposta può essere affermativa prevedendo la discussione sistematica di ogni singolo caso Quali vantaggi possibili ?

Vantaggi del Briefing collegiale Possibilità di visualizzare le documentazioni radiografiche, in presenza anche del radiologo nei casi complessi per consentire una stadiazione preoperatoria condivisa. Valutare lo stato clinico in funzione di comorbidità associate, età e situazioni locali e quindi modulare lo schema di cura. Comunicare al soggetto ed ai familiari le finalità , la modalità di ogni tipo di trattamento e che l’iter prescelto fa parte di una decisione unanime secondo linee guida.

Vantaggi del Briefing collegiale 2 Necessità di riaggiornare la discussione del caso prima di procedere con l’intervento chirurgico. valutare la risposta ad un trattamento neo- adiuvante (entità down-staging/sizing) Prevedere nella cartella oncologica tracciabilità delle decisioni intraprese dal team. Discutere dei risultati di nuovi studi, proposte terapeutiche, evidenze cliniche emergenti.

Razionale Le implicazioni pratiche di questo modello sono rivolte a: ottimizzare maggiormente l’offerta terapeutica. ad evitare possibili errori di strategia. a cambiare se necessario impostazioni di metodo quando, dall’analisi del follow-up, risultano non adeguate per il trattamento. Tale modello può ritenersi congruo per l’attuazione dell’Audit clinico.