Sportello Scuola - Famiglia del 1° circolo didattico di Pordenone

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Transcript della presentazione:

Sportello Scuola - Famiglia del 1° circolo didattico di Pordenone Linee guida per la compilazione di un PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ins. Luigina Perosa Sportello Scuola - Famiglia del 1° circolo didattico di Pordenone Progetto S.A.M. “Stranieri: accoglienza e mediazione” della Regione FVG e dell’U.S.R. per il FVG

NORMATIVA DI RIFERIMENTO: c.m. 301 dell’ 8.9.89: Inserimento degli alunni stranieri nella scuola dell’obbligo c.m. 205 del 26.7.90: L’educazione interculturale L. 40 del 6.3.98 (Turco-Napolitano) e dl 286/98: Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione…” art. 45 del DPR 394/99, intitolato “Iscrizione scolastica” la L. 189 del 30.7.02 (Bossi-Fini) ha confermato le precedenti procedure di accoglienza c.m. n. 24 del febbraio ‘06: Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri

Il protocollo di accoglienza, proposto dalla Commissione Interculturale e approvato dal Collegio Docenti, delinea pratiche corrette e condivise, in merito ai seguenti aspetti dell’accoglienza dell’alunno venuto da lontano: area amministrativa (iscrizione, documentazione) area comunicativo/relazionale (prima conoscenza) area educativo / didattica (accoglienza, assegnazione alla classe, ed. interculturale, insegnamento italiano l2) area sociale (rapporti e collaborazioni con il territorio)

Delinea inoltre chi siano i soggetti dell’accoglienza: l’allievo straniero la sua famiglia, risorsa fondamentale per il raggiungimento del successo scolastico la segreteria il personale ATA la commissione di accoglienza/la referente gli insegnanti e i compagni di classe altre figure (mediatori, docenti L2,…)

L’ufficio di segreteria: Area amministrativa L’iscrizione è il primo passo di un percorso di accoglienza dell’alunno straniero e della sua famiglia L’ufficio di segreteria: ha un incaricato responsabile della prima interazione con la famiglia straniera riceve le iscrizioni dei minori in qualsiasi momento dell’anno scolastico raccoglie la documentazione relativa alla precedente scolarità fornisce informazioni e materiali plurilingui sulla scuola e sul sistema educativo fissa un incontro con l’insegnante responsabile del percorso di accoglienza

Area comunicativo / relazionale Prima conoscenza La commissione di accoglienza o la referente per gli alunni stranieri: effettua un colloquio con i genitori, con eventuale presenza del mediatore linguistico-culturale compila una scheda di ascolto e/o rilevamento dati raccoglie informazioni sulla storia personale e scolastica dell’allievo effettua uno o più colloqui con l’allievo per accertare il più possibile le sue varie competenze e abilità facilita la conoscenza della nuova scuola osserva l’allievo in situazione con le insegnanti di classe, definisce il necessario adattamento dei programmi di insegnamento e progetta interventi individualizzati o per piccoli gruppi, per facilitare l’apprendimento della lingua italiana

Area educativo / didattica Criteri per l’assegnazione alla classe Devono essere indicati nel protocollo di accoglienza e deliberati dal collegio docenti sulla base della normativa citata, tenendo conto di: iscrivere l’alunno alla classe corrispondente alla sua età anagrafica iscriverlo alla classe immediatamente inferiore nel caso di “particolare difficoltà” e non per la non conoscenza della lingua italiana scolarità precedente desunta dal certificato di studi o autocertificata dal genitore ordinamento degli studi nel Paese di provenienza accertamento delle competenze e delle abilità ripartire equamente gli alunni stranieri nelle classi, favorendo l’eterogeneità delle cittadinanze, anche attraverso intese tra scuole e reti di scuole, in collaborazione con gli enti locali

Area educativo / didattica Inserimento in classe Il team docenti: prepara la classe creando un clima di “accoglienza amichevole” affida il nuovo arrivato a un “compagno di viaggio”, per orientarlo e sostenerlo programma attività interculturali rivolte a tutti gli alunni crea un ambiente visibilmente multietnico (immagini, carte geografiche dei vari paesi…) promuove attività di piccolo gruppo, utilizza il cooperative learning individua modalità di facilitazione linguistica dei testi e delle discipline rileva i bisogni specifici comunicativi e di apprendimento elabora eventuali percorsi di L2, di concerto con l’insegnante referente

Educazione interculturale Commissione accoglienza, insegnanti, personale ATA: promuovono l’attivazione nella scuola di un clima relazionale di apertura e dialogo progettano percorsi educativi e didattici interculturali disciplinari e interdisciplinari per tutti gli alunni promuovono interventi integrativi alle attività curricolari in collaborazione con l’extra scuola “Il dialogo interculturale e la convivenza democratica” (C.M. 2/3/94, n. 73) promuovono e favoriscono iniziative volte all’accoglienza e alla tutela della cultura e della lingua d’origine e alla realizzazione di attività interculturali comuni “T.U. delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione…” (Decreto Legislativo 286/98) … l’educazione interculturale è…”la normalità dell’educazione nelle società globali e post moderne” “L’ed.interculturale nella scuola dell’autonomia” - Commissione Intercultura del Ministero, 2000

Area educativo - didattica L’insegnamento dell’Italiano come L2 Obiettivo prioritario dell’integrazione, è quello di promuovere l’acquisizione di una buona competenza nell’italiano scritto e parlato, nelle sue forme ricettive e produttive. Condizione irrinunciabile per assicurare l’inclusione sociale e il successo scolastico. modello intensivo: se l’alunno non conosce la lingua italiana, potrà essere organizzato un corso di italiano L2, di almeno due mesi per due ore al giorno in orario scolastico modello costante: gli alunni stranieri, preferibilmente divisi per livelli di conoscenza linguistica o difficoltà, frequentano un percorso di apprendimento esteso per quasi tutto l’anno scolastico durante/fuori l’orario delle lezioni; modello “a scalare”: tale modello prevede o la costituzione di piccoli gruppi (anche di livello) o il lavoro su bambino singolo…..per alcune ore a settimana. La durata dell’intervento si ridurrà con il progredire delle competenze linguistiche acquisite dai bambini, anche in riferimento alla lingua dello studio.

Aspetti sociali Collaborazione con il territorio La commissione accoglienza: cerca, conosce, incontra le associazioni, i luoghi di aggregazione, le biblioteche, il mondo del volontariato ecc., che operano sul territorio. Con questi stabilisce contatti, interventi e pratiche comuni, che hanno come fine lo scambio di conoscenze e la piena integrazione degli alunni immigrati e delle loro famiglie attiva collaborazioni con enti locali e amministrazioni per proporre e richiedere servizi ed interventi volti a rimuovere eventuali ostacoli a una buona accoglienza ed integrazione, nonché a costruire percorsi e strumenti comuni di formazione e autoformazione