ISTITUTO COMPRENSIVO DI GREVE IN CHIANTI Scuola G.Bucciolini

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI GREVE IN CHIANTI Scuola G.Bucciolini
Transcript della presentazione:

ISTITUTO COMPRENSIVO DI GREVE IN CHIANTI Scuola G.Bucciolini COLORI E MUSICA DI UN BEL PENSIERO... POETICO di Attilia Greppi e Silvia Cassinese ISTITUTO COMPRENSIVO DI GREVE IN CHIANTI Scuola G.Bucciolini

Una presenza costante nel curriculum di lingua italiana sia come produzione che come fruizione: la poesia, non un momento isolato, ma un filo nella trama del nostro percorso.

Dal dire al fare c’è di mezzo il … ri-mare

Cl. 1°: La messaggeria Fase della letto-scrittura: Presentazione dei suoni-segni (consonanti) Formazioni di insiemi di parole Raccolta di parole con assonanze e allitterazioni da mettere in rima Composizione di filastrocche

UN CALENDARIO DI FILASTROCCHE

Cl. 2° I dialoghi Esplorazione del mondo linguistico Fase della scoperta della punteggiatura Rappresentazione corporea di alcuni tratti del codice orale ( intonazione e pausa) Apertura all’immaginario: “Se i punti fossero persone …” Dal testo individuale, al testo collettivo, alla filastrocca e … al testo d’appoggio

TESTO COLLETTIVO: IL PUNTO FERMO C’era una volta un signore di nome PUNTO e di cognome FERMO …( Zeffiro ) Si chiamava anche PUNTO COMANDINO … ( Keyvan )… Era come un re e aveva un bastone con un punto in mezzo …( Romario ). Era vestito mezzo mago e mezzo capo e voleva che tutto il mondo fosse ai suoi piedi. ( Daniele ) Era come un vigile … ( Jacopo ). Questo signore spostava le parole perché era un grande capo. ( Mirko ). Era grasso perché stava sempre fermo … ( Gioia )…. Era tondo come una palla. ( Simone ). Era severo, sempre con gli occhi e le ciglia che sembravano tutte e due di fuoco. ( Lapo ) Il suo lavoro era che, quando finiva una frase metteva il punto e diceva a quella sotto di lei: << Lettera maiuscola e … sull’attenti ! >> ( Nikol ) Voleva avere sempre ragione e faceva tutto a puntino e cioè faceva tutto bene perché divideva le frasi.

Il dittatore di G. Rodari Un punto piccoletto, superbioso e iracondo, “Dopo di me- gridava – verrà la fine del mondo!” Le parole protestarono: “Ma che grilli ha pel capo? Si crede un Punto e basta, e non è che un Punto e a capo” Tutto solo a mezza pagina lo piantarono in asso, e il mondo continuò una riga più in basso.

Cl. 3° L’autobiografia La ricerca: “io nel passato” con interviste, foto e oggetti L’osservazione: “io nel presente” Scoperta del Modo Indicativo La descrizione oggettiva e soggettiva Chi sono? Poesia, aiutami a mettere una lente davanti al mio cuore

ORA PROVO “IO” Ho una spiccata passione per: il mare. Il legno. La pizza. I Simpson. La carta crespa. Nek. La tuta. Il calcio. Le patatine fritte. Sono: Piccolo Giocherellone Pigro Ma tutto quel che sono non ve lo posso dire a dirlo non so buono mi proverò a cantar. Sono un uomo giocherellone e simpaticone sono un leone. Sono un uomo molto piccolo e secco sono uno stecco. Sono un uomo pigro sono un tigro Ettore Petrolini, “Tutto ciò che sono” da “Fortunello, racconto idiota” Ho una spiccata passione per: il Polo Nord. La cera [….]. Il burro […]. La fanciulla del West. La carta moschicida. La cavalleria pesante. I lacci delle scarpe.[…] Il gioco del lotto.[…] e l’osso buco. Sono: Omerico Isterico Generico Ma tutto quel che sono, non ve lo posso dire, a dirlo non son buono mi proverò a cantar. Sono un uomo grazioso e bello sono fortunello Sono un uomo ardito e sano sono un aeroplano. Sono un uomo assai terribile sono un dirigibile

: Arthur Rimbaud,vedeva le vocali così: A nera,E bianca,I rossa,U verde,O azzurra. Istruzioni per l’uso Gioco io …. chiudo gli occhi e penso al colore di ogni vocale del mio nome e poi scrivo la vocale e il colore accanto, una per una. Ora penso ad altre cose, persone, animali che hanno lo stesso colore e cerco di ricordare dove esattamente ho visto quel colore, il luogo, il momento. Da Kenneth Koch, Desideri, Sogni, Bugie. Un poeta insegna a scrivere poesia ai bambini.

Alla maniera di … Arthur Rimbaud O rossa R E gialla N Z O blu Come il cuore mio. Come i petali del papavero. Come la Ferrari che ho visto ieri alla TV. Come il mio cappellino preferito. Come le stelle di ieri sera che ho visto dalla finestra. Come il cartellone degli articoli appeso in classe. Come la mia maglietta. Come il mare di Baratti.

In questi percorsi anche i bambini diversamente abili trovano il loro posto

Una volta Ma ora Una volta ero un mare con onde grandi, ma ora sono un mare liscio come un foglio bianco. Una volta disegnavo malissimo, ma ora disegno come una matita libera. Una volta ero un pantalone corto, ma ora sono un pantalone lungo. Una volta usavo il biberon, ma ora uso il bicchiere. Una volta mi sentivo sola, ma ora mi sento in compagnia di tutti. Una volta ero un bruco, ma ora sono una farfalla. Una volta ero una pinza, ma ora sono una passata.

Dice Kenneth Koch L’idea per questa poesia è basata sul contrasto tra passato e presente. Si tratta di un argomento poetico che i bambini amano trattare. I cambiamenti e le trasformazioni nelle loro vite sono molteplici e drammatici e si susseguono continuamente.

Pensare a cose ben determinate, piuttosto che a cambiamenti generici. Istruzioni per l’uso Pensare a cose ben determinate, piuttosto che a cambiamenti generici. Riflettere su molte piccole cose che però non sono più le stesse. (abiti, amici, interessi,emozioni, aspetto fisico)

Parole in Arcimboldo I miei capelli scogli dal mare bagnati. Alte montagne fredde i miei occhi di neve. Dadi quadrati il mio naso. Tic tac suonano le mie orecchie a orologio Le mie sopracciglia color caffé che esce da una caffettiera

cl. 4° Comandi, divieti e regole Raccolta del materiale familiare Capire il perché dei comandi e dei divieti Scoperta del Modo Infinito e Imperativo Esplorare il mondo esterno: i cartelli, i segnali stradali … Le regole dei giochi … anche le poesie hanno delle regole

Una ricetta per fare poesia PROCEDIMENTO Ascoltare il significato (vestiamo il colore con la forma, le parole si possono vedere) catene di parole, analogie, similitudini e metafore Ascoltare i suoni, i colori delle parole (giochiamo con le vocali e le consonanti, assonanza e allitterazione, inizio e fine di una parola, anagrammi e sciarade) Scrivere frasi emozionate … (ora che abbiamo un “baule” pieno di parole e frasi, usiamole per fare poesia)

Una ricetta per fare poesia ascoltare i suoni e i colori delle parole

I divieti in poesia Un dì vidi tanti divieti sui cartelli e un automobilista che non ubbidì. Ubbidire ai divieti non è un comodo divano! I divieti sono numeri universali, ma … viviamo in tanti e senza questi numeri niente pace niente tranquillità. Non c’è neanche il limite di velocità

LA POESIA E’ VISIONE CHE COMUNICA CAPACITA’ DI VEDERE