Sintesi a cura di Luisa Restivo

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Programmare e valutare a scuola: norme in aiuto, norme dimenticate, norme carenti Elio Gilberto Bettinelli.
Advertisements

DISTURBI SPECIFICI APPRENDIMENTO D.S.A
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio (18 settembre 2006) Conoscenze: assimilazione delle informazioni attraverso l’apprendimento. l’insieme.
Dentro l’italiano L2 Finora ho imparato tante parole basse , ma non so ancora le parole alte…….(Karim) Le parole cinesi hanno un solo vestito ; le parole.
Laboratorio linguistico L’articolo di giornale
VERSO UN CURRICOLO PLURILINGUE: CLIL - Content and Language Integrated Learning a cura di Stefania Cinzia Scozzonava Piano Pluriennale Poseidon – febbraio.
COOPERATIVE LEARNING nella SCUOLA dell’INFANZIA di GIAVENO
Istituzioni di linguistica a.a
didattica orientativa
Quadro di riferimento INValSI Scienze I livelli di competenza
Maurizio tiriticcocertificazione/alternanza valutazione e certificazione in situazione di alternanza maurizio tiriticco.
Il Framework europeo e l’educazione linguistica
IMPARARE L’ITALIANO, IMPARARE
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
Le lingue straniere e le indicazioni nazionali La trasversalità del curricolo linguistico Incontro di ricerca-azione
Comprendere per riassumere, riassumere per comprendere
CLIL Puglia Net Scuole pugliesi in rete
Un percorso per studenti stranieri
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola
L’indagine OCSE-PISA: il framework e i risultati per la matematica
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (strumento di lavoro)
A.CarneraScienza delle Superfici (Mod. B) Elementi di fisica quantistica.
4^ - 5^ scuola primaria 1^-2^-3^scuola secondaria di primo grado
La progettazione dei percorsi di educazione linguistica/1a apprezzarne gli usi creativi ed estetici Educazione letteraria Educazione linguistica comunicare.
Programmare percorsi CLIL a cura di Graziano Serragiotto
Parleransi li omini di remotissimi paesi l’uno all’altro,
Convegno di Studio Nazionale "L'autonomia scolastica che convince: buoni esempi in Italia" Venerdì 16 maggio 2008 Roma - Sala convegni dell'Ufficio Scolastico.
Le azioni di miglioramento Antonio Marcato Area Programmazione, Organizzazione e Innovazione Politecnico di Milano Roma 23 giugno 2005.
L’italiano L2 lingua di scolarità Graziella Favaro
Relatrice. Ins. Lidia Pellini
Il concetto di competenza nella scuola dell’infanzia alla luce delle Nuove Indicazioni per il Curricolo Maila Pentucci.
COMMISSIONE VALUTAZIONE
Progetto di Formazione
LA VALUTAZIONE DEL TESTO SCRITTO RIFLESSIONI E PROPOSTE DI LAVORO
PROGETTO CLIL INGLESE VEICOLARE
Competenze nel Biennio Unitario Una breve presentazione.
LE MAPPE PER INSEGNARE.
DIDATTICA LABORATORIALE
Maria Piscitelli Firenze, 3 dicembre 2010
IL PROGETTO DESECO SAPERE CONTESTO INTEGRAZIONE COMPETENZA
LE FASI E GLI STADI “ IL” ITALIANO L2
La monarchia assoluta in Francia
. STUDIARE IN L2 Strazzari.
Approccio Lingua Italiana Allievi Stranieri
ITALIANO LINGUA SECONDA
TRA SEMPLIFICAZIONE E FACILITAZIONE
Criteri per la scrittura di testi ad alta comprensibilità
Che cos’è il riassunto? Testo di partenza Testo d’arrivo
Educazione linguistica
Strazzari STUDIARE IN L2.. Strazzari All’alunno straniero occorrono : 2 anni circa per acquisire la competenza comunicativa interpersonale 5 anni circa.
Le parole in azione Corso elementare di arabo moderno standard
1 Progetto di italiano per il polo pugliese ROSARIO COLUCCIA Bari, 6 maggio 2013.
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE CLASSI SECONDE A.S MATERIA:ITALIANO DOCENTE: PELLEGRINETTI ENRICA.
Le fasi di acquisizione della L2
. STUDIARE IN L2 Strazzari.
Programmazione attività di comprensione nel secondo ciclo della scuola primaria classe quarta Dalle indicazioni Obiettivi di apprendimento al termine.
Strazzari STUDIARE IN L2.. Strazzari All’alunno straniero occorrono : 2 anni circa per acquisire la competenza comunicativa interpersonale 5 anni circa.
Conoscenze, abilità, competenze
SITUAZIONE “Frenesia da riforma”, Proliferazione documenti Cambia tutto ma …. CAMBIA BEN POCO Incertezza momento politico Scarsa motivazione docenti.
Una lingua per studiare
L’unità di acquisizione
 L’insegnamento comunicativo della lingua poggia su: -Bisogni concreti degli alunni -La difesa dell’insegnamento esplicito delle strategie -Il rispetto.
MODELLO KRASHEN APPROCCIO NATURALE.
SFP – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDIVALUTAZIONE – PAROLE CHIAVE RACCOLTA DATI CRITERI DI GIUDIZIO ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO “La valutazione.
IL PTOF DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI PRAIA A MARE Dirigente Scolastico dott.ssa Patrizia Granato PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA AA.SS.
CLIL PER UNA DIDATTICA INNOVATIVA Gina Muscarà Tione, Novembre 2008 Gina Muscarà Tione, Novembre 2008.
Lucrezia Pedrali giugno 2008 IL LABORATORIO DI ITALIANO L2 apprendere e insegnare la lingua seconda.
Lucrezia Pedrali - Leno 2008 LINGUA ITALIANA Noi pensiamo un universo che è già pre-formato dalla nostra lingua E. Benveniste.
DALLA TEORIA ALLA PRATICA
ITALStudio: la riscrittura funzionale dei testi nella classe plurilingue Corso avanzato in didattica di italiano L2 Consorzio Pubblico Servizi alla Persona.
Transcript della presentazione:

Sintesi a cura di Luisa Restivo Alunni immigrati a scuola: L’ITALIANO PER LO STUDIO, DALLA SEMPLIFICAZIONE ALLA FACILITAZIONE Vobarno, 15/6/ 2005 Sintesi a cura di Luisa Restivo

I DUE PERCORSI: BICS e CALP BICS: basic interpersonal comunication skill, ovvero abilità comunicative interpersonali di base - problema linguistico visibile - apprendimento: in classe; acquisizione: per bagno linguistico - tempi: dai 4 mesi a uno/due anni CALP: cognitive accademic language profiency, ovvero abilità linguistica cognitivo accademica - problema linguistico meno evidente - apprendimento: in classe - tempi:lunghi (3-7 anni) e strategie adeguate Vobarno, 15/6/ 2005

Bisogni linguistici dell’apprendente: A) comprendere il tema, il contenuto B) comprendere e memorizzare il lessico e le strutture specifici C) concettualizzare (nessi logici, spaziali, temporali, causali) D) verbalizzare i concetti Vobarno, 15/6/ 2005

Quadrante di Cummins C B D A Esigenti dal punto di vista cognitivo Indipendenti dal contesto (astratti) Legati al contesto (concreti) D A Poco esigenti dal punto di vista cognitivo Quadrante di Cummins Vobarno, 15/6/ 2005

Produzioni dell’apprendente Gli enunciati contengono una sola informazione Le frasi si succedono in maniera semplice e paratattica Raramente vi è espansione attraverso l’uso di aggettivi e di altri sintagmi nominali Le negazioni sono semplici Le interrogazioni sono rese attraverso l’intonazione Il sistema verbale si esprime attraverso le forme del presente, passato prossimo, imperfetto Il discorso è di tipo narrativo anche quando lo scopo è esplicativo, ed è contestualizzato Vobarno, 15/6/ 2005

Caratteristiche dei testi di studio Aspetto semantico: lessico, parole specifiche Morfosintassi La progressione tematica e l’ordine dell’esposizione Vobarno, 15/6/ 2005

termini univoci, area di significato circoscritta Aspetto semantico: termini univoci, area di significato circoscritta termini del linguaggio comune usati in accezione speciale: scala, forza, centro Termini astratti: sistema, processo, fenomeno Termini che concentrano il significato di intere frasi (nominalizzazione): orientamento, classificazione, riduzione Vobarno, 15/6/ 2005

Aspetti morfosintattici uso della forma passiva, si passivante , delle forme impersonali; uso di subordinate (frequenti le relative), periodi complessi Più informazioni in un enunciato Vobarno, 15/6/ 2005

La progressione tematica e l’ordine dell’esposizione Testi espositivi strutturati secondo diversi criteri: classificazione; Definizione; Generalizzazione Formulazione di ipotesi Stabilire rapporti di causa-effetto Vobarno, 15/6/ 2005

“Quando il problema è un problema”: Esempi di testi: “Quando il problema è un problema”: Al reparto casalinghi di un supermercato sono arrivate24 confezioni contenenti 8 bicchieri ciascuna. Quanti bicchieri in tutto? Luca è un appassionato collezionista di francobolli. Ne possiede 265 italiani, , 93 europei e 178 di altri paesi del mondo…. Nella cantina di un ristorante c’erano 128 bottiglie di barbera. Ne sono rimaste 35. Quante bottiglie sono state consumate? 2) Geografia Sebbene l’acqua sia presente in grande quantità sulla terra e il suo riciclo sia continuo, possiamo dire di non avere acqua a sufficienza……… Vobarno, 15/6/ 2005

3) Storia Intorno all’VIII secolo si raggiunse un nuovo equilibrio, accompagnato da un miglioramento della situazione economica. In questa fase si formarono le citta-stato, o poleis. Inizialmente le città stato furono governate da un re, ma questa forma di governo ebbe vita breve. Il re sosteneva di essere re perché così aveva voluto Zeus. E spesso quest’ idea ne portava con sé delle altre: Zeus, il capo più potente di tutti gli dei, ispirava le decisioni del re e parlava attraverso di lui. Di conseguenza nessuno poteva opporsi alla volontà del monarca, egli aveva un potere assoluto. Tutt’al più il re poteva farsi aiutare nell’attività di governo da alcuni aristocratici. Questi erano grandi proprietari terrieri che, mentre gli schiavi coltivavano le loro terre, si dedicavano alla vita militare, costituendo il nerbo dell’esercito della polis. Vobarno, 15/6/ 2005

Obiettivi principali rispetto alla lingua di studio: . Comprensione dei contenuti del messaggio, termini, concetti: - rivedere, valorizzare concetti, saperi già acquisiti in L1; - promuovere l’apprendimento di nuovi concetti; . Appropriazione dei concetti e del linguaggio settoriale: -competenze linguistiche; - strategie di apprendimento; Percorso: semplificazione del testo comprensione del testo riformulazione e uso appropriazione dei concetti della lingua decontestualizzata Vobarno, 15/6/ 2005

SEMPLIFICAZIONE +FACILITAZIONE FASE PONTE SEMPLIFICAZIONE +FACILITAZIONE Semplificazione: - riscrittura di testi - testi a scrittura controllata ( www.dueparole.it) Facilitazione: -testi originali Vobarno, 15/6/ 2005

Analisi quantitativa dei testi di studio Leggibilità e comprensibilità - Indice di leggibilità di Flesch (n° sillabe su 1oo parole + n° medio parole per periodo) Indice di leggibilità Gulpease (www.eulogos.net/it) a) lunghezza delle parole b) lunghezza delle frasi c)Relazione tra complessità del testo e grado di scolarizzazione del potenziale apprendente. Vobarno, 15/6/ 2005

Criteri per la stesura di testi “a difficoltà controllata”: Usare il vocabolario di base, spiegare i termini che non vi appartengono: individuare > scoprire; prelevare >prendere, estrarre > tirare fuori; raffinerie > industrie dove lavorano il petrolio ripetere le parole chiave evitando i sinonimi evitare le forme figurate, le espressioni idiomatiche Usare i verbi per lo più nei modi finiti e nella forma attiva Fare un uso limitato dei pronomi (più nomi pieni, alto tasso di ridondanza) Evitare le personificazioni (il Senato> i senatori) Evitare le nominalizzazioni (la conquista della Sicilia> Garibaldi conquistò la Sicilia) Non usare le forme impersonali Ordinare le informazioni in senso logico e cronologico Formare frasi brevi di 20-25 parole Nella costruzione sintattica della frase rispettare l’ordine SVO Usare il più possibile frasi coordinate Vobarno, 15/6/ 2005

SEMPLIFICAZIONE : - adattabilità, modificabilità (quanto semplificare? Cfr. Framework, livelli di apprendimento) - valenza temporanea Obiettivo intermedio: garantire accessibilità ai contenuti del curricolo Obiettivo finale: eliminare la necessità di semplificare Vobarno, 15/6/ 2005

Oltre la semplificazione Scelta dei contenuti Definizione della lunghezza del testo (max 200 parole) Esplicitazione dei passaggi tra argomenti Scelta di titolo, immagini come rinforzo per la comprensione del testo Spiegazione degli impliciti culturali Vobarno, 15/6/ 2005

Diverse accezioni: - pratica didattica - insieme di strategie miranti a facilitare semplificazione la comprensione dei testi di studio facilitazione nella classe plurilingue Facilitazione Vobarno, 15/6/ 2005

Facilitazione linguistica Quando: livello B1 del framework Cosa: selezione di aspetti microlinguistici Come: individuazione di un aspetto linguistico alla volta Obiettivi: imparare l’italiano per studiare ma anche imparare l’italiano studiando Vobarno, 15/6/ 2005

Esempi di analisi microlinguistica Scienze: 3° persona del presente – forma impersonale; Storia: passato remoto/presente storico Matematica/fisica: alcune forme impersonali - ipotetiche Aspetto semantico (trasversale) Lessico contestuale, ridondanza Sfere semantiche Verbi: aspetto collocazionale, fraseologico, reggenze preposizionali, nominalizzazioni, omonimia Vobarno, 15/6/ 2005

- Didattica della lettura Prelettura (elicitazione del conosciuto) Approcci facilitanti - Didattica della lettura Prelettura (elicitazione del conosciuto) Lettura ( scalarità, varietà della comprensione): globale, analitica Post lettura (attivazione di abilità produttive) Approccio ludico Cooperative learning - Il parlato dell’insegnante Vobarno, 15/6/ 2005

CHI FA CHE COSA? “Ogni insegnante DEVE ESSERE FACILITATORE DI APPRENDIMENTO e anche un po’ insegnante di lingua” Programma collegiale: C.d.C. : adattamento del programma; individuazione dei nuclei tematici irrinunciabili; Docente della disciplina- di area disciplinare/docente facilitatore: individuazione, selezione di alcuni tratti microlinguistici funzionali alla comprensione; programmazione coordinata con il facilitatore di attività propedeutiche a quelle nella classe plurilingue; Docente facilitatore (in laboratorio L2): attivazione dei percorsi di facilitazione; predisposizione di attività preparatorie all’attività in classe; Docente della disciplina: nella classe plurilingue: schede da usare in modo autonomo (affiancate da verifica a risposta chiusa); Tutoraggio (a rotazione) di un alunno italofono Vobarno, 15/6/ 2005

IL FACILITATORE LINGUISTICO PREDISPONE ALLA COMPRENSIONE, MA E’ IL DOCENTE DELLA DISCIPLINA CHE DEVE SEGNALARE SU COSA INSISTERE L’INSEGNAMENTO AGLI ALUNNI STRANIERI NON PUO’ ESSERE DELEGATO SOLO AL DOCENTE DI ITALIANO O DI LINGUA E NON SOLO IN LABORATORIO L2, MA E’ UN PROBLEMA DA “AGGREDIRE” GLOBALMENTE. Vobarno, 15/6/ 2005

“CONSIDERARE GLI STUDENTI ITALIANI E GLI STUDENTI STRANIERI UGUALI NEI BISOGNI COGNITIVI E LINGUISTICI, NEI VISSUTI, NELLE MODALITA’ DI ESPERIRE IL MONDO CHE LI CIRCONDA, E’ UN ATTO DI FALSA DEMOCRAZIA, DESTINATO A SANCIRE IL FALLIMENTO SCOLASTICO DEI NUOVI ARRIVATI.” Maria Cecilia Luise Vobarno, 15/6/ 2005