Il campione studenti tra i 14 e i 25 anni: studenti iscritti nelle scuole superiori piemontesi rappresentativi dellintera popolazione scolastica della regione rispetto a criteri di età, tipologia di scuola (ordine e grado) e sede geografica, coinvolgendo tutte le province della Regione studenti universitari proporzionalmente rappresentativi degli iscritti nei tre atenei piemontesi (Università di Torino, Università del Piemonte Orientale e Politecnico).
La metodologia I questionari sono stati compilati direttamente dagli studenti. Nelle scuole i professori hanno avuto il ruolo di assistere gli studenti nella compilazione, garantendo quindi omogeneità e rappresentatività ai dati raccolti. Le interviste sono state realizzate nel mese di maggio 2006 I dati sono stati elaborati in SPSS e disaggregati rispetto a: Sesso Età Provincia di residenza Tipologia di studente (scuola superiore/università) Tipologia scuola/università frequentata Posizione di studio e/o lavoro
I risultati
Il rapporto dei giovani con le istituzioni Le relazioni risultano tra i giovani piemontesi un aspetto della vita valutato in maniera abbastanza soddisfacente. Di tutti gli ambiti indagati però il rapporto con le istituzioni risulta il più deficitario.
Le emergenze sociali che preoccupano i giovani Considerando il rapporto con la sfera del sociale, ecco le problematiche che maggiormente preoccupano i giovani
Rispetto alle emergenze sociali la fiducia dei giovani più che in figure o organi istituzionali è riposta soprattutto in figure provenienti dalla cosiddetta società civile Di chi si fidano i giovani?
Accanto alla crisi di fiducia verso figure e organi istituzionali tradizionali, dallindagine emerge un cambiamento rispetto alle modalità di partecipazione dei giovani alla vita pubblica. A dichiararsi politicamente impegnato tra i giovani intervistati è infatti solo un 7,3%. Modalità di partecipazione dei giovani alla vita pubblica
Le modalità di partecipazione però pur non essendo più quelle tradizionali coinvolgono comunque quote ragguardevoli di intervistati. Modalità di partecipazione dei giovani alla vita pubblica
I giovani piemontesi e il rapporto con la Regione La percezione del livello di qualità della vita è il primo indicatore dello stato di salute del rapporto tra un individuo e il territorio in cui vive. Nel caso dei giovani piemontesi, questo rapporto risulta abbastanza soddisfacente.
I giovani piemontesi e il rapporto con la Regione Anche il livello di attaccamento alla regione risulta alto tra i giovani piemontesi.
I giovani piemontesi e il rapporto con la Regione Nel rapporto con la vita pubblica locale i dati evidenziano, al di là del prevalere del sentimento di distanza (36,2%), un sostanziale equilibrio tra partecipi e non, cui si aggiunge un 20% che tra i due atteggiamenti preferisce non schierarsi..
La Consulta regionale dei Giovani Il livello di conoscenza delle attività della Consulta regionale dei Giovani si attesta intorno al 40%, mentre la partecipazione ad attività da essa promosse coinvolge al momento il 6,1% degli studenti intervistati.
Opportunità di potenziamento della Consulta regionale dei Giovani E lassoluta maggioranza dei giovani intervistati a ritenere utile e positivo un potenziamento di questo organo.
Da chi dovrebbe essere composta la Consulta regionale dei Giovani Oltre i 2/3 degli intervistati auspicherebbe una provenienza dei giovani da tutte le province del Piemonte. Il fatto la maggioranza assoluta si sia schierata è indice del livello di interesse percepito dagli intervistati per la questione.
La provenienza dei membri della Consulta regionale dei giovani Gli intervistati confermano che vorrebbero vedersi rappresentati non da giovani provenienti da realtà organizzate, ma da chi mostra di meritare effettivamente questa carica.
Di cosa dovrebbe occuparsi la Consulta regionale dei Giovani
Strumenti di comunicazione con i giovani Internet risulta lo strumento maggiormente citato, ma non va sottovalutata limportanza attribuita a strumenti che prevedono un incontro diretto (concerti, convegni, gruppi di lavoro, forum).
Conclusioni In sintesi, dalla ricerca emerge che i giovani piemontesi: Mostrano segnali di insoddisfazione nel loro rapporto con le istituzioni Manifestano volontà di partecipazione alla vita pubblica ma secondo modalità nuove. Manifestano fiducia per lutilità e lefficacia di un organo vicino che si occupi cioè effettivamente delle loro problematiche e delle loro esigenze. Auspicano che la Consulta regionale dei Giovani assolva a questo compito, qualora però venga riformata nella direzione da loro stessi indicata. Indicano strumenti di comunicazione innovativi per migliorare il proprio rapporto con le istituzioni.