SCUOLE APERTE progetto in rete “ Sulle tracce di Pollicino …

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SCUOLE APERTE progetto in rete “ Sulle tracce di Pollicino … Programma nazionale SCUOLE APERTE progetto in rete “ Sulle tracce di Pollicino … alla scoperta dell’acqua e della terra” a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno

bosco e lasciamoli lì così non li vedremo soffrire". "C'era una volta …. un boscaiolo che viveva con la moglie e con sette figli ai margini di una foresta. Il più piccolo dei bambini era davvero tanto piccolo che lo chiamarono Pollicino. In casa del boscaiolo scarseggiava il cibo ed una notte Pollicino sentì il babbo e la mamma che parlavano in cucina. "Che faremo con questi bambini, portiamoli nel bosco e lasciamoli lì così non li vedremo soffrire". Pollicino allora uscì di nascosto di casa e andò a riempirsi le tasche di sassolini bianchi, poi zitto zitto ritornò a dormire. La mattina dopo il boscaiolo e la moglie portarono i figli nella foresta e, appena furono in mezzo agli alberi fitti fitti, scapparono via di corsa. I bambini, rimasti soli, piangevano, ma Pollicino, seguendo la fila di sassolini, li riportò a casa. I genitori furono felici di rivederli........“ Così come Pollicino, anche noi abbiamo bisogno di una traccia di "sassolini" per poterci orientare nel "bosco" un po' intricato di conoscenze e di informazioni che ci travolgono e si accumulano e che non ci consentono di affrontare, penetrare, spiegare i problemi che possono essere sciolti mobilitando tutte le nostre capacità e abilità. a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno ACQUA a cura di Rosanna Tremamunno

Le proprietà dell’acqua Brain Storming: tempesta del cervello E così, come Pollicino …. abbiamo cominciato a seguire le tracce che le maestre ci hanno sparso durante lo svolgimento delle attività Le proprietà dell’acqua Brain Storming: tempesta del cervello a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Tabella di sintesi sulle nostre conoscenze COS’È DOV’È COM?È Sostanza liquida Bene prezioso Indispensabile alla vita Solvente Dappertutto Negli esseri viventi Nell’aria Nel terreno Trasparente Incolore Insapore Inodore Solida/liquida/aeriforme Molecola:idrogeno e ossigeno a cura di Rosanna Tremamunno

Ma sappiamo proprio tutto dell’acqua? Guardate un po’ cosa ci hanno preparato ! ! ! a cura di Rosanna Tremamunno

Perché un uovo galleggia e l’altro no? Le nostre ipotesi Un uovo è più pesante dell’altro Uno è sodo, l’altro no L’acqua del primo barattolo è frizzante , l’acqua del secondo barattolo no L’uovo che affonda sta più tempo nell’acqua L’acqua del barattolo, dove c’è l’uovo che galleggia , è acqua calda, l’altro contiene acqua fredda a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Abbiamo verificato le nostre ipotesi, abbiamo pesato le uova, abbiamo rotto le uova, abbiamo assaggiato l’acqua e….. Abbiamo scoperto che l’acqua del barattolo che contiene l’uovo che galleggia, è salata. Sarà il sale disciolto nell’acqua che fa galleggiare l’uovo????? Nel mare è più facile nuotare , in piscina facciamo più fatica, nell’acqua di mare galleggiamo più facilmente …… è l’acqua salata che fa galleggiare meglio!!?? a cura di Rosanna Tremamunno

La spiegazione Il sale ha reso l’acqua più forte Abbiamo scoperta un’altra proprietà dell’acqua e dei liquidi: LA DENSITÀ La nostra definizione di densità: “È una specie di rete presente nei liquidi. Questa rete è più o meno forte a seconda del liquido nel quale si immerge o un altro liquido o un’altra sostanza.” L’acqua salata ha maggiore densità dell’acqua normale per cui riesce a mantenere l’uovo . a cura di Rosanna Tremamunno

Chi è più forte??? ( verifica se i liquidi sono tra loro miscelabili ) Abbiamo provato con altri liquidi : Acqua e olio Acqua e sciroppo di menta Acqua e alcool Acqua olio e alcool ……. E abbiamo visto come si disponevano Tutte le sostanze che hanno una densità minore dell'acqua galleggiano. PROVA TU Materiale Liquido Densità Galleggia/Affonda Ghiaccio Acqua Sughero Alcool Ferro Benzina Legno Olio a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Eccoci all’opera !!!!!! a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Abbiamo giocato con un quiz on line : Va su??? Va giù??? Prova anche tu, vai su Internet e digita questo indirizzo http://www.vbscuola.it/area/a-appli2004.htm quando si apre la pagina clicca su Principio di Archimede. Abbiamo creato il collegamento…..forse funziona a cura di Rosanna Tremamunno

Abbiamo costruito il densimetro a cura di Rosanna Tremamunno

COSTRUISCI IL DENSIMETRO Materiale occorrente: Una provetta trasparente lunga circa 15-20 cm Un foglio di carta millimetrata Un bullone Nastro adesivo isolante Filo da cucito Preparazione Ritagliare una striscia di carta millimetrata larga 1 cm e lunga quasi quanto la provetta. Lungo tutta la lunghezza della striscia di carta millimetrata tracciare con il pennarello delle tacche alla distanza di 1 cm. A partire da 3 cm dal basso scrivere accanto a ogni tacca dei numeri in ordine crescente (1, 2, 3, ecc…..). Infilare la striscia di carta nella provetta in modo che le tacche risultino leggibili dall’esterno e fissarla con un po’ di nastro adesivi. Infilare nella provetta il bullone, in modo che resti adagiato sul fondo e faccia da zavorra. Fissare all’estremità aperta della provetta un pezzo di filo col nastro adesivo: il filo servirà a recuperare il densimetro dopo aver effettuato la misura. Fare alcune prove di immersione del densimetro in acqua, in modo da valutare la zavorra: il galleggiante deve emergere per circa un terzo della sua lunghezza a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno E …. Abbiamo misurato la densità di acqua, alcool e olio a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno DENSIMETRO DI LABORATORIO a cura di Rosanna Tremamunno

“ FORMULA UNO ” …………. DEI LIQUIDI Guardate un po’ cosa hanno preparato Se pensate che abbiamo giocato con le Ferrari …… Beh vi sbagliate!!!!! Guardate un po’ cosa hanno preparato 1° provetta sapone liquido 2° provetta olio di semi 3° provetta olio di oliva 4° provetta acqua 5° provetta miele a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Pronti! Partenza! Via ……. a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno CHI HA VINTO LA GARA? 1° posto ACQUA 2° posto OLIO DI SEMI 3° posto OLIO DI OLIVA 4° posto SAPONE LIQUIDO 5° posto MIELE a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Perché alcuni liquidi scorrono velocemente e altri più lentamente? Da cosa dipende? Le nostre ipotesi: Il miele aderisce, è come una colla Il sapone è più pesante L’olio è più denso dell’acqua Il sapone è più denso dell’olio Il sapone e il miele sono in quantità maggiore Il sapone è scorre più del miele ma meno dell’olio ……..altro a cura di Rosanna Tremamunno

Dipende dalla viscosità. Abbiamo scoperto un’altra proprietà dei liquidi Tutti i liquidi scorrono Il modo diverso di scorrere si chiama VISCOSITÀ + Veloce = - Viscoso - Veloce = + Viscoso Ora non diremo più che l’olio è più denso dell’acqua Ma Diremo che l’olio è più viscoso dell’acqua a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Costruiamo il viscosimetro Materiale occorrente: Bottiglietta di plastica con tappo forato Cannuccia Liquidi diversi Procedimento: Praticare piccoli forellini sul fondo della bottiglia ( Praticare un foro nel tappo della bottiglia e inserire la cannuccia regolandola nell’altezza Graduare la bottiglietta Versare il liquido nella bottiglietta, chiudere e capolvegere Contare , nello stesso intervallo di tempo, le gocce che cadono Registrare Ripetere l’operazione con altri liquidi Confrontare la quantità di gocce cadute nello stesso intervallo di tempo a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno

Problema Ricordati che non puoi muovere i due bicchieri Come possiamo far passare l’acqua da un bicchiere all’altro ? Hai a disposizione due bicchieri ( uno pieno d’acqua, l’altro vuoto) e un pezzo di cotone idrofilo. Ricordati che non puoi muovere i due bicchieri e..io che pensavo che i problemi fossero solo della matematica La vita è piena di problemi a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Pensa e ripensa …….. Colleghiamo i due bicchieri con il pezzo di cotone idrofilo e vediamo un po’ che succede? Anzi, proviamo a collegare con un pezzo di cotone idrofilo altri due bicchieri: uno con olio e l’altro vuoto.(il confronto può aiutarci ….. e forse la viscosità, appena scoperta, può darci una mano!!!!!!!!) a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Il pezzo di cotone idrofilo comincia a gocciolare Il bicchiere vuoto si riempie !!!!!!! a cura di Rosanna Tremamunno

L’acqua passa, …. passa e … a un certo punto si ferma. Solleviamo il bicchiere, da cui peschiamo l’acqua, e il gocciolio riprende. Tutta l’acqua passa nell’altro bicchiere. Ce l’abbiamo fatta !!!!!!!! a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno L’olio invece è sempre lì !!! a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Da cosa dipende???? Le nostre ipotesi L’acqua riesce a penetrare nelle fibre del cotone idrofilo, L ’ovatta assorbe L’olio non ha la forza di risalire È come se nel cotone idrofilo ci fossero dei tubicini nei quali l’acqua riesce a penetrare e l’olio no Dipende dal cotone idrofilo, dai materiali che usiamo come ponte Dipende dai liquidi … boh!!! sembra una magia! La maestra ha colorato il sedano immergendolo in un liquido colorato per farci vedere i “ tubicini “ delle piante a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Spieghiamo provando con i TUBICINI Immergiamo, nell’acqua colorata con i coloranti per dolci, materiali diversi e tubicini di diverso diametro a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Carta stagnola Carta Scottex Zolletta di zucchero Cotone idrofilo a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno E tanti tubicini di diametro diverso a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno E ……. nel tubicino più sottile il liquido sale molto più in alto!!! a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Guardate come si dispone tra due lastre che tra loro non hanno la stessa distanza: dove c’è più spazio sale meno, dove c’è meno spazio sale più in alto. a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Questo fenomeno di risalita dei liquidi si chiama CAPILLARITA’ Il liquido risale nei tubicini più stretti perché incontra meno ostacoli, le molecole del liquido sono più aderenti alle pareti del tubicino: la forza di adesione vince sulla forza di coesione (quella forza che tiene unite le molecole del liquido ) Forza di coesione: forza che tiene unite le particelle di una sostanza ( nello stato solido la coesione è molto intensa, nello stato liquido è minore , è quasi nulla nello stato aeriforme) Forza di adesione: forza di attrazione tra molecole di tipo differente. L'assorbimento di acqua da parte di una spugna, la risalita di cera fusa in uno stoppino o di inchiostro nelle penne stilografiche sono esempi familiari di capillarità. Lo stesso fenomeno è in parte responsabile della diffusione dell'acqua nel suolo. Questo fenomeno è di fondamentale importanza per i vegetali: l’acqua si diffonde attraverso i pori del terreno e sale fino alle foglie attraverso i vasi conduttori delle piante vincendo la forza di gravità. Ma è di fondamentale importanza per la distribuzione delle sostanze nutritive anche nel nostro organismo: è grazie ai capillari che le cellule del nostro organismo sono rifornite di energia . a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno I materiali a seconda della loro struttura e composizione hanno la capacità di vincere la forza di coesione dei liquidi e quindi di farli risalire . La carta, il cotone idrofilo, lo zucchero, ecc … sono materiali che assorbono facilmente i liquidi. Guardate come i fiori di carta sbocciano a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Mentre.. noi lavoriamo con passione e precisione !!!!! a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Un consiglio e un’ idea per chi va in vacanza e vuole assicurare l’acqua alle proprie piante Basta costruire un ponte tra la bacinella dell’acqua e la pianta !!!! a cura di Rosanna Tremamunno

Abbiamo collegato due bicchieri con un ponte di cotone idrofilo Nel primo bicchiere abbiamo messo dell’acqua mescolata al terreno. Cosa accadrà? Ipotizziamo Questa volta l’acqua non passa nell’altro bicchiere Farà come l’olio che non è passato L’acqua questa volta è più pesante, ha il terreno dentro I tubicini si ottureranno Aspettiamo un po’ e ……. Magia ….. L’acqua comincia a risalire lungo il ponte di cotone idrofilo e scende nel bicchiere. Nel primo bicchiere il terreno si deposita sul fondo, nel secondo bicchiere passa tutta l’acqua che è quasi pulita. Perché? Il ponte di cotone ha funzionato come un filtro. a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Acqua e terra a cura di Rosanna Tremamunno

Cosa succede se riscaldiamo il terreno? Il terreno, come gli altri materiali assorbe l’acqua, anche se riesce un po’ difficile immaginare che esso è attraversato da tubicini che consentono alla acqua di risalire. Cosa succede se riscaldiamo il terreno? Il terreno si seccherà, non avrà più acqua Si indurirà Diventerà più pesante Proviamo Pesiamo il terreno e mettiamolo a riscaldare a 200° Dopo lo ripeseremo e ……….. faremo le nostre considerazioni a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Abbiamo ripesato il terreno e il suo peso registra una diminuzione di più di 3 grammi. Il peso perso corrisponde all’acqua che è evaporata e che abbiamo raccolto nel bicchiere messo sul becker come coperchio. 1° osservazione: nel terreno che sembrava asciutto c’è acqua. Se rimettiamo dell’acqua nel terreno cosa succederà? L’acqua andrà a riempire gli spazi vuoti lasciati dall’acqua evaporata e gli spazi occupati dall’aria, infatti si sono formate delle bolle quando abbiamo aggiunto l’acqua. 2° osservazione a cura di Rosanna Tremamunno

Come si può arginare l’acqua in eccesso? L’acqua penetra nel terreno fino ad un certo punto, quando non ce la fa più ad assorbire,l’acqua comincia a rimanere in superficie e può …. Trasbordare Tracimare Esondare Allagare Inondare Come si può arginare l’acqua in eccesso? Si possono mettere sacchi di terreno o di sabbia Si possono costruire canali nei quali l’acqua defluisce Si possono costruire bacini artificiali. L’uomo sin dall’antichità ha cercato di controllare e utilizzare le acque dei fiumi a proprio vantaggio. Ecco perché le grandi civiltà si sono sviluppate vicino ai corsi d’acqua a cura di Rosanna Tremamunno

Verifichiamo con questi tipi di terreno Ma i terreni sono tutti uguali, assorbono tutti allo stesso modo l’acqua? Verifichiamo con questi tipi di terreno Sabbia di fiume Ghiaia Argilla espansa Sabbia di mare Terreno Ghiaietto a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Prepariamo delle bottiglie e vi inseriamo gli imbuti fatti con carta da filtro. In ogni imbuto versiamo un diverso tipo di terreno e la stessa quantità d’acqua. Osserviamo: La velocità con cui fuoriesce l’acqua dagli imbuti di carta da filtro è diversa L’acqua assume colorazioni diverse a seconda del tipo di terreno attraversato a cura di Rosanna Tremamunno

Caratteristiche del terreno tessitura: il rapporto fra i vari componenti porosità: la presenza di interspazi necessari alla circolazione dell’aria e dell’acqua plasticità: la proprietà di assumere e mantenere una forma permeabilità: la capacità di lasciarsi attraversare dall’acqua capillarità: presenza di canalini che permettono all’acqua posta in profondità di risalire fino alle radici delle piante imbibizione : la capacità di assorbire acqua e sali minerali a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno Queste osservazioni ci hanno fatto capire che la qualità del terreno e la sua capacità di essere attraversato può aiutare l’uomo ad assumere comportamenti corretti per la costruzione delle abitazioni, per la costruzione di strade, di ponti, di ferrovie e per le coltivazioni. La colorazione diversa dell’acqua assunta dal terreno attraversato, ci ha fatto capire che l’acqua piovana penetra nel terreno, attraversa vari strati fino a raggiungere uno strato impermeabile: si formala falda acquifera. Nell’attraversare i vari strati l’acqua si libera di tutte le impurità e ritorna in superficie dalle sorgenti, dai fontanili e dagli zampilli o tramite i pozzi artesiani. a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno FILTRAZIONE Si dispongono in un bicchiere bucato, a partire dal fondo, uno strato di cotone, uno di sassi, uno di ghiaia, e infine uno di sabbia fine. Si appoggia il vaso su due sostegni di legno; sotto, in corrispondenza del foro, si posiziona il barattolo di vetro. Ora si versa nel primo vaso acqua fangosa e si osserva: dopo un po' di tempo dal foro inizierà a gocciolare acqua pulita. Il terreno si comporta come un FILTRO, trattenendo le sostanze sospese nell'acqua fangosa e restituendola limpida e pulita. a cura di Rosanna Tremamunno

a cura di Rosanna Tremamunno SEDIMENTAZIONE Mescoliamo vari tipi di terra e mettiamo il nuovo terriccio in un vasetto di vetro abbastanza alto, versiamo sopra acqua fino a sommergerlo, agitando il tutto. Cosa succede? Abbiamo osservato  una diversa SEDIMENTAZIONE dei composti del terreno, distinguendoli in diversi strati, formatisi in tempi differenti. L'acqua durante il deflusso superficiale, trascina tutto ciò che trova, trasportando detriti e mischiando materiali. Tuttavia, quando questo movimento si placa, i materiali tendono ad assestarsi in base alla loro forma e al loro peso. a cura di Rosanna Tremamunno

Scuola Primaria XI CIRCOLO DIDATTICO “ SAN FILIPPO NERI” BARI Lavoro realizzato dagli gli alunni delle classi quarte coordinato dai docenti: BUFFA, MONTELEONE, TREMAMUNNO, ZIPPARI. a cura di Rosanna Tremamunno