IL FASCISMO Il fascismo, il cui nome deriva dal "fascio littorio", simbolo del potere in Roma antica, nacque nel 1919 in Italia, a fondare il nuovo partito fu Benito Mussolini.
Il dopoguerra in italia contadini del meridione giovani borghesi donne operai vittoria mutilata partito comunista Gabriele D'Annunzio arringa i suoi legionari a Fiume nel 1920. Il poeta, ardente nazionalista e interventista, con un'ardita e storica "impresa" aveva occupato con un corpo di volontari la città nel settembre del 1919, istituendovi il comando del Quarnaro. Fiume era rivendicata dall'Italia ma il patto di Londra del 1915 l'aveva assegnata alla Croazia; in base al trattato di Rapallo del 12 novembre 1920 fu dichiarata città libera ma D'Annunzio resistette alle risoluzioni dell'accordo e il governo italiano dovette intervenire per cacciare i legionari con la forza.
Il fascismo prende il potere il partito dei fasci le squadre d’aziione delle camicie nere La marcia su Roma 1922 Assasinio di Giacomo Matteotti 1924 Leggi fascistissime 1925—6 Gran Consiglio del fascismo Milizia volontaria per la sicurezza nazionale. Il 28 ottobre il re Vittorio Emanuele III respinse la proposta di decretare lo stato d’assedio, avanzata dal presidente del Consiglio Luigi Facta, e affidò a Mussolini il compito di formare un nuovo governo.
Lo stato fascista Ministero della Cultura popolare Censura e propaganda Uso delle manifestazioni di massa La scuola fascista (rif. Gentile) La battaglia del grano La bonifica delle zone paludose Il concordato con la Chiesa Nella foto, i Balilla durante l'adunata del "sabato fascista".
L’impero coloniale 1935 La conquista dell’Etiopia Badoglio entra ad Addis Abeba La società delle Nazioni condanna l’Italia Accordi con la Germania 1938 Leggi razziali