Risposta infiammatoria

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L’immunità innata e adattativa
Advertisements

IL SISTEMA IMMUNITARIO
IL SISTEMA IMMUNITARIO
IL SISTEMA IMMUNITARIO
LA RISPOSTA IMMUNITARIA
IL SANGUE Tessuto connettivo fluido, rinchiuso in un sistema di canali comunicanti (vasi arteriosi e venosi) Costituito da una parte liquida: plasma e.
Ipersensibilità Risposta immunitaria capace:
Immunità acquisita ACQUISITA: non è presente alla nascita e compare in risposta alla stimolazione da parte di un determinato antigene (Ag)‏ SPECIFICA/SELETTIVA:
Sistemi di difesa dai microorganismi dei vertebrati
Difesa in generale contro microrgamismi
Anticorpi e loro azione
Immunizzazione con risposta cellulare generalità
Difesa immunitaria mediata da linfociti B (elementi essenziali)
Collaborazione tra linfociti
Linfocita helper e sua attivazione
LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO da VINCI” di FIRENZE
anno , 2° semestre Renato Prediletto Maggio 2013
Testi di riferimento: Spector - Introduzione alla Patologia Generale (ed. CEA) Pontieri - Elementi di Patologia Generale (ed. Piccin) Majno-Joris - Cellule,
TIPI DI IMMUNITA’ INNATA o NATURALE ACQUISITA o SPECIFICA.
IMMUNOLOGIA Studio dei fenomeni molecolari e cellulari che avvengono durante la risposta immune dell’organismo ad un agente perturbante.
Il sistema immunitario
L’ORGANISMO UMANO SI DIFENDE
Sangue Tessuto connettivo a carattere fluido, racchiuso in un sistema di canali comunicanti (vasi arteriosi e venosi)
IMMUNITA’ INNATA E IMMUNITA’ SPECIFICA.
RISPOSTA IMMUNITARIA INNATA e ADATTATIVA
RECETTORI PER L’ANTIGENE E MOLECOLE ACCESSORIE
Lessico di base Antigene: ogni macromolecola estranea all’organismo che viene riconosciuta specificamente dal sistema immunitario e che innesca una risposta.
Un approfondimento di Boiciuc Madalina Classe 2ªM
SISTEMA IMMUNITARIO DIFESE ASPECIFICHE: Barriere anatomiche Fagocitosi
Il Sistema Immunitario
Il Sistema Immunitario
APPARATO IMMUNITARIO difesa dell’organismo
Tessuto connettivo a carattere fluido, racchiuso in un sistema di canali comunicanti (arterie, vene e capillari). Formato da elementi figurati (cellule),
Infiammazione acuta 1.
Il sangue Il sangue è formato da plasma e cellule (parte corpuscolata). Il plasma (55% in volume) contiene acqua, ioni e proteine, oltre a sostanze nutritizie,
Sangue=Tessuto liquido
Il sangue Tessuto connettivo fluido costituito da una parte liquida detta plasma (55%) e da una parte corpuscolata (45%) formata da globuli rossi o eritrociti.
LA PELLE.
Lessico di base Antigene: ogni macromolecola estranea all’organismo che viene riconosciuta specificamente dal sistema immunitario e che innesca una risposta.
Si rigenera tessuto normale
Il sistema immunitario
IL SISTEMA IMMUNITARIO
APPARATO CIRCOLATORIO
Il sistema immunitario
IL SISTEMA IMMUNITARIO
IL SISTEMA IMMUNITARIO
Il Sistema Immunitario
Linfocita killer o citotossico alcuni linfociti T citotossici sono detti Killer: questi liberano delle tossine che uccidono le cellule; altri liberano.
Il Sistema Immunitario
IMMUNOLOGIA L’IMMUNOLOGIA studia i meccanismi messi in atto dal
RISPOSTA IMMUNITARIA E VACCINI
Immunità mediata da cellule T
Sistema immunitario.
Maturazione dei linfociti B
Risposta umorale.
Ipersensibilità Quando il sistema immune causa un danno all’organismo ospite.
Sistema immunitario Immunità innata.
Immunità umorale Immunità cellulo-mediata
Gerard Tortora, Brian Derrickson
Sviluppo e maturazione dei linfociti B: le 4 fasi
13/11/
Transcript della presentazione:

Risposta infiammatoria TRE LINEE DI DIFESA SUCCESSIVE Risposta immunitaria Risposta infiammatoria Barriere fisiche

LE BARRIERE FISICHE CUTE SOSTANZE CHIMICHE EFFETTO DILAVANTE BASSO LIVELLO UMIDITA’ pH ACIDO SPESSI STRATI DI CELLULE MORTE FLORA BATTERICA CUTE LISOZIMA DELLA SALIVA, LACRIME, CONDOTTI RESPIRATORI E FLUIDI GASTRICI SOSTANZE CHIMICHE LACRIME , SALIVA, URINA E DIARREA EFFETTO DILAVANTE

L’INFIAMMAZIONE INNESCATA DA INFEZIONI, PUNTURE, USTIONI, LESIONI E ALTRI STIMOLI CHE DANNEGGIANO I TESSUTI SEGNI CAUSE ROSSORE e CALORE La produzione di ISTAMINA provoca la dilatazione arteriole, aumento flusso ematico. GONFIORE La produzione di ISTAMINA provoca l’ aumento permeabilità capillare: escono alcune proteine plasmatiche , aumenta il liquido producendo EDEMA DOLORE Il liquido in eccesso preme sui NOCICETTORI L’ISTAMINA è prodotta dai MASTOCITI che sono dei globuli bianchi basofili presenti nei tessuti connettivi

LE CELLULE CHE INTERVENGONO NEL PROCESSO INFIAMMATORIO NEUTROFILI: in poche ore, attraversano la parete capillare e ingeriscono (fagocitosi) e uccidono i batteri nei tessuti connettivi MACROFAGI: lo stesso processo dei neutrofili e inoltre producono MEDIATORI CHIMICI Chemiotassine che attirano altri FAGOCITI, alcuni stimolano la proliferazione di linfociti B e T, altri producono sonnolenza Prostaglandine producono l’aumento della t corporea a un livello intollerabile ai patogeni e stimola le difese: FEBBRE http://www.youtube.com/watch?v=suCKm97yvyk&feature=related

PROTEINE PLASMATICHE CHE PASSANO DAL SANGUE AL TESSUTO PROTEINE DEL COMPLEMENTO: sono una ventina di proteine plasmatiche che nel sangue sono in forma inattiva. L’attivazione di una innesca quella delle altre (PROCESSO A CASCATA) . Agiscono in diversi modi: Si legano agli anticorpi che si legano al patogeno Ricoprono la superficie delle cellule estranee formando un rivestimento che facilita l’azione dei FAGOCITI ( neutrofili e macrofagi) Formano complessi di attacco che perforano la membrana di un patogeno (lisozima) Attraverso molecole-segnale richiamano i fagociti FATTORI DELLA COAGULAZIONE : Innescano la formazione di FIBRINA e di COAGULI che delimitano la regione lesa impedendo la diffusione dei patogeni o delle sostanze tossiche ai tessuti circostanti

QUESTE SONO DIFESE ASPECIFICHE ORA PARLIAMO DI QUELLE SPECIFICHE

LA RISPOSTA IMMUNITARIA La risposta specifica Ogni tipo di cellula , virus o sostanza ha CONFIGURAZIONI MOLECOLARI ESCLUSIVE che gli conferiscono un’identità unica CONCETTO DI SELF E NON -SELF Qualunque molecola riconosciuta come non-self è un bersaglio per l’attacco di LINFOCITI ed è detta ANTIGENE

Quando un linfocita riconosce l’ANTIGENE viene stimolata la loro proliferazione (si moltiplicano) generando popolazioni di CLONI che si dividono in due gruppi: CELLULE EFFETTRICI: pronte ad affrontare il nemico e distruggerlo CELLULE MEMORIA: non attaccano l’agente estraneo ma entrano in uno stato di quiescenza pronte a intervenire ad un successivo attacco DELLO STESSO IDENTICO ANTIGENE

ESISTONO TANTISSIMI ANTIGENI, DA CHI E COME VENGONO RICONOSCIUTI? DA MOLECOLE DETTE ANTICORPI Il legame antigene-anticorpo è estremamente specifico: c’è un anticorpo per ogni possibile antigene

COME RICONSCERE IL SELF DAL NON -SELF? Grazie a un gruppo di PROTEINE DI MEMBRANA: i MARCATORI MHC (marcatori del maggior complesso di istocompatibilità) Hanno la capacità di legarsi a molecole interne alla cellula ed esporle sull’esterno della membrana I LJNFOCITI CHE INCONTRANO LA CELLULA RICONOSCONO SE CI SONO MOLECOLE ESTRANEE (ANTIGENI)

DOPO UNA FERITA PENETRANO I BATTERI I VASI LINFATICI (CHE SONO A FONDO CIECO) DRENANO IL LIQUIDO INTERSTIZIALE E LO TRASPORTANO , INSIEME AD ALCUNI BATTERI INVASORI, AI LINFONODI PIU’ VICINI QUI INTERVENGONO I MACROFAGI CHE INGLOBANO LE CELLULE ESTRANEE E ALL’INTERNO VENGONO TAGLIATE LE MOLECOLE DI ANTIGENE ALL’INTERNO DI VESCICOLE I FRAMMENTI DEL TAGLIO SI LEGANO ALLE PROTEINE DELL’MHC E MIGRANO SULLA MEMBRANA CHE ESPONE ALL’ESTERNO IL COMPLESSO ANTIGENE-MHC (antigen presenting cell) http://www.youtube.com/watch?v=nr_vAC-PeKw

RISPOSTA IMMUNITARIA PRIMARIA E’ quella che insorge QUANDO SI INCONTRA UN DETERMINATO ANTIGENE PER LA PRIMA VOLTA Entrano in azione VARI TIPI DI GLOBULI BIANCHI che danno DUE TIPI DI RISPOSTA RISPOSTA MEDIATA DA ANTICORPI (UMORALE): gli ANTICORPI SONO PROTEINE CHE SI LEGANO A UNO SPECIFICO ANTIGENE RISPOSTA MEDIATA DA CELLULE (CELLULARE): mediata dai LINFOCITI T

RISPOSTA MEDIATA DA ANTICORPI Il riconoscimento dei complessi antigene-MHC attiva i LINFOCITI B che si differenziano in: Linfociti B della memoria: serviranno all’incontro successivo con l’antigene Linfociti B effettori : sintetizzano e secernono grandi quantità di anticorpi che hanno la capacità di legare l’antigene

RISPOSTA MEDIATA DA CELLULE I LINFOCITI T di tipo helper riconoscono il complesso antigene-MHC e quindi viene stimolata la divisione cellulare per produrre altri linfociti T effettori, linfociti T della memoria linfociti T citotossici (killer) che uccidono le cellule infette per contatto

LA SPECIFICITA’ E LA MEMORIA IMMUNITARIA La RISPOSTA SECONDARIA si mette in atto ogni volta che l’organismo incontrerà lo stesso antigene che ha provocato la risposta primaria. Le CELLULE DELLA MEMORIA rimangono in circolazione per anni Sono molto numerose e intercettano rapidamente (più rapidamente della prima volta) l’antigene : i LINFOCITI EFFETTORI si formano prima e in maggior numero : l’INFEZIONE VIENE DEBELLATA ANCORA PRIMA CHE L’OSPITE SI AMMALI

DOVE AVVIENE LO SCONTRO TRA LINFOCITI E CELLULE ESTRANEE NEGLI ORGANI LINFATICI E NEI LINFONODI Ci arrivano dal liquido interstiziale drenato dal sistema linfatico Poiché i vasi linfatici riversano il proprio contenuto nel sangue, per evitare che gli antigeni diffondano in ogni parte del corpo, la LINFA VIENE FILTRATA DAI LINFONODI E DALLA MILZA che trattengono le cellule estraneee

RISPOSTA UMORALE LA FUNZIONE DEGLI ANTICORPI Durante la maturazione di un linfocita B , le molecole di anticorpo si inseriscono nella sua membrana , riempiendo la cellula di siti di legame per l’antigene

RISPOSTA UMORALE LA FUNZIONE DEGLI ANTICORPI Quando gli anticorpi di membrana si legano all’antigene (esposto dal macrofago) , il linfocita stesso diventa una CELLULA CHE PRESENTA L’ANTIGENE attraverso gli stessi meccanismi di digestione interna dei macrofagi

RISPOSTA UMORALE LA FUNZIONE DEGLI ANTICORPI Quando gli anticorpi di membrana si legano all’antigene , il linfocita stesso diventa una CELLULA CHE PRESENTA L’ANTIGENE attraverso gli stessi meccanismi di digestione interna dei macrofagi

RISPOSTA UMORALE LA FUNZIONE DEGLI ANTICORPI Quando il linfocita B incontra un linfocita T helper in grado di legare il complesso MHC-antigene, le due cellule legandosi si mandano segnali molecolari che stimolano il linfocita B a dividersi

RISPOSTA UMORALE LA FUNZIONE DEGLI ANTICORPI Le cellule clone che si producono si dividono in LINFOCITI EFFETTORI O PLASMACELLULE che sintetizzano moltissime molecole di anticorpo che viene espulso all’esterno , quando incontra un antigene, ci si lega favorendo l’azione distruttrice dei fagociti LINFOCITI B DELLA MEMORIA

ANTICORPI O IMMUNOGLOBULINE Esistono 5 classi di anticorpi , tra cui: Le IgM: sono i primi anticorpi che vengono secreti , innescano le REAZIONI A CASCATA DEL COMPLEMENTO e agglutinano i bersagli formando complessi che sono distrutti facilmente dai fagociti

ANTICORPI O IMMUNOGLOBULINE Esistono 5 classi di anticorpi , tra cui: Le IgG:attivano le proteine del complemento e neutralizzano molte tossine. Sono l‘80% degli anticorpi del sangue. Sono anticorpi di lunga durata e gli unici capaci di attraversare la placenta e proteggere il neonato (immunità passiva) . Sono anche secrete al primo latte

ANTICORPI O IMMUNOGLOBULINE Esistono 5 classi di anticorpi , tra cui: Le IgE: innescano i processi infiammatori in seguito all’attacco di vermi parassiti e altri patogeni. Hanno un ruolo anche nei fenomeni allergici . Il legame con gli antigeni induce i BASOFILI E I MASTOCITI che trasportano le IgE a liberare sostanze che promuovono la reazione infiammatoria.

LA RISPOSTA CELLULARE La risposta UMORALE non è in grado di combattere patogeni e tossine INTERNE alle cellule: per questo viene attivata la risposta mediata dai LINFOCITI T Nel TIMO SI DIFFERENZIANO IN : Linfociti t helper Linfociti T citotossici Finita la maturazione (sintesi di recettori delle cellule T o TCR) , lasciano il timo e circolano nel sangue o si insediano nei linfonodi e nella milza I recettori dei linfociti T si legano solamente a complessi MHC-antigene che per un macrofago espone (o un linfocita B)

LA RISPOSTA CELLULARE Questo legame induce il linfocita a produrre INTERLEUCHINE , mediatori chimici che promuovono le divisioni cellulari dei LINFOCITI T CITOTOSSICI che formano grandi cloni, producendo anche un numeroso gruppo di LINFOCITI T DELLA MEMORIA In questo modo qualunque cellula spinga il complesso antigene-MHC viene distrutta dai linfociti T CITOTOSSICI che agiscono per CONTATTO producendo una sostanza, la perforina , che lisano la cellula bersaglio. Vengono prodotte anche sostanze per provocano morte per APOPTOSI , un processo di autodistruzione geneticamente programmato

LA RISPOSTA CELLULARE I LINFOCITI T CITOTOSSICI sono anche responsabili del rigetto dei trapianti d’organo Altri linfociti citotossici costituiscono le cellule natural killer (NK) che derivano dal midollo osseo ma sono diversi dai T e dai B . Anche loro uccidono per contatto essendo in grado di riconoscere configurazioni molecolari inconsuete sulla superficie dei loro bersagli