Regione Calabria Il Piano di Lavoro Regionale 2011 Progetto ETICA pubblica nel Sud Roma, 14 febbraio 2012.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il ruolo del sistema camerale nelle fasi di attuazione del progetto Ugo Girardi Vice Segretario Generale Unioncamere Roma, 22 giugno 2011.
Advertisements

Istituto Comprensivo “A. Malerba” CTP n°6 Catania
Esiti della sperimentazione e prime applicazioni di un sistema di validazione delle competenze comunque acquisite Bari, 19 giugno 2012 dott. Pier Angelo.
1 22 maggio 2012 Protocollo dintesa sulla responsabilità sociale dimpresa e lutilizzo di indicatori ambientali, sociali e di governance Ritorno al futuro:
La Formazione e la Ricerca in Medicina Palliativa Giovanni Apolone IRFMN Milano, 6 Ottobre 2006.
Il Progetto GPPinfoNET GPPinfoNET - The Green Public Procurement Information Network è un progetto finanziato dalla CE nellambito del programma LIFE+
La programmazione per competenze
Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca 13 settembre 2004
Palermo, 19 ottobre 2005 Progetto Governance Progetto Pilota Regione Siciliana Kick Off.
1 PROGETTO Innovazione nei bienni delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Torino - A.S. 2006/07 – 2007/08 Piano di Valutazione della.
ValutaPASSI Gruppo Tecnico PASSI Nazionale Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (ISS) Incontro Coordinamento Nazionale,
16/17 Novembre 2007 Hotel de Ville,Avellino Il Governo clinico nel paziente cardiopatico cronico Franco Ingrillì Centro di riferimento Regionale per lo.
PROGETTO SeT Fiuggi novembre 2001 Documentazione e Standard Tecnologici Commissione 2 Coordinatore : Massimo Faggioli.
Programma Operativo Nazionale FSE – 2007-IT 05 1 PO 007 Competenze per lo Sviluppo Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca IL.
La valutazione delle performance organizzative nellUniversità: Prime indicazioni e scenari di riferimento Roma, 14 luglio 2011 Aula Convegni del CNR -
Scuola Secondaria di Primo Grado
COSTRUTTIVA 1Bologna 28 novembre sul curricolo della lingua italiana Riflettuto le prove Invalsi dei due ordini di scuola Analizzato e ripensato.
Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A | Responsabilità sociale dimpresa RESPONSABILITÀ SOCIALE DIMPRESA BILANCIO.
Lautovalutazione come strumento a supporto della programmazione regionale Roma, 9 novembre 2011 Silvia Ciampi Isfol.
Servizio per la Comunicazione e La Divulgazione Scientifica Isabella Pitoni Il modello di indicatori e le check list: i contributi spendibili per il 2013.
: la sfida della valutazione
Il percorso di analisi autovalutativa nelle regioni Convergenza e in Sardegna: Prime considerazioni di sintesi Silvia Ciampi Isfol.
FONDAMENTI DI INFORMATICA III A2-1 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE DEL LAVORO DUFFICIO Argomento 2.6 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE DEL LAVORO DUFFICIO.
1 Sperimentazione del Progetto Cittadinanza e Costituzione Seminario Interregionale Palermo 3-5 Marzo 2010 Genny Terrinoni - INVALSI Piano per il monitoraggio.
Terza Conferenza sullE-government nelle Regioni e negli Enti Locali – Roma 30 giugno – 1 Luglio 2005 Le linee guida dellavviso sul riuso Renzo Marin Progetto.
EURESP EURESP European Regional Environmental Services Platform.
Dott. Benedetto Scaglione Dirigente USP Como
Ministero dello Sviluppo Economico
Società della Salute – Kit degli strumenti informativi e procedurali PROGETTO FACILITATORE - SOCIETÀ DELLA SALUTE ALLEGATO 8 Lalbero delle criticità e.
Lutilizzo del Quadro di riferimento per valutare la qualità dellofferta formativa in Provincia di Pistoia Sviluppare la valutazione a livello locale Roma,
La sperimentazione presso la Provincia di Pistoia Gruppo tecnico nazionale di lavoro Valutazione della Qualità dellofferta formativa dei sistemi territoriali.
1 Seminario Strumenti per la Cooperazione transnazionale del FSE Roma, 4 dicembre 2008 Ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali Coordinamento.
Coordinatore della Segreteria Tecnica del Progetto Monitoraggio
1 Dai principi all'effettiva misurazione e valutazione dei risultati Giornata della trasparenza – CCIAA Prato 19 luglio 2012.
Competenze In Rete PON Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza Asse E Capacita istituzionale - Obiettivo specifico 5.1.
IL PROGRAMMA FORMATIVO Lanalisi dellImpatto della Regolamentazione IL PROGETTO A.I.R. FASE I : La formazione FASE II: Attività di sperimentazione con tutoraggio.
Prevenire i rischi e favorire la legalità nella P.A. La mappa del rischio etico Buone esperienze trasferibili Palazzo Vidoni, Corso Vittorio Emanuele II,
Progetto ETICA pubblica nel Sud
La valutazione civica Un progetto pilota DFP, Formez e Cittadinanzattiva Laura Massoli Dipartimento della Funzione Pubblica Bari, 24 marzo 2010.
A cura di Maria Vittoria Musella Rielaborazione elementi di analisi emersi 24 gennaio 2013.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza [IT051PO006]
WORKSHOP TWENTY TWENTY EUROPEAN POLICIES FOR MENTAL HEALTH Piazza Armerina 23 settembre 2013 La strategia regionale sullinternazionalizzazione in sanità
OSSERVATORIO PERMANENTE SUL SENTIERO
La valutazione dello stress lavoro- correlato
la Regione Toscana dal 2011 ha adottato una strategia integrata di interventi, in grado di operare sia sull'emergenza sia su interventi per promuovere.
Dott. Salvatore Loprevite – Università degli Studi di Messina
L’importanza del Piano Formativo.
Premessa Il progetto “CICLO PASSIVO” nasce come risultato di una iniziativa di razionalizzazione del processo di “Acquisto e Gestione di beni e servizi.
Dipartimento della Funzione Pubblica
Forum Economia e Sviluppo II° Incontro Ravenna, 11 giugno 2008.
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
L’azienda ed i sistemi aziendali
Appendice lezione 1 Il modello delle 7S un approfondimento
Fasi di progetto di SI Impostazione strategica e di disegno concettuale Implementazione Utilizzo e monitoraggio.
I L PROGETTO V ALOR E PER R EGIONE LOMBARDIA Cosmina Colombi Direzione Generale Agricoltura Struttura Ricerca, innovazione tecnologica e servizi alle imprese.
Progetti-pilota K. Montalbetti Università Cattolica del Sacro Cuore – 11 febbraio 2010.
Un modello per la Valutazione di Impatto delle attività formative rivolte ai dipendenti pubblici Roma, 13 dicembre 2007.
Progetto pilota: “Valutazione civica e qualità urbana” - in collaborazione con Progetto “Occhio alla Città ” San Severo, --/--/2010 Agenda 21 locale Città.
Il profilo di salute della scuola
Aspetti Principali: Metodo scientifico
Comune di Spoleto La comunicazione come leva strategica per governare le amministrazioni e il cambiamento Forum P.A. Roma, 12 maggio 2004.
Gruppo di lavoro “Legno Arredo” Metodi e strumenti per l’eco-innovazione nel settore legno arredo L’approccio del “Laboratorio LCA & Ecodesign” di ENEA.
Economia e Organizzazione Aziendale
Autovalutazione strategica e diffusione di buone prassi con l’Osservatorio Sociale della Contrattazione Territoriale Dipartimento Politiche sociali, della.
Un nuovo modello di governo della formazione territoriale Sviluppo di un servizio di formazione continua sul territorio Ufficio Formazione.
Psicologia del sistema turistico Il turismo compatibile, oggi e domani, con il benessere delle persone Marina Mura Dipartimento di Scienze sociali e delle.
ABCD Lavello, 26 giugno 2003 “Partenariato istituzionale ed innovazioni dei modelli di Governance”
1 Prospettive ed opportunità dello sviluppo locale: i Progetti Integrati Locali (PIL) Lorenzo Bisogni Fermo – 7 marzo 2016 SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA.
Seminario per i Dirigenti degli istituti scolastici e formativi provinciali e paritari LA VALUTAZIONE ESTERNA: progetto di sperimentazione per l’anno scolastico.
Competenze per l’ E-Leadership: percorsi e strumenti per mapparle e valorizzarle A.L.C. - COMITATO DI PILOTAGGIO OT11-OT2 Roma, 25 maggio 2016.
Transcript della presentazione:

Regione Calabria Il Piano di Lavoro Regionale 2011 Progetto ETICA pubblica nel Sud Roma, 14 febbraio 2012

2 Chi Il Progetto ETICA Regione Calabria è unattività sviluppata dal FORMEZ PA, in partnership operativa con un Gruppo di Ricerca interdisciplinare dellUniversità Magna Græcia di Catanzaro, finalizzata a sostenere nella struttura organizzativa selezionata della Regione Calabria attività di analisi e di ricerca per la salvaguardia di livelli di certezza e correttezza nei processi di governo della cosa pubblica. Il Gruppo di Ricerca ha visto la partecipazione di Cleto Corposanto, Sociologo, Antonio Viscomi, Giuslavorista, Charlie Barnao, Sociologo, Vittorio Mete, Sociologo, Rocco Reina, Economista Aziendale. Dove e con chi Regione Calabria – Dipartimento Attività Produttive - Procedure e Bandi relativi allAsse Energia e Fonti Rinnovabili & Asse Industria Dott.ssa Maria Grazia Nicolò (Dirigente generale, Dip. Attività produttive) Ing. Salvatore Gangemi (resp. di linea, Dip. Attività produttive) Dott. Antonio Carbone (resp. di linea, Dip. Attività produttive) Dott. Antonio Mazzei (Fincalabra, soggetto gestore PIA 2010) Dott.ssa Silvia Marsili (Artigiancassa, soggetto gestore PIA 2008 Geom. Giovanni Condito (Unità di controllo di primo livello, Regione Calabria) Che cosa Sperimentazione del processo di analisi e prime riflessioni di sintesi Stato di attuazione Metodologia di analisi pluridimensionale con sperimentazione blended di apporti interdisciplinari: analisi documentale on the desk analisi on the job con interviste ai referenti dellorganizzazione analisi on the job attraverso lutilizzo della metodologia dellosservazione partecipante Punti di forza/debolezza PdF – Gruppo di ricerca coeso ed interdisciplinare, forte focalizzazione sullobiettivo, aspetti dellanalisi circostanziati PdD – Temi oggetto di analisi con differenti livelli di impatto (hard & soft), Tempi ristretti per lo sviluppo dellintera metodologia di analisi Verso il PLR 2012 Sulla base delle osservazioni e delle riflessioni sviluppate attraverso il precedente step di lavoro, lobiettivo delle fasi successive è in primis di validare e graduare le osservazioni ottenute e riportate nella Mappa del Rischio Etico sia in termini di impatto organizzativo e quindi di criticità relativa e successivamente definire un idoneo ranking collegato alle possibilità concrete di realizzazione delle soluzioni proposte.

3 LOutput di Progetto – La Mappa del Rischio Etico Dalle informazioni raccolte attraverso le fasi precedenti di analisi on the job, il Gruppo di Lavoro di UMG ha ottenuto infatti la Mappa del Rischio Etico, strutturata nella forma di una tabella a doppia entrata laddove in verticale è possibile ritrovare gli eventi problematici in orizzontale gli eventi sono stati analizzati rispetto: Criticità riscontrate della struttura/procedure seguite Problemi derivanti Possibili rischi etici rinvenibili Possibili soluzioni implementabili dalla Regione Calabria

4 I Principali aspetti evidenti nella Mappa Personale del Dipartimento insufficiente sia per quantità e qualità Complessità dei bandi e linguaggi troppo tecnici Controlli amministrativi per lo più formali (es. certificazione antimafia) Scarsa preparazione delle imprese alle tecnicalità presenti nei bandi Mancanza di coordinamento tra uffici regionali comunque collegati operativamente

5 Suggerimenti Operativi Dalle evidenze riscontrate dalla lettura della Mappa del Rischio, potrebbe essere utile lavorare insieme ai referenti organizzativi per ottenere un ranking dei rischi per : Rilevanza dellimpatto organizzativo (1=alto impatto, 4=basso impatto percepito) Successivamente operare al fine di effettuare una graduatoria basata su: Tempi/possibilità di azione organizzativa (verde = operatività immediata, gialla = media, rossa = operatività differita)

6 Possibili Warning Se quanto suggerito dalla Mappa del Rischio Etico finisce in maniera operativa per fornire suggerimenti di lavoro idonei a far ben sperare la Regione Calabria e le strutture organizzative specificamente coinvolte, dalle sue reali possibilità di implementazione, occorre daltra parte considerare le profonde interconnessioni esistenti tra le diverse variabili organizzative comunque attivate, tanto da imporre cautele nei suoi processi applicativi.